Libri > Il diario del vampiro
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Autore: freiii91    08/02/2012    1 recensioni
Questa storia è il mio personale proseguimento all'ultimo libro della saga del diario del vampiro (l'alba). Visto che i prossimi libri saranno scritti da un autore diverso ho deciso di provare a creare un finale alternativo a quello che ci sarà. La storia si basa sui giovani ragazzi che sono ritornati a Fell's Church dopo aver passato dieci mesi strazianti lontano dalla vita normale, per poi ritornare ad affrontare nuove avventure negli anni del college.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Spero di non avervi fatto aspettare troppo, grazie a chi sta iniziando a seguire la mia storia e a chi ha già commentato... 

Spero di non deludere le aspettative.

Sono ben accetti i commenti e anche le critiche... servono per migliorare!!  

Buona lettura =)

 

 

Era una sera come tutte le altre:  un cielo blu scuro pieno di stelle faceva da cornice ai predatori della notte, mentre il resto del mondo era assorto in un sonno profondo… o quasi.

C’era chi dormiva beato nel proprio letto e chi aveva sogni agitati, ma cercava di riposare comunque.

 

Nel bosco, un predatore diverso dagli altri cercava di cibarsi del sangue di un coniglio, mentre qualcuno si rigirava nel letto della propria camera in preda a strani dolori.

Fantastico! Ci mancava solo il lenzuolo impregnato di sangue… domani chi lo spiega alla zia Judith?

Elena si alzò nervosamente dal letto e si diresse in bagno, quello che vide non la spaventò più di tanto: due tagli verticali appena sotto le scapole stavano leggermente sanguinando.

Le ferite causate dalla perdita delle ali si erano riaperte, sporcandole la bianca camicia da notte.

Era molto strano visto che poco dopo avergliele tagliate, esse si erano del tutto cicatrizzate, come potevano essersi aperte di nuovo?

Con qualche movimento da ginnasta riuscì a disinfettarle e a coprirle con i cerotti, almeno non avrebbe rovinato nient’altro, anche se il dolore non voleva accennare a diminuire.

E se avessero fatto infezione? Magari si sono riaperte per quello. Non c’è altra spiegazione.

Con questo pensiero in testa Elena tornò a letto per cercare una posizione meno dolorosa per dormire, ma fu alquanto inutile.

 

Passò la notte insonne ripensando a quanto fosse stato stupido il modo in cui aveva sprecato le sue ali.

Se le fossero state ancora necessarie?

Se qualcuno fosse stato ancora in pericolo?

Non era giusto averle perse proprio in quel momento, quando stava imparando ad utilizzarle…

Forse era una punizione divina perché ne aveva abusato, doveva essere stato per quello.

Era la sua condanna per non essere riuscita a salvare Damon, per non aver capito subito la tragedia che si stava consumando sotto i suoi occhi…

 

Il mattino arrivò presto e colse tutti di sorpresa, la notte era passata troppo in fretta e non era bastata a riprendersi da quei terribili mesi, ci sarebbe voluto almeno un altro giorno di pace.

Quella domenica fu insolitamente tranquilla, ognuno passò la giornata con la propria famiglia dalla quale mancava da tanto.

Stefan, che l’aveva persa, aveva passato il giorno ad aiutare la signora Flowers nelle faccende pur di non pensare a niente, pur di non pensare a suo fratello.

 

La notte prima aveva cercato di cibarsi come faceva da tempo ormai, eppure quel coniglio non era bastato, no… aveva dovuto dissanguare una decina di piccoli animaletti prima di ritrovare le forze.

Aveva dato la colpa alla fantastica dieta di sangue umano degli amici, a cui si era abituato tornato dal carcere dal quale lo avevano liberato, ma era impossibile.

Ormai erano passati mesi, si era disintossicato… no, il problema era un altro, ma lui non lo voleva ammettere…

 

 

< Dove diavolo siamo? >

< Alla Corte Celestiale. I Giudici Supremi saranno sicuramente sorpresi di vederti! > rispose la bionda guardiana.

