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Autore: _ClAkRi_    03/02/2012    3 recensioni
Ciao a tutte, questo account è di sweetnight87 e di Clappy, siccome stiamo scrivendo insieme una storia abbiamo creato un account condiviso.
La storia è dedicata a Lucia&Orlando da ragazzini, il loro incontro casuale al ballo dell'Arma nonostante già si conoscessero da bambini perchè sono cresciuti insieme, fino al tragico incidente dove sono morti i genitori di Orlando.
Non vi svelo altro =)
Buona lettura!
Io e Clappy speriamo che vi piaccia.
Recensite e fateci sapere cosa nè pensate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Lucia ricambia il bacio, lasciandosi trasportare e chiude gli occhi, in quel gesto c’è tanta tenerezza e tanta passione.
Quell’attimo entrambi vorrebbero che non finisse mai, ognuno di loro prova la medesima sensazione e lo leggono l’uno negli occhi dell’altra, quando dopo il bacio mano nella mano restano in silenzio a guardarsi.
Sono in una dimensione tutta loro, il resto del mondo in quel momento non esiste.
La voglia di un altro bacio la si legge nei loro occhi e questa volta è Lucia a prendere l’iniziativa, durante il bacio la mano di Orlando scivola lungo la schiena di Lucia e fà si che siano così vicini da poter avvertire il calore del corpo l’uno dell’altro, quella di lei è a metà tra il  viso di lui  e i suoi capelli,intrecciata a quei capelli di media lunghezza color cioccolato al latte.
Appena si separano da quel meraviglioso e intenso bacio, non sanno che dirsi, ma i loro cuori battono all’unisono. Si guardano negli occhi in un’assoluta e silenziosa complicità, perché, a volte, uno sguardo vale più di mille parole urlate al vento per l’entusiasmo del momento, gli sguardi muti spesso parlano. Le parole al vento non resistono, volano, mentre uno sguardo può regalarti un mix di sentimenti ed emozioni che si depositano nel cuore, riempiendolo di pura e semplice felicità.
È Lucia a rompere il silenzio chiedendo a Orlando se ha voglia di rientrare in sala, suo padre sicuramente la starà cercando e ha voglia di ballare.
Orlando sorride, lei l’ha appena invitato a ballare e lui è una vera frana in quel campo, ma accetta senza pensarci, non sà resistere allo sguardo di Lucia, arriverebbe in capo al mondo pur di vederla felice, lei durante quella serata ha già compiuto un miracolo, è riuscita a renderlo il più felice dell’universo, cosa che non succedeva da ormai tanto, troppo tempo.
Rientrano mano nella mano e non staccandosi nemmeno per un attimo, iniziano a ballare.
Nota subito quanto è impacciato a ballare Orlando, ma ciò nonostante non si allontana da lui, anzi… la sua goffaggine la fa ridere. È lei a guidarlo, ma è divertente.
Orlando è un po’ in imbarazzo: «dovrei essere io a portarti»
Intanto  il padre di Lucia, Carlo, cerca sua figlia per la sala, poco dopo la vede ballare con un ragazzo che non ha mai visto, per questo decide di chiedere informazioni sù di lui, è pur sempre un carabiniere, anche sé per la serata fuori servizio. Sicuramente sè è al ballo dell’arma conoscerà la famiglia.
Raggiunge alcuni suoi colleghi sempre informati  e chiede: «chi è il ragazzo con cui sta ballando Lucia».
«Non lo sai? È il figlio di Giovanni Serra.»
Carlo guarda il suo collega sbigottito, davvero quel giovanotto è il figlio di uno dei suoi più cari amici? Ha lavorato per anni insieme a Giovanni, hanno fatto il concorso per l’arma insieme e quando è morto erano in missione insieme. Ancora adesso soffre per la sua perdita, erano davvero molto legati, come fratelli, spesso passavano insieme del tempo anche fuori dalla caserma, con le rispettive famiglie,Lucia e Orlando si può dire che sono cresciuti insieme.
Lo guarda attentamente e nota la somiglianza con il padre. Ha lo stesso colore degli occhi di sua madre, ma i lineamenti sono senza dubbio quelli di Giovanni.
Non vede l’ora di parlare con lui, conoscerlo, sapere come sè la passa, dove vive e sè è riuscito a superare la morte dei suoi genitori, era poco più che un bambino quando è successo e può solo immaginare il dolore che ha provato e che tutt’ora ancora prova.
