Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: OnlyHope    17/09/2006    9 recensioni
Tutto comincia da una fermata d'autobus una mattina di marzo. L'inizio di una nuova vita che deve in qualche modo andare avanti, nonostante il distacco, la lontananza e le paure. È la storia del coraggio di una ragazza che ama incondizionatamente un ragazzo. Questa è la storia di Sanae.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Don't Be Afraid to Fly ' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
BUTTERFLY

CAPITOLO 3

Di canto e di musica

 
 
 
"Sanae, corri!"
La voce di Yukari sovrasta quella di tutti gli altri studenti ammassati davanti ai cartelloni, in cui sono indicate le nuove classi delle superiori Nankatsu.
Cerco così di sbrigarmi, per evitare che urli un’altra volta e che tutti si girino ancora a guardarci.
"Arrivo, arrivo!" esclamo e quando le sono finalmente accanto, lei mi guarda seria e un po' truce.
"Sanae! Se anche alle superiori non ci mettono in classe insieme, giuro che faccio un casino!" sbotta infatti con un tono minaccioso.
"Non ci resta che controllare, allora! Tu riesci a vedere qualcosa, visto che sei più alta di me?" chiedo, cercando di sovrastare tutte queste teste davanti alla mia, senza ricevere però nessuna risposta.
"Allora?" la incalzo, guardandola con un'espressione interrogativa.
Yukari è concentrata, i suoi occhi scorrono seri i vari i nomi giù per l’elenco, finché il suo sguardo non si ferma e sul suo viso appare un sorriso radioso.
Quando si volta verso di me ha un'aria a dir poco trionfale.
"La signorina Nakazawa e la sottoscritta sono in classe insieme quest'anno! Peccato però, avrei fatto un ingresso alle superiori davvero eclatante con una bella scagnarata!" e detto questo, ride di gusto, abbracciandomi.
Ed io sono veramente felice che Yukari, dopo i tre tentativi alle medie, sia finalmente nella mia stessa sezione.
La sua allegria però sembra durare davvero poco, perché tornando a guardarmi seria, mi comunica che purtroppo, ha anche una bruttissima notizia da darmi.
La guardo perplessa.
"Di che si tratta?" chiedo, non capendo a cosa possa riferirsi.
"Per nostra enorme sfortuna..." e per accentuare la parola enorme alza gli occhi al cielo, strappandomi una risatina.
"C'è anche Ishizaki con noi! Dovremo farci coraggio e affrontare questo anno scolastico con lui! Mi dispiace, Sanae!" e per enfatizzare, mi dà una pacca sulla spalla.
Non resisto ora, scoppiando a ridere rumorosamente.
Per fortuna che Yukari esiste, non so cosa farei senza di lei!
"Che cosa è successo di così divertente?"
La voce tranquilla di Taro attira l'attenzione di entrambe, ci giriamo così per salutarlo, ridacchiando ancora.
"Yukari mi stava comunicando la sventura dell’anno..." mi giro così verso i tabelloni, ormai sgombri dagli altri studenti.
"Che a quanto c'è scritto qui, è toccata pure a te! Ishizaki in classe!"
Taro annuisce con aria rassegnata, stando al nostro gioco.
"Beh... Misaki ed io siamo abituati ormai, perciò il peggio è per te, amica mia!" e strizzo l'occhio in direzione di Yukari.
"A proposito! Ma dove si è cacciato quel perdigiorno? Non l'ho visto ancora in giro..." chiede quest'ultima, guardandosi perplessa intorno.
"Sarà già in classe..." risponde Taro.
"A visionare il livello delle ragazze..." si sente in dovere di aggiungere, visto lo stupore dipinto sulle nostre facce.
"Allora sarà meglio andare a controllare! Non vorrei che comprometta la nostra reputazione già il primo giorno di scuola! Essendo suoi amici, crederanno tutti che siamo scemi come lui! Dobbiamo fermarlo prima che sia troppo tardi!" esclama Yukari in cagnesco, prima d'incamminarsi verso la nostra nuova classe, con passo marziale.
Taro ed io non possiamo evitare di scambiarci un'occhiata maliziosa, vista la sua reazione.
"Andiamo, Sanae! Non mi voglio perdere la scena per niente la mondo!" mi esorta prima di dirigersi anche lui verso l'ingresso dell’edificio scolastico.
Solo che io non mi muovo ma mi volto verso i cancelli d’entrata, aspettando ferma qualche secondo.
Un sospiro grava sul mio petto.
Chi pensi che arrivi, Sanae?
Il mio sguardo torna ancora sui nomi affissi al cartellone.
"Quest’anno è inutile cercarti qui, vero Tsubasa?" mormoro a bassa voce mentre sorrido amaramente.
Deglutendo a fatica il magone che mi opprime, mi metto finalmente in movimento e accelerando il passo, raggiungo gli altri sotto il portone della mia nuova scuola.
 
