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Autore: _MoonShine_    05/02/2012    4 recensioni
Occhi Cremisi di una principessa che ha visto la morte dei suoi genitori per mano del loro migliore amico. Bella, dolce, vivace e altruista.
Occhi Cobalto di un principe arrogante e solitario, figlio di un re che uccise i suoi migliori amici.
Cosa succederebbe se questi occhi si incrociassero in uno sguardo intrecciando i loro destini?
[RedMoon]
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fine, Nuovo Personaggio, Shade, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CORAGGIO – NON HO PAURA DI PARLARTI, E TU?
 Dopo aver parlato con Rein, Fine si diresse di corsa da Omendo e gli raccontò tutte le sue impressioni sulla principessa. Lui lo sapeva che ne avrebbe parlato così e sorrise comprensivo.
Dopo pranzo Fine chiese il permesso di finire di visitare il regno, dato che il giorno prima era stata bruscamente interrotta dal suo giro turistico e gettata nelle segrete del castello come una povera criminale. Ma che aveva fatto in fondo? Difendere un ragazzo maltrattato da uno qualunque era un reato? Beh uno qualunque magari non lo era, era il principe, ma che differenza faceva?
Con questi pensieri si avviò verso delle viette molto carine e accoglienti, circondate da case con fiori colorati alle finestre. Percorse tutto il viale scoprendo che portava di nuovo alla piazza del mercato.  C’erano le stesse bancarelle del giorno precedente, forse qualcuna in più.
Nel centro della piazza era riunita un gruppo di gente.
Incuriosita come al solito Fine, si fece largo tra la gente arrivando tra le prime file. C’era un uomo abbastanza giovane in mezzo alla folla, seduto su uno sgabello con una chitarra antica di legno. La stava suonando in maniera fantastica.
Ad un certo punto iniziò anche a intonare una dolce melodia. Era una canzone bellissima, e per di più l’uomo la cantava con passione e con un’espressione serena sul viso.
Fine si ricordò di quando la sua mamma le cantava la ninna nanna per farla addormentare. Aveva la stessa gioia in volto.
Chiuse gli occhi per assaporare meglio quel dolce suono e quella voce stupenda.
Uno scalpitare di zoccoli di cavalli però dovette farle riaprire gli occhi dato che anche la melodia si era bruscamente interrotta seguita da un urlo strozzato.
Un cavaliere con indosso l’armatura di Camelot lo aveva preso per il collo.
-Non lo sai che non puoi tenerti i soldi guadagnati tutti per te, stolto!?- gli urlò in faccia il cavaliere.
Fine rimase paralizzata dalla scena. Un’altra volta no eh!
L’uomo anche se a fatica cercò di spiegarsi: - Per favore buon cavaliere. Non lo faccio per me, io ho una famiglia da portare avanti. Mia moglie è malata e ho un figlio di due anni. Ho solo pensato che tenendo un po’ del ricavato dello scorso raccolto avrei potuto comprare le medicine … arhhgg!- Il cavaliere aveva stretto la morsa.
E così quel poveretto aveva tenuto un po’di soldi da parte per delle medicine anziché consegnarli tutti al sovrano come si faceva di solito.
Cosa c’era di male? Non potevano chiudere un occhio?
Da dietro il cavaliere se ne fece largo un altro che si tolse l’elmetto. Shade. E chi poteva essere sennò?
Si avvicinò al compagno che teneva ancora ben saldo l’uomo. Lo guardò come se fosse uno scarafaggio e si chinò a prendere il sacchetto d stoffa che conteneva degli spiccioli donatogli da alcuni popolani per la sua esibizione.
-Vorrà dire che prenderemo questi al posto del resto- disse facendo un finto sorriso.
-No vi prego vostra maestà! Quei soldi mi servono. Non mi basterà il resto per delle medicine!- implorò il pover’ uomo. Ma il principe non lo degnò nemmeno di uno sguardo dandogli le spalle e dirigendosi al suo cavallo seguito dal cavaliere che prima teneva il poveretto.
