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Autore: Mirella__    09/02/2012    2 recensioni
Cos'è successo dopo la partenza di Goku? Questa storia parte dal finale di Dragon Ball GT. Non lascerà molto spazio ai sentimenti amorosi dei giovani mezzosangue ma parlerà del loro futuro da guerrieri Saiyan.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I saiyan avevano cominciato la distruzione del pianeta.
Al sicuro, nella mia navicella, potevo già vedere le prime vittime e presto il gruppo di scimmioni sarebbe arrivato nella città di Rotes, centro della vita politica del pianeta.
Sarebbero morti tutti. Avrei potuto avere la mia vendetta. Una volta che avrebbero completato la distruzione li avrei lasciati in quel luogo. Non mi aspettavo fedeltà, come aveva detto Vegeta. 
Io avevo rotto il patto per primo, questo era vero, ma Vegeta mi avrebbe pugnalato alle spalle alla prima occasione.
Intanto l'esercito di scimmioni avanzava impetuoso verso la città.

-Dobbiamo sbrigarci- dissi al guerriero che mi era a fianco.
-Non possiamo avvicinarci, non ancora, Comias ha fatto male i calcoli sulla luna. Si è perso in un bicchier d'acqua-
-Ahahahaha, bicchier d'acqua come sei divertente aahahhhah- re Kaioh rideva come un pazzo, mentre noi spingevamo i motori della navicella al massimo, dovevamo impedire di far morire altra gente.
-Ma re kaioh lei non aveva alcun potere in questa parte dell'universo- dissi con un moto d'irritazione per il suo senso dell'umorismo -Com'è riuscito a contattarci?-
-Non posso dire molto, cara- la sua voce assunse un tono scherzoso -diciamo che la re Kaioh del sud non è molto brava al gioco d'azzardo-
-Perché non usiamo il teletrasporto?-chiesi sbattendo i pugni sui comandi.
-Perché arrivereste subito col teletrasporto e ora proprio non potete, la luna si sposterà tra un pò di tempo e se vi catapulterete in quel pianeta peggiorereste la situazione. Questo è l'unico risultato che avreste-
Eravamo in contatto con la divinità da un sacco di tempo e la trovavo alquanto irritante, ci aveva contattato per dirci che un gruppo di scimmioni era andato all'attacco del pianeta Frìo e che non trovandoci sulla terra aveva dovuto vagliare con le lunghe antenne l'intero universo in cerca delle nostre auree. Le auree dei saiyan rimasti. Ma non le aveva trovate.
Come avesse ricevuto quell'incarico importante ancora non l'avevo capito.
Lui ci cercava, sulla terra non ci trovava e il motivo era che aveva trovato cinque scimmioni su un pianeta (il numero almeno avrebbe potuto suggerirgli l'identità) lontano. Ma certo sforzarsi di fare due più due era troppo per un uomo del suo calibro.

Mi ero risvegliata da poco e la mia aura era debolissima, ma il guerriero che mi aveva salvata era talmente forte che la sua aura poteva essere percepita in ogni dove, sempre se lui avesse voluto.
-Ecco, la luna si è spostata ma le onde bluz sono molto più potenti di quelle della terra, quindi dovrete aspettare un altro pò per poter scendere nel pianeta e non trasformarvi in Oozaru-
Sbuffai e cominciai a fare avanti e indietro nella stanza.
Mezz'ora dopo.
-Il momento è giunto, potete andare- il dio stava per mettersi a ridere e dire un altra stupida battuta ma per fortuna una mano si era posata sulla mia spalla e ci eravamo ritrovati sul pianeta Frìo. L'opera di distruzione era iniziata. I mezzosangue e il saiyan sarebbero rimasti Oozaru per un ora. Avrebbero potuto distruggere il pianeta in cinque minuti.
-DOBBIAMO SBRIGARCI NONNO- gridai fra gli edifici ridotti in cumuli di cemento.
Nonno. Non avevo detto quella parola per un sacco di tempo. Nemmeno rivolgendomi al padre di mia madre.
Chiamavo mio nonno materno con nomignoli.
Mi riscossi dai miei pensieri quando un bambino uscì dalle macerie chiamando a gran voce la madre, probabilmente morta. Mi avvicinai a lui ma mi guardò terrorizzato. Notai che il suo sguardo era fisso sulla mia coda.
-Andiamocene- dissi allontanandomi dal bambino.
-Un attimo Pan- disse Goku. Stava sollevando i detriti e faceva un gran polverone.
Riemerse da quella nuvola con qualcosa in braccio. Non qualcosa, qualcuno.
-Questa è tua madre, piccolo?- chiese rivolgendosi all'alieno. Lui annuì e si avvicinò correndo verso mio nonno. Non era terrorizzato come quando aveva guardato me.
Son Goku mise le mani sul viso della donna e un' aura d'oro si espanse dalle mani di mio nonno per poi trasferirsi sull'aliena. 
Lei sbatté gli occhi e riabbracciò suo figlio mentre noi andavamo alla ricerca degli altri.
Mi aveva salvata. Nonostante la rabbia che provavo per lui mi aveva salvata.
Certo, non era un tipo da portare rancore.
-Sai è giusto che tu sia arrabbiata con me. Quando me ne sono andato col drago ho assorbito i suoi poteri e sapevo cosa vi succedeva. Sono diventato anche io una specie di divinità quando mi sono fuso con lui. Sai una cosa è stato strano perché lui era tutt’uno col supremo però per fondersi con me si è come diviso, non so spiegartelo.- Mio nonno aveva cominciato a parlare senza che io gli avessi chiesto niente. Non pretendevo spiegazioni. Ma dovevo sapere una cosa.
-La conclusione è che dopo tutta questa faccenda, quando saremo tornati sulla