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Autore: Valu Valonsa    09/02/2012    1 recensioni
E' la storia di due ragazzi che,grazie ad una seria di coincidenze,s'incontrano per la prima volta a Londra.Una serie di peripezie li porterà ad allontanarsi,ma il destino ha in serbo per loro tante sorprese...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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QUATTRO ANNI PIU’ TARDI…
Julie era oramai una donna affermata.I suoi anni di studio a Londra e gli ottimi voti conseguiti con la laurea,le avevano permesso di accedere subito nel mondo del lavoro.Svolgeva il lavoro dei suoi sogni: era uno degli avvocati più affermati in uno degli studi legali più importanti di New York. Il lavoro che le era stato proposto l’aveva obbligata a trasferirsi,ma per lei,che viveva solo per il lavoro,non era stato un sacrificio.E non era neanche un ostacolo trovarsi in quella stessa città da dove proveniva Joe,ma erano passati tanti anni e lui ormai era solo un brutto ricordo del passato.
Dall’altra parte della città,durante un assemblea,veniva riconfermato il ruolo di capitano per Joe Carter.Erano oramai quasi 3 anni che deteneva quel ruolo,perchè nessuno meglio di lui poteva svolgerlo. Era ormai un professionista,aveva condotto la sua squadra verso numerose vittorie e ambiti premi.Durante questi anni si era solo concentrato sulla sua carriera,non si era legato più a nessuno dopo Julie.Frequentava ogni sera una ragazza diversa,ma solo per quelle sere,per quelle poche ore lui apparteneva a loro.Cooney provò numerose volte a parlargli di Julie,cercò di convincerlo a ricontattarla,ma niente da fare.La reazione era sempre la stessa:si rabbuiava,abbassava lo sguardo e con un filo di voce ripeteva che non voleva più sentire quel nome.
Nonostante fossero passati tanti anni,era ancora evidente che le ferite che si inflissero a vicenda non si erano ancora rimarginate. Entrambi erano cambiati, ma nessuno dei due provò più cercare l’altro.
Era un lunedì mattina come tanti altri per Julie. Dopo aver fatto colazione,si precipitò al lavoro. In queste ultime 3 settimane stavano tutti lavorando su un grosso contratto che lo studio legale stava per firmare. Pochi erano coloro che sapevano tutti i dettagli e Julie sarebbe stata informata di tutto proprio quella mattina. Era stata proposta, qualche giorno prima ,come socia dello studio e lei emozionatissima non potè rifiutare. Svolgere un ruolo così importante non le metteva pressione,era ciò che più desiderava fare.Finalmente tutti i suoi sogni si stavano realizzando. Quella stessa mattina venne ufficializzato il suo ruolo e venne informata di questo grande contratto,in procinto di essere consolidato.
“Allora Julie!Prima ci congratuliamo con te per la nuova promozione.Te la sei davvero meritata!” così Bob il dirigente iniziò il discorso,dando l’avvio ufficiale all’assemblea.
“E’ un onore che tu sia qui con noi al vertice.Il tuo aiuto sarà gradito, affinché possiamo trovare tutti i punti d’incontro possibili con i nostri clienti” concluse.
Julie, all’inizio un po’ in imbarazzo, prese coraggio e parlò:
“Grazie per il benvenuto e spero di potervi essere d’ aiuto” concluse sorridendo.
Così si sedette e il dirigente prese di nuovo la parola,esponendo il caso.
“Allora ragazzi faccio un resoconto per i nuovi arrivati sulla situazione in cui ci troviamo.La squadra di rugby di New York è in cerca di un nuovo studio legale,che li appoggi. Hanno proposto a noi di sostenerli come difensori e ovviamente io ho accettato.Un’occasione così importante non può sfuggirci di mano.” Fece una pausa,per esporre meglio la situazione.
Julie guardava nel vuoto.Non prestava più attenzione all’uomo che parlava.Non poteva credere alle sue orecchie: in una città così grande il suo incubo si stava per realizzare. Se lui giocava ancora con quella squadra e di sicuro era ancora così,’c’era il rischio di incontrarlo di nuovo.E lei non voleva,assolutamente no.
