Capitolo 3 - Amore notturno

Mancava ancora qualche minuto a mezzanotte quando un leggero raggio di luna filtrò dall'oblò presente nella camera delle ragazze ed andò ad illuminare il chiaro viso dell'archeologa.
La mora si girò più volte sotto le lenzuola poi aprì gli occhi e guardò la sorellina che dormiva nel proprio letto. Robin si alzò, si tolse la camicetta da notte e indossò un paio di jeans sportivi e una maglietta leggera, il tutto abbinato con dei sandali neri dal tacco non troppo alto visto il caldo afoso che regnava nell'atmosfera circondante l'intera isola di Kinzoku.  
"Ho dormito più di quanto dovessi..." pensò fissando l'orologio appeso alla parete di legno "Sarà meglio che vada." ma prima di andarsene si avvicinò alla compagna e notando il prezioso cofanetto dove teneva alcuni dei suoi risparmi, lo raccolse e glielo mise sotto il cuscino. Avvertendo la presenza di qualcuno vicino a sè, la rossa mugugnò -Robin..asp...- e poi si riaddormentò di colpo.
La donna sorrise. "Probabilmente sta sognando." si fermò un attimo a riflettere.
O forse la cartografa stava cercando di rivelarle qualcosa di importante....
Subito dopo prese un libro da sopra una mensola e abbandonò la camera, chiudendo la porta silenziosamente. Scrutò il mare buio dal ponte ma data l'assenza di navi nemiche o pericoli all'orizzonte, si recò in cucina. Accese la luce e si sedette attorno al tavolo, pronta per cominciare una piacevole lettura.
Intanto nella camera dei ragazzi stavano tutti ronfando beatamente. C'era chi come Usop dormiva in una posizione stramba, altri, ad esempio Sanji che aveva il braccio sinistro penzolante nel vuoto e una cicca di una sigaretta ormai spenta tenuta nella mano corrispondente, e addirittura Brook che stava sonnecchiando con i piedi sul cuscino e la testa sulla sponda opposta del letto!
-Shishi!Guarda in che razza di modo si sono addormentati....l'unico normale è Zoro.- si mise a ridere il capitano avendo appena messo piede nella stanza e osservato la scena che gli si presentava davanti.      
-Yawn...accidenti, mi sono appisolato sulla polena e ho perso la cognizione del tempo...beh, credo che farò un saltino in cucina.- si decise il moro e così fece, passando però dal magazzino. Si affacciò un po' dalla finestrella della porta e rimase sorpreso. Credeva che ci fosse pure Robin lì ma invece vide solo un grande volume appoggiato sul tavolo.
"Sarà andata  un attimo in biblioteca..." si disse il ragazzo di gomma grattandosi e scompligliandosi ancor di più i capelli.
D'un tratto qualcosa gli balenò in mente. Voleva fare uno scherzetto alla mora così aprì piano la porta e si nascose dietro il grande frigorifero.
L'archeologa si stava preparando del caffè e mentre aspettava che il vapore uscisse dal beccuccio della moka ritornò alla sua lettura. Posò gli occhi azzurri sul tomo ma prima di iniziare a leggere affermò -Capitano è inutile che ti nascondi. Ti ho visto quando sei entrato dal retro.-
-Uffi!- esclamò lui e le si avvicinò -Credevo che fossi all'osservatorio per prendere un altro libro. Possibile che non riesca mai a sfuggirti niente?!-
-Dai, non fare così...infondo devi solo perfezionare la tua tecnica!-
-Ah, adesso mi prendi in giro??-
-Perchè, non posso più?-
-Sì, se ridi sempre così!- rispose Rufy con un gran sorriso e le mise le braccia attorno al collo per poi proseguire -Lo sai che stasera, dopo cena, Nami a momenti mi scopriva?-
-Intendi quando mi hai sorriso?- gli chiese Robin guardandolo dritto negli occhi.
-Esatto e scommetto che adesso lei e Usop ci addocchieranno di più.-
-Basta che continuiamo a non farci scoprire, proprio come abbiamo fatto fin'ora. Adesso capisco perchè Nami mi stava chiamando nel sonno prima...-
Il rumore dell'evaporazione della caffettiera incominciò a farsi sentire ma il moro precedette i movimenti della donna e le lasciò libera la gola -Vado io.- confermò.
-Ok, ma stai attento a non scottarti.- si raccomandò l'archeologa.
