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Autore: _Destiny1    06/02/2012    1 recensioni
questa è una nuova storia :D spero che la seguirete :) e che vi piaccia :)
mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, potete dirmelo attraverso le recensioni\critiche xD ciao a tutti un grande bacio :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Destiny:

Entrai in quella che ormai era la mia nuova casa.

La puzza di alcol si fece subito sentire. 

“Destiny sei a casa finalmente!” gridò mio zio dalla cucina.

“s-si sono io” dissi titubante.

Sentii i suoi passi sempre più vicini così mi allontanai.

E andai in camera.

“Dove sei?” gridava dal piano di sotto.

Restai in silenzio chiusa in camera.

Sarebbe crollato nel sonno da un momento all’altro e così io sarei potuta scendere a mangiare qualcosa.

Mio zio era un ubriacone..

La moglie lo ha  lasciato un po’ di anni fa perché lui alzava spesso le mani su di lei ed era sempre ubriaco.

Una volta, anzi più di una volta aveva provato a picchiare anche me ma mio padre arrivò in tempo per proteggermi. 

Harry sapeva tutto ciò per questo non voleva lasciarmi vivere con lui. 

Ma io non ho alcuna scelta.

 

Una lacrima mi rigò il volto.

Piano piano mi addormentai.

Quando mi sveglia non sentii più le grida di mio zio quindi mi affrettai a scendere e mangiare qual cosina.

Non volevo restare in casa avevo troppa paura. Così presi lo zaino di scuola con dentro i libri e uscii. 

Era ancora notte  ma  era meglio stare al freddo in giro piuttosto che in quella casa.

Iniziai a  girare per le strade di Londra. Erano le undici di serra ma nonostante ciò c’era gente in giro.

Andai in un vecchio parco che di solito frequentavo da bambina.

I miei genitori mi ci portavano sempre. Io lo adoravo.

Adoravo quelle altalene mezze rotte,Il dondolo da cui ero caduta una volta,Il laghetto dove nuotavano molti pesci  insomma amavo tutto di quel posto.

Mi sedetti su un’altalena e iniziai a dondolarmi.

In quel parco c’era il silenzio più totale, si sentiva solo il cigolio dell’altalena.

“Des?” mi voltai di colpo.

“che ci fai qui? Mi hai spaventata” dissi mettendomi una mano sul cuore.

“non era mia intenzione scusa”

“fa niente tranquillo. Che ci fai qui? È tardi” domandai al biondino dagli occhi di ghiaccio.

“potrei farti la stessa domanda lo sai?”  mi disse sedendosi  nell’altalena a fianco alla mia.

“già” dissi tentando di fare un sorriso ma invano.

“comunque non riuscivo a dormire.” Disse abbassando lo sguardo “e tu?”

“non volevo stare a casa” dissi fredda.

“è successo qualcosa?” mi domandò lui preoccupato.

“no tranquillo, è solo che non è casa mia” mentii spudoratamente.

“è meglio che torniamo a casa.. se no domani mattina sarà un problema alzarci” disse Niall alzandosi.

“io resto qui. Tanto non dormirei se andassi a casa” dissi tenendo lo sguardo basso per non mostrare le lacrime che si formavano nei miei occhi.

“non ti lascio da sola. Vieni con me, stiamo a casa mia” disse lui porgendomi una mano.

Mi alzai e lo abbracciai forte “mi sei mancato così tanto!” gli dissi in lacrime stringendolo sempre più forte a me.

“anche tu Des. Non ti puoi immaginare quanto mi sei mancata” mi disse lui asciugandomi le lacrime.

 

 

Niall:

Arrivammo finalmente a casa mia. I miei genitori stavano dormendo così salimmo in camera mia silenziosamente.

“se vuoi ti presto una maglia se vuoi stare più comoda e magari dormire un po’” gli dissi porgendole una mia maglia.

“grazie..” lei mi guardò per un po’ tenendo la maglia in mano. “oh si scusa mi giro.. non ti guardo” dissi ridacchiando.

“anche io non ti guarderò” mi disse lei ridacchiando.

Wow l’avevo fatta ridere.

Mi iniziai a cambiare rimanendo girato di schiena. Mi misi dei pantaloni di una tuta e rimasi a petto nudo. “posso girarmi?” gli domandai.

“si tranquillo” mi disse lei.

La maglia la copriva sino poco più giù dei fianchi. Si intravedevano gli slip neri.

Wow era davvero perfetta.

“che c’è mi sta male?” mi chiese lei divertita dalla mia espressione probabilmente da ebete.

“oh si molto!” dissi io diventando rosso in volto.

“hai sonno?” mi disse sedendosi sul letto.

“non tanto.. se vuoi possiamo parlare e teniamo le luci spente in caso ci addormentassimo” 

Dissi sdraiandomi di fianco a lei.

“di che vuoi parlare?” mi domando spegnendo la lucina del comodino.

“bho di quello che vuoi tu” gli dissi io spegnendo la  seconda luce.

Eravamo al buio, in silenzio. Sentivo solo il suo respiro .

