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Autore: Bomboletta    03/02/2012    7 recensioni
HeYa/Achele
DAL CAP. 2:
“Dimmi una cosa…Se tra te e Dì non ci fosse questo…tacito accordo” disse facendo le virgolette con le mani “Come ti sentiresti sentendola gemere nella stanza accanto,mentre è tra le braccia di un uomo?”
“N-non lo so…non so come mi sentirei…” mentì. A Naya però non passò inosservato quel breve monologo interiore,tanto meno la rigidità improvvisa del corpo dell’amica. Seppe,senza bisogno di approfondire la questione,che Lea la pensava proprio come lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Dianna Agron, Heather Morris, Lea Michele, Naya Rivera
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ripensarci le fece aumentare il panico,mentre accostava sotto casa della collega e le inviava un messaggio di poche parole:


‘Sono qui’ scrisse.


Poi lo inviò e attese.


Pochi secondi dopo Heather uscì di casa e aprì lo sportello dell’auto,mettendosi a sedere e guardando di sfuggita l’ispanica:


“Ciao..” le disse.


“Ciao..” rispose Naya in tono neutrale,mentre accendeva l’auto e partiva.


Furono le uniche parole che si scambiarono.


La latina era a corto di argomentazioni ed era troppo nervosa per pensare anche solo lontanamente di toccare quell’argomento così delicato. Si stava concentrando sulla strada da seguire e sul paesaggio di montagna,che ormai era un susseguirsi di alberi da più di mezzora.


Heather,seduta accanto a lei,si torceva le mani in preda all’ansia.


Come la compagna,aveva percepito che dentro quell’auto il clima era più teso di una corda di violino,e ogni volta che apriva bocca per provare a parlare,o anche solo a dire qualcosa di divertente,qualcosa glielo impediva.


L’ispanica dal suo angolo,stava iniziando a perdere la pazienza: era ormai buio e quello stradone sembrava non volere finire mai. Era un susseguirsi di curve,che si arrampicavano sempre più in alto di tanto in tanto,ma secondo le indicazioni che le aveva dato Harry,a quest’ora avrebbe già dovuto vedere da un pezzo la piccola chiesa davanti alla quale avevano deciso di vedersi tutti.


Prese il telefono e chiamò il ragazzo:


“Pronto?” rispose quasi subito.


“Harry sono Naya…io qui continuo ad andare avanti,ma della chiesetta di cui hai parlato non c’è ancora traccia!”


“Hai superato il cartello con le indicazioni alla biforcazione?” chiese lui.


“Da più di un’ora…e vedo solo alberi!” sbottò.


“Ma sei sicura? Perché dopo che giri a destra saranno pochi minuti di…”


“Aspetta…” lo interruppe la ragazza “Hai detto…a destra?”


“Si…”


“Merda! Ho girato a sinistra!” sbottò frenando all’improvviso.


“Brava!” lui la rimbeccò rassegnato “Torna indietro,dai…vi aspettiamo…”


“Porca…va bene…” chiuse la comunicazione e lanciò in malo modo il telefono sul cruscotto,invertendo all’improvviso la rotta di marcia e percorrendo al contrario la strada che aveva fatto fino a quel momento.


Strinse i pugni al volante,mentre cercava di vedere qualcosa fuori. Purtroppo c’era talmente buio che i fari dell’auto riuscivano a illuminare solo un paio di metri fuori dalla vettura,e la cosa la spaventava abbastanza.


Heather,che aveva ascoltato la sua conversazione con Harry,era terrorizzata da quell’imprevisto e non aveva avuto il coraggio di proferire parola. Sperava soltanto di arrivare prima possibile.


Procedettero in silenzio per circa dieci minuti,poi avvenne l’impensabile: sentirono uno scoppio proprio vicino a loro e la macchina iniziò a sbandare:


“Cazzo!” Naya piantò i freni mentre Heather gridava e l’auto si fermò nel mezzo della strada “Che diavolo è successo?” disse scendendo dalla macchina e osservandola da fuori “No…non ci credo…” sussurrò mentre osservava la ruota anteriore sgonfia e bucata.


“Che è successo?” la bionda si sporse verso il sedile del guidatore.


“Abbiamo forato…” rispose lei in automatico.


“Cazzo…e adesso?”


“Chiamo qualcuno che ci dia una mano!” disse agitata mentre afferrava di nuovo il telefono abbandonato sul cruscotto.


Poi un’espressione di puro terrore le si dipinse in volto e il telefono le tremò tra le mani.


A Heather non sfuggì.


