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Autore: Mari_Malfoy    13/09/2006    0 recensioni
Harry sta molto male, solo Hermione e Ron possono salvarlo.. Ma questo comporta..
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I personaggi sono di proprietà della Rowling.

"Hermione! Hermione svegliati!"
La ragazza si svegliò di soprassalto.
"Che c'è Ron?"
Chiese tentando di coprirsi con un leggero lenzuolo poichè era vestita con una leggerissima vestaglia.
In un caso come quello Ron avrebbe pensato a saltarle addosso, ma non lo fece.
"Hermione, Harry è stato trovato ferito a morte!"
.Urlò il rosso sull'orlo della disperazione.
La studentezza saltò giù dal letto e si vestì.
Ron dovette accelerare il passo per raggiungerla.
"Dov'é?"
"In infermeria. Madama Chips lo sta curando. C'è anche il preside con loro."
La ragazza si fermò di colpo.
Diamine! Il preside era presente in infermeria solo se era veramente urgente. Solo se qualcuno stava veramente male.
Lo fissò negli occhi e con una luce preocupatissima in essi appoggiò la mano sulla spalla del ragazzo.
"Ron.. Dimmi la verita.. Come sta? Sta per morire vero?"
Notando che Hermione aveva gli occhi lucidi decise di rassicurarla. Per non farla stare in pena. Anche se in realtà nemmeno lui sapeva le condizioni del loro migliore amico.
"No Hermione! Silente ha detto che si riprenderà molto probabilmente! In più se io e te ci stiamo vicini non ci abbandonerà. Non ci pùò abbandonare maledizione!"
Ora perfino Ronald aveva lo sguardo dolorante e speranzoso in una guarigione del suo amico fidato.

Arrivarono in infermeria.
Proprio come aveva detto Ron c'era il preside.
Con il cuore che le batteva a mille si avvicinò dove c'era Harry.
"Oh Merlino!"
La ragazza aveva urlato, inconsciamente, senza rendersene conto vedendo l'aspetto del ragazzo in questione.
Era pieno di sangue. Gli occhi verdissimi ora parevano sofferenti.
Le mani e le braccia tagliuzzate, i vestiti sporchi e strappati e la bocca era piegata in una smorfia di dolore.
"Sig.ina Granger, Sig. Weasley"Il preside nel frattempo si era avvicinato a loro, lasciando la mano di Harry che tremeva e sudava come quella di un bambino che aveva il terrore dei temporali. Peccato che quando era un bambino durante la notte se c'erano i temporali non andava nel lettone dei genitori a trovare conforto. Anzi. Rimaneva chiuso in camera coprendosi gli orecchi e piangendo a dismisura, con gli zii che gli ordinavano di nopn fare la femminuccia.
Povero Harry. Aveva sofferto molto. Troppo.
"Sig. Preside. Ci dica la verità la prego. Harry sta per morire?"
"Chiese tutto d'unfiato il preucupatissimo Ron che fino ad ora non aveva spiccicato parola.
"Diciamo che dipende tutto da lui. Molti maghi sono morti per causa di questa maledizione."
Ci riferì il preside con un sorriso da incoraggiamento. Poi, gli si illuminarono gli occhi.Forze c'era un barlume di speranza.
"Però.. Aspoettate, torno al più presto"Silente si dileguò con furtività fuori dall'infermeria.
Intanto hermione erasi era vvicinata al lettino dove c'era disteso Harry.
Non poteva vederlo così. Gli faceva troppa pena. Quel magnifico ragazzo aveva già sofferto troppo.
Gli guardò la mano. Quella mano che 2 anni prima aveva accarezzato la sua resa di pietra da quel lucertolone.
La sua era completamente gelida ma anche sudaticcia. Prese a strofinargli il pollice nel palmo.
Quando avrebbe potuto riavere il suo Amico?
Era giusto poi chiamarlo amico? Certamente. Lo erano stati per vari anni. Ma con l'adolescenza qualcosa aveva preso il posto dell'amicizia.
Non sapeva cosa fosse.
Sapeva solo che quando le sorrideva, la baciava amichevolmente, le stringeva la mano, la guardava profondamente con quegli nocchi che dicevano più della parole, provava un tuffo al cuore.
Ma sapeva che il suo sentimento non sarebbe mai stato corrisposto. Per vari motivi:
-1 Lui era il migliore amico di Ron. E tutti sapevano che Ron era innamorato cotto di lei.
-2 Non poteva nemmeno lontanamente immaginare che lei provasse certe cose nei suoi confronti. Assolutamente.
-3 A volte, aveva un modo di guardarla molto strano. Molto diverso da amicizia. E si era persino dimostrato geloso di Krum. Ma lei nonaveva mai dato peso a certe situazioni. Era convinta che lui la considerava solo un'amica.
"Ragazzi, avrà molto bisogno di voi. Gli è stata scagliata addosso la maledizione "Stordiment", la malediozione che stordisce fino a fare diventare una persona quasi incapace di ricordarsi come si chiama"
Mantre l'infermiera parlava Hermione e Ron si rendavano sempre più conto di quale brutta condizione si trovava il loro amico ora. Davvero brutta.
Il mago più forte al mondo intanto tornava con un libro vecchissimo.
Aveva una luce strana negli occhi.
Si avvicinò
"Ragazzi miei adorati. Forse ho trovato il modo di aiutare Harry!"Ci riferì con un sorriso. Ron gli saltò addosso con altre mille domande.
"Come? Quando? Cosa? Perchè? Per.."
La ragazza, alquanto infastidita si portò le mani nella vita, guardando quell'istancabile idiota.
"Forse il preside ce lo dirà se tu dtai zitto!"
Ron livido in faccia si limitò ad obbedire, senza notare che Albus aveva riso.
"Bene.. Emm, allora. Su questo libro ho trovato una cura. Ma porterà degli svantaggi."
I due impazienti e preoccupatissimi ragazzi lo guardarono con fare interrogativo.
"Il sig. Potter guarirà nel giro di una settimana e si risveglierà, ma.. Perderà la memoria. Si ricorderà solo il proprio nom,e e la storia della sua infanzia. Ma non ricorderà amici, professori, amori, scuola.."
La stanza sprofondò in un gelante silenzio.
"Come? Non si ricorderà più di noi? Dei suoi migliori amici? Ne è assolutamnte sicuro?"
Il griffondoro rivolse quella domanda in un sussuro. Più fra se stesso che verso l'uomo.
L'uomo in questione annuì alzando e abbassando il viso.
In Hermione qualcosa si era spezzato. Il cuore molto probabilmente.
"Non possiamo permetterlo professore. Non possiamo. Non vogliamo che Harry si dimentichi di noi. Sono sicuro che Madama Chips sia un'infermiera eccellente e che saprà guidarlo nella via della guarigione.Vero Hermione?"
La ragazza era sprofondata in uno strano ed inquietante silenzio. I suoi npensieri erano mille. Cosa sarebbe stato giusto? Lasciar vivere Harry pur sapendo che lui non si sarebbe ricordato dei loro bellissimi giorni insieme..
Oppure farlo miseramente morire?
La griffondoro con la voce rotta dal pianto disse:
"No Ron. Noi dobbiamo permettergli di vivere. Anche se questo comporta non essere più i suoi migliori amici. Se lo lasciassimo in queste condizioni saremmo dei veri e propri stronzi."
Il ragazzo, incerto, annuì perchè sapeva che lei aveva perfettamente ragione anche se era dura ammetterlo.
Non sarebbero mai più stati il 'Magico trio di Hogworts'.

