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Autore: Elyse Elle    09/02/2012    0 recensioni
Samuel è ormai agli sgoccioli: ha perso la moglie,ha accudito una figlia e ora è praticamente alcolizzato.
Tocca alla figlia,Emily, prendersi cura di lui,fino a quando Sam prende una radicale decisione e caccia Em da casa.
Dopo aver protestato e fatto i bagagli,Em si ritrova in un bar alla periferia di Londra,ed è proprio lì che incontra Jace,bello ed enigmatico,ed è proprio lì che lui gli punta una pistola alla testa...
Em scoprirà che esiste tutto un altro mondo,popolato da esseri chiamati Shadow che un uomo vuole sottomettere.
Per non parlare poi della maledizione dei cinque elementi che la porterà davanti a una scelta difficile,tornare alla sua vita di sempre,da suo padre, o stare accanto a colui che ama...
Scopritelo leggendo!
Se l'avete letta,altri cinque minuti per recensirla non vi ucciderà... :)
Grazie.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Che vorresti fare,Fratellino?-disse Luke schivando Jace. -E' inutile,non riuscirai mai a colpirmi...e con un Collegato cosi'-Luke rise lasciando la frase in sospeso.
Em non capiva piu' niente:Cos'era un Collegato?
Jace riprovo' a colpire il fratello,ma era come se Luke fosse piu' veloce del normale.                                                                                                                                 
Una scarica elettrica colpi' Jace che cadde a terra,imprecando.                               
-Non puoi fare a meno di usare questi sporchi trucchi?Combatti da uomo,corpo a corpo,o hai forse paura Luke-Jace cercava di deriderlo.                              
Luke rispose in fretta,con arroganza -Sei tu che non usi tutte le tue capacita',codardo.Se lo facessi,mi sbatteresti contro uno di quei muri senza muovere un muscolo,ma hai paura di ripetere le stesse cose-disse                                             
-Zitto.-Jace chinava il capo,non mostrava il viso ma dal suo tono di voce si capiva che era piuttosto arrabbiato.-Zitto,Zitto,non dire piu' una sola parola-Tratteneva il respiro.
-Hai paura per quello che la ragazza potrebbe sapere?Non hai ancora stipulato il contratto,non hai bisogno di lei. Vieni con me,la tua forza mi sara' molto utile e la ragazza non rischiera' niente...e se poi Paula la smette di fare la bambina e mi segue,la cosa potrebbe funzionare ancora meglio.-Lo sguardo di Luke era puntato su Paula che faceva sparire shadow uno dopo l'altro,facendo da scudo a Em.                                                                                                                                       
Quando Luke sposto' lo sguardo su Em tutto cio' che vide era una ragazza di media statura,con grandi occhi marroni e capelli lunghi fino alla vita piuttosto mossi:in lei non c'era niente che potesse suscitare l'attenzione di Jace ne di aspetto e nemmeno di forza.                                                                                                       
Poi la vide:una leggera voglia a forma di fiore,appena visibile,sul polso.                 
-Ho capito,Non c'e' piu' bisogno di sprecare tempo qui,quello che volevo sapere lo so,quindi Paula,sei pregata di seguirmi.-concluse il ragazzo.                                        
-Crepa.-E Paula scaglio' Luke contro il muro -Non prendo piu' ordini da te,non dopo quello che hai fatto.-La ragazza era davvero arrabbiata.                                                    
Mentre Luke si rialzava,Em trascinava Jace verso di se, e Paula si avvicinava.                   
-Adesso noi ce ne andiamo e tu eviti di seguirmi,o ti dovro' fondere al muro e non mi sembra una buona cosa per quella tua testa vuota-Paula era davvero minacciosa in quel momento ed Em ne ebbe per un attimo paura.                                   