“Naya…che c’è?” chiese.


“Non…non c’è campo…” sussurrò in un brivido.


A quel punto il panico travolse entrambe: Naya rimise il telefono in tasca e si allontanò a piedi dalla macchina,a grandi passi,con i pugni stretti fino a farle male. Quando si fermò emise un grido fortissimo:


“DAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!” mentre HeMo la osservava tremante dalla macchina,incapace di dire o fare qualcosa.


L’ispanica si piegò in avanti reggendosi sulle ginocchia e riprendendo aria a fatica mollò un calcio a una pigna che si schiantò contro un tronco lì vicino,sbriciolandosi in mille pezzi. Rimase lì qualche minuto,a maledirsi e a pensare a una qualunque,plausibile,soluzione. Ma non le venne in mente nulla.


Così,sconfitta,tornò a piccoli passi alla sua macchina e aprì il cofano,dal quale estrasse due coperte pesanti. Poi si mise comoda nel sedile posteriore e lanciò una coperta alla bionda:


“Qualcosa mi dice che passeremo la notte qui…mettiti comoda,c’è un gelo pauroso…” le disse.


Heather la guardò per un istante,poi scavalcò e raggiunse Naya,sedendosi dal lato opposto al suo.


L’ispanica si avvolse la coperta sulle spalle poggiando la testa al finestrino e sbuffando: doveva sbollire un po’ di rabbia o come minimo avrebbe distrutto la sua macchina e non ne aveva proprio voglia.


Quella situazione era assurda,inverosimile.


Da sola con l’ultima persona con cui sarebbe dovuta essere,a tempo indeterminato.


Si rese lentamente conto della cosa e prese a sudare freddo,così osservò il paesaggio fuori per distrarsi.


Erano letteralmente in mezzo al bosco: a parte la stradella sulla quale si trovavano,erano circondate dalla vegetazione. Gli alberi innalzavano i loro rami verso il cielo,sembrava quasi che volessero raggiungerlo,e le ombre della notte li facevano apparire spaventosi. Le foglie erano costantemente agitate dalla brezza invernale e di tanto in tanto si sentiva o intravedeva appena qualche movimento nel fitto bosco.


Naya fece scattare la sicura con il telecomando dell’auto e la bionda si voltò a guardarla:


“Perché hai messo la sicura?” chiese.


“Siamo in mezzo alle montagne…” rispose lei.


“E allora?”


“Animali…” disse semplicemente. Si sorprese a sentirla ridere sommessamente.


“…”


“Che c’è da ridere?” chiese irritata.


“Hai paura che un orso bruno apra lo sportello e ti mangi in un sol boccone?” trattenne un’altra risata.


“No…sto solo più tranquilla così…” mentì in imbarazzo.


Poi cadde di nuovo il silenzio che durò oltre un quarto d’ora.


Ognuna di loro era immersa nei suoi pensieri,quasi non si rendessero conto di essere da sole,ne di quella paradossale circostanza.


Dopo un tempo lunghissimo,e quel silenzio sembrava davvero che la stesse uccidendo lentamente,Naya parlò in un tono appena udibile a orecchio umano,che però nella quiete sembrò quasi un urlo:


“Perché non me lo hai mai detto?” seguì un'altra lunga pausa di silenzio,che grazie al cielo Heather interruppe.


“Avevo paura di come l’avresti presa… ero terrorizzata dall’idea di perderti…” sussurrò guardando in basso.


L’ispanica la guardò.


“Eravamo migliori amiche…in qualunque modo l’avessi presa…non ti avrei mai allontana…e avresti dovuto saperlo…”


“Eravamo?” la bionda era rimasta alla prima frase,che l’aveva fatta tremare nel senso più negativo del termine.


“Si,eravamo…ieri sera è cambiato tutto…e lo sai…” disse dura.


Gli occhi della bionda si riempirono di lacrime.


Doveva immaginare che sarebbe successo,solo non riusciva ad accettarlo.


Quando tirò su col naso Naya si accorse che stava piangendo.


