Anime & Manga > Un fiocco per sognare, un fiocco...
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Autore: FannyHarris    07/02/2012    0 recensioni
Boh questa è una storia che mi è venuta così xD
estratto: La giovane Himeko era triste, ma al contempo sollevata e curiosa. Ora avrebbe potuto esplorare il mondo e assecondare la sua sete di conoscenza, la quale si era venuta a maturare con l’età e anche grazie a quello scapestrato del suo ragazzo.
Hime, con la borsa in spalla, si avviò verso luoghi lontani e sconosciuti.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

 

 

Aveva deciso che sarebbe finita. Non poteva stare con un ragazzo che pensava ad un'altra. Himeko era fin troppo orgogliosa e testarda, non sarebbe tornata indietro per nessun motivo, nonostante ciò le dolesse.
"Addio ... Qui ho passato i più bei momenti, ma ora è tempo di voltare pagina e lasciarsi tutto alle spalle." Sussurrò mentre varcava la soglia di casa alle prime luci dell'alba. Il sole si preparava a risplendere alto e illuminare la sua amata città.
La giovane Himeko era triste, ma al contempo sollevata e curiosa. Ora avrebbe potuto esplorare il mondo e assecondare la sua sete di conoscenza, la quale si era venuta a maturare sia con l’età che grazie a quello scapestrato del suo ragazzo.
Himeko, con la borsa in spalla, si avviò verso luoghi lontani e sconosciuti.


"Buongiorno!"  un uomo sulla quarantina dai capelli corvini salutò la moglie, che si trovava in cucina.
"Giorno." La donna era cupa in volto, e, a guardar gli occhi, si poteva comprendere che erano rossi dal pianto.
"Tesoro, che hai? E' successo qualcosa?" Domandò, ora preoccupato, accostandosi alla moglie, speranzoso di non ricevere bruttissime notizie come presagiva.
"La nostra bambina ... Se n'è andata." Disse con voce roca e tremante.
"Cosa hai detto?" Urlò afferrando la donna per i polsi e facendola voltare.
"Hime. Ecco questo è il biglietto che ha lasciato." Detto ciò, porse un piccolo foglio di carta che riportava una calligrafia che non poté non riconoscere. Strappò via quel pezzo di carta dalle mani di Hanako e strabuzzò gli occhi nel leggerlo.

Mamma, papà. Ho deciso di andarmene. Questo posto non fa più per me. Non vi preoccupate, ve ne prego. Starò bene, ve lo assicuro. E' vero che sono da sola, ma me la caverò, sapete che sono una persona un po’ più affidabile adesso. Mi mancherete tutti quanti. vi voglio tantissimo bene. Addio.     Himeko.

“No. Non può essere!” Esclamò, battendo con violenza il pugno sul tavolo e facendo sobbalzare la povera Hanako.

In quel momento scesero in cucina le altre figlie della coppia che, stropicciandosi gli occhi, guardarono interrogative i genitori.

Aiko, la più grande aveva già intuito che probabilmente si trattasse della sorella minore, Himeko.

Capendo la situazione, decise di prendere con sé la sorellina e uscire. Quello doveva essere il suo weekend perfetto, assieme alla famiglia come un tempo … Invece qualcosa era andato storto. Aiko temeva che fosse tutta colpa sua e si giurava che non si sarebbe mai perdonata se fosse successo qualcosa alla giovane Himeko.

 

Anche a scuola la voce si diffuse a macchia d’olio e in così breve tempo.

Anche le più care amiche della ragazza vennero a conoscenza dell’accaduto solo il giorno dopo, mentre entravano nel liceo.

“Cosa hai detto?!” Domandò una giovane ragazza con gli occhiali, con un espressione attonita.

“Proprio così … L’ho saputo proprio stamattina da Aiko. Ma perché non ci ha detto nulla?” Chiese e la risposta che ricevette furono solo spallucce. Entrambe le ragazze proseguirono verso l’entrata con gli occhi affranti.

“Ehi! Monica, Isabel! Aspettate un attimo!” Una voce maschile le chiamò.

Ambedue si voltarono e notarono un ragazzo, a loro fin troppo noto. Correva.

“Ehi, Daichi! Che hai?” Chiese la ragazzi con gli occhiali grandi che le davano un’aria da intellettuale.

“Sapete nulla di Himeko?” Domandò con un respiro molto affannato. Le due si guardarono per qualche istante prima di rispondere. Lui non sapeva.

“E’ da ieri. Se n’è andata, pensavo che volesse stare un po’ sola quindi l’ho lasciata andare. “ aggiunse con il respiro un po’ più regolare.

“Quindi … Tu l’hai lasciata andare!” Esclamò la bionda ora arrabbiata nera. Detto ciò, prese e se n’è andò innervosita al massimo.

“Ehi, ma? Io no ci capisco più nulla …” Fece con occhi smarriti cercando risposte in quelli dell’unica rimasta.

“Ecco … Si vede che ancora non lo sai. Himeko se n’è andata via. Non so come spiegartelo. Ha lasciato una lettera alla sua famiglia affermando di volersene andare via di qui. Per sempre.” Disse con tono gentile, mascherando la sua angoscia. “La campanella. Devo correre. Ciao.” E corse via, lasciando il ragazzo da solo.

 

 

NdA: Ecco il secondo capitolo. Spero vi piaccia. E qualche commento circa che ne pensate è sempre gradito. Grazie :)

Francesca.

 

   
 
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