05/02/2012
1 recensioni
Nicole.
Mi avviai all'entrata di scuola, senza Liz visto che era sparita. In cortile non c'era e non rispondeva ai messaggi, quale casino aveva combinato questa volta?
Sbuffai barcando la soglia di scuola, diciamo che la settimana non era iniziata nel migliore dei modi. Mamma mi aveva annunciato la punizione, non potevo uscire per una settimana, però i giorni potevano anche aumentare se avessi "infranto qualche altra regola". Che punizione banale, poteva almeno impegnarsi per darmi qualcosa di più alternativo. La giornata non sarebbe di certo continuata meglio, l'orario del lunedì faceva schifo. Alla prima ora matematica, così mi diressi nella classe della professoressa Stoner, una vecchia esaurita che sfogava su di noi il suo malessere per il divorzio con suo marito. Erano cinque anni che aveva divorziato, ma non riusciva a superare la cosa, quindi ogni anno diventava sempre più isterica.. e la matematica già era la materia nella quale andavo peggio, poi ci si metteva anche l'insegnante isterica, insomma i miei voti non erano il massimo. La Stoner ci annunciò che in questi giorni ci avrebbe messo un compito a sorpresa e che ci dovevamo preparare su tutto il programma. Poi, come tutti i professori facevano ultimamente, ci iniziò a parlare del diploma dicendo che era il nostro ultimo anno e che dovevamo impegnarci più del solito, quindi anche i compiti sarebbero stati più difficili. Stavo per suicidarmi, quando mi arrivò il messaggio di Liz che mi informava di aver marinato la scuola con Harry. Erano al parco a fare colazione e aggiunse che Harry era davvero tenero. Non sapevo cosa stava succedendo a Liz, ma arrivare a dire che Harry era tenero.. insomma o era l'inizio di una bella cotta oppure si era già bruciata!Subito dopo mi arrivò il messaggio di Zayn. Buongiorno bellissima, mi sono appena svegliato. Sei a scuola vero?Dai studia, che se fai la brava nel pomeriggio ci vediamo. L'immagine di Zayn che pronunciava questa parole con il suo sorriso perfetto occupò la mia mente, anche solo a pensarlo mi veniva la pelle d'oca. Signorina Matthews?Le vorrei ricordare che siamo in classe, e visto che i suoi voti in matematica sono tutt'altro che buoni, le farebbe bene ascoltare! La Stoner mi svegliò da quel sogno ad occhi aperti. Sul serio mi ero dimenticata di stare in classe, nelle ore di matematica succedeva sempre. Non so se era più noiosa la materia o la professoressa. Mi limitai ad uno 'scusate' e poi abbassai il capo.
Esultai per la fine dell'ora di matematica e mi diressi nella classe di storia, mentre messaggiavo con Zayn. Le ore passarono relativamente in fretta, non ascoltai quasi nulla delle spiegazioni dei professori, ero immersa nei miei pensieri, quello che stava accadendo in questi giorni mi aveva scosso completamente. Stavo iniziando una storia con Zayn, non avevo una storia seria o almeno che sembrasse tale da quando mi ero lasciata con Louis. Il tutto mi rendeva felice, certo, ma stava succedendo tutto così in fretta che non realizzavo ancora. Mangiai qualcosa alla mensa, non avevo tanta fame così presi solo un po' di insalata e un succo. Dopo avrei avuto educazione fisica e non volevo vomitare per aver mangiato troppo.