“Tutto questo non è giusto…”


“Ho sempre detestato Taylor…” disse piano l’ispanica “Ha il tuo amore e probabilmente lo ha anche ottenuto senza faticare troppo...quando tre anni fa sei spuntata lì agli studios per la prima volta ho pensato…Dio mio,quanto è bella…e poi è spuntato lui…ho scelto di esserti amica,tanto lo saremmo state a prescindere…e mi ci ero quasi abituata,sul serio…ma ogni volta che spuntava lui e ti portava via da me,qualunque cosa stessimo facendo…avrei voluto urlargli contro…e dopo tre anni…mi sconvolgi la vita in questo modo…E’ normale che le cose siano cambiate…”


“Sono una stupida…” la bionda scosse la testa “Pensavo che non ti avrei mai detto quel che provavo…e alla fine te l’ho detto nel peggiore dei modi,ho rovinato tutto!” la guardò di sottecchi “Interpreto un personaggio che non mi rispecchia per niente,sono l’esatto contrario…sono terrorizzata dall’idea di cosa sarebbe potuto succedere…ma tanto alla fine ho mandato lo stesso tutto all’aria! Come sempre!”


“Se può consolarti,ci stiamo male in due…” Naya distolse lo sguardo e si passò nervosamente una mano tra i capelli.


L’abitacolo fu,ancora una volta,inghiottito da un breve silenzio,due,forse tre minuti.


Poi la bionda si avvicinò a lei e la guardò.


“Ho rotto con Taylor questa mattina…” disse piano. L’ispanica sussultò impercettibilmente e ci mise un paio di secondi a recepire la notizia.


Poi si voltò verso di lei e i loro sguardi,finalmente,si incontrarono.


“Perché?” riuscì a chiedere.


“Non poteva più funzionare…”


“E cosa te lo fa credere?”


“Non potevo restare ancora con lui,perché sono più che sicura di non amarlo…e l’ho capito perché non riuscivo più a guardarlo negli occhi...” iniziò a parlare velocemente,in preda all’ansia “perchè quando mi diceva di amarmi non potevo più rispondere che era così anche per me…perché quando questa mattina è venuto a casa mia e mi ha baciata,ho immaginato che ci fossi tu al suo posto…e perché se lui non…” in un attimo si ritrovò messa a tacere dalle labbra di Naya,mentre il suo cuore perdeva un colpo.


Nel momento in cui le loro labbra si erano toccate,ogni pensiero razionale era sparito.


Nella sua testa c'erano solo loro due,lì,insieme,in un modo che aveva sempre vissuto solo nei suoi sogni più belli. Invece Naya era lì e la stava davvero baciando.


Le prese il volto tra le mani e la avvicinò di più a sé,mentre l'ispanica si scrollava di dosso quella stupida coperta e si voltava completamente verso di lei,sempre convinta che un principio di infarto stesse per coglierla senza pietà.


Si allontanò un momento,da quel gesto sentito,quanto puro e delicato,e la guardò negli occhi azzurri come il mare. Fu in quel momento che sentì il bisogno irrefrenabile di dirle quanto importante fosse per lei:


"Heather…io…ti…vorrei dire tante di quelle cose che.."


“Shhh…” la bionda sentì un fremito attraversarle il corpo e si avvicinò di nuovo,bisognosa,alle sue labbra.


Questa volta non si accontentò di un semplice,sebbene intenso,sfiorarsi di labbra,e timorosa,ma decisa,lo approfondì,facendosi spazio con la lingua tra le sue labbra carnose e incontrando subito dopo la sua. Naya non aspettava altro e lasciò che le loro lingue si accarezzassero con una dolcezza,che mai aveva conosciuto con nessun altro.


Heather la trascinò a cavalcioni su di sè senza interrompere quel paradisiaco contatto,mentre con un sospiro si lasciava sfilare il maglioncino verde. La sua pelle si increspò e non solo per il freddo. Realizzò cosa stava per succedere e sentì il bisogno di abbandonare un istante le sue labbra per immergersi nuovamente in quei pozzi neri:


"Se solo,non stessi per perdere le facoltà mentali...non sai quante cose vorrei dirti…" le disse piano,e vide l'ombra di un sorriso su quelle labbra che ben presto le furono nuovamente addosso.


La latina,con il cuore impazzito e il respiro pesante,scese lungo la mandibola della bionda,per poi concentrarsi su quel collo profumato che tante volte aveva desiderato.


Si emozionò quando,togliendo la leggera maglia della bionda,si trovò davanti quel corpo perfetto coperto solo dal reggiseno.


Mentre continuava a tormentare il suo collo,vagò con le mani lungo quegli addominali scolpiti,sentendola gemere impaziente. Brividi caldi le percorrevano la schiena,e quasi non si capacitava del fatto che fuori da quella macchina ci fossero due gradi.


Lì dentro,la temperatura,stava salendo piuttosto velocemente.


E quando la bionda iniziò a spogliarla a sua volta,portandole via il maglione nero,unico indumento che la proteggeva dalle intemperie,credette davvero di cedere all'emozione. Con non poche difficoltà, Naya le portò via i pantaloni,sfiorando le sue mutandine umide di eccitazione.