Mentre Jace si riprendeva,Luke scompariva cosi' come era arrivato e Paula pote' rilassarsi -Uh,faticoso fare le cose seriamente-sembrava soddisfatta. -Portiamo questo Salame al Locale piu' vicino,prima che perda una gamba o un orecchio- adesso fischiettava allegramente.                                                                                         
-Sto bene,nanetta.-Jace sanguinava dalla gamba e aveva dei tagli e delle bruciature sul torace.                                                                                                          
Paula fece velocemente un numero sul cellulare e quando lo richiuse ecco a lato della strada una scintillante limusine nera che li aspettava:Em era sbalordita.           
L'interno era tutto di pelle,molto ampio con tutti i comfort possibili ed immaginabili.                                                                                                                                
Quando la macchina parti' Em ebbe bisogno di sfogarsi -Cosa e' successo tra te e Luke?e cosa ha fatto Jace per non poter sfruttare il "suo vero potenziale"?-Era davvero curiosa.
-Quante domande!Allora,Avevo 13 anni e andavo alle superiori,diversamente da quelli della mia eta',perche' avevo un quoziente intellettivo superiore alla media ed ero nella stessa classe di Luke.
Lui era molto gentile e cominciammo ad uscire subito dopo che venni a sapere che anche lui era cacciatore.
Era carino e premuroso,mi dava attenzioni ed era simpatico.
A 15 anni mi innamorai completamente di lui e andava tutto a gonfie vele.                                                                                                                                 
Ogni tanto combattevamo contro qualche shadow,ci ferivamo e passavamo giornate intere a casa per non destare sospetti a scuola ma ci rendemmo conto subito che non potevamo starcene a lungo senza farci vedere.                          
Creammo i Locali con l'intento di dare un luogo sicuro a noi ed ad altri cacciatori e questo ci diede fama,ma ogni cacciatore che si presentava al Locale rendeva Luke sempre piu' geloso.
Divento' possessivo e appiccicoso.                          
Un giorno comincio' a parlare di questa teoria di sottomettere gli shadow e mi resi conto di quanto era diventato pazzo.
Due settimane dopo uccise uno dei cacciatori che era con me al Locale,perche' secondo lui avevamo troppa confidenza.
La stessa sera comincio' a diventare violento nei miei confronti.                                                                                                           
Conobbi Jace due mesi prima e grazie a quella situazione gli chiesi aiuto:doveva nascondermi,non c'e' la facevo piu' a restare con luke,ma lui mi trova tutte le volte e Jace,che viaggiava molto,non aveva tempo per trovarmi un nuovo posto ma nemmeno io potevo andare con lui,dovevo badare ai locali,cosi' la storia si ripete da circa due o tre anni-Paula sorrideva e si intristiva come se vivesse adesso tutte quelle esperienze.                                                                                                                                      
Em era a dir poco sorpresa,non se lo aspettava davvero;e voleva sapere altro                                                       
Ma capi' che era meglio non toccare quel tasto se rendeva cosi' triste Paula.              
-E cosa sono i Collegati?E perche' io dovrei essere quello di Jace?-Chiese Em.                  
-I collegati sono persone normali con una specie di "Maledizione".Ogni cacciatore ha una specie di Tatuaggio,che chiamiamo Marchio e un Sapiente di solito ne possiede uno uguale. Il problema per quel sapiente e' che tutto cio' che verra' fatto al cacciatore verra' subito anche dal Sapiente,una volta che i due fanno un contratto.                                                                                           
Cio' non e' un male,perche' di solito il cacciatore aquisisce il potere del Sapiente ovvero un elemento:L'energia.-spiego' Paula.                                                                             
Jace s'intromise -In poche parole se io mi ferisco tu subisci i danni e io guarisco istantaneamente.-il suo sguardo era posato sul polso dove aveva la stessa voglia di Em. -Se farai un contratto con me,non potrai piu' tornare alla tua vita ma sarai destinata a seguirmi sempre,volente o nolente,quindi ti chiedo -Jace alzo' lo sguardo e guardo' negli occhi Em -Vuoi fare un contratto con me?- .

