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Autore: mafipsy    09/02/2012    7 recensioni
“ Che cos'è il tempo? Molti dicono che si trata della durata delle cose soggette ad un cambiamento, altri dicono che è l'enorme ed unica condanna dell'uomo. Io, personalmente, credo che il tempo è la più grande medicina delle nostre passioni, poichè proporziona nuovi e diversi oggetti all'immaginazione, che cancellano le antiche impressioni per quanto profonde siano. E' un fiume che porta con sè tutto ciò che nasce, è il distruttore della vita e dei più intensi sentimenti. Se il tempo è così dentro nella vita dell'uomo, Perchè dobbiamo rassegnarci col vederlo passare? Dicono che ciò che succede, non succederà mai più. Perchè devo rassegnarmi dinnanzi a quest'affermazione? Se so che nelle mie mani c'è un pizzico di magia, se so che posso cambiarlo, lo farò. Cambiero il passato, e il tempo rinascerá dalla cenere. “ [La storia principale sarà SasuSaku ma ci saranno tante altre come- ovviamente- NaruHina]Commentate!!
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Entrambi si ritrovarono in una stanza a loro ormai familiare, e lo era poiché l’avevano visitata precedentemente. La stanza di Isabella era più piccola di quella di Carmen, eppure la sua eleganza riusciva a uguagliarla in quanto bellezza. Tutto ciò che vi era dentro era sofisticato.

Sakura fissò i suoi occhi sulla sua antenata. Isabella giaceva sul letto mentre un signore dai capelli bianchi, molto simile a Kakashi, l’esaminava. Magdalena si trovava in un angolo della stanza osservando tutto, c’era una minima traccia di preoccupazione sul suo volto.
- Si sveglierà in qualsiasi momento.- disse il dottore.-Ciò che ha è un malessere genetico; la sua pressione sale e scende con una grande intensità. Ha ultimamente ricevuto qualche notizia inaspettata?
- Beh si, una bastante inaspettata aggiungerei.- disse Magdalena. – Ma non è niente di grave, no?  
- Nulla di cui preoccuparsi.
- Va bene, grazie. -disse Magdalena. -Tyara accompagna il dottore alla porta.- ordinò la donna a una delle domestiche mentre lei si avvicinava e accarezzava la fronte d’Isabella
- Povera, è svenuta dopo la proposta di Xavier- disse Sakura.- Mi chiedo come reagirà quando si sveglierà.

Sasuke volle dire qualcosa per ferirla proprio come faceva prima. Allora vide che gli insulti non emergevano dalla sua bocca con quella naturalezza e spontaneità che ora dovevano essere pensate; e inoltre, non desiderava dirli. Perche non era capace di insultarla? I suoi occhi neri la percossero; non era nessuno, solo la stessa mezzosangue insignificante di sempre. Lei non era cambiata assolutamente e neppure lui era cambiato, eppure sapeva e sentiva che non era più lo stesso. Si stava forse incapricciando troppo con lei? L’Orochimaru si conosceva alla perfezione e per lo tanto sapeva che le sfide e le cose difficili sempre avevano richiamato la sua attenzione più del normale. Forse il fatto che lei fosse così complicata l’aveva attratto così tanto.