 

Celestiale…wow! La mia principessa deve averne combinate delle belle per farmi arrivare fin qui!

 

Damon scrutava attentamente ogni piccolo particolare di quell’immenso salone dorato dal quale era appena entrato.

Effettivamente il nome si addiceva molto, tutto era pregiato lì dentro: soffitto d’oro, mura e pavimenti dello stesso materiale impreziosito da diamanti, persino fontane dorate dalle quali zampillavano petali da un profumo dolce, ma deciso.

In fondo al salone vi erano tre donne sedute sui loro troni ricoperti di pietre preziose, che parlottavano vivacemente, finché la guardiana che aveva accompagnato Damon non si avvicinò a loro.

Le tre regine si impietrirono:

 < Vieni avanti vampiro > pronunciò una giovane dai capelli rossi.

Deve essere la più importante tra i Giudici Supremi visto che è seduta al centro, meglio evitare le mie solite battute, almeno per ora…

< Sai perché sei qui? >

< Speravo me lo spiegaste voi… visto che non mi avete fatto tornare subito a casa >

< Tu dovresti essere morto >

< Sì, da un pezzo > rispose con il suo beffardo sorriso, che durò poco meno di un secondo.

 

Damon non riusciva proprio a contenersi, era più forte di lui.

La sua sottile ironia era l’unico modo che conosceva per affrontare i problemi e di solito funzionava alla grande.

 

< Beh, a quanto pare sei morto una seconda volta, ma sei tornato tra noi > rispose con un sorriso la donna dai capelli castani.

< Come hai fatto? Abbiamo provato a riportarti in vita, ma non ci siamo riuscite. Cosa ti è successo? >

< Sfere stellate! Evidentemente riportano indietro i morti >

< Peccato che sia andata distrutta da quell’umana! Dicci la verità > la rossa sputava veleno dalle labbra.

< Io vi spiegherò come sono tornato in vita ad una condizione: devo sapere quello che è successo dopo la mia morte, tutto! Un vampiro non viene convocato ai piani alti senza un ottimo motivo, diciamo che so di non essere il benvenuto. >

Stavolta fu la bionda a parlare timidamente < Tu sei stato salvato da Elena, quella ragazza è così diversa dalle altre >

< Oh, lo so bene! >

< Lasciami finire: quello che sto per dirti non ti piacerà… Elena ha distrutto il pianeta grazie alle Ali della Distruzione, ma per te non c’era più alcuna speranza. I tuoi amici però non si sono voluti arrendere, ci hanno riportato indietro gli ormai sei tesori kitsune per salvare la vostra città e riportare in vita te. >

 

Damon ascoltava attentamente il racconto, i suoi amici avevano fatto tutto questo per lui, era così assurdo.

Lo odiavano, l’avevano sempre odiato.

Lui era il fratello cattivo, beh poi era cambiato… per Elena, ma gli altri non si erano mai fidati del tutto e non poteva dargli torto…

 

< Noi non abbiamo tutto quel potere e non siamo riusciti a farlo. Ma Elena non era disposta ad ascoltare e ha quasi distrutto la Corte con le sue Ali. Per fortuna siamo riuscite a fermarla in tempo, era così arrabbiata con me…>  la donna capì che non poteva continuare, avrebbe scatenato una furia, ma Damon la spinse a parlare promettendole che non avrebbe fatto nulla di male a nessuna delle tre regine.

< Elena era destinata ad essere una guardiana, proprio come noi. Ha avuto un incidente di percorso durante il suo reclutamento. Quella ragazza era tremendamente sveglia fin da piccola, quando siamo andate e prenderla con la nostra macchina d’oro lei ci ha viste, ha fatto distrarre suo padre ed è avvenuto l’incidente. Doveva morire solo lei, invece sono deceduti i suoi genitori , ma ci è stato ordinato di lasciare lei sulla terra. Ecco il motivo della sua ira. >

 

Damon era visibilmente scioccato, se gliel’avesse raccontato qualcun altro avrebbe sicuramente iniziato a ridere per la fantasia del racconto.

