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Autore: __Alibi_Echelon92    07/02/2012    1 recensioni
All'inizio erano nate come due OS ma la voglia di continuarla era tanta e allora ho deciso di scrivere una long! Spero vi piaccia :)
Quello che può distruggerti è un addio.
Quello che può risollevarti è la speranza che quell'addio sia un arrivederci.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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This pain is just too real.



L'imprevedibilità della vita, ecco qual è il vero miracolo.

Un giorno sembra andare tutto okay e il giorno dopo tutto ti sfugge di mano.

Stai lì a rincorrere la tua vita.

Quella che, da piccolo, sognavi perfetta.

Ma questo non è un sogno.

Questa è quella fottuta troia della realtà.

 

Sento di dover prendere a pugni qualcosa, o meglio qualcuno.

“Ci sposiamo! Non sei contenta?” mi chiede Giorgia cambiando espressione.

Non voglio spezzare anche il suo di cuore dicendole che in questo preciso istante l'ultima cosa che voglio è vedere Jared e Giorgia sposarsi.

“Contentissima!” esclamo fingendo un sorriso.

Questo significa preparativi, scleri, cercare vestiti, scarpe, fiori, invitati e regali.

Questo significa che rimarrò sola a lottare contro questo porco mondo perchè la mia migliore amica avrà troppo da fare con tutto ciò che riguarda questo matrimonio.

Si sono una fottuta egoista, lo so.

Giorgia si avvicina stringendomi così forte da farmi male.

“Giorgia.. Giorgia mi fai male così.” dico cercando di staccarla.

“Oh scusa...” mi sorride e mi accarezza la pancia. “Ora vado! Devo fare un paio di telefonate!” dice pimpante avviandosi verso la cucina.

Faccio un bel respiro buttando fuori l'aria lentamente.

Ho bisogno di far arrivare ossigeno al cervello.

Adesso c'è un altro fottuto problema. Steven.

“Rita se vuoi ne parliamo un'altra volta..” mi dice prendendo le sue cose.

“No.. Vieni con me.” lo prendo per mano e lo porto nella depandance.

Mi seggo sul divanetto e aspetto che cominci a parlare.

Lo guardo. È bloccato davanti la porta che aspetta non so che cosa.

“Steven! Cazzo! Parla!”

“Ah si..” sembra spaventato dalla mia reazione. “Rita tu mi piaci, e tanto anche e speravo che la proposta di riconoscere il bambino ti avesse fatto capire quanto io tenga a te, alla tua felicità..” perchè Shannon non ci tiene?

Lui sembra tenere all'infelicità, sia mia che sua.

“Steven io...” sono innamorata di quel bastardo. Lo sono ancora?

E' la prima volta che metto in dubbio quello che provo per Shannon.

E quando si mette in dubbio qualcosa...

“Lo apprezzo molto.. E se tu vorrai e sarai sicuro non ti dirò di no... Sei un bravissimo ragazzo e.. Mi piaci anche tu..” sorrido guardando dentro i suoi occhioni verde smeraldo.

Nonostante abbia solo qualche anno in più di me sta mostrando una maturità notevole.

A differenza di qualcuno che conosco che ha anche il doppio degli anni di Steven.

“E.. Shannon?”

“Gli ho dato tempo fino alla nascita del bambino... Se deciderà di non riconoscerlo non gli permetterò nemmeno di avvicinarcisi...” le mani si posano sul mio grembo e sorrido. “Lui o lei merita tutto l'amore di questo mondo.. Non voglio che soffra, per nessun motivo.” Steven si avvicina mettendosi in ginocchio davanti a me.

Mi prende le mani con le sue e le bacia dolcemente.

“Io sarò con te..”

“Non so davvero come ringraziarti..” forse stare con Steven mi farà riavere la mia vita normale e priva di imprevisti scassa cazzi.

“Basta un grazie detto col cuore.”

“Beh.. Grazie Steven.” sorrido e mi accorgo che i nostri volti sono vicinissimi.

Sono sicura che questo è il momento prima del bacio.

Lo sguardo di Steven me lo conferma.

Ma io ho voglia di baciarlo?

Si avvicina ancora di più e io sto immobile.

Tutto ad un tratto la mia mano destra si poggia sulle sue labbra.

“Non ora.. Steven..”

“Oh che stupido hai ragione..” si alza di scatto guardandosi intorno e grattandosi la nuca.