Si avvicina a loro con passo deciso e appena arriva al loro fianco si presenta a Orlando.
«Piacere Orlando, sono Carlo, il papà di questa bella ragazza e il migliore amico di tuo padre, ti ricordi di me e Lucia?»
Orlando lo guarda frastornato, Lucia è imbarazzata.
Dopo aver cercato di ricordare l’uomo che si trova dinnanzi si presenta.
Orlando gli stringe la mano a sua volta, un po’ imbarazzato per la situazione.
«Davvero conosceva mio padre?» chiede Orlando illuminandosi in volto, non  gli capita spesso d’incontrare persone che sono state in contatto con suo padre e vorrebbe sapere così tante cose su di lui... Quando è morto lui era talmente piccolo che non si ricorda quasi più il suo volto. Sembra che tutto ciò che riguarda la sua famiglia ogni giorno che passa sbiadisca sempre di più dai suoi ricordi e questo fa ancora più male. Ma adesso ha davanti un suo collega, il suo migliore amico e questo lo rende felice, è un po’ come rivedere lui.
Si spostano dal centro della sala e si siedono in un salottino, lontano dalla musica e dalle chiacchiere.
«Come sei cresciuto! Davvero non ti ricordi di me e di Lucia?Siete praticamente cresciuti insieme, Lucia tu non l’hai riconosciuto?»
I due si guardano, sono in forte imbarazzo.
«Come posso ricordarlo papà! Scusa Orlando, eravamo troppo piccoli…» si scusa con Orlando, lui fa cenno di non preoccuparsi. Nemmeno lui si ricorda di aver già conosciuto Lucia.
«Adesso vi racconto io qualche aneddoto che vi farà tornare la memoria.»
Sorride compiaciuto e inizia a raccontare: «Vi ricordate quando per il primo Maggio di un paio d’anni fà siamo stati in campagna da noi e voi avevate litigato non ricordo esattamente per cosa, tu l’hai spinto e lui è caduto sporcandosi e graffiandosi le ginocchia, noi avevamo visto tutta la scena, quando lui si è avvicinato dove ci trovavamo noi adulti, Sofia gli chiese cosa fosse successo e lui per non accusare te, per paura che fossi rimproverata disse che era scivolato, non scorderò mai la faccia di Giovanni e le sue parole, sono sicuro che diventeremo consuoceri. E non è finita qui, in un’altra occasione vi avevo comprato lo zucchero filato, ma a te è caduto e Orlando ti ha dato il suo, tu gli hai dato un bacio sulla guancia, l’hai preso per mano e siete corsi ad annunciare il vostro fidanzamento»
«Ok!Adesso basta papà, ci stai mettendo in imbarazzo.» dice Lucia incrociando lo sguardo di Orlando, il quale è diventato rosso in viso esattamente come lo è lei.
«Addirittura in imbarazzo? Come siete suscettibili!» E continuando a ridere si allontana per dare agio ai ragazzi di stare soli.
Lucia e Orlando, rimasti soli, continuano a parlare di loro da bambini e di come è piccolo il mondo. Si sono incontrati per puro caso a quel ballo e hanno scoperto che le  loro vite già si erano incrociate una volta…
«Questo vuol dire che le nostre strade si rincontreranno sempre, perché le nostre vite sono legate.» Dice Orlando.
Lucia regala a Orlando uno dei suoi sorrisi più belli, uno di quelli che difficilmente concede. Ma con Orlando è tutto diverso. Le loro vite sono davvero strettamente legate l’una all’altra, adesso dubbi non ne ha più.
 Poco dopo Carlo torna da loro invitando Orlando a cena da loro, lui accetta entusiasta ma poi si rivolge a Lucia, chiedendole se lei ha voglia che vada a cena da loro. Fa cenno di si con la testa e arrossisce leggermente, sperando che Orlando e suo padre non siano  accorti di quel rossore improvviso che è comparso sul suo volto. L’invito è arrivato inaspettato anche per lei, ma è felice di averlo a cena, desiderava passare ancora del tempo in sua compagnia.
«Anzi direi che dovresti venire anche a pranzo»
Carlo annuisce e poi si sposta verso la sala fumatori.
Riprendono a ballare e rimangono abbracciati stretti fino alla fine della serata, non smettendo mai di guardarsi dolcemente negli occhi.

  
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