In quel preciso momento gli occhi verdi di Isabella si aprirono. All’inizio sembrò confusa, guardandosi intorno chiedendosi sicuramente cosa ci facesse lei lì. Si sedette sull’orlo del letto toccandosi la testa.
- Che è successo?- chiese lei con la gola secca.
- Sei svenuta. Bello spavento ci hai dato! La tua testa ha sbattuto a terra come una palla!  
Isabella improvvisamente ricordò tutto. Si alzò dal letto con gli occhi che minacciavano di piangere mentre indicava Magdalena con un dito.
- Tu, tu mi hai mentito, vero? Cosa ci faceva lui di sotto? – disse lei alterata.  
- Xavier Pirandello? Non dirmi che non ricordi?! Ti ho già detto che è venuto per chiedere la tua mano.
Le paure di Isabella diventarono lacrime che ben presto cominciarono a scorrere lungo la guancia, come se ancora si sentisse dentro un incubo senza fine.
- No!- urlò lei con forza. – Io non mi sposerò con lui! Non ho mai voluto sposarmi!
- Non posso credere che tu abbia detto davvero tutto ciò!- disse Magdalena offesa. –Credevo fossero una delle tue pazzie come quelle che sempre hai detto! Ma adesso scopro che hai perso totalmente la testa!
- Pazza o no, non mi sposerò!
- Tu farai ciò che dico io, sono la tua matrigna. Io mi devo occupare di ciò che fai o no. E poi, ormai ho dato la tua mano a quell’uomo! 
Isabella sembrava essere sul punto di svenire di nuovo. Non poteva essere vero!  
- Cos’è che hai fatto?
- Proprio come hai sentito! Ho dato la tua mano a Pirandello! E lui vuole sposarsi il prima possibile con te, senza festa di fidanzamento ne niente del genere. Sarà un matrimonio doppio; tu e tua sorella vi sposerete lo stesso giorno. E di questo non ne voglio discutere più! – disse Magdalena mentre camminava verso la porta.
- Scapperò!- urlò Isabella piangendo. - Me ne andrò lontano da qua!
- No, non lo farai! E non lo farai perché ti rinchiuderò in questa stanza fino al giorno del matrimonio! Non uscirai per niente – e con questo Magdalena prese una chiave e chiuse le porta; rinchiudendo la giovane nella sua stanza.
Isabella corse verso la porta e urlò mentre cercava di forzare la serratura. Quando si rese conto che era impossibile, si lasciò cadere a terra piangendo senza consolazione.
La voce di Magdalena arrivò attraverso la porta:
- Probabilmente non lo capisci adesso, ma tutto questo lo faccio per il tuo bene.  
- Questo non va bene..- disse Sakura guardando Isabella. Non era giusto che la costringessero. Eppure, conoscendo la storia tra Xavier e Carmen, lei continuava a rimanere in silenzio per proteggere l’onore di sua sorella.  
- Lo so. - disse Sasuke. – Come faremo ad uscire adesso che la porta è chiusa a chiave?