In educazione fisica non ero male, forse perché avevo fatto diversi sport quando ero ragazzina, come palla a volo e nuoto. Il gene sportivo ce l'avevo nel sangue, mio padre aveva giocato a baseball per molti anni e fino a quando non se ne era andato, ci giocava ancora, era il suo hobby preferito. Dopo essermi messa in tenuta sportiva raggiunsi gli altri al centro della sala. Mi abbassai per allacciarmi le scarpe e quando rialzai il capo vidi Liam che mi fissava divertito. Cosa vuoi Paynson? dissi con aria di sfida, cercando il meno possibile contatto con i suoi occhi. Niente Matthews.. ti donano i pantaloncini della tuta. E si allontanò facendomi un occhiolino. Lo odiavo, sì lo odiavo sempre di più. Proprio quando mi ero convinta che lui era solo un cretino e che non avrei mai potuto provare qualcosa per uno così, mi impnotizzava con il suo sguardo. Mi provocava, era chiaro, e io non resistivo. Usava la stessa tecnica che usava con tutte, e la cosa brutta era che io ci cascavo in pieno. Ora capivo perché tutte quelle ochette cadevano ai suoi piedi, ci sapeva fare dannatamente bene. Mentre fissavo il vuoto mi arrivò una pallonata in testa. Ouch! gridai senza pensarci. Il coach Wilson corse da me e mi disse che era meglio andare in infermeria. Così mi feci accompagnare da Nora dall'infermiera, tenendo una mano in testa per il dolore. Anche questa volta era stata colpa di Liam, se non si fosse rivolto a me con quello stupido occhiolino non avrei iniziato a divagare con la mia mente e sarei stata più attenta. Era impressionante l'effetto che i ragazzi potevano fare.
L'infermiera disse che non era niente di grave e mi diede del ghiaccio da mettere in testa. Nora mi chiese se doveva rimanere con me, ma io la lasciai andare, volevo rimanere un po' da sola. Presi il blackberry e trovai un messaggio di Zayn, gli risposi con il sorriso stampato sulle labbra, era troppo carino. Notai che Liz non mi aveva fatto sapere più nulla, il che significava che stava passando una bella mattinata. Speravo solo che Liz non si sarebbe affezionata troppo ad Harry, non era un tipo affidabile. Insomma era come Liam, appena si scocciava di qualcuna la lasciava come si fa con delle pile usa e getta. Liz sembrava forte, ma in realtà era solo uno scudo, era fragile anche lei.
Mi distesi sul lettino mantenendomi il ghiaccio con una mano, il dolore era diminuito. Appena chiusi gli occhi per riposare un po' qualcuno bussò alla porta e subito dopo entrò. Alzai il busto e mi ritrovai davanti Liam, roteai gli occhi e mi sedetti. Come stai? Prima che arrivassi tu stavo addirittura bene! Meglio. Risposi accennando un sorriso. Si sedette accanto a me e osservò il punto dove mi ero fatta male. Forse ti uscirà un bernoccolo! Esclamò ridendo. Non c'è niente da ridere.. piuttosto perché sei qui? Ribattei freddamente. Perché quando mi sono fatto male al piede in spiaggia mi hai aiutato, quindi volevo sapere come stavi. Disse rivolgendo lo sguardo al piede e poi rigirandosi verso di me. Che c'è la botta alla testa ti ha fatta diventare ancora più acida? Continuò con quel sorriso odioso. No tranquillo.. anzi oggi sono meno acida del solito! Finsi un sorriso e continuai a guardare dritto. Si alzò e si mise di fronte a me. Perché non mi guardi neanche? Disse avvicinandosi ancora di più e sorridendo. Rimasi immobile, la mia bocca non pronunciò nulla. Mi accadeva sempre quando ero così vicina a lui, diventavo una pietra. Ormai la distanza tra le sue labbra e le mie era minima, e io non facevo nulla per allontanarmi. Non sapevo a che gioco stesse giocando, ma ero certa che avrebbe vinto lui. Lasciai cadere il ghiaccio, lui mi prese delicatamente la testa e mi baciò. Misi le mia gambe attorno alla sua vita e mi lasciai trasportare da lui. Avrei voluto continuare, ma mi staccai appena mi resi conto che la situazione stava degenerando. Scesi dal lettino e ripresi la busta col ghiaccio. Lo guardai senza dire nulla, lui fece lo stesso. Non volevo cadere nelle sue tentazioni, non volevo soffrire ancora come era già successo con un Paynson.
Andai verso l'armadietto e presi la mia roba per uscire. Inutilmente cercai di allontanare dalla mia mente quello che era successo poco fa. Aspettai mia madre qualche passo dopo la scuola, per non incontrare Liam, mi aveva già fregato abbastanza, poteva bastare.
-----------------------------------------
note: è un po' più corto degli altri capitoli, ma spero che vi piaccia ugualmente :) se vi piace ma anche se volete lasciarmi critiche o consigli sapete cosa fare, lasciarmi una recensione :3 almeno una recensione (non pretendo molto xD) e lo continuo!
baci ila ♥