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Autore: __Alibi_Echelon92    08/02/2012    10 recensioni
All'inizio erano nate come due OS ma la voglia di continuarla era tanta e allora ho deciso di scrivere una long! Spero vi piaccia :)
Quello che può distruggerti è un addio.
Quello che può risollevarti è la speranza che quell'addio sia un arrivederci.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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My little miracle fell from the sky to love me.



L'amore non si può dimenticare.

Quello vero ti entra dentro e sarà faticoso farlo uscire, sempre se uscirà.

E soprattutto non si dimentica se ci sarà qualcosa a tenerci legati, per sempre.

 

Sono appena entrata nel mio settimo mese di gravidanza.

Tutto sembra andare okay.

Tutto tranne il mio rapporto con Shannon.

I preparativi del matrimonio vanno avanti. Giorgia e Jared sono davvero felici.

In questi due mesi io ho approfondito il mio rapporto con Steven.

Semmai riconoscesse il bambino devo sapere che tipo di persona è.

Ancora non siamo una coppia e ancora non l'ho nemmeno baciato.

Per ora non ne ho voglia.

Anche perchè ogni volta che provo soltanto a sfiorargli la mano, il bambino calcia.

Che mi voglia dire qualcosa?

Anche lui o lei sa che quello non è il padre.

Mi sento alquanto disorientata da questa situazione.

A volta mi sembra di guardare tutto questo da fuori, come se uscissi dal mio corpo a dare un'occhiata generale.

Nonostante la distanza, il non esserci dentro, continuo a non capirci molto.

L'unica certezza che ho, che mi rimane, è mio figlio.

Quella creatura di cui il futuro è incognito anche a me.

“Ciao.” Shannon entra nella mia stanza.

Strabuzzo gli occhi cercando di capire se è un sogno o la pura realtà

“Ciao..?” il mio saluto a un tono interrogativo, come anche la mia espressione.

“Come stai?” mi chiede fresco come un mazzo di rose.

“Bene.. Tu?”

“Okay.. E.. Il bambino?” perchè tutto questo interesse?

“Tutto okay.. Tutto procede per il meglio!” sorrido cercando di far trasparire il significato subdolo di quell'ottimismo. Ovvero 'va tutto bene anche senza te, coglione.'

non so se l'abbia capito ma la sua espressione si fa triste e cupa.

“Mi fa piacere...”

“Devi dirmi qualcosa in particolare?”

“No, mi interessava sapere come stavate...” il fatto che usi il plurale mi fa intenerire.

Ma devo tenere duro.

“Sarai il testimone di Jared?” chiedo per rompere un po' il ghiaccio.

“Proprio così.. Chi l'avrebbe mai detto.. Jared che si sposa..” beh chi avrebbe mai detto che tu saresti diventato padre?

“Sei contento?”

“Certo! Se lui è felice... Lo sono io...”

“Non sembra.” dico cercando di fargli sputare un po' di dolore per questa situazione.

“Sono solo stanco.” tentativo fallito.

Quest'uomo riesce sempre a trattenere tutto dentro.

Un po' come me, prima di incontrare lui.

Mi alzo lentamente visto il pancione e i terribili dolori alla schiena.

Mi avvicino a lui lentamente.

Sono indecisa se dirgli di Steven.

Ho paura che questo possa influenzare la sua decisione.

Non voglio che riconosca il bambino solo per buttare fuori dalla mia vita Steven.

So abbastanza bene che non lo sopporta e lo farebbe.

“Mancano solo due mesi..” gli ricordo.

“Si lo so..” abbassa lo sguardo. “Ci sto pensando.. Anche molto, sai?”

“Mi fa piacere. Significa che un po' ti importa di... Lui o lei.” non dico di me perchè so che nonostante tutto anche lui ami la creaturina che sta crescendo dentro me.

Anche lui sente quel richiamo che lo spinge a proteggerla.