La risposta fu una raffica di vento che li avvolse repentinamente. Sasuke prese Sakura e l’abbracciò a sé, sostenendola fortemente.
Caddero a terra come tutte le altre volte. Sasuke lasciò scappare un gemito di dolore quando cadde sulla sua mano destra. Sakura lo osservò mentre si alzava.
-Stai bene? – chiese la ragazza.
-Si, non è nulla. – ripose lui seccamente.
Fu allora che la rosa si guardò intorno. Si trovavano dentro un enorme nave e dalla bandiera che vedere, quella sembrava essere una nave pirata.
- Haruno…vieni.- disse Sasuke.
Sakura si avvicinò a lui e vide una cosa che riuscì a sorprenderla. Fin da piccola aveva sempre desiderato vedere i Gitani personalmente e adesso il suo sogno si era avverato. Gitane che ballavano con i loro vestiti estremamente colorati e tante collane appese al collo. Usavano tanti gioielli che al muoversi provocavano un suono melodioso. Gli uomini suonavano i tamburi e bevevano mentre contavano il denaro. Da quello che potevano dedurre, i Gitano avevano derubato una nave pirata e si erano presi tutto il bottino.
- Gitani… - sussurrò Sasuke impressionato.
- Hinata! E’ Hinata! – urlò ad un certo punto Sakura indicando una ragazza dai capelli neri come la notte e lunghi che ricadevano lungo la sua spalla come fossero una tenda. La ragazza camminava guardandosi intorno attenta a che nessuno dei suoi compagni la vedesse.
Era proprio lei. Usava i vestiti da gitana ma era sempre lei. Sakura la seguì quando vide che la figura della mora scompariva scendendo alcune scale.
Sasuke corse per raggiungerla immediatamente. Entrambi scesero le scale e videro una stanza che sembrava essere una specie di taverna. La luce che proveniva da alcune candele era lieve ma lasciava vedere chiaramente Pein legato ad una sedia
- Uzumaki.- mormorò Sasuke. – I Gitani l’hanno preso.
Pein guardò la mora che era appena entrata ed un semi sorriso si formò sul suo volto immediatamente.  
- E ora che? Ti hanno mandata per continuare a torturarmi?.- disse lui seccamente. – Ti ho già detto che non proferirò parola.  
Hinata sorrise mentre camminava circondandolo, osservandolo. Si fermò dietro di lui e s’inclinò per sussurrare qualcosa all’orecchio del giovane.
- Sono venuta per farti uscire da qui.
Gli occhi azzurri di Pein sembrarono illuminarsi per qualche secondo mentre girava la testa e fissava i suoi occhi in quegli color perla della mora.  
- Chi sei?- chiese lui.
- Il mio nome è Tamara.- rispose lei. – E sono un’infiltrata.
- Infiltrata?- ripeté Sasuke.
- Non è una Gitana, solo finge esserlo per poter portare delle informazioni agli altri.- spiegò Sakura capendo la situazione immediatamente.  
- Conosci Pirandello?- chiese Pein mentre lei lo slegava.
- Non so di chi parli. Lavoro per conto mio non ho un capo…- rispose lei tagliando le funi.
Pein rise.
- Pirandello non è il mio capo, è il mio socio.
- Comunque sia.- disse lei finendo finalmente di slegarlo. – Adesso io urlerò, tu mi tapperai la bocca e mi metterai questo coltello sulla gola. Uscirai da qui minacciando gli altri.
- Se vuoi venire con me, perche fingere davanti agli altri che ti sto forzando?.- chiese Pein seriamente curioso.
- Perche un giorno intendo ritornare.- disse lei senza tanti giri di parole.

Dopo lo scambio di battute, lei urlò e Pein fece esattamente quello che lei gli aveva detto di fare. La prese e la portò dove stavano gli altri con il coltello sulla sua gola.
Sasuke e Sakura vollero seguirli ma nuovamente si videro intrappolati in una raffica di vento.
Carmen piangeva istericamente mentre lanciava contro le pareti tutto ciò che aveva intorno a lei. Le domestiche spaventate le supplicavano di calmarsi, ma lei non lo faceva. Non poteva. Sakura evitò a malapena una cornice che quasi la colpiva e automaticamente l’Orochimaru si mise davanti a lei con lo scopo di proteggerla dagli altri oggetti che volavano come proiettili.
- Signorina!
- Andatevene!- urlò Carmen accasciandosi a terra piangendo. – Lasciatemi sola!
Le domestiche uscirono dalla stanza ancora più spaventate di cosa avrebbe fatto una volta sola e chiusero la porta. Carmen continuava a piangere a terra proprio come aveva fatto Isabella. Perche Xavier non le aveva detto che era della sua stessa classe sociale? Se lei l’avesse saputo! Se solo l’avesse scoperto prima! Di sicuro arrivata a quel punto lei sarebbe la futura sposa di Xavier e non la sua insignificante sorella.  
Magdalena aprì la porta ed entrò lentamente nella stanza. Guardò sconvolta lo stato della camera in cui sua figlia l’aveva ridotta.
- Sei impazzita!
- Si! Non vedi che sono pazza?!- le urlò contro Carmen. – E tu hai la colpa di tutto questo! Tu!
- Si può sapere di cosa stai parlando?
- Hai dato in sposa l’inutile di Isabella con Xavier! Perché mamma? Io sono tua figlia! Non lei!
- Non ti capisco figlia!- disse Magdalena. – Mi sono sempre preoccupata del tuo futuro, ho dato la tua mano a Buchamp per assicurarmi che mai ti mancasse qualcosa! Non ho cercato Pirandello per tua sorella, lui è venuto!
- No! Io non voglio lui! E’ uno stupido! Io amo  Xavier e lui ama me!
- Cosa?!- esclamò Magdalena.
Sakura rimase stupita davanti a quella situazione. Carmen aveva iniziato a raccontare a sua madre tutta la verità. Cosa sarebbe successo ora
- Quella puttana pazza!- disse Sasuke. – Xavier farà in modo di vendicarsi di lei.
- Cosa dici? Xavier era innamorato di lei! Uno non si può dimenticare di qualcuno così velocemente!
- Tu stessa l’hai detto: "era".- chiarì il moro. – Se lui è come me, allora devi capire che con la stessa intensità con cui posso amare, posso anche odiare.
Quelle parole rabbrividirono la rosa. Si chiedeva se realmente conosceva il lato oscuro di Sasuke oppure se aveva visto solo una minima parte di lui.
Magdalena cadde seduta sul letto con gli occhi colmi di lacrime.
- Tu?...la mia unica figlia…è una qualsiasi!- disse successivamente dopo aver ascoltato pazientemente tutta la storia di Carmen.
- Mamma! Adesso lo sai! Non puoi permettere che lui si sposi con Isabella! Non puoi!
Magdalena si asciugò le lacrime e per un momento sembrò stesse pensando e analizzando con calma la situazione. Presto si alzò e guardò sua figlia con severità.  
- Tu non sporcherai il nome Shawn, quel nome che mi è costato tanto mantenere in alto! Il matrimonio si farà e tu sposerai Buchamp.
Con questo si girò e uscì dalla stanza lasciando indietro una Carmen distrutta dal dolore.
Tutto divenne nero ed entrambi tornarono alla Sezione Proibita.
                                                                           ***
 
