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Autore: Rayleigh    05/02/2012    8 recensioni
Come sarebbe la vita di tutti i giorni se... foste piccoli come una formica? Costretti a vivere una vita fra mille pericoli, avvenuture e, perché no, anche un pizzico di divertimento?? Potrete scoprirlo leggendo questa storia, nella quale sono raccontate le avventure quotidiane di Sandro, il nostro "piccolo" (è davvero il caso di dirlo xDxD) protagonista che, con una dose non indifferente di ironia, cerca di guardare con il sorriso ad una vita rischiosissima per via del suo essere minuscolo... come un insettino =DDD
Dal testo:
"Ebbene sì. Il mio nome è Sandro, e... beh, purtroppo, come immagino sia abbastanza chiaro, le mie dimensioni non sono molto... normali. Infatti (ahimé), purtroppo sono piccolo proprio come una formica."
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNA VITA DA FORMICA


Capitolo 14

«Che è successo!?», grida come una forsennata Giorgia, appena ripresasi dalla situazione; una gran brutta situazione, già: perché lei, a causa di quella stessa siringa, era appena stata rimpicciolita come noi, alle nostre stesse dimensioni!

«A... Ah-ah, ben ti sta!», mi rivolgo quindi a lei: «Adesso che puoi farci, eh? Prova ancora a calpestare mia sorella, se ci riesci! Avanti!»
Giorgia continuava a rimanere in silenzio, guardando mia sorella che intanto, lentamente, si rialzava e camminava verso di me.
«In ogni caso», continuo, «se tu vorrai tornare normale dovrai sicuramente farlo insieme a noi... perché certamente non potrai fare nulla contro di noi per impedircelo, adesso che sei piccola come noi due! E certamente esiste un modo per ingrandirsi, non penso tu abbia elaborato solo questo...»

Le mie parole, taglientissime, arrivano alle sue orecchie: ma lei rimane impassibile; solo d'un tratto, all'improvviso, mette una mano in tasca. E ne esce...
«Una pistola??», urla mia sorella dalle mie spalle, vedendola.
«Eh?», anche io rimango sbalordito: potrebbe benissimo essere un giocattolo, ma non possiamo certo correre il rischio se non ne siamo sicuri... e per quanto rimpicciolita, se è vera anche a queste dimensioni funzionerà.
«Certo che funziona!», quasi ci legge nel pensiero, «Ed è verissima: non è difficile averne una... alla mia età, il porto d'armi l'ho già, anche se finora l'ho usato solo come documento di riconoscimento, quando dimenticavo a casa la carta d'identità...»: e, così dicendo, ci punta; sembra proprio vera, eh? Ma maledizione al mondo intero, un santo giorno calmo e tranquillo non può proprio scorrere!?

In ogni caso, noi cerchiamo di muoverci: ma subito lei ci intima di stare fermi, e noi così facciamo. Mia sorella è visibilmente impaurita, e anche io lo sono... mentre Giorgia si allontana un po' in direzionedella porta della cucina, camminando all'indietro, per poter avere il tempo per sparare nel caso noi ci fossimo avvicinati a lei di colpo per cercare di sottrarle l'arma. E lì... si ferma, sicurissima.
«A questo punto, non mi resta che questo... una volta eliminativi, mi basterà chiamare mia sorella che aspetta nell'altra stanza, mi farò prendere da lei, e lei mi porterà a casa, dove ho gli ingredienti chimici per poter realizzare anche un composto per farmi tornare normale... le mie ricerche sono giunte anche a quel punto, sai. Non avrò problemi a farmi vedere da lei, sparando un colpo con questa lei cercherà subito l'origine del rumore, e se lo faccio stando su unpunto sopraelevato, non potrà non notarmi...». Dice così, e si prepara a sparare,
«Ugh...», io e mia sorella siamo spaventatissimi: è la fine?
«Mi spiace, ma... la prossima volta che vi abbraccierete, sarà all'altro mondo...», conclude, e quasi preme il grilletto. Quando...

«Giorgia, è tutto a posto?», sentiamo.
D'un tratto, infatti, la porta della cucina, davanti alla quale si trovava Giorgia, a un po' di distanza da noi, si spalanca; e ne entra la sorella minore di Giorgia, che... SPLASH!!

È proprio così... siamo rimasti scioccati, sia io che mia sorella! Non appena stava per sparare, la sorella ha aperto la porta e, entrando... ha schiacciato Giorgia!! È successo tutto in un attimo, e adesso, lei sta lì, ignara del fatto che sotto il suo piede si trova la sorella, che stava per farci fare una brutta fine... sarà ancora viva?
«Mi è sembrato di sentire della confusione venire da qui, ma mi sarò sbagliata... non c'è neanche Giorgia. Se ne sarà già andata? Mah...», dice; e torna indietro, lasciando la porta aperta.

E, andandosene... solleva il piede, mostrando il corpo spiaccicato, e ormai purtroppo senza vita, della sorella. Sì, effettivamente si capiva, che non sarebbe stata una giornata tranquilla...

  
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