Invece era vero, totalmente assurdo, ma non era frutto di una mente perversa, bensì di un piano divino del quale i comuni mortali non possono nemmeno immaginarne l’esistenza.

 

< Mettiamo che io creda a questa assurdità, hai detto che l’avete fermata… cose le avete fatto? > Il suo tono non era più tanto ironico.

< Le abbiamo tagliato le ali, la farfallina non vola più! > la regina rossa era veramente adirata.

< Un’ umana non dovrebbe avere delle ali, ci stava uccidendo! Aveva il potere di distruggere le guardiane, ha mandato in mille pezzi la sfera stellata. Dovevano esserle tolte e noi l’abbiamo fatto. Ma ha ancora il suo sangue sfortunatamente, berrai ancora il nettare degli dei, vampiro >

 

Damon stava per attaccarsi alla gola della donna e prosciugarla, non poteva parlare così di Elena, poi per quale motivo?

Era gelosa, ecco svelato tutto, non se ne era accorto subito eppure era così evidente.

Non potevano averle fatto del male, non avrebbero dovuto… in quel modo poi… di certo non l’avrebbero passata liscia…

 

All’improvviso un fulmine illuminò la stanza e bloccò ogni azione di chi era lì presente.

Appena scomparve lasciò il posto ad una busta color avorio, sigillata da uno stemma cerato rosso con incise due lettere: C.E.

L’assistente personale delle Guardiane la aprì con cautela, estrasse il foglio color avorio e iniziò a leggere: 

< Il vampiro Damon Salvatore è invitato a recarsi alla Corte Eterea per riparare ai danni compiuti dalle Guardiane in carica. Al sorgere della luna si faccia trovare di fronte all’uscita secondaria del castello. I Giudici Supremi sono momentaneamente revocati dai loro incarichi fino al processo che si terrà a breve. >

< Ok, capisco di essere diventato famoso. Ma cos’è questa storia?! >

< Sono ordini che vengono dall’alto, da chi è più importante di noi. Dobbiamo solo far quello che ci impongono > Rispose la regina bionda.

< Oppure? >

< Damon so che sei arrabbiato, ma la Corte Eterea è il più alto livello esistente. Se sei stato chiamato si tratta di una faccenda di vitale importanza. Mai nessun vampiro ha varcato quella soglia, tienilo a mente >

< Lo farò. Ora veniamo a noi, che non si dica che non mantengo le promesse! > Per un attimo s’intravide il suo sorriso, poi tornò serio: < La sfera stellata non è stata distrutta, solo il contenitore è andato perduto, non il suo contenuto. >

< Ma è impossibile! > ringhiò la regina rossa.

< Controlla tu stessa su quel pianeta, ho ricreato un nuovo contenitore per non sprecare quel potere, ora è vostro, anche se non ve ne meritereste nemmeno una goccia…  Deve essere stato quello a riportarmi in vita, deve avere un enorme potere perché non mi sono mai sentito così forte e non ho nemmeno sete, assurdo! >

< Quella sfera racchiude la forza vitale di migliaia di persone, è per questo che ti senti così sazio e forte. Non farci l’abitudine, la sete tornerà, ricordati che sei un vampiro. > spiegò la regina dai capelli castani.

< Come dimenticarlo? >

 

Damon si congedò e andò ad aspettare impaziente il sorgere della luna, dopo quel viaggio sarebbe finalmente tornato a casa e questo motivo gli bastava per non uccidere quelle regine, più che altro quella donna dai capelli rossi… in caso contrario avrebbe dovuto trattenersi ancora e non aveva proprio tempo.

Doveva tornare a casa, dovevano sapere che era ancora vivo.

 

#continua 


   
 
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