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Autore: JackPortiero    08/02/2012    1 recensioni
E se TOBI IS HINATA? - by JackPortiero, l'ideatore della pazza teoria. TERZA SAGA. Tuttavia questa 3° parte è fruibile anche se non si son lette le precedenti. Il titolo è tutto un programma! I Jinchuriki della volpe sono "due", Naruto e... Hinata. P.S: leggetela andrebbe visitata solo per sapere con chi è costretta a sposarsi l'Hinata della mia Fan-Fiction!!:P
Genere: Drammatico, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'AMORE IN CODICE'
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LA VOLONTA' DEL FUOCO CHE BRUCIA I CUORI

LA VOLONTA' DEL FUOCO INGANNATRICE.
La Volontà non di sacrificarsi, ma di sacrificare. Di alimentarsi e ambire anche a costo di uccidere Anime.
La Volontà di scegliere arbitrariamente chi mettere al rogo. Non per la Pace di tutti, ma per la propria egoistica "tranquillità".
Fiamma che non arde e splende da dentro il corpo, ma Lava corrotta che incenerisce dell'esterno i sentimenti.
Circolo Vizioso che si arrende al presente in vista di incerte opportunità future, illudendo i propri figli che il domani sarà migliore.
Costrizione che non fa vivere l'Amore nemmeno un momento, e priva del Libero Arbitrio.
Fuoco che scrive col Sangue la storia e rigira la Verità, facendo passare gli Agnelli come mostri, e i mostri come Agnelli.
Squalo losco che si maschera abilmente da Giustizia, e tenta a tutti i costi di sbranare i piccoli Samurai dalla grande Forza di Volontà.

Perché la Forza di Volontà che non si arrende mai, è l'acerrima nemica delle Fiamme dell'Inferno.
Perché la Volontà del Fuoco, se avesse il Kage sbagliato, gioirebbe e si rivelerebbe per quello che è.

*****


A seguito della riunione di vertice sui Jinchuriki delle altre sfere di Konoha, dovuta a quel "pasticcio" che poteva tramutarsi come niente in un focolaio + volpe + colpo di stato, il Terzo Hokage si vide costretto, il giorno seguente, a chiedere lumi al capo-clan degli Hyuga a riguardo del destino della figlia.

Poiché, come prevedibile, prestissimo si era sparsa voce del fattaccio in tutto il Villaggio, con tanto di innumerevoli versioni più o meno assurde della vicenda; del tipo che le due metà della Volpe avevano apertamente "dichiarato guerra al Paese" ed erano "pronte a combattere col sangue" per riunirsi, con un Hokage che non aveva tanto difeso quei due bambini, quanto evitato che qualcuno si facesse male riportando l'ordine e la calma, invitando ad aver fiducia nel suo operato.

Un comportamento encomiabile, insomma. Peccato che non fosse andata proprio così, ma soprattutto... ora tutti quanti erano in attesa di questo "operato dell'Hokage".
Che significava? In cosa sarebbe dovuto consistere?... In rassicurazioni. Prove tangibili.
Intendiamoci però, il popolo non avrebbe certo avanzato (perlomeno a mente fredda) che i due bambini-volpe subissero pene corporali o peggio. O che fossero sbattuti in carcere o robe del genere. In fondo, non era successo nulla. Però... ecco... di soluzioni per star "tranquilli" ce n'erano eccome:
- Allontanare l'Uzumaki dal Villaggio, per esempio, poiché la maggior parte del popolino ignorante era convinto che Kyuubi-no-Yoko non avrebbe potuto far nulla, senza prima ricongiungersi.
- Altrimenti ridurre ad "innocui" entrambi i bambini, ossia emarginarli apertamente, una volta per tutte, come elementi "estranei" alla società da tenere separati e da sorvegliare costantemente.
- Oppure, infine, rendere la Hyuga "inoffensiva" dal punto di vista delle abilità, rivelando il Sigillo Maledetto come utile a tenere a bada un possibile "mescolamento" tra i poteri della Volpe e quelli del byakugan.

La gente aveva paura in particolare di questo, che il Mostro venisse in possesso dell'innata tramite la ragazza. Che Kyuubi stesso fosse ormai la ragazza (stessa cosa valeva per l'Uzumaki).
Certo, con la logica e il ragionamento chiunque poteva arrivare a concludere che una cosa erano i bambini, e un'altra il Novecode. Ma le atrocità del passato, il terrore, la diffidenza, e un'irrazionale rifiuto del "diverso", lo impedivano e inconsciamente non si faceva altro che identificare il Demone e i Bambini come la stessa identica cosa. E, quindi, come un'unica e gravissima minaccia e sciagura.

