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Autore: NoiseQueen    06/02/2012    0 recensioni
Parto per andare a vivere momentaneamente con mio fratello Gustav.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gustav

9.00 am
Suona la sveglia, apro le tende e rivedo quel lago di ieri e mi ricordo che mia sorella è ancora di là con Tom.
Spero per lui che non fa cavolate.
Mi vesto velocemente: pantaloncini a 3/4 e una maglia bianca a maniche corte con un teschio disegnato ed esco dalla stanza. “Buon giorno. Vieni a fare colazione?” Incontro Georg nel corridoio. “Sì, adesso scendo. Faccio una cosa e arrivo” “Sarah ha dormito in stanza con te?” “No, con Tom.”
Velocemente mi avvicino alla stanza dei due e busso rumorosamente.
“Buon giorno , Gus..”  mi apre mia sorella strofinandosi gli occhi. “Buon giorno, DORMITO bene?” “Sì, molto. E’ ora di colazione?” “Sì, scendete subito sennò finisce tutto il da mangiare”.
 
Mi siedo al nostro tavolo con Georg, David e altri operatori del concerto.
“Oggi avete solo un’intervista. Così avete tempo per girare per la città..” ci avvisa David.
Alzo lo sguardo e vedo mia sorella per mano con Tom che entrano nella sala e mi sale la rabbia dal petto. La sento proprio.
 
Sta sorridendo.. forse sono davvero innamorati.
“Buon giorno ragazzi, dormito bene?” Chiede loro Georg sorridendo.
“Sì, molto.. Se non ci fosse qualcuno che si gira e si rigira ogni 3 secondi nel letto..” risponde Sarah ridendo.
“Per fortuna non ho mai dormito con Tom!” Esclama Georg
“Ci mancherebbe pure” Rido
 

Tom

Finiamo di mangiare la brioches e risaliamo in camera.
“Ragazzi, tra mezz’ora dobbiamo essere nel furgoncino e dobbiamo andare all’intervista. Dopo di che potete fare quello che volete.” Ci ricorda David.
“Cavoli, possiamo fare un giro a Parigi! Sono anni che non la rivedo!”guardo dalla finestra
“Possiamo vederla insieme per la prima volta. Ho un’idea. Poi ti porto in un posto fantastico.”
Si affaccia dalla finestra con un sorriso a 32.
“Ti vedo molto contenta..” mi avvicino.
“Amo Parigi. E’ così..non so come definirla se non stupenda. Forse anche di più!”
 
“Tom? Ti muovi? Ma quanto ci metti ad uscire da quel bagno?”
“Promettimi che non riderai ed esco subito.” “Perché dovrei ridere? Dai esci.”
Spalanco la porta e la vedo mettere la mano davanti alla bocca. “Mi avevi detto che non ridevi!”
“Hai dei pantaloni attillati! Non ti ci ho mai visto!” “Appunto, non mi ci ha mai visto nessuno. Così non pensano che sono io.” “Ah, giusto! Però dai ti stanno molto bene!” fa una pausa per avvicinarsi a me “Ti stanno benissimo” e mi bacia.
Cappello, occhiali da sole ed usciamo.
Prendiamo un taxi e ci facciamo portare fino alla Torre Eiffel.
 
La prendo per mano e andiamo a fare il biglietto per salire. La fila è un po’ lunga, ma sicuramente a lei non importa.
Arrivati al terzo, ed ultimo, piano della torre quasi ci siamo messi a correre fino alle staccionate per vedere il panorama.
“Wow! E’ spettacolare!” Esclamo dandomi un pizzicotto immaginario.
“Sì. E’ bellissimo.”
Mi giro intorno per vedere il resto della torre da quel punto e vedo Sarah seguirmi con lo sguardo senza togliere il suo splendido sorriso.
Credo non ci sia qualcosa di più bello di lei con tutta Parigi dietro.
“Vieni, andiamo da quest’altra parte” Le dico allungandole la mano e portandola da un’altra parte della torre da cui si vede anche L’arc du triomphe.
Finito il giro sulla torre siamo scesi, ci siamo presi un hot dog e lo abbiamo mangiato passeggiando nel Champ De Mars: passeggiando tra le fontane degli ampi giardini del Trocadero.
“Guarda c’è una panchina libera lì, andiamo prima che ce la ruba qualcuno.” Dice iniziando a correre già da metà frase ed io la seguo solo con passo veloce.
“Sono contentissimo di essere qui con te.” Le prendo la mano e la intreccio alla mia e con l’altra l’accarezzo.
“Per me è lo stesso. Forse dovevo capirlo prima come stavano le cose. Ma sono molto lenta a capire queste cose.” Guarda prima le nostre mani e poi sposta lo sguardo sui miei occhi.
“Non lo sapevo nemmeno io cosa provavo per te. Me lo ha fatto capire Georg.” “Lui è molto saggio. Aiuta spesso anche a me.”
“Sai,ora forse è troppo presto per dirtelo però, non voglio mai perderti. Davvero. Ti ho ritrovata per fortuna. Se tuo fratello non ti convinceva di tornare tutto questo non accadeva..”
“Allora ringraziamolo.” Fa una pausa per sorridermi “Anche io non ti voglio perdere. Ho avuto molti ragazzi, ma tu sei diverso. Mi hai fatto innamorare davvero. Gli altri era più per complicità.”
Appoggia le gambe sulle mie e la tengo da dietro la schiena.
“No, ma fai pure..” Dico scherzosamente accarezzando i suoi capelli corti.
La vedo chiudere gli occhi, sempre sorridendo.
Sposto la sua lunga frangetta dietro l’orecchio e la sento rabbrividire.
“Hai delle mani gelide..” riapre gli occhi prendendole e strofinandole tra le sue.
Rimanemmo lì per almeno un’ora dopo di che ci accorgemmo dell’ora e ci alzammo.
 
“Prendiamo un taxi che ti porto da una parte"

 

Spazio autrice:

Ho scritto questa storia quasi più di un anno fa. Ho cambiato modo di scrivere come potete notare leggendo le altre FF.
Spero vi piaccia comunque!
Continuo a postare perchè vedo che ci sono molte visualizzazioni, mi piacerebbe anche qualche parere comunque!
Recensite :)

   
 
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