Em guardo' Jace spaventata.                                                                                                     
Lui le aveva appena proposto di prenderle al posto suo?                                                                   
-Non devi rispondere subito,pensaci.-disse Jace e quando l'auto si fermo' scese subito diretto a una casa di periferia.                                                                                          
-Non farci caso,e' uno zuccone,fa cosi' quando e' insicuro.-Paula la supero'          
-Vieni,questo e' un Locale,Il primo. Fortunatamente adesso ci dovrebbe essere solo mio fratello,quindi e' tutto per noi.-disse la ragazza guidandola alla porta.                      
Il locale era un normale edificio a due piani giallo,con porta e veneziane marroni e un vialetto con delle viole.                                                                                                                         
Era tutto piuttosto normale,mentre lei si era immaginata i Locali come edifici supertecnologici e sofisticati,ma la parola normale scomparve quando Em entro':era piu' ampio di quanto si potesse aspettare e ogni cosa era perfettamente pulita e lucidata,era come un antica reggia e forse lo era davvero.
Paula guido' Em fino ad una porta .-Lavati e cambiati,ho mandato mio fratello a recuperarti i vestiti che hai lasciato nel bar sotto ordine di Jace,quando arriva prendi i vestiti e poi scendi di sotto,che cureremo un po di quelle belle escoriazioni che ti ha fatto quella testa calda di Luke-detto questo lascio' sola Em.
La stanza era meravigliosa,tutta bianca e spaziosa con un enorme letto a baldacchino,un comodino su cui era stata messa una lampada,la scrivania con tutta la cancelleria esistente e la porta che conduceva al bagno.                                  
Em ando' subito in bagno per farsi una doccia:i capelli erano tutti impregnati di sudore e si accorse che aveva un taglio su una delle guance da cui perdeva il sangue che sporcava la maglietta mezza strappata.                                                                                   
Si libero' di tutto e ando'subito sotto l'acqua calda della doccia.                                                     
Erano successe troppe cose in troppo poco tempo,tutto era partito con una gran calma e adesso era tutto cosi' difficile da organizzare.                                                   
Jace e quella sua strana domanda,Paula e quel suo caratterino tutto pepe,Luke e quello che aveva fatto,tutto la metteva in confusione.                                            
La doccia fu un vero toccasana,si sentiva leggera e pulita.                                            
Prese un accappatoio e si sdraio' sul letto,c'era un leggero odore di violetta che inebriava le lenzuola:un odore fresco e delicato...

-Corri,Corri!-la voce veniva da tutte le direzioni. -Non fermarti,non puoi fermarti!-era tutto cosi' buio,tutto cosi' immenso.                                                                       
Em correva a perdifiato,non voleva fermarsi.                                                                              
-Aspetta!-questa volta la voce veniva da dietro di lei.                                                                              
Suo padre la prese di forza e la sbatte' contro qualcuno:Jace.                                                  
-Vieni con me,corri.-Jace era stupendo anche in quell'oscurita'.                                        
Correre non costava fatica a Em,sembrava che le forze non si esaurissero mai ma Jace stava scomparendo lentamente,al suo posto rimasero solo gli  occhi,quegli occhi cosi' simili a quelli di Luke.
-Non devi fermarti Em,non devi fermarti,vai avanti,corri,non guardare indietro corri.-la voce era persistente nella sua testa.                                                                            
Em si volto' e dietro di lei c'era qualcosa,no qualcuno:Paula.
La ragazza era coperta di sangue,con un grosso buco nello stomaco e stava urlando.
Poi l'urlo cessò e Paula morì davanti ai suoi occhi.                                                                                  


Em si sveglio' con il volto di Jace che la guardava fisso neglio occhi.                                 