“Si..” mi sorride con uno dei suoi sorrisi disarmanti, di quelli che riuscivano a farmi impazzire.

Riuscivano. Adesso non provo nemmeno a pensare che io mi possa sciogliere davanti a un suo gesto.

Non posso arrendermi. Mi ha ferita troppe volte.

Lui l'uomo che ho amato realmente con tutto il cuore.

Ha preso ogni singola lacrima versata e ne ha fatto il suo trofeo.

Mentre lo guardo negli occhi mi accorgo che in lui c'è una luce.

Una luce che non avevo mai visto.

Che si sia reso conto di tutte le cazzate che ha fatto?

Ma non posso. Non posso cambiare idea. Non posso perdonarlo.

Lui non lo merita come io non merito più di soffrire.

Mi accorgo che tutto comincia a girare nella stanza e la mia schiena è più dolorante di prima.

Qualcosa mi distrugge lo stomaco facendomi buttare in avanti verso Shannon.

“Oddio....” mi tengo istintivamente la pancia mentre mi aggrappo a Shannon. “Il bambino!” sento del liquido bagnarmi le gambe. “Cazzo si sono rotte le acque, Shannon!” urlo alzzando ancora di più il volume nominandolo.

“Oh merda! Jared! Giorgia! Ho bisogno del vostro aiuto!” mi gira lentamente prendendomi da sotto le ascelle e trascinandomi verso le scale.

“Che succede?!” Jared arriva dalla sua stanza seguito da Giorgia.

“Le si sono rotte le acque! Cazzo mi aveva detto che tutto andava bene!” Jared mi prese dalle gambe e mi portarono fino al piano di sotto.

Le contrazioni sono già iniziata e io piango dal dolore.

“Oh merda...” Giorgia si blocca a guardarmi.

“Che succede?! Cosa c'è che non va?!” urlo.

Mi graffio la gola.

“Jared..” indica i miei pantaloni.

“Oh merda chiama l'ambulanza! Digli di fare in fretta!” che cazzo sta succedendo?

“Ma quello è sangue! Porca puttana! Che sta succedendo a mio figlio?!” Shannon per un momento riesce a non farmi pensare al peggio.

“Hai detto mio fig....” tutto è nero attorno a me.

Sento voci confuse che rimbombano nella mia testa.

L'eco è così forte che sono sicura di avere la testa vuota.

Tutta quella confusione attorno a me.

L'unico senso che è ancora in funzione è l'udito e non so per quanto resisterà.

Qualcuno piange, qualcun altro urla e qualcuno, più vicino a me sussurra.

“Andrà tutto bene.. Questo bambino nascerà sano e crescerà con noi.. E mi chiamerà papà.. Non pensavo di doverti dire che ho deciso di riconoscerlo, in un momento come questo ma adesso spero con tutto il cuore che tu mi stia ascoltando....” se non sbaglio questa è la voce di Shannon.

Shannon che mi dice che riconoscerà il bambino e io non posso reagire.

Non posso dargli un calcio nelle gengive per tutto il male che mi ha fatto.

Ma che importa adesso?

Mio figlio sarà suo figlio e avrà il suo cognome, avrà un padre.

Potrò insegnargli che quello con gli occhi azzurri e fuori di testa è lo zio Jared e quell'altra pazza che lo sopporta e zia Giorgia.

Non so perchè proprio ora che tutto attorno a me è nulla io mi ritrovi a sentire la mia stessa voce formulare questi pensieri.

È qualcosa di assurdo. Mi sembra di essere fuori dal mio corpo e di parlare mentre osservo la scena da dietro una benda.

Non vedo niente ma posso immaginare.

Giorgia seduta che piange mentre Jared le passa un braccio sulla spalla cercando di consolarla.

Shannon accanto a me che mi tiene per mano senza togliermi gli occhi di dosso.

Troppo tardi, Shan.

Dovevi tenermi per mano quando tutto è iniziato.

