Fanfic su artisti musicali > The Wanted
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Autore: madbunny    03/02/2012    1 recensioni
"NATHAN JAMES SYKES!" urlai, "io TI ODIO! Vieni subito qui!!"
Feci per rincorrerlo ma pochi metri dopo lui si fermò di scatto voltandosi verso di me e, al tempo stesso, riuscì a prendermi saldamente per le spalle.
"Io no." disse a mezzo fiato.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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2 mesi dopo.

"Porca troia Tom muoviti!" urlò Max continuando a dare i pugni sulla porta del bagno.
"Ma fate sempre così prima di un'intervista?" chiesi a Jay che era l'unico già pronto.
"Si, più o meno... a volte è anche peggio" rispose lui continuando a giocare con Neytiri, la sua lucertola.
Chissà se è legale tenere una lucertola addomesticata in casa, pensai.
Erano passati due mesi ormai da quando quella dei The Wanted era diventata la mia seconda casa.
In settimana restavo a Londra ma venerdì, sabato e domenica li trascorrevo assieme a loro, o a un live, o a qualche "gita" che si inventavano all'ultimo momento.
Eppure, c'erano ancora tante cose che non sapevo su di loro. Nell'arco di tutto questo tempo la mia vita si era rivoluzionata completamente. Prima di tutto, mi ero ritrovata la mia faccia spiaccicata sulla rivista di un giornale. Secondo, le numerose fan dei TW mi riconoscevano come "Miss Sykes" e alcune di loro mi minacciavano generosamente di fucilarmi se la relazione tra me e Nath non fosse finita.
Apparte questo il resto andava più che bene. Certo, dovevo sopportare Tom e Siva che mi riprendevano ogni volta che tentavo di avvicinarmi a Nathan per sfotterci a più non posso, o Jay e le sue crisi isteriche perché non poteva portare Neytiri in giro con sè, o, ancora, Max e i suoi stati altalenanti da depresso a felice a causa dei litigi con Michelle, la sua ragazza. Oh, e non ci dimentichiamo di Kevin, body guard del gruppo, che da quando avevo ricevuto rose nere accompagnate a bigliettini di morte sotto casa, era diventato come un padre iper-protettivo.
"Lo fa solo per il tuo bene" l'aveva giustificato Nathan, ma io ero più che sicura che lui lo dicesse perché, in fondo, era stata proprio una sua idea quella di mettermi Kevin come guardia del corpo durante la giornata, e Nick nelle ore di lavoro.
"Sono pronto!" annunciò Tom con enfasi uscendo dalla porta del bagno e Max gli tirò un pugno sulla spalla.
Arrivammo a destinazione con 10 minuti di ritardo e il tizio che si occupava del programma televisivo in cui dovevano partecipare i The Wanted era su tutte le furie perché aveva dovuto mandare la pubblicità per aspettarli.
Jayne, colei che per così dire aveva fondato il gruppo, mi aspettava sul backstage e quando mi vide mi fece cenno di raggiungerla.
Mi accomodai su una di quelle famose sedie da regista affianco a lei e iniziai a godermi lo spettacolo.
L'intervistatrice era una ragazza sui 25 anni carina e dallo sguardo curioso. Iniziò a fare domande sul gruppo, sulle loro canzoni e così via, poi passò a interrogarli ad uno ad uno.
Iniziò con Max, chiedendogli del rapporto con Michelle e lui rispose che aveva intenzione di sposarla. Una notizia che scioccò un po' tutti, compresa lei che mi chiamò al cellulare urlando di gioia.
Passò poi a Jay e a come mai non avesse una ragazza, ma lui continuava a restare vago sulle risposte.
Con Siva le domande finirono presto perché tra lui e Nareesha, la sua ragazza, non c'era niente che andasse storto, più curioso fu invece Tom che quando gli chiese di Kelsey lui farfugliò: "uhm.. ehm.. non so quanto durerà".
A quella risposta io e Jayne scoppiammo a ridere. Kelsey non ci era molto simpatica, anzi, per niente a dire la verità.
Mi concetrai bene su Nathan quando arrivò il suo turno.
"Quiindi, pare che il piccolino del gruppo si sia fidanzato seriamente eh?!" chiese lei maliziosa.
Lui si limitò a sorridere imbarazzato.
Ahw.
"Bhè.. vorrei farti una domanda Nathan.. ti fidi di lei?"
Eh?
"Si" ribattè lui calmo e con tanta sincerità.
L'intervistatrice sghignazzò e pochi secondi dopo apparve un immagine sul maxi schermo dietro di lei.
"Che sai dirmi di questa?" continuò lei sorridendo con cattiveria.
Mi guardarono tutti sconcertati, tutti eccetto lui. Nathan continuava a fissare la foto, che ritraeva me e Alessandro, il mio ex, che ci baciavamo.
Se ne stava a guardarla attentamente con la mascella serrata, come se quella foto potesse parlare, come se potesse dargli delle risposte.
"è stata scattata pochi giorni fa a Londra.." riprese l'intervistatrice.
"Cosa? No! Non è vero!" sussurrai e Jayne mi abbracciò.
"Può capitare." ripose Nathan freddo e subito dopo Max riprese parola nel tentativo di cambiare argomento.
Non resistetti, mi alzai di scatto e corsi via, in lacrime, anche se non avevo idea di dove potessi andare.
   
 
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