Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: DuediCuori    07/02/2012    1 recensioni
****Flash fic su pair vari - het o shonen ai.****
*1.OlandaCanada*
*2.DanimarcaBelgio*
*3. RussiaAmerica*
*4. TurchiaUngheria*
*5. ScoziaInghilterra*
*6. GermaniaBielorussia*
*7. SveziaFinlandia*
*8. GreciaGiappone*
Era una cosa inusuale, facente persino parte di quell'insieme delle tradizioni che sua madre Grecia Antica s'era premurata di insegnargli anzitempo, una cosa che non aveva del tutto dimenticato ma sicuramente relegato alla porzione di sé più conservatrice, tradizionalista, a tratti retrograda, di cui non faceva tanto spesso mostra.
Era stata invece una cosa piacevole scoprire che esistevano persone nel mondo moderno che non solo adoperavano certe conoscenze per affinare un qualche tipo di comunicazione oltresensoriale - di quelle ce n'erano fin troppe e gli davano anche una certa nausea - ma anche che le studiavano come una vera e propria arte, associandole quindi il giusto merito e il dovuto prestigio, in un comportamento che rendeva contemporanee persino vecchie usanze senza il minimo imbarazzo.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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*Autore: Rota
*Titolo: I fiori del Nord - Olanda/Canada
*Fandom: Axis Powers Hetalia
*Personaggi: Canada/Matthew Williams, Olanda
*Prompt/Sfida COW-T: Nord/Terza settimana
*Genere: Sentimentale, Fluff
*Avvertimenti: Shonen ai, What if...?, Flash fic, Het, Raccolta
*Rating: Verde
*Parole: 543
*Note autore: Piccole flash con un unico prompt principale, "Nord". Coppie sia etero che shonen ai. Una mia classica XD Spero possa piacervi (L)

Si sentiva l'aria fredda del Nord ogni volta che la brezza leggera si alzava da terra e andava a soffiargli sopra la pelle, e non era che Olanda fosse abituato a climi e temperature equatoriali ma riusciva a sentire perfettamente la differenza tra casa sua e quel posto. Nondimeno, si limitò a stringere la propria lunga sciarpa al collo e borbottare qualcosa di incomprensibile, senza però muoversi di un solo centimetro.
Voleva conservare negli occhi quel paesaggio splendido.
Sentì al suo fianco un movimento incerto, delle dita che si piegavano e si stringevano a pungo sulle ginocchia in cerca della dovuta sicurezza. Canada non lo guardava in faccia, non quando doveva fargli delle domande - però lo faceva quando doveva rispondere e in tutte le altre occasioni.
-Allora, che mi dici?-
Domanda vaga, indiretta. Abbastanza generale per poter dire qualsiasi cosa e anche proprio nulla. Matt era abbastanza sensibile da aver imparato in fretta a lasciargli la giusta libertà, sia d'intenzione sia di movimento dacché gli era parso, quello, l'unico modo per non vederlo ritrarsi bruscamente e starsene sulla difensiva, come sempre era solito fare.
Prima di ricevere una risposta, in parola o semplice cenno, Canada si sforzò di sorridere e si guardò attorno come per indicare ciò che li circondava. Da sotto la sua cuffia di lana parve quasi buffo e infantile agli occhi dell'altro uomo - aveva la punta del naso più rosata e le guance imporporate dal freddo - e dotato di quella innocenza che rendeva vera ogni sua parola.
-Anche qui fioriscono le piante...-
Un tappeto rosso stava di fronte a loro a coprire in un manto sconfinato l'erba ormai secca e gialla per la stagione avanzata, mentre quel che restava delle fronde color carminio del grande acero si allargava, placido, sopra le loro teste, ancora attaccato ai rami della pianta e ancora vivo, lucido, splendente di forza.
Matt sapeva che Olanda non era propriamente tipo da lasciarsi influenzare da situazioni tipicamente romantiche come quella, ma l'aveva portato in quel posto, su quella precisa panchina al riparo dell'albero dalla chioma rossa, solo perché lo ammirasse e ne rimanesse stupito.
Olanda guardò a sua volta ciò che lo circondava, parlando da sotto la stoffa pesante della sua sciarpa.
-Sembra di guardare un prato di tulipani...-
Qualche foglia rossa volò in alta, calciata dal piede di Matt. Mentre Canada si affrettava a sottolineare con una specificazione quasi inutile un dato fondamentale, le sue gambe ciondolavano avanti e indietro nel vuoto, muovendo l'aria e poco più.
Lo guardò, senza rendersene conto - preso dalle proprie parole, dall'importanza di essere lì con lui e non in un altro posto.
-Queste però sono foglie d'acero, non sono tulipani!-
Persino Olanda ricambiò il suo sguardo. Calmo, tranquillo, posato.
Per una volta non risultò brusco nel dire la verità spiccia e immediata.
-Mi piace ugualmente.-
Le guance di Matt si imporporarono ancora di più e lui sorrise, abbassando lo sguardo ancora una volta per poi portarlo indietro, verso l'acero magnifico. Sembrò quasi volerlo ringraziare, perché nello sguardo aveva un tal sentimento di gioia da dover essere condiviso per forza. Non disse nulla quando Olanda gli circondò la spalla con un braccio - grande e inaspettatamente caldo - ma adagiò con calma la testa sopra la sua spalla.
Le foglie rosse, intanto, presero a giocare col vento.

Belli sono i fiori del Nord.
   
 
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