- Tante cose cambieranno adesso..- disse Hinata guardando impassibile davanti a se.
Sakura ascoltava attentamente sentendosi per la prima volta in tanto tempo tranquilla insieme alle sue amiche le quali erano molto divertenti e comprensive con lei. Difatti, nessuna di loro aveva qualcosa in comune, eppure erano amiche e questo le rendeva speciali agli occhi di Sakura. La ragazza le osservò, e sebbene lì si sentisse bene, non poteva smettere si sentire il vuoto lasciato dai suoi due ex migliori amici.
 
-Di cosa parli Hinata?- chiese Kim. Si era avvicinata all’albero e messo la sua sciarpa. La notte stava scendendo e iniziava a fare più freddo.
 
-Delle persone che s’intromettono nella mia vita. Sai non vede che non sono più una bambina e Naruto ficca il naso dove non deve. Ma ho già iniziato la mia vendetta.
 
-Vendetta? – ripeté Ino un po’ spaventata.  – Questo non va bene Hinata...
-Per caso quello che loro hanno fatto andava bene?! No, no, no, ci sono delle volte in cui uno deve mettere le cose al suo posto.
Temari annuì mentre sorrideva.  
- Mi sembra giusto Hinata. E dimmi, cosa stai facendo?
La mora sorrise pericolosamente.
- Diciamo che, sto facendo impazzire le ormone di Naruto… 

 

Spazio Mafipsy:
Salve! Beh come vedete non sono morta! Beh dopo tutto questo tempo, posso affermare che con questo capitolo segno il mio ritorno su efp! Sperando che Kami-sama non voglia incidere sul mio futuro negativamente!
E voi come state? Spero bene e che non vi siate conglelate con tutta questa neve!
Sasuke: un vero ninja sopporta questo e altro!
Mafipsy: ma per piacere che poco fa ti ho visto attaccato al termosifone! -.-
Sakura: non sopporti il freddo Sasuke-kun? ti credevo più forte...
Sasuke: non stare a sentire quello che dice questa donna Sakura!
Mafipsy: Sakura se io fosse te cercherei altrove partner!
Sasuke: Cosa???
Mafipsy: oh niente! io non ho detto niente!

beh che altro dire? grazie per avermi aspettato pazientemente e per aver recensito i predenti capitoli!
Alla prossima
Mafipsy!
  
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