Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: AbbieS    06/02/2012    2 recensioni
Questa è una storia di sacrifici,di amore,di famiglia,è la storia di Rose Weasley,costretta a cambiare radicalmente la propria vita per salvare quella di chi ama.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Be strong.
Capitolo due-Come back.

-Chiama Paul,digli che starò via per un pò di giorni-
Paul,un uomo sulla cinquantina,un pò stempiato,con i capelli biondicci e occhi celesti ed acquosi,è il mio capo.
Sì,perchè io,Rose Weasley,nella mia giovane quanto incasinata vita ho anche dovuto trovarmi un lavoro,per mantenere quella mezza bisbetica della mia adorabile cugina e Cècile. Adesso scrivo per uno squallido giornaletto Babbano che però rende bene,nonostante le notizie insulse che pubblica.
-Oh,certo,così la sfuriata me la becco io!- ribatte lei,facendo un cenno con la mano,come per liquidare la questione.
-Ma se ti adora!- insisto,irritata. Come se non lo sapesse!
Alla fine mi guarda,rassegnata,e prende il telefono. Solo Merlino sa quanto ci ho messo ad insegnargli ad usarlo (insieme a tutti gli altri elettrodomestici),e grazie a Morgana i genitori di mamma sono Babbani,senno non saremo sopravvissute due giorni,visto che siamo costrette ad usare il meno possibile la magia perchè viviamo in una comunità babbana.
-Eh Paul!- esclama Domi,con la cornetta in mano,mentre si dirige di sotto,lasciandomi sola in quella camera bianca e immacolata come il resto della casa (ovviamente grazie a mia cugina,che mi impedisce di trasformare questa casa in un porcile).
Mi guardo attentamente in giro. Devo aver preso tutto.
Sento Dominique risalire le scale e spalancare la porta,aggraziata come sempre.
-Per Paul non ci sono problemi,hai preso tutto Rossa?- mi chiede. Sembra tranquilla,ma so che è preoccupatissima.
-Domi,tranquilla,vedrai che Al non mi tradirà-
-Si,ma ti ricordi chi è il suo miglior amico? Con chi abita?- Ora non si sforza nemmeno di nascondere la preoccupazione,che invade tutti i lineamenti perfetto del suo viso.
-Si,lo so fin troppo bene,dato che ci abitavo anch'io- rispondo,cercando di tranquillizzarla il più possibile -e comunque,ho preso la Pozione Polisucco,non sono così stupida..-
-E lui? Come farai a lasciarlo ancora?- continua a chiedere,ora un pò titubante -E se fosse andato avanti,Rosie?-
Bingo.
Se,aprendo quella porta,avessi trovato Scorpius con un altra?
Fa quasi strano perfino pensare il suo nome,quando è quasi due anni che evito con tutta me stessa di pensarci,perchè renderebbe tutto più difficile. Ed io devo proteggere Cècile.
Sento un abbraccio dolce ma forte cingermi il collo,e,pochi secondi dopo,mi ritrovo aggrappata alla figura perfetta di mia cugina,come se fosse la mia ancora.
Perchè con Dominique è così. Spesso,troppo spesso,mi ritrovo a pensare che se non fossimo cugine,se ci fossimo conosciute a 11 anni,probabilmente l'avrei odiata. Ma conoscerla da quando sono nata mi ha permesso di conoscere lati di lei che l'apparenza avrebbe offuscato. Perchè sarà vanitosa,ma non egoista,sarà irritante,ma ti da anche l'anima. Perchè non ti abbandona,mai,nonostante tutto.
Quando mi stacco dal suo abbraccio,mi sento pronta.
Vado a salutare Cècile,impiegando più tempo del necessario,perchè all'idea di lasciarla,anche solo per pochi giorni,mi si stringe il cuore.
Ma alla fine,armandomi di un coraggio che non sapevo neanche di possedere,mi Smaterializzo.
 
Mi ritrovo davanti al negozio di zio George,a Diagon Alley. I miei lunghi capelli rossi e ricci sono stati sostituiti con dei cortissimi capelli neri,e i miei lineamenti sono quelli di Hèlene,la Babbana che fingo di essere da due anni a questa parte.