 
 
Il prof. saranno venti minuti buoni che se ne sta là, davanti alla cattedra e questo è il terzo discorso d’inizio anno scolastico che sento da stamattina.
Mi guardo intorno per familiarizzare con la nuova classe, circondata da volti vecchi e nuovi, provenienti dalle scuole medie.
Yukari ha occupato il banco alla mia destra, la osservo mentre è intenta a controllare che la sua nuova divisa sia ancora tutta in ordine.
Mi sorride quando incrocia il mio sguardo.
Alla mia sinistra invece c'è Taro, che ha già assunto quella sua aria seria e composta da primo della classe, con tanto di occhiale strategico.
A detta sua indossarli aumenterebbe il suo fascino e guardandolo bene, non ha poi tutti i torti.
A quanto pare se n'è accorta pure quella ragazza due file più in là, dato che ogni tanto butta lo sguardo nella sua direzione.
Sorrido prima di voltarmi a guardare dietro di me, dove c'è Ishizaki, che assonnato riesce a stento a rimanere sveglio.
La sua di divisa è già un disastro, con quella camicia sbottonata e quell'aria insofferente dipinta sul volto.
In fondo però mi è andata bene anche quest'anno! Non potendo avere Tsubasa, ho comunque tutti i miei amici più cari in classe con me!
Sorrido, ma questa volta malinconicamente.
Il mio sguardo si dirige così verso la finestra, oltre i ciliegi in fiore e il cielo azzurro di aprile.
Guardo le nuvole bianche, che si muovono mosse dal vento ma in realtà non le vedo veramente.
Rimango solo così, incantata a fissarle, perché il mio pensiero ora sta volando verso Tsubasa.
Mi domando cosa stia facendo adesso, ma soprattutto se ogni tanto, anche il suo di sguardo si rivolga al cielo alla ricerca della mia presenza.
 
 
 