Era ancora piu' perfetto adesso che si era dato una ripulita.                                                   
-Che vuoi?-disse lei ancora agitata.                                                                                               
-Di solito le persone sono felici di vedermi,perche' con te non e' cosi?-la canzono' lui.                                                                                                                         
Indossava una camicia bianca,leggera e dei jeanse blu normalissimi ed era a piedi scalzi,i capelli ancora bagnati.                                                                                             
-Cosa e' successo con Luke?-Em non era una che faceva tanti giri di parole.           
-Mi ha usato-Jace era particolarmente serio.
-Avevo una sorella,Clare,e' morta per colpa di uno shadow. I miei genitori non volevano farci usare i poteri da Cacciatori perche' non volevano perdere altri figli;il problema era che Luke pretendeva di diventare un cacciatore e un giorno mi propose di fare un gioco:voleva che scoprissi qual'era il mio elemento. Mi disse di pensare intensamente ad una cosa bella,e dato che all'epoca avevo 7 anni,pensai ai dolci.                                              
Apparvero subito tra le mie mani varii lecca-lecca, caramelle e delle barrette di cioccolata.                                                                                                                      
Mi ricordo che volevo solo mangiarli,ma Luke mi disse di distruggerli;diceva che se ci riuscivo potevo averne molti di piu'.                                                                                  
Mi concentrai sui lecca-lecca,e dopo un po diventarono sabbia;poi le caramelle che furono sminuzzate.                                                                                                  
Luke non era del tutto contento e mi diede una delle barrette che si sciolse a causa dell'elettricita' che passava dalle mie mani,ma nn era cio' che voleva mio fratello.
Mi diede l'ultima che prese fuoco,e il suo sorriso trapelava un po di soddisfazione.                                                                                                                           
Gli unici elementi che Luke aveva era l'elettricità e l'acqua e vedere che suo fratello minore ne aveva molti piu di lui lo fece infuriare.                                                               
Mi disse di andare in salotto e di distruggere le tende;io non volevo ma mi disse che se non lo facevo avrebbe detto a mamma e papa' che avevo usato i poteri e io non volevo che si arrabbiassero.
Feci qualche taglio nelle tende usando il vento ma Luke mi disse che non bastava,che dovevo usare il fuoco.                                                                                                    
Gli dissi che non volevo,che le tende erano collegate alla mochette e che facendolo avrei causato troppi danni.                                                                                           
Ma lui mi disse che era un buon modo per vedere se avevo davvero tutti e cinque gli elementi,modo per vedere se possedevo l'acqua.- si fermo' un momento e guardo' il soffitto.
Era cosi' malinconico ed Em voleva abbracciarlo per fargli capire che lei era li per lui,per consolarlo se serviva.                                                                                                               
-Diedi fuoco alle tende,a tutte e quattro le tende- prosegui' -,il problema dei poteri e' che se hai 7 anni non riesci a produrre una gran quantita' di materia ed e' cio' che successe a me:non riuscivo a produrre abbastanza acqua.                              
La casa prese fuoco con i miei genitori dentro e mio fratello non fece niente per evitarlo.                                                                                                                                                 
Mi diede la colpa,ma era contento,disse che se continuavo cosi' potevo sterminare chiunque.                                                                                                                           
Ci diedero in adozione ma all'eta' di 13 anni scappai di casa:volevo aumentare i miei poteri; e tornai 3 anni dopo.                                                                                                          
Luke aveva sterminato anche i Thompson,i miei genitori adottivi,e mi prese in affidamento.                                                                                                                                                            
Per ribellarmi lo sfidai,e vinsi,lui ne usci' con 3 costole,una gamba,un polso rotti e vari tagli graffi e sbucciature qua e la'.                                                                                                  
Ero forte,potente ma non ero felice;cosi' decisi di non usare piu' i miei elementi perche' portavano solo disgrazie.                                                                                              
Ero rimasto solo,finche' non incontrai Paula che aveva un disperato bisogno d'aiuto.                                                                                                                                         
L'aiutai volentieri e lei mi diede una mano facendo girare voci su un cacciatore Completo,ovvero chi possiede tutti gli elementi.                                                                  
Presto ricevetti varii incarichi tutti ben pagati e tutti facilmente risolti.                           