Prima però volle concentrarsi su quel seno perfetto che tante volte aveva bramato,nelle sue fantasie,e fu percossa dai brividi,quando,slacciandole il reggiseno,vi si trovò davanti. Si chinò,come attratta da una calamita invisibile,poggiandovi le labbra e iniziando a baciarne un capezzolo. A quel punto Heather si fece rumorosa:


"Nay...ah...sbrigati..." gemette.


La mora strinse l'altro seno,con forza,ma allo stesso tempo delicata,e prese a giocarvi con le dita. Con l'altra mano,invece,calò quelle mutandine rosse quanto bastava,facendosi spazio e raggiungendo finalmente in centro del suo piacere:


"Oh Dio..." ansimò la bionda quando la latina prese a tracciare dei piccoli cerchi invisibili,con un dito,sul suo clitoride.


Aveva abbandonato il suo seno e appoggiato la fronte alla sua: voleva guardala negli occhi in quel momento che probabilmente avrebbero ricordato per il resto della loro vita,e le sorrise dolcemente,quando la vide con la bocca schiusa e l'espressione implorante,ormai completamente avvolta dal piacere.


Naya non si fermò in quei gesti,e quando i gemiti di Heather si fecero più pesanti,l'ispanica si fece più insistente e incisiva,senza mai distogliere lo sguardo:


"Nay...sto...Mh...ah..." la bionda raggiunse il culmine del piacere,chiudendo gli occhi i preda a quella prolungata scarica di adrenalina e gemendo incontrollabilmente.


Passarono alcuni minuti prima che il suo respiro affannato si regolarizzasse e riuscisse ad aprire gli occhi ancor colmi di piacere.


Poi,ripresasi del tutto,la baciò di nuovo,lasciando che la sua lingua tracciasse una scia bagnata dal suo collo fino al seno. In pochi istanti,come se non potesse non farlo immediatamente,le tolse i restanti indumenti e Naya si ritrovò inspiegabilmente denudata persino delle mutandine.


Avvenne così velocemente che si chiese come avesse fatto,ma non riuscì più a badarvi,quando un dito della bionda,lungo a sottile,la penetrò all'improvviso:


"AH!" quasi gridò per lo stupore.


L'ispanica era ancora accavalciata su di lei e aprì di più le gambe,mentre rivoli caldi avvolgevano la sua intimità.


Heather mosse piano quel dito,lentamente,in una meravigliosa tortura,che la vedeva accarezzare ogni singolo punto,mentre si beava dei gemiti della ragazza,immergendolo poi,nuovamente,in quel lago bollente.


L'eccitazione di Naya era così tanta,che la bionda non trovò nessuna difficoltà nell'inserire il secondo dito,sentendola aprire ancora di più le gambe con un gemito:


"Heather..." sussurrò,mentre avvolgeva le braccia intorno al suo collo e portava la testa all'indietro,permettendo così alla ragazza di avventarsi sul suo,di collo.


Mentre incalzava con un movimento continuo,penetrandola con un ritmo lento e intenso,l'ispanica,ormai presa totalmente da quella situazione,iniziò a portarsi in avanti sulle lue gambe,intensificando quel movimento:


"Heather...sto...sto..." biascicò mentre la bionda aumentava la velocità.


Naya emise un piccolo urlo,che l'altra soffocò baciandola,mentre gli umori della latina le scendevano in rivoli copiosi lungo le dita. Sorrise,senza fermarsi finchè non la vide accasciarsi esausta sul suo petto.


A quel punto la strinse forte a sé,baciandole la guancia e realizzando lentamente che il suo più grande desiderio,quella sera,aveva preso forma.


Qualche istante dopo afferrò la coperta abbandonata sul sedile e avvolse entrambe,per ripararsi dal freddo che sarebbe giunto a breve.


Le loro labbra si incontrarono l'ultima volta,prima che si addormentassero distrutte,ma con il cuore colmo di gioia e di speranze per ciò che sarebbe avvenuto da quel giorno in poi...












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Angolo dell'Autrice

Sono tornataaaa!

Dunque,ringrazio tutti per le splendide recensioni al capitolo precedente. Devo dire che dopo la 3x11 è stato abbastanza faticoso riprendere piene facoltà mentali. Dico solo che quella notte ho fatto un sogno molto poco casto su me e Santana,ma DETTAGLI!

Eccovi il sequel,vi lascio la parola :D
 
  
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