-Tranquilla...non voglio buttarmelo di nuovo addosso come l'altra volta!-
-He he..-
Rufy prese due tazze e versò la bevanda calda all'interno di esse. Subito dopo ne porse una alla mora e si sedette accanto a lei.
-Come mai bevi il caffè oggi?- s'incuriosì la ragazza sorseggiando il contenuto della sua tazza.
-Perchè voglio restare sveglio a farti compagnia. Ahi, ahi!Scotta!- si lamentò Cappello di Paglia.
-Devi aspettare un po' prima di berlo, è bollente. Soffiaci così si raffredderà più in fretta.-
-Ah ecco!Così va meglio....non è poi tanto amaro..-
-Dipende anche da quanto zucchero ci metti.-
Robin aspettò che Rufy finisse di bere e una volta che ebbe concluso, lavò sia le tazze che la caffettiera per poi riporle nell'apposito armadietto.
Poco dopo si rimise seduta e sfogliò la pagina del suo libro.
-Robin posso chiederti una cosa?-
-Certo.-
-Da quant'è che sei qui all'incirca?-
-Da un'oretta..-
-E hai già finito di leggere un volume di 400 pagine?Wow!-
-Non ancora, mi manca l'ultimo pezzetto. Ti va di leggerlo insieme?-
-Sì!Io però ascolto soltanto.-
La mora si sistemò il libro sul grembo e intanto il capitano se la stringeva a sè, circondandole la vita con un braccio.
-.....le sue labbra erano calde, morbide, dolci, e quella sensazione la rese cieca, la riempì di un sentimento indecifrabile, spaventoso. Si odiò, odiò il fatto che non sapesse come ricambiare quel bacio, sapeva che lui la stava confrontando con le altre ragazze, tutte quelle che aveva baciato e che erano meglio di lei...non capì bene chi baciò chi questa volta...
Le bocche aperte, lei rimase senza fiato, lui gemette. Quando le loro lingue si toccarono, gentili, timorose e bagnate, Claire avvertì le ginocchia indebolirsi e Shane le cinse la vita col braccio destro, tenendola vicina a sè, e con la mano sinistra le sostenne la nuca...
Due vampiri.....due vampiri che avevano scoperto di amarsi.
Ecco chi erano.- terminò la lettura l'archeologa e chiuse delicatamente il libro, carezzandone la copertina dalle lavorate rifiniture.
Robin alzò lo sguardo e subito s'incrociò con quello di Cappello di Paglia. Lui continuava a fissarla e di colpo si portò la donna sulle proprie gambe e la baciò. Un semplice bacio, puro e casto.
Continuavano a scutarsi, cercando di prevedere le mosse l'uno dell'altra finchè fu la mora a rompere il ghiaccio. Portò il dito indice e medio all'altezza delle palpebre di Rufy e pian piano ce le fece scivolare sopra, chiudendole. Le dita affusolate della ragazza scesero fino alle guance paffute del giovane dove vi si soffermarono per un istante e poi entrambe le mani si adagiarono sulle sue spalle. Lei chiuse gli occhi e subito dopo la sua bocca premeva contro quella del moro che appena sentì quel contatto la aprì permettendo a quelle lingue desiderose di incontrarsi di giocare e intrecciarsi tra loro, trasformando quello che all'inizio era un semplice bacio in uno più vero e passionale.
Quando poi le loro bocche si staccarono, fu il capitano il primo a parlare -..Robin, secondo me le tue labbra sono molto più belle di quelle della ragazza nel libro...sanno di ciliegia.-
-Anch'io trovo che i tuoi gesti siano davvero gentili Rufy. Sei così premuroso!- gli rivelò la donna afferrandogli dolcemente la mano destra per avvolgerla tra le sue.
-Sai, a volte mi chiedo proprio come mai una della tua portata si metta al pari di uno come me...-
-Perchè è proprio di te, che non hai paura alcuna di mostrarti per quello che sei, che mi sono innamorata.-
-E non mi lascerai mai vero?-
-E' una promessa.-
A quelle parole Cappello di Paglia abbracciò ancor più forte l'archeologa e le sussurrò all'orecchio -Vuoi sapere la verità?Era da 3 giorni che non ci baciavamo più così e l'altra notte ho sognato questo momento.-
-Già, hai ragione. Cominciavo proprio a sentirne la mancanza.- rispose lei con un sorriso felice che venne ricambiato immediatamente.
Così i due fidanzati rimasero a chiacchierare e a scambiarsi dei baci mentre il resto della nave era letteralmente sprofondata nel sonno....