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Autore: Ilanonsochescrivere    05/02/2012    1 recensioni
-E se un giorno tua madre decidesse di trasferirsi a Parigi?
Un colpo al cuore,poi via.
Si parte.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non oso immaginare cos'è successo, cerco di alzarmi e mi ritrovo un ragazzo davanti.
Capelli castani, occhi azzurri , e un cappello con visiera messo al contrario. Mi da una mano ad alzarmi del tutto e ci ritroviamo faccia a faccia. I suoi occhi freddi come il ghiaccio perforano i miei color nocciola ,no, non c'è paragone, i suoi sono molto più belli. In un attimo mi sento come se qualcuno mi avesse fatto una doccia fredda. Riesco solo a dire 'mi dispiace', quando lui si gira, prende il suo skateboard caduto a terra, lo monta e se ne va.
Rimango lì in piedi, ancora ripensando a quello che è successo, che maleducato però, poteva rispondere. Forse ho parlato male? No, non credo non è difficile dire 'Pardon!'. Eppure mi è sembrato così strano.
Mi dirigo verso la panchina più vicina e mi volto verso il campo dove c'è Denny. Ecco che lo vedo discutere con altri ragazzini più o meno della sua età, undici, massimo dodici anni. Non è giusto, lui ha una possibilità in più perché già l'anno scorso ha passato le ferie da zia Lory. Una panchina più avanti, ci sono un gruppo di ragazze. Vorrei tanto andare lì e dire 'Ciao, mi chiamo Viola' così spudoratamente e fare amicizia. Sto per farlo ma mi blocco. Io così intraprendente? Impossibile. Mi accascio alla panchina sbuffando, prendo immediatamente l’I-pod e m’immergo in un mondo tutto mio. Scorro le varie canzoni dei miei artisti preferiti, i Finley, i Linkin Park, i Subsonica, i Modà...per un attimo non penso più a niente, ci siamo solo la musica ed io. Guardo gli alberi di ciliegio che iniziano a spogliarsi e mi sembra così triste. In lontananza una coppia si scambia un bacio mozzafiato.
Poi sussulto improvvisamente, eccolo lì, il ragazzo dagli occhi di ghiaccio,  il classico ragazzo di strada, passare tra la folla con il suo skate. Mi alzo senza volerlo e mi dirigo nella sua direzione. Ma che faccio, non posso farmi vedere, così mi nascondo dietro un albero. Chissà dove va. Un ultimo sguardo al campo dove si trova Denny, penso che potrei lasciarlo da solo cinque minuti, no? Dopotutto ha undici anni è abbastanza grande, mi convinco.
Poi inizia l'inseguimento al biondino. Non so neanche io perché lo sto facendo, forse per perdere tempo, forse per conoscerlo, forse perché spero possa succedere qualcosa. Viola, Viola, ma a chi la dai a bere?
Lo seguo, sta parlando con una ragazza. Ah, ma allora non è muto! E allora perché non mi ha detto niente? Ancora delusa continuo a pedinarlo. Mi sento una spia. Dopo un po' sono senza fiato, è così veloce, non riesco a stargli dietro. Si avvicina ad uno sportello info forse è un turista! Ecco perché non mi ha risposto, perché non mi capiva! Però, pensandoci meglio, non è tanto difficile da capire 'Mi dispiace'. Ancora pensierosa mi appoggio ad un albero. Mi ricordo improvvisamente quando con Stella, Ila, Susy, seguivamo il ragazzo che ci piaceva. Ebbene sì, il classico fighetto del quartiere bello e impossibile. Lo seguimmo tutto il pomeriggio e rimanemmo malissimo quando lo scoprimmo a baciare un'altra. Ecco perché “bello e impossibile”.
Mi riprendo da quel flashback improvviso e torno a guardare verso lo sportello info. Ma non c'è. Dov'è? Oh, no! Distratta dai miei pensieri l'ho perso di vista. Sbuffo ,mi giro e strabuzzo gli occhi. No, non posso crederci eccolo lì, di fronte, davanti a me. Accade tutto così velocemente, e non ho neanche il tempo di scappare. Mi manca il respiro, sono stata scoperta con le mani nel sacco. Ormai il dado è tratto. O mamma, cosa vorrà dirmi? Sento i suoi occhi fissi su di me, sta per aprire bocca, ti prego, scusa, non stavo seguendo te! Oh, ma guarda in che guai mi devo cacciare!
«Emh, mi stavi per caso seguendo?» dice lui con un sorriso talmente bello che mi fa sciogliere.
Non posso credere alle mie orecchie! Ma come si permette!
«Cosa? No, perché dovrei?» dico con un filo di voce che mi tradisce pienamente.
«Beh, a dire la verità lo vorrei sapere anche io, è per questo che te lo sto chiedendo»  ridacchia.
«Mi dispiace ma se tu conoscessi la probabilità, sapresti che ce n'è abbastanza per incontrarti altre tre volte.» dico tutt'un fiato. Ma dove mi è uscita questa? Lui sorride, io invece mi guardo le mani. Che antipatico, vanitoso, pieno di sé, si permette di dire che lo stavo seguendo. Anche se è vero, ammetto.
«Mi chiamo Jess.» dice, con un accento fortemente straniero.
«Viola.» ci stringiamo la mano. Poi mi ricordo improvvisamente di Denny. L'ho lasciato al campo da solo!
«Ehm, io devo scappare, ci si vede in giro Jess.»
Corro via. Come ho potuto dimenticare mio fratello? Arrivo al campo ormai sfinita ed ho uno spasmo al cuore. Mi sento come se mi avessero dato una brutta notizia.
Mio fratello non c'è.
Corro per il parco e l'aria calda del mezzogiorno mi sfiora il viso.
Quanto tempo fa l'ho lasciato?
La mia mente lavora veloce, iniziano a farsi subito strani pensieri.
No, non può essere andato lontano.

Note: Ohw,eccoci qui.Vi avevo promesso un capitolo eccezionale,spero lo sia.Se avete qualche domanada da farmi,o anche qualche critica,io le accetto volentieri.Continuate a seguirmi?
Aspetto vostre recensioni.
Addio,ILA*.
  
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