Avevo una vita quasi perfetta.                                                                                            
Un giorno,mi diedero un incarico vicino ad un lago ed accidentalmente rimase vittima una ragazza,la misi su una barca qualsiasi per rianimarla ma ormai non c'era niente da fare era morta.
Cercai un posto per nascondermi e vidi una ragazza con una grossa borsa.- Jace sorrise e Em capi' che stava parlando di lei. -La seguii,e per questo ti chiedo scusa,finche' entro' in un bar e mi avvicinai. Aveva il mio stesso marchio sul polso e capii che doveva essere la mia Collegata,ma non volevo.
L'avrei solo messa in pericolo e anche se non la conoscevo volevo proteggerla.                    
Quindi sappi che io non voglio che stringi un contratto con me,ti farei solo soffrire.-termino' lui.                                                                                                                       
Erano sdraiati entrambi sul letto,la testa di lui vicino a quella di lei,che fissavano il soffitto e parlavano,cercavano di capirsi ma Em penso' che non poteva capirlo davvero.
Jace aveva avuto una vita incasinata,fuori dagli schemi.                                                          
Bussarono alla porta e Em si rese conto che doveva essere il fratello di Paula.       
-Avanti!-grido' lei ancora accanto a Jace;anche se sarebbe stato meglio se lui non ci fosse stato.                                                                                                                                
Perche' ad aprire quella porta non c'era un perfetto sconosciuto,c'era Matt. 

-Stai bene?Chi ti ha conciato cosi'?Potevi chiamarmi!-la ragazza bionda che poco prima sedeva su una comoda poltrona in un lussuoso appartamento si alzo' di scatto alla vista dell'uomo tutto sporco di calcestruzzo.                                       
-Quello stupido.-Luke faticava perfino a stare in piedi,la botta che Paula gli aveva procurato sbattendolo al muro si stava facendo sentire.                                  
Quella ragazzina pur essendo cosi' minuta poteva sprigionare una forza tanto forte da radere al suolo Londra se serviva.                                                                                                
-Cosa hai scoperto?-Luke rivolgeva la domanda alla ragazza scompigliandosi i capelli in modo che parte della calce finisca sul pavimento.                                           
-E' stata cacciata dal padre per problemi personali,non ha un posto dove stare,ha un intuito piuttosto sviluppato ed ha conosciuto tuo fratello in un bar-la ragazza non faceva caso a nulla tranne che alle sue unghie.                                       
Era alta e bionda,un fisico piuttosto snello,da top model,occhi verdi da cerbiatto e un neo sopra il labbro a destra.                                                                        
-Ho interpretato molto bene la parte della cameriera svampita-era fiera di se,e lo dava a vedere -Mi chiamo Micks,cosa ti porto?-fece con la voce in falsetto.     
-Nessuno si e' accorto di te,vero?Non hanno visto il tuo Shadow,giusto?-Luke rivolgeva quelle domande con noncuranza,come se dovesse salutare qualcuno di cui non gli interessa nulla.
-Nessuno si e' accorto di niente,sono stata bravissima!-sqillava lei saltellando.            
-Alisha,hai distrutto un bar,non dire che nessuno si e' accorto di niente-Luke era piuttosto irritato-Comunque,ho la conferma,e' davvero lei.-disse guardandosi le scarpe.
La mochette di quell'appartamento era perfetta,rosso sangue;i mobili senza un filo di polvere venivano lucidati ogni giorno dalla domestica,e dalle finestre si godeva una vista che avrebbe affascinato chiunque,ma quei due,seduti in lussuose poltrone non erano chiunque.                                                                                            
-Quindi lo dovro' davvero fare?-chiese Alisha con aria piuttosto seria.                      
-Prima la uccidi,meglio sara' per noi-Acconsenti Luke.                                                    
-Mors tua,Vita Mea-Sorrise la ragazza.  
   
 
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