"Questa missione comporterà l'avventurarsi nella terribile foresta proibita. Dovete cercare una pianta di nome 'Guarigium', è viola con il gambo blu."
I due alunni si guardarono perplessi. La foresta proibita?
"Dove questa pianta?"br>Domandò incuriosita Hermione.
Il preside tirò un sospiro. Brutto segno.
"Si trova sopra alla tana del temibile ragno."
ron per poco non svenne. Hermione, infatti sapeva bene che a lui favìcevano una paura terribile quegli insetti. Figurarsi in formato gigante!
"Ascolta, tu non sei costretto ad accompagnarmi, ci andrò da sola, tu.."
"No! Mai! Verrò anch'io con te! Non posso lasciarti affrontare quel.. emm.. coso!"
Sapeva che stava bleffando. Che in altre circostanze avrebbe persino baciato Piton pur di non venire. Ma in altre circostanze. Appunto.
Con un sorriso colmo di gratitudine la ragazza, abbracciò l'amico.
Ma intervenne Silente che con un lieve colpo di tosse fece ritornare l'attenzione su di se.
"Un'ultima cosa. Harry farà dei sognie prima che voi me lo chiediate, vi dico che non so che tipo di sogni. Almeno finchè non avrà preso la pianta. Ma ora voi dovete riposare. Da domani vi avventurerete in questa 'Mission impossibol'"
I due annuirono. Non potevano fare altro. Dovevano almeno provare.
Ma Hermione sapeva che se lui sarebbe morto, in cuor suo non se lo sarebbe mai e poi mai perdonato.Lei lo amava dannazzione! Si, lo amava. Ma Harry aveva preferito un'altra. Ginny per la precisione.
Se provava anche solo a ripensare a cosa aveva provato in quei giorni in cui li vedeva teneramente abbracciati o baciarsi le veniva da piangere.
Ma ora non centrava. Lui aveva bisogno del loro aiuto.
Di sicuro lei non si sarebbe arresa alla prima prova d'onore. Anche se al risveglio non lui non avrebbe riconosciuto il volto della ragazza che lo ama tanto e che lui considera la sua migliore amica, nè il volto del ragazzo che per essergli amico vero, gli ha persino concesso di baciare in pubblico la sorella.
Ah! Che rabbia! Se solo ci pensava avrebbe voluto ammazzare Ron.
Si avvicinarono entrambi allo studente inerme sul letto.
Hermione si piegò e lasciò un lieve bacio sulla fronte del bimbo sopravissuto.
E accarezzandogli i capelli lo guiardò negli occhi semi-chiusi e gli sussurrò:
"Ti salveremo Harry. A qualunque costo!"
Detto questo lasciò l'infermeria in lacrime, consapevole che non sarebbe più tornata l'adolescente felice e spensierata del mondo.
Ma del resto queste erano cose che succedevano a mille persone anche nel mondo babbano.
Perdevano l'amore. Ma si rialzavano e si rifacevano una vita. Quella che lei, gli sembrava impossibile, avrebbe fatto senza il suo Harry Potter.

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