In particolare, in questo preciso frangente, era più la piccola Hyuga ad alimentare chiacchiere e timori. Tutti ormai sapevano che aveva urlato Naruto Uzumaki come futuro Hokage, ossia come suo futuro sposo!! Ora le cose erano cosa due: o la bambina era pazza, o era già controllata dal Novecode. Ma in ogni caso, era palese fosse priva di qualsiasi educazione e nobiltà, indegna del ruolo che ricopriva; e c'era infine anche la possibilità, cosa gravissima, che la purezza del byakugan, l'abilità atta a proteggere il Villaggio, fosse stata intaccata per sempre nella sua purezza nella primogenita di Hiashi Hyuga.

Per cui, semplicemente, ufficializzare lei come erede del suo clan, era una follia che l'Hokage non avrebbe mai permesso.
Tutti sapevano cos'era la casata cadetta. Tutti quindi si aspettavano e volevano "un segno", la "prova tangibile" che Volpe non poteva fare i propri comodi. Che si potessero dormire sonni tranquilli.

I medievali cuori si erano induriti fino a questo punto. Anche a costo di uccidere l'anima di una Bambina, pretendevano di marchiare il suo corpo.
Perché in fondo cosa cambiava? Era un'usanza del clan Hyuga no? Avrebbe salvato la sorella minore dallo stesso destino, giusto? Una delle due l'avrebbe comunque dovuto averlo, il sigillo, o no?

Già... peccato che ricevere quel sigillo per destino di nascita sia un tantino diverso che patirlo per rinnegamento del padre e all'unanimità di un intero Villaggio, e qualcuno, i pochi dal cuore di carne e non di pietra, capivano che ci trovavamo di fronte al più abietto dei delitti: SCANDALIZZARE UN INNOCENTE. Violentare la sua anima.
E se questo marchio veniva assegnato per nascita e scelta dell'imparziale del Caso, era appunto per rifuggire l'infamità di sfregiare a vita un bambino col nome di Nessuno.
Per tutti questi motivi, a ogni erede della casata principale per "diritto di nascita", bastava solo che mostrasse il minimo di capacità necessarie alla prosecuzione della stirpe, ossia:
CHUNIN se maschio, GENIN se femmina, per poi rimanere nel Villaggio a migliorarsi, ma senza rischiare alcun pericolo. Alcuna missione. ERA LE REGOLA.(1) E, in quanto regola, assolutamente imparziale e con la quale fare personalmente i conti. Non serviva altro, non occorreva l'approvazione di nessuno, per auto-dichiararsi degni successori del proprio clan, e i traguardi di chunin e genin erano qualcosa di raggiungibilissimo per i due sessi, se si era dei rampolli del clan Hyuga. E infatti non si avevano mai avute lontanamente avvisaglie, che un membro della casata principale non riuscisse a raggiungere il suo "obiettivo".

Quello di candidato al ruolo di capo-clan degli Hyuga, quindi, era un qualcosa di talmente privilegiato, in questo mondo ninja, che metterlo a repentaglio di propria iniziativa sarebbe stato considerato l'egoismo e il capriccio di un folle. Se maschio, l'erede del clan Hyuga avrebbe potuto scegliere in sposa una qualunque kunoichi, purché di livello JONIN. Mentre se femmina, in età da marito avrebbe avuto l'onore di sposare niente meno che l'Hokage!! (e se quello in carica era già sposato, avrebbe lasciato la sua carica al "secondo ninja più forte del Villaggio", per ovviare al problema della mancanza di eredi maschi nel clan Hyuga)

Per cui, negare a priori questo privilegio fatto di Caso e Regole, un'opportunità che puoi solo che toglierti con le tue mani, sarebbe stato scatenare un ridicolo precedente, un giudizio ignobile di inettitudine, nonché il grasso riso e le infinite chiacchiere della gente. Sarebbe stato, in definitiva, la negazione di un'esistenza, il celere rifiuto del mondo per una piccola che non avrebbe più potuto mettere piede fuori di casa.

Tutto questo, quindi, si aspettava il popolo, per la propria tranquillità. Non un marcamento destinato del corpo, ma una arbitraria ed eterna maledizione dello spirito.
Il giudizio di essere Nessuno segnato bene in fronte, possibilmente ben visibile senza una bella franga a coprire "la prova". Cosicché la Volpe, umiliata, rammentasse costantemente di non creare altri problemi.