Dovevi prendere la mia mano e non lasciarla più.

Sei stato un codardo.

Adesso i miei stessi pensieri urlano contro le pareti del mio cranio.

Tutto sembra chiuso in una stanza sotterranea.

Tutto sembra stia succedendo fuori di me.

 

Sembra che adesso anche il senso della vista voglia partecipare a tutto.

Ma qualcosa mi dice che è troppo tardi.

Apro e chiudo gli occhi velocemente cercando di mettere a fuoco.

Una forte luce mi colpisce in pieno.

Conosco bene questa luce, sono in ospedale.

Il mio bambino.

“Dov'è mio figlio?!” cerco di alzarmi tirando tutti i fili che mi tengono attaccata a quegli orribili macchinari.

“Sei sveglia!” una voce molto familiare attira la mia attenzione.

Shannon si alza dalla poltrona e si avvicina a me tenendo qualcosa tra le braccia.

“E' una bellissima femminuccia.” dice sorridendo, bello come il sole.

“Oddio..” i miei occhi grondano lacrime di gioia.

Mi sento senza forze ma voglio tenere quello scricciolo tra le mie braccia.

Shannon me la passa delicatamente evitando di strattonarla.

“Ecco la mamma.” dice con un tono dolce da... Papà.

“Ehi! Sei voluta uscire prima, eh?”

“I dottori hanno detto che non ci saranno complicazioni nonostante sia nata due mesi prima..” mi guarda sollevato.

I continuo a sorridere giocando con la piccola manina della mia bimba.

“Come vuoi chiamarla?” Shannon prende un foglio e una penna dal comodino e me lo mostra.

Lo leggo attentamente.

Serve a registrare la nascita di mia figlia.

Nella casella padre c'è scritto Shannon Leto.

Lo ha fatto, l'ha riconosciuta.

Gli do nuovamente il foglio.

“Eileen..”

“Che bel nome!”

“Significa 'raggio di sole'.” sorrido tornando con lo sguardo sul mio piccolo miracolo. “E tu sei il mio raggio di sole, piccola mia! Sei quel miracolo che la vita ha deciso di regalarmi.” le accarezzo dolcemente la guanciotta.

Essendo nata precocemente è un po' più esile degli altri neonati ma pur sempre bella e soprattutto sana.

“Siete bellissime.”

“Shannon penso che noi due dovremmo parlare.” il suo sguardo si fa preoccupato. “Il fatto che tu abbia riconosciuto la bambina non cancella tutti gli errori che hai fatto... Usare nostra figlia non sarà un modo che mi porterà a perdonarti.. Voglio che questo sia chiaro.”

“Ma io non sto usando nostra figlia per farmi perdonare.. Ho capito che è quello che voglio davvero..” sta torturando la penna.

“Mi fa piacere.. E crescerai la bambina, sei suo padre e nessuno te lo nega.. Ma sai con lei c'è un legame di sangue.. E vedo che la ami.. Ma con me...”

“Rita ti prego...”

“Mi dispiace Shannon. Ho sofferto troppo, non pensi?”

 

 

Questa volta non ci sarà nessuna riflessione finale.

Ma vi lascerò con questi interrogativo.

Voi che ne pensate? Pensate che Rita abbia sofferto troppo e che Shannon non meriti il perdonoi?

O che forse Rita dovrebbe fare l'ultimo sforzo?

Beh questo non lo saprete. Non adesso. Non ora, visto che questa FF si conclude qui.

Ringrazio tutti coloro che l'hanno letta, che l'hanno recensita e che mi hanno riempito di complimenti.

Ringrazio chi mi ha fatto cambiare idea e mi ha fatto capire che questa storia era destinata ad essere una LongFic e non una serie di OS.

E ringrazio tutte le persone che mi stanno vicine ogni giorno nonostante la lontananza.

Detto questo vi mando un bacio e vi saluto.

Alla prossima!

 

__Alibi_Echelon92

  
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