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Autore: Rox e Mad    08/02/2012    0 recensioni
Quando qualcuno torna da un passato non particolarmente felice,
non è di certo una cosa buona...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sentii che il moro rimase senza parole per un lunghissimo minuto,poi iniziò a starnazzare come una gallina a cui avevano appena rubato le uova:
-Bill,sei incredibile.. Stiamo scappando da un pazzo omicida,e hai lasciato metà della tua band in un autogrill nel bel mezzo del nulla,solo per fare l’amore con me?-
-Bhe,sì. Così sembra brutale,ma sì!-
-Okay.- disse alla fine rassegnato.
Sorrisi sotto i baffi e cercai di dominare la macchina: era veramente difficile! Percorsi l’autostrada buia fino a quando non intravidi ,in un campo trascurato,una vecchia casa abbandonata.
-Tieniti forte,Jeff- dissi prima di fare una manovra fottutamente azzardata con la quale superai il ciglio della strada ed entrai nel campo.
-Bill,tu sei un pazzo!- urlò Jeffrey,aggrappandosi al sedile.- Stasera sono sicuro che moriremo! Al ritorno guido io!-
-Mamma mia quanto sei agitato,Jeff. Forza scendiamo!-

La vecchia casa,vista da fuori,metteva un po’ d’inquietudine,ma decisi di entrare immediatamente. Così mi avvicinai,ed aprii la porta principale,che iniziò subito a cigolare.
-Bill,sei sicuro che sia un posto.. Ehm,adatto?- mi chiese Jeff titubante.
Mi guardai attorno. La casa era composta unicamente dal piano terra che aveva un’unica stanza,più un bagno. Nella stanza c’era una vecchia televisione con lo schermo rotto,e un materasso steso a terra.
-Bhe.. Avrei voluto portarti in un posto più bello.. Ma sai..-
-Non preoccuparti,va bene così. L’importante è averti qui..-
-Già..- dissi avvicinandomi lentamente- Sai,ehm,volevo dirti.. Grazie per avermi salvato la vita.-
-Bhe..- non diedi tempo al moro di finire la frase,perché lo nostre labbra si incontrarono prima.Gli cinsi i fianchi con le mani e feci aderire i nostri corpi mentre i miei baci si facevano sempre più affamati.
Sentivo il corpo caldo di Jeff tremare sotto il mio,e le sue mani si muovevano stranamente. All’improvviso sentii una stretta ai polsi e mi ritrovai sbattuto contro il muro.
-Ma,Jeff,che stai facendo?- gli chiesi,confuso
. -Tocca a me,adesso.- mi disse con un ghigno.
Capii al volo e sorrisi beatamente. Il moro iniziò a baciarmi il collo,famelico,sentivo la sua lingua ovunque,e mi lasciai andare a quella nuova e dolce sensazione.
Mi lasciò i polsi e sentii le sue mani che scorrevano lungo il mio ventre,e che finirono nel mio sesso. Lo sentii maledire la mia cintura,e quando finalmente riuscì a slacciarla,prese in mano il mio pene e iniziò a stringere e a muovere le mani,con movimenti regolari,sempre più velocemente.
Inziai ad ansimare,quando ad un tratto,si fermò e mi guardò con un sorriso bastardo stampato sul volto.
-Che diavolo stai facendo,Jeff?-
-Oh,stai zitto.-
Cademmo sul freddo pavimento di legno,e Jeff riprese a baciarmi.
-Voltati..- Porca troia! Voleva veramente andare fino in fondo!
-Sei sicuro?- chiesi con voce tremante.
-Sì.- disse deciso.
Mi voltai senza fare storie,e subito Jeff entrò in me con un grande sospiro.
Lo sentii uscire ed entrare,innumerevoli volte,fino a quando il moro non prese il mio membro in mano e ricominciò a masturbarmi. Venimmo insieme,su quel freddo pavimento di legno.
-Ti amo,Bill.- sussurò.
-Ti amo,Jeff.- risposi,ansimante.

Un’ora dopo eravamo in balia della furia di uno Slash alquanto incazzato.
-BRUTTE CHECCHE PSICOPATICHE,VOLETE DIRMI DOVE DIAVOLO VI ERAVATE CACCIATI? SONO PASSATE DUE ORE!-
-Slash,datti una calmata,avevamo delle faccende da sbrigare!- risposi mantenendo un tono di voce nella norma.
-IL CAZZO! SIAMO IN CLANDESTINITA’ SE NON VE NE SIETE ACCORTI!-
-Saul,smettila. Non risolverai niente così..- intervenne Duff.
-Okay,allora,come la mettiamo,Mike? Ci siamo fottuti un tour per colpa di questi due stronzi..-
-EH,NO. QUESTO NON DOVEVI DIRLO!-
Senza pensarci due volte mi scaraventai sul corpo massiccio di Saul,pronto a una rissa memorabile,ma delle braccia estranee mi agguantarono prima che il riccio potesse spaccarmi il muso. Erano le braccia di Steven.
-Ehm,ragazzi.. Non so se vi sembra il caso di litigare in un momento come questo.. Non dovremmo decidere che cosa fare?-
Rimanemmo tutti sbalorditi da quest’osservazione. Probabilmente era la prima affermazione intelligente che sentivo uscire dalla bocca del biondo.
-Hai ragione.- disse,stupito,Izzy.
-Bene,che diavolo facciamo?- richiese Steve.
-Allora,checche isteriche.. Io avevo pensato di scappare in Europa..- intervenne un Saul più calmo.
-Europa?- chiedemmo tutti in coro.
Certo,l’Europa era un gran bel posto,ma come ci saremmo arrivati fino a lì?
-Precisamente Londra. Sapete,io sono nato lì.. E non mi dispiacerebbe tornare a casa da mia nonna..-
-Oh,bhe.. Per me va bene!- esclamò Steve,eccitato.
Nel giro di pochi secondi tutti i ragazzi si mostrarono felici per questa proposta.
-Bhe,allora è deciso.. Partiamo per Londra!-




Devo ringraziare Ale per avermi aiutato a partorire questo capitolo. So che non è bellissimo,ma non sapete quanto ho sofferto a scrivere questa cosa. *scappa*
  
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