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Autore: Rox e Mad    06/02/2012    1 recensioni
Quando qualcuno torna da un passato non particolarmente felice,
non è di certo una cosa buona...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo in silenzio da un po’,quando udii qualcuno schiarirsi la voce.
– Posso sapere chi cazzo era quello? – disse una voce che riconobbi come quella di Saul. 
Osservai Bill sbuffare e tornare a dormire,e compresi che avrei dovuto parlare io.
–Ascolta … - esordii – la faccenda è lunghetta … - .
–  Stradlin,abbiamo un mucchio di strada fino a quando qualcuno di voi non mi dice dove andare. Quindi,prima cominci,prima finisci. - .
Giusto. Dove andare? Mi dissi che ci avrei pensato dopo,e che Saul e Steve dovevano sapere.
Così,armandomi di tanta pazienza,sputai fuori tutta la storia che avevamo raccontato a Michael qualche sera prima. Ignorando i vari ‘’siete malati!’’ e ‘’sapevo che eravate delle checche,ma non dei criminali!’’ indignati di Saul,giunsi fino a quando l’avevo visto salire sul palco qualche ora prima.
– Ah,io credevo fosse un fan … - terminò il riccio.
– Birra? – chiese Duff interrompendo il silenzio idilliaco che era ritornato.
– Questo mi fa venir voglia di pisciare. Saulie,fermati al primo autogrill. – disse Steve.
– Saulie è carino. – disse Bill sogghignando,ancora ad occhi chiusi.
– Torna a dormire,checca criminale! Dammi una birra,man! - .
Rimasi a guardare fuori dal finestrino il paesaggio che sfrecciava fuori,chiedendomi cosa ne sarebbe stato ora del tour che avevamo sudato,e delle nostre vite.
Avevamo coinvolto anche Michael,Saul e Steve. Se fosse successo qualcosa a loro,non me lo sarei mai perdonato.  Qualche minuto dopo,uno stiracchiante Bill scendeva dalla macchina. Non sembrava per niente uno appena scappato a fortuna da un pazzo criminale che voleva ucciderlo.
Mentre mi avviavo verso l’entrata di quello che ai miei occhi sembrava il più rozzo bed & breakfast che io avessi mai visto con Saul e Steve,distrattamente mi voltai,e vidi Duff che fumava appoggiato all’auto accanto a Bill.
Li vedevo sorridere amabilmente,e la cosa mi irritò parecchio,tuttavia,decisi di entrare e ordinare qualcosa di caldo.
–Cazzo! Holly!- gridai,e corsi a cercare un telefono. 
– Ma ti pare questo il modo di sparire? Qui a New York non si parla d’altro! I Guns n’ Roses sono spariti,e i giornalisti mi seguono perché mi hanno vista con te e si aspettano che io sappia dove vi siete cacciati!- Holly gridava dall’altra parte del telefono.
–Lo so,Holly,tesoro,hai perfettamente ragione. Solo che adesso non posso spiegarti le cose come stanno. Trova un posto dove stare,torna da tua madre,non lo so. Appena abbiamo deciso dove andare,ti chiamo- .
– Okay,okay. Torno da mia madre. Per favore,sta lontano da quell’imbecille di Axl! – ridacchiai – Non preoccuparti,honey!- riagganciai e decisi di uscire a fumare una sigaretta.
Michael e Bill erano ancora lì e andai verso di loro.
– Man,dobbiamo trovarci un altro nome. Se continuiamo a suonare col nostro nome,quello ci trova e non fa a pezzi solo me e Jeff,ma tutti voi. – stava dicendo Bill.
Michael ora sembrava assorto nei suoi pensieri e annuì soltanto.
– Vado a pisciare- disse alla fine allontanandosi verso la porta.
Rimasi lì con Bill che si scompigliava i lucenti capelli rossi.
– Come stai?- mi chiese tranquillamente continuando a guardare dritto davanti a sè.
Mi voltai verso di lui continuando a fumare.’’ Come sto? Razza di coglione! Se tu avessi voluto ascoltarmi nel backstage avremmo risolto tutto prima!Ma no,tu devi sempre fare di testa tua!’’.
–Bene- decisi alla fine. – Hai avvisato Amy?- gli chiesi dopo un attimo di silenzio.
Lui scosse la testa.
–E’ dal suo ragazzo a New York,non credo che le importi dove sono io- disse. –Tu hai avvisato Holly?- .
Lo guardai ridacchiando
–Sì,l’ho chiamata prima. Ha detto che torna da sua madre- .
–Quindi c’è una vaga possibilità di non rivederla più? – mi chiese ridendo mentre si accendeva una sigaretta.
– No,le ho detto che quando ci saremmo sistemati l’avrei fatta venire da noi- .
– Peccato- disse aspirando una gran boccata.
Gettai a terra la cicca e mi decisi.
–Sai qual è la verità,Bill? Quando ho sentito i rumori in camera tua,ho subito capito che c’era qualcosa che non andava e sono corso! Quando poi l’ho visto lì sopra di te,ho temuto che potesse ucciderti,e allora ho visto tutta la mia vita passarmi davanti. Avresti dovuto ascoltarmi nel backstage! Sì,con Steve eravamo andati a prendere la roba e l’ho sentito che parlava lì del nostro concerto,di Axl Rose e che avrebbe voluto fare qualcosa!- gli dissi senza quasi prendere fiato,ma lui parve non avermi ascoltato minimamente.
– Aspetta qui -,mi disse prima di incamminarsi verso il locale.
Lo guardai allontanarsi domandandomi dove cazzo stesse andando,e poi entrai in macchina e accesi la radio.
Le note di ‘’Save me’’ dei Queen riempirono la macchina e il parcheggio circostante.  I clothed myself in your glory and your love, how I loved you, how I cried, cominciai a cantare…
 