La pausa pranzo finalmente!
Yukari ed io ci sediamo con i nostri bentō a un tavolo con il resto della squadra al completo... O quasi.
I ragazzi stanno già parlando del club di calcio, facendo girare tra loro il foglio contenente gli orari di allenamento.
Quando arriva tra le mie mani, mi appresto a leggerlo curiosa con la testa della mia migliore amica attaccata alla mia, per sbirciare insieme.
Ci saranno tre turni di allenamenti ogni settimana durante il periodo di preparazione, poi sotto qualificazioni e speriamo campionato, raddoppieranno.
Se ci fosse Tsubasa, sarebbero già sei turni fin dall’inizio.
"Siamo appena iscritte..." mi rivolgo a Yukari, cercando di distrarmi.
"E per ora al club non ci sarà moltissimo da fare, quindi credo che avremo più tempo libero per noi!"
Le sorrido ma lei mi guarda strana e arrossisce, prima di rivolgersi a me con sguardo colpevole.
"Ehm... Non credo che noi due avremo tanto tempo libero, visto che siamo iscritte anche a un altro club!" spara tutto d'un fiato superata l'esitazione iniziale, prima di abbassare lo sguardo.
Rimango perplessa per una manciata di secondi, mentre la mia migliore amica continua a guardarmi di sottecchi, aspettando una mia reazione.
"Non credo di aver capito bene. Io sarei iscritta a un altro club?! E quale sarebbe, di grazia?" le chiedo preoccupata.
Yukari non si scoraggia anzi, torna tutta pimpante a parlarmi.
"Di canto e musica. Il club di canto e musica! È il primo anno che esiste e mi hanno detto che il prof. che se ne occuperà è un vero genio. Vedrai Sanae, ci divertiremo un mondo!" esclama tutta sorridente mentre io sono piuttosto incredula in realtà.
"Di canto?!"
"Sì, sì! In fondo tu ed io stendiamo tutti quando andiamo al karaoke, non abbiamo mai avuto rivali! E a proposito! Ti comunico che oggi c'è il primo incontro, subito dopo le lezioni!"
Non ho la forza di risponderle.
Poggio così i gomiti al tavolino e prendo la testa tra le mani.
Avevo deciso che il club di calcio sarebbe stato più che sufficiente!
Anzi, proprio non avevo neanche mai preso in considerazione l’idea di fare qualcos'altro, mi sarebbe bastato solo quello, così poi avrei avuto tutto il tempo di pensare a...
Un lampo e nei miei pensieri si fanno strada facilmente le vere intenzioni di Yukari.
Semplicemente non voleva stessi troppo da sola, avendo così molto tempo libero per sentire la mancanza di Tsubasa.
E per fortuna che in questa posizione nessuno può vedermi, perché mi commuovo.
Le lacrime mi annebbiano la vista ma riesco comunque a ricacciarle indietro e mentre lo faccio, ringrazio il cielo per avermi permesso d'incontrare la mia migliore amica.
Con un sospiro, rialzo la testa nella sua direzione e noto subito il suo sguardo titubante, che mi fissa.
"Spero che sia veramente forte questo professore, lo spero proprio per te!" esclamo sorridendole, in modo che possa intuire che la sto ringraziando, consapevole ora di ciò che ha fatto per me.
Yukari risponde al mio sorriso con dolcezza.
"Non minacciarmi, Nakazawa!" torna a fare la spavalda ora.
"Ti è andata anche troppo bene, perché prima del club di canto avevo pensato a quello di cucito e lo sai che in quel campo ti straccio!" e ironicamente mi fa l'occhiolino, suscitando così l'ilarità di tutta la tavolata, che probabilmente stava origliando la nostra conversazione.
Sorrido anch'io e mentre la guardo minacciare Ishizaki con una forchetta di plastica a causa di una delle sue solite battute, penso che nonostante tutto, sono una ragazza fortunata.
Grazie di cuore, Yukari!
 
 
 