MA questa era l'estirpazione di un'anima, una follia che il Terzo non avrebbe più permesso. Perché ne bastava uno, di cuore innocente assassinato. Quello ammazzato recentemente. Quello di Sasuke Uchiha.

Il popolo non era degno dell'ascolto di un Hokage retto, poichè al momento non era minimamente in grado di intendere e di volere, ed era solo che agitato e intimorito dall'accidente del giorno prima.
Accecato da una Volontà del Fuoco mascherata da Giustizia, bastava solo ricondurlo pazientemente per mano all'ovile, e lasciarlgli abilmente sbollire la paura e l'arrabbiatura.

La domanda è: se l'Hokage fosse stato Danzo, con lui a guidare e sfruttare demagogicamente gli umori del popolo, quale fine avrebbe fatto la povera ragazza?
Sarebbe, chiaramente, impazzita. A dover pesare e scegliere in futuro se essere il fantasma di questo mondo oppure... la sua cecata compagna di letto!

Ma tralasciamo i vomitevoli se..... per l'Hokage per ora era lui, Hiruzen, e aveva preso la sua facile decisione: PROTEGGERE LA FUTURA GENERAZIONE.
Questo avrebbe fatto Sarutobi, ossia colloquiare col padre di Hinata non "dopo" la riunione del clan Hyuga, ma "prima", informandosi su quali fossero le sue reali intenzioni e progetti sulla figlia.
Ora tutto dipendeva da una sola persona: Hiashi Hyuga.
Se persino Hiashi Hyuga, il padre di una forte seppur troppo gentile bambina, vedeva la figlia come una vergogna e un qualcosa di cui disfarsi, persino l'Hokage non avrebbe potuto far altro arrendersi di fronte a questo delitto e alla corruzione dei costumi. Constatando una cosa sola: che la Volontà del Fuoco era morta.

Che forse non era mai esistita. Che forse era qualcos'altro, qualcosa di fin troppo malleabile e mutevole. Fine a se stesso. Ingannevole.
Qualcosa che prima o poi avrebbe portato rovina.


*****



IL CHIARIMENTO:

"Figuriamoci, è mia figlia. Se la metto crudelmente a dura prova, è perché ho una fiducia incrollabile. Prima o poi si ribellerà a tutto questo, e cambierà le regole e il cuore delle persone."
"Capisco... avrei dovuto immaginarlo. Quindi è questo il progetto che avete su di lei. Non deve essere facile... siete davvero abile, Hiashi Hyuga. Non ne farò parola con nessuno; sono con voi, avete la mia più profonda stima."
"La ringrazio. Ora però andiamo, siamo in ritardo con la riunione."

L'EPILOGO:

Il padre di una ingenua bambina che non aveva colpe, affiancato dall'Hokage, sbatte abilmente in faccia al proprio clan le sue ignobili negligenze.
Il confronto verbale è presto vinto. Non vale neanche la pena parlarne. L'Odio di un intero clan viene prontamente zittito dalla fermezza di un padre.
Con la promessa che tuttavia non succederà più nulla del genere. Ko sarà il neutrale tramite tra le casate. Il vigile tutore della ragazza che impedirà che si avvicini a "lui".

E un Hokage, affiancato dall'onorevole Hiashi Hyuga, prende sul serio "le parole di Danzo"(2), e prepara un dispaccio e si reca di quartiere in quartiere. Di persona in persona.
Pazientemente, lungamente, un intero villaggio viene rassicurato dalla rettitudine del Terzo. Le catene di Dolore di un popolo, sciolte dalla magnificenza di un Vecchio.
Con la promessa che tuttavia non succederà più nulla del genere. Il Terzo terrà occhio vigile su Kyuubi. E' l'attento Iruka impedirà a "quel moccioso" di combinare sciocchezze.


Tutto torna apparentemente alla normalità. Ma nessuno dimentica la promessa che le due metà della Volpe non avranno più niente a che spartire.
Siamo vicini... L'Accademia... è vicina! ;-)





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1. Ovviamente è una "Regola" del clan Hyuga nella FF. Da qui in poi una serie di altre regole e il loro senso sempre nella FF.
2. Le parole di Danzo (Cap.2 della saga): "Cosa farai la prossima volta... riprenderai e convincerai uno a uno i civili di stare tranquilli?". Ebbene sì, l'Hokage è un grande l'ha fatto sul serio! ^_^
  
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