“Quindi vi verranno affidati un giocatore a testa,così non li perderemo di vista”così Bob concluse il suo discorso.
Ovviamente Julie aveva perso la parte centrale,ma l’ultima parte l’aveva seguita attentamente.Quando il foglio con i nomi dei giocatori le arrivò davanti scrutò attentamente la lista. A lei era stato affidato Peter Cooney,mentre lui era capitato al più esperto degli avvocati,cioè Bob. Secondo i dirigenti della squadra era colui che creava più problemi,quindi aveva bisogno di consulenze frequenti. Sorrisi a quest’affermazione,felice anche perché di sicuro non l’avrei incontrato. Bob interruppe di nuovo i miei pensieri: “Bene questo è quanto.Oggi ognuno incontrerà il proprio assistito e inizierete a fare conoscenza. Informatevi sul loro passato giudiziario, quante cause hanno affrontato,quante vinte e perse. Insomma iniziate a farvi un’idea del cliente che avete.Come ben sapete non è mia abitudine incontrare i clienti nello studio,quindi oggi a pranzo non ci sarò” Eh già,Bob pensava sempre al proprio cliente come ad un amico,che doveva sentirsi a proprio agio e incontrarlo in un ambiente così spento,come uno studio legale, non era la scelta adatta.
Julie attese con ansia il suo cliente.I secondi erano diventati minuti,i minuti delle ore che lentamente passavano. Fu impossibile per lei non ripensare all’ultima volta in cui aveva visto Cooney: era il giorno della gar,lui era seduto tra il pubblico.Ricordava benissimo lo sguardo di pietà e preoccupazione che continuava a lanciargli,preoccupato per una mia possibile reazione forse. Quanto l’aveva odiato quel giorno,in quei momenti,ma adesso era tutto diverso.Lei era diversa e sin da subito avrebbe messo dei paletti al loro rapporto. Avrebbe messo in chiaro il suo ruolo e soprattutto gli avrebbe fatto capire che LUI era acqua passata. Quando all’improvviso bussarono alla porta Julie sobbalzò dalla sedia.Era ormai ora.
Con molta calma si sistemò sulla poltrona e fece accomodare il proprio cliente. Subito Julie si accorse dei cambiamenti, aveva tagliato i capelli , era più muscoloso e a pelle più simpatico. Cooney entrò nell’ufficio ringraziando la segretaria, quando poi alzò lo sguardo verso di me impallidì.Divenne letteralmente bianco.
“Ciao.Come stai?” esordì cercando di metterlo a proprio agio.
“Uhm I-io bene.Tu?” rispose sorridendomi.
“Bene bene.Accomodati. Penso che tu già sappia il mio nome,sono il tuo legale.Ah posso darti del tu, vero?” chiese un po’ in imbarazzo,non era abituata a dare del tu ai proprio clienti.Vedere Cooney come cliente però risultava un ardua impresa.
“Si certo che so chi sei Julie!Come potrei dimenticarlo.E ovviamente devi darmi del tu…sei o non sei quella che non mi farà andare in carcere?!” concluse ridendo.
Julie a quel pensiero sorrise,Peter era la persona più buona che avesse mai incontrato.Insieme sorrisero a quel pensiero!Lei non aveva dimenticato però il suo dovere,quindi iniziò a fargli delle domande di rito.Aveva scoperto che aveva già subito 3 caos, ma era stato assolto in tutte quante.
“Scusa come hanno fatto ad assolverti dopo che avevi confessato?” chiesi perplessa.
“In realtà stavo proteggendo J…un amico” rispose imbarazzato.
“Senti mettiamo in chiaro le cose. Io e te abbiamo un rapporto di lavoro ed è quindi inevitabile a volte parlare di lui.Non devi sentirti a disagio.Va tutto bene,io sto bene anche lui sta bene.Stiamo tutti quanti bene!!!” disse Julie, che quasi esplose togliendosi un grosso peso dallo stomaco.
“Uhm ok!Non so se posso esprimere una mia opinione,ma credo che nessuno dei due stia bene.Vi siete lasciati in modo orribile.Questo attanaglia i pensieri tuoi come i suoi.Ovviamente questa è solo una mia idea.” Concluse Peter. :)
   
 
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