Così, finite le lezioni, mi ritrovo seduta nell'aula di musica.
Più che un'aula è un piccolo auditorio, con un altrettanto piccolo palco, al centro del quale fa bella mostra di sé un pianoforte a coda.
Noi ragazzi iscritti siamo seduti sulle poltroncine della platea.
Mi guardo intorno e scopro con sollievo che non saremo in tanti a seguire questo corso, al massimo una ventina.
Meglio così! Meno spettatori ci sono, meglio è...
E mentre sto meditando che probabilmente io sono l’unica ad aver subito un’iscrizione a sorpresa a questo club, sento una botta contro la mia spalla.
È Yukari, che richiama la mia attenzione su un uomo che sta entrando in aula proprio ora.
Deve essere il professore.
È abbastanza alto noto, di corporatura robusta e i capelli bianchi sono tagliati a spazzola.
Indossa occhiali dalla montatura chiara, dovrà avere circa cinquant'anni.
Forse anche qualcuno in più.
"Ho detto che era un genio non un figo, te lo ricordi Sanae, vero?" mi chiede Yukari, facendo l’occhiolino.
Sorrido, sussurrandole di stare zitta.
"Buongiorno, mie care ugole d’oro!" esordisce così il professore.
"Buongiorno anche a chi è convinto di esserlo, ovviamente!" e tutti sorridiamo.
"Sono il professor Tadai e sarò il vostro responsabile di club per quest'anno e per gli anni in futuro, se ci sopporteremo a vicenda!" continua con una smorfia del viso divertente.
"Il nostro primo incontro di oggi sarà abbastanza breve, non staremo qui a fare le dovute presentazioni in modo classico. Primo: ci annoieremmo a morte. E secondo: una volta usciti di qua, io non mi ricorderei un accidenti di nessuno di voi. Quindi vi chiedo semplicemente di prendere un foglio bianco, scriverci il vostro nome e la classe di appartenenza, la scala di note che riuscite a raggiungere con la voce, ammesso che qualcuno di voi lo sappia, ma credo di no, se no io che ci sto a fare? E tre canzoni tra le vostre preferite, così farò prima a capire che soggetti siete."
Sorrido ancora, divertita dal comportamento eccentrico del mio nuovo professore di musica.
Dopo aver preso un foglio di carta bianco dalla borsa, scrivo in alto a sinistra il mio nome e la classe poi mi metto a pensare alle mie tre canzoni, cercando di non farmi influenzare troppo dal mio pessimo stato d’animo.
1. "Fragile" dei Police
2. "As" di Stevie Wonder
3. "Pastime Paradise" sempre di Stevie Wonder
Butto giù sul foglio, il risultato mi sembra possa andare.
"Ok,ragazzi! Se avete fatto consegnate pure. Potete andare, per oggi va bene così!" esclama il professore, mettendosi a suonare al pianoforte.
È una melodia, quella che esce dal vecchio strumento, che sembra arrangiata sul momento.
Il suono è limpido e sale in crescendo mentre lasciamo i nostri fogli sul legno consumato del piccolo palco.
Quando esco dall'aula penso soddisfatta che ho avuto un’impressione positiva di questo corso e che forse trovare nuovi interessi, è proprio quello che ci vuole in questa fase della mia vita.
Perché nonostante cerchi di non darlo a vedere, sto veramente troppo male.
Perché il dolore dentro di me è vivo come se fosse stata solo ieri, l'ultima volta che ho visto Tsubasa e ogni giorno finisco per avere la testa che mi scoppia, nel tentativo di distrarre i miei pensieri da lui.
Perché è passato solo un mese da quando se n'è andato ma è ancora impossibile abituarmi in qualche modo alla sua assenza.
 
 
 
Dopo una cena che mi è sembrata interminabile e dopo aver dovuto lavare i piatti nell'insofferenza più totale, mascherata ovviamente dalla mia solita faccia di bronzo, sono riuscita a salire in camera mia e ad accendere il computer.
Trepidante, aspetto davanti allo schermo che si carichi poi apro la mia casella di posta elettronica, con le mani che tremano e con un nodo alla bocca dello stomaco.
 
UN NUOVO MESSAGGIO
E quando leggo il nome del mittente, il mio cuore inizia a battere più veloce.
TSUBASA OZORA
Senza resistere un secondo di più, apro la mail e leggo avidamente ogni singola parola.
Leggo che sta bene, che sta cercando d'integrarsi anche se è dura e che spera di farcela a entrare in squadra, allenandosi anche il doppio, se necessario.
Mentre i miei occhi continuano a scorrere sullo schermo però, inizio inevitabilmente a piangere.
Mi chiede come sto...
Sono stata meglio, Tsubasa…
E com’è andato il primo giorno di scuola.
Mi manchi scrive alla fine dell’e-mail.
"Anche tu, non immagini quanto..." rispondo come se potesse sentirmi, nascondendo il volto tra le mani.
E il mio pianto aumenta man mano, disperato come ogni sera.
 

Vorrei ringraziare di cuore chi ha lasciato commenti sull’inizio della mia storia e anche chi si è limitato semplicemente a leggerla.
A presto, OnlyHope^^
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: OnlyHope