Quella mattina avevo saltato la scuola,e l’unico posto sensato per non farmi beccare era il parco,e così,ero disteso tranquillamente sotto il mio albero preferito,in fondo al parco.
–Ehy tu!-.
Un ragazzino di circa la mia età mi guardava con aria scocciata. Mi parve di aver già visto quel viso lentigginoso da qualche parte,ma proprio non riuscivo a ricordarmelo.
–Sì?- gli risposi con calma.
–Questo è il mio albero!- mi gridò in risposta.
– Oh … e cosa posso fare perché diventi anche il mio?- dissi.
Il rosso mi guardò con aria spiazzata : probabilmente si aspettava che lo mandassi a quel paese.
– Ehm … potresti … potresti dirmi come ti chiami e se mi va a genio il tuo nome,quest’albero sarà anche tuo!- mi rispose con aria soddisfatta.
Io sorrisi.
– Mi chiamo Jeffrey Isbell. –
Lui mi tese la mano ed io la afferrai.
– Io sono William Bailey. E va bene,Jeffrey Isbell può andare!-
Bailey … William Bailey … Ma certo!
–Ma noi seguiamo insieme il corso di chimica!- gli dissi mentre lo guardavo sedersi accanto a me e tentare di sistemarsi la bandana rossa che aveva tra i capelli.
-Eh? Ah,sì,lo so. Sei seduto dietro di me. – mi rispose voltandosi a guardarmi.
Notai che aveva davvero degli occhi fantastici,di un verde incredibilmente intenso. Il suo sguardo indugiò sulla mia maglietta degli Aerosmith.
– Ascolti buona musica,Jeffrey Isbell!- mi disse dandomi una pacca sulla spalla. – Io adoro i Queen!- continuò.
– Allora credo che io e te diventeremo buoni amici,sai? – gli risposi sorridendo.
– Oh,puoi giurarci!- .

 
Sembrava quasi che un tornado stesse distruggendo l’auto,quando mi resi conto che era Bill che colpiva il finestrino a pugni.
– Ah,finalmente! – mi disse quando aprii lo sportello e gli permisi di salire in macchina. –Mi hai risparmiato il ‘’sali in macchina e non discutere’’.Uhm, figo, ’’Nevermore’’. –  continuò accendendo la macchina e accelerando.
Venni scaraventato contro il sedile,mentre lui imprecava non sapendo dove mettere le mani.
–Bill,vuoi che guidi io? – gli chiesi,ma lui mi mise a tacere con un cenno della mano.
Guidò incerto per un po’ tamburellando con le dita sul manubrio. Lo guardai accendendomi una sigaretta.
Non credevo che sapesse dove stesse andando,ma decisi di non farmi troppe domande per non andare nel panico più totale.
– Ascolta,ma i ragazzi lo sanno che hai preso l’auto?- .
–No.- mi rispose dopo un attimo di silenzio.
– E non credi che sia il caso di tornare indietro?- .
Guardò davanti a sé sorridendo sornione.
– No- .
– Conosci queste strade,Bill?- .
–No- mi rispose ancora.
Lo guardai a bocca aperta per poi abbandonarmi sul sedile.
Stavo andando incontro al nulla con William Bruce Rose,e la cosa non era rassicurante.
–Ti fidi di me?- mi chiese ad un tratto.
–No! Certo che no! Dove cazzo stiamo andando Bill?- gli gridai contro.
Lui fermò l’auto al centro della strada e mi guardò per un lungo minuto.
– Non te l’ho detto? Voglio fare l’amore con te.– mi disse ridendo mentre riprendeva la sua folle corsa.
 
  
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