Mi sento strana ad essere tornata qui,eppure non è una sensazione spiacevole,solo è come se fossi assalita da mille ricordi tutti insieme,e non capisco cosa provo perchè ogni ricordo provoca un'emozione diversa. Ma non posso fermarmi a pensarci proprio ora.
Inizio a camminare verso la Gringott,quando all'improvviso svolto a destra,e,dopo aver continuato a camminare in quel vicoletto un pò piccolo ma sempre pieno di vita,arrivo davanti a un palazzo a mattoni grigi,simile a quelli intorno.
Arrivata lì avanti,mi blocco: e se mi apre lui? Cosa gli dico? "Oh,ciao,ora non mi riconosci,ma sono Rose,sai,quella che ti ha lasciato senza tante spiegazioni due anni fa,e sono qui per protteggere nostra figlia,che tu hai scoperto adesso di avere,da quei pazzi furiosi dei tuoi parenti che la vogliono fare fuori.Che piacere rivederti!"
No,non penso che funzionerebbe granchè come discorso. Ma,secondo i miei calcoli,adesso lui dovrebbe essere al San Mungo come tirocinante,e Albus a casa,dato che al Ministero fa l'orario notturno,quindi non dovrei correre pericoli. Almeno spero.
Mi faccio avanti e busso,decisa.
Sento il rumore dei passi che si avvicinano alla porta,che poi si spalanca,mostrando un ragazzo alto,magro,con dei disordinatissimi capelli neri e due occhi verdi che più verdi non si può.
Reprimo la voglia di saltare addosso a mio cugino,nonchè (probabilmente ex) migliore amico. Prima devo essere sicura che sia solo.
-Scusi- dico,con una vocetta stridula,improvvisata al momento -lei è Albus Potter?-
Lui annuisce,confuso.
-E' solo in casa?-
-Cos..Beh,sì,sono solo- risponde,guardandomi male.
A quel punto però,non ragiono più e gli butto le braccia al collo,poi,con il piede,chiudo la porta e lo guardo negli occhi.
-Chi diavolo sei?- esclama,ora palesemente ostile.
Io gli rivolgo un sorrisone e,con la mia voce normale dico,divertita -Anche tu mi sei mancato,Severus-
Si irrigidisce. Mi ha riconosciuta,ne sono certa. Ora mi guarda come se fossi un fantasma.
-R..Rose?- sussurra,sconvolto.
Lo guardo negli occhi.Ok,forse la mia entrata in scena non è stata delle migliori,ma mi è veramente mancato tanto.
Annuisco,cercando di sembrare tranquilla,nonostante il disagio che mi attanaglia.
-Perchè sei tornata?- chiede lui,deciso,quasi arrabbiato,se non fosse per il tono di delusione che non riesce a nascondere.
Sento la fastidiossissima sensazione del mio corpo che torna normale dopo che l'effetto della Polisucco si esaurisce,ma poi mi riprendo,e mi accorgo che Al mi guarda,ancora più confuso.
-Me ne sono andata per un motivo più che valido,Al- rispondo,decisa a non lasciarmi sopraffare dai sentimenti ancora -ma non sono tornata per sempre.Devo fare una cosa,poi dovrò andarmene di nuovo-
-Quindi sei qui solo perchè ti serve un favore,eh?- Sembra sempre più arrabbiato e,soprattutto,deluso.
-Qui non si tratta di me!- esclamo,irritata dalla sua delusione. No,non ha il diritto di giudicarmi,non lui! -E' qualcosa di molto più importante,e non te lo chiederei se non inevitabile,Al,io...-
-Al,chi è arrivato?-
Una voce. La sua voce. Mi si gela il sangue.
Mi giro,velocemente,vado verso la porta,ma non sono abbastanza veloce. Scorgo una figura alta,magra,con i capelli biondo platino e una strana eleganza anche mentre rimane ferma,in piedi,a fissarmi,sconvolta.
Mi chiudo la porta alle spalle e corro.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: AbbieS