Fine, che aveva assistito a tutta la scena, non ci vide più.
-Hei ! Aspettate!-
Quella voce. L’avrebbe riconosciuta a miglia e miglia. La voce dell’unica persona che gli aveva fatto perdere il controllo in quel modo. L’unica persona che non avrebbe voluto sentire mai più. Quella vipera di una ragazza era riuscita a uscire dalle prigioni solo perché era ospite dell’amico fidato di suo padre.
Ma se faceva in modo che lei tornasse nelle segrete, allora neanche Omendo avrebbe potuto aiutarla.
Doveva farla reagire provocandola.
-Ah, ma guarda un po’! Ancora tu mocciosa- disse Shade, girandosi a guardarla.
Accidenti era proprio una bella ragazza. Sì, bella quanto sfacciata.
-Ti sono mancata?- disse lei sarcasticamente.
-Non prenderti gioco del tuo sovrano ragazzina-  Cosa? Del TUO sovrano? Ma quel ragazzo sognava?
-Tu non sei ancora il sovrano di questo regno e soprattutto non sei il MIO principe, quindi non prendo ordini da te- disse Fine pacatamente.
Accidenti quella ragazza sapeva sempre come rispondere.
La folla che prima era riunita in piazza era aumentata. Tutti erano sorpresi dalla ragazzina. Stava parlando così con il principe. Aveva coraggio, ragazzi! Molti sorridevano: la ammiravano. Sapevano che il principe era un ragazzo arrogante e presuntuoso, ma nessuno mai aveva detto nulla, in fondo era pur sempre il figlio del re. Nessuno se non quella Fine.
-Come puoi trattare così un poveretto che ha solo bisogno di aiuto! Non l’ha fatto per avaria. Lui vorrebbe solo comprare delle medicine per guarire la moglie e non far morire il figlio di fame!-
Shade si limitò a fissarla un po’ sorpreso. Fine non aveva paura di parlargli, e quello che diceva forse era anche giusto. Ma non lo avrebbe mai ammesso. Non lì, non davanti a TUTTI.
Ehi aspetta! Lo stava umiliando di nuovo in pubblico!
Fine continuò: - sei solo un’egoista. Dici di essere un principe? Allora inizia a comportarti come tale- Shade sgranò gli occhi. Non aveva parole.
Quella ragazza … forse era la prima persona che riusciva a farlo star zitto.
Lei non gli lasciò neanche il tempo di battere ciglio, che gli strappò di mano il sacchettino con i soldi e gli diede le spalle dirigendosi verso l’uomo ancora a terra che aveva seguito tutta la scena.
-Ecco tenga. Dirò a Omendo, il medico di corte, di preparare una medicina per sua moglie.- gli disse con un dolce sorriso.
L’uomo la guardò con occhi lucidi, nessuno aveva mai fatto una cosa così per lui. La ringraziò un milione di volte.
Intanto uno dei cavalieri che accompagnavano Shade aveva fatto un passo verso la ragazza per fare qualcosa. Insomma aveva parlato in malo modo al principe e gli aveva tolto di mano una cosa che non le apparteneva.
Ma Shade lo fermò mettendo un braccio davanti a lui, impedendogli il passaggio.
-Ma principe Shade, quella ragazza ha ..-
- Non importa, andiamo via- ordinò il ragazzo senza dare troppe spiegazioni. I cavalieri come ordinato salirono a cavallo e seguirono il loro principe verso il castello.
Fine che si era girata a osservare la scena, continuava a guardare il gruppo a cavallo che si allontanava con un’espressione indecifrabile.
Appena furono abbastanza lontani, la folla che la circondava si mise ad applaudire e farle i complimenti. Eh sì, era davvero una brava ragazza.
Fine era contenta di aver reso felice tutta quella gente.
Dopo poco tornò verso casa per riferire a Omendo di preparare la famosa medicina per l’uomo dalla splendida voce.





 

Salve gente. Ecco di nuovo Shade :Q_ 
spero vi piaccia. :)
Al prossimo capitolo. Un bacione grande grande :D 

  
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