“mi manca” disse l’ei ad un tratto avvicinandosi a me.

“devi essere forte, supererai anche questa e io sarò al tuo fianco” gli dissi stringendola forte a me.

La sentii sorridere e questo fece sorridere anche me.

“come fai?” mi domandò lei.

“ a far cosa?” gli chiesi confuso.

“con una sola parola riesci a farmi sorridere, come lo spieghi questo?” mi disse lei posando la testa sul mio petto.

“hai sbagliato..non ho detto una parola ma una frase” dissi io ridendo. 

“quanto sei stupido?!” mi disse lei ridendo.

“comunque non ho una spiegazione per questo” dissi tornando seria.

“sei perfetto Niall. Lo sai vero?” mi disse lei alzando la testa e guardandomi negli occhi.

“non credo..” gli risposi io accarezzandogli i capelli.

“ti sbagli” mi disse lei dandomi un bacio sulla guancia.

“proviamo a dormire un po’ ora?”  le dissi. 

Lei si limitò ad annuire e posò nuovamente la testa .

Non mi addormentai fino a quando non ebbi la certezza che lei stesse dormendo.

 

 

Destiny:

Mi svegliai, ero molto confusa. Non riuscivo a muovermi avevo dolori ovunque.

Dove era Niall?

Dove ero io? 

Perché non ero più a casa sua tra le sue braccia?

“finalmente si è ripresa” mi disse dolcemente l’infermiera avvicinando.

“le consiglio di non muoversi molto. Probabilmente sentirà ancora dolore” proseguì poi la signorina.

Ora era tutto chiaro, stavo solo sognando.

Ma perché ero in ospedale?

Cosa ci facevo li?

Non ricordavo nulla eccetto l’odore di alcol.

“non capisco cosa è successo?” domandai confusa tenendomi la testa dolorante tra le mani.

“suo zio.. la ha picchiata e mentre cercavi di scappare sei caduta dalle scale. Un tuo amico è riuscito a entrare in casa e ha chiamato subito l’ambulanza e la polizia.

Riguardo la tua salute,piccola, stai benone ti rimetterai presto. Hai battuto forte la testa e ti sei inclinata  una costola.

Riporti qualche livido ma nulla di grave” mi disse poi.

“grazie..” dissi io asciugandomi una lacrima.

“il ragazzo ti vuole vedere, posso farlo entrare?”

Annuii semplicemente, poi l’infermiera andò ad aprire la porta e fece entrare il ragazzo lasciandoci soli.

“come stai?” mi domandò Harry avvicina dosi a me.

“bene,grazie a te” dissi stringendogli una mano.

“Des, non devi ringraziarmi” mi disse lui con gli occhi lucidi.

“si che devo.” Feci una piccola pausa e mi asciugai le lacrime. “sei da solo? Non c’è Niall?” gli chiesi terrorizzata dalla risposta.

“no.. mi dispiace.. non è venuto.” Mi disse lui abbassando la testa.

Mi sentii morire. Niall non era venuto. 

Mi aveva lasciato sola nel momento del bisogno.

Ora era tutto più chiaro. 

Mi aveva solo preso in giro sin dall’inizio.

“Harry non mi lasciare.” Gli dissi stringendolo a me.

“non lo farò mai” detto questo lo baciai con passione.

“questo che cosa significa?” mi domandò lui con un sorriso mozzafiato.

“ho scelto te.” Gli dissi baciandolo nuovamente.

 

 

“ehy piccola sei pronta? Oggi uscirai dall’ospedale.” Mi disse Harry dandomi la mia sacca con dentro i vestiti.

“si sono pronta” dissi afferrando la borsa e uscendo dall’ospedale tenendomi per mano con il riccio.

Era già passata una settimana e le infermiere mi avevano dimesso. 

Harry mi era stato vicino tutto il tempo, i ragazzi mi avevano fatto visita e di Niall.. bhe di lui non avevo visto neanche l’ombra.

Non avevo chiesto nulla ai ragazzi riguardo del biondo. 

Non mi sembrava il caso e poi io ci soffrivo troppo. 

Ogni volta che vedevo una sua foto mi si bloccava il cuore.

Mi mancava ma non volevo più vederlo e neanche sentirlo.

Ora stavo con Harry. Dovevo pensare solo a lui, alla scuola e ad andare avanti da sola visto che da ora in poi avrei vissuto a casa da sola. Bhe da sola non proprio visto che i ragazzi sarebbero venuti spesso da me.

 

 

Niall:

Piangevo stando sdraiato sul letto.

Ero distrutto.

Ero dovuto tornare in Irlanda.

Mio nonno si era sentito male e ora.. ora non era più con me.

Ero andato via subito dopo il funerale.

Non avevo detto nulla a nessuno.

Avevo spento il telefono e non lo avevo ancora riacceso.

Non volevo nessuno se non lei.

La mia Destiny.

 occhi a mee :D
piaciuto il capitolo? spero di si
ancora grazie a tuttti :D un bacioneee

  
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