Troppo imbarazzato e lo capisco.

Mi fa sorridere e mi alzo anche io.

“Tranquillo!” gli do un bacio sulla guancia e faccio strada verso il giardino.

Lo accompagno fino alla macchina e lo guardo andar via.

Non mi pento di averlo fermato, so che ho fatto la cosa giusta.

So che ho fatto bene a dirgli di si riguardo al riconoscimento del bambino.

E Shannon che posto prenderà in tutta questa storia?

Che posto prenderà all'interno del mio cuore?

Mi ha deluso troppe volte e altrettante volte lo farà.

Non posso più soffrire a causa sua.

Non penso di meritarmelo e nemmeno mio figlio se lo merita.

Specialmente mio figlio.

Devo preservarlo dal dolore, almeno finchè ne ho la possibilità.

Se vieni al mondo, soffrire è inevitabile.

“Ma io ti renderò la vita più felice, amore mio.” dico rivolgendomi a mio figlio.

Entro dentro casa e trovo Jared seduto sul divano.

“Ehi..”

“Ehi balena!”

“Grazie, eh? Vedi che qua dentro c'è tuo... Oh cazzo...” mi seggo sulla poltrona.

Se Shannon non riconoscerà il bambino non posso andare in giro a dire che Jared è suo zio.

Non posso insegnargli a chiamarlo zio.

“Che c'è?” mi chiede.

“Aspetta ma tu non ce l'avevi con me?” gli chiedo confusa.

“Forse è meglio che ci facciamo una chiacchierata tutti e due, vero?”

“Già.” incrocio le braccia e lo guardo con aria di sfida.

“Ero solo confuso. E siccome eri l'unica con cui avevo avuto dei problemi... Potevo prendermela solo con te.. E' stato un periodo abbastanza stressante nonostante Giorgia mi sia stata accanto.. Ma grazie a questo periodo ho capito che voglio Giorgia al mio fianco.. Per la vita... Devo chiederti mille volte scusa.”

“Facciamo anche duemila.” ridiamo entrambi come i vecchi tempi. “Sono contenta per voi..” lo sono realmente, anche se rimarrò sola per un po' di tempo.

“Quanto manca ormai?” mi chiede indicando la pancia.

“Quattro mesi.. Cavolo non mi sembra vero..”

“E mio fratello?”

“Forse non riconoscerà il bambino...”

“Cosa?!” spalanca gli occhi e si alza di scatto.

“Hai capito bene..”

“E tu non fai niente?”

“Gli ho dato tempo fino alla nascita...”

“Che coglione..” si lo penso anche io. “Lui deve riconoscerlo.. Lui deve starti accanto e aiutarti nella crescita di questo bambino.. Cavolo stiamo parlando di mio nipote!” Jared è furioso e non so se nasconderà la sua rabbia e la sua disapprovazione a suo fratello.

Se non lo facesse mi farebbe un enorme favore.

“Jared.. Tuo fratello farà la scelta giusta per lui..”

“Come fai a fidarti delle sue cazzo di scelte, Rita? Ti sta facendo soffrire come un cane!”

“Ma mi ha fatto il dono più bello che potesse farmi... Un figlio...”

“Un figlio che non riconoscerà..”

“Un figlio che mi legherà a lui per tutta la mia fottuta vita, Jared.”

“E' quello che vuoi? Rimanere legata a lui per tutta la vita?” non mi sono mai posta una domanda del genere perchè conoscevo perfettamente la risposta.

Ma adesso... Adesso me lo sto chiedendo anche io.

Voglio davvero rimanere legata a lui per il resto della mia vita?

Voglio davvero guardare negli occhi mio figlio e vedere lui?

Qualche mese fa la risposta era semplice.

Ma adesso...

“Non lo so, Jared....” abbasso lo sguardo.

È come se io non potessi vivere con o senza lui.

È come se lui fosse malattia e rimedio, allo stesso tempo.

È come se lui fosse la mia luce ma anche le mie tenebre.

La mia tempesta e anche la mia quiete.

 

A volte alcune risposte ci fanno paura ed è per questo che non sprechiamo troppo tempo a cercarle.

Facciamo finta che tutto vada bene quando tutto il nostro mondo sta cadendo a pezzi.

A volte ci sembra impossibile che tutto questo dolore sia reale.

E fingiamo che tutto vada bene, quando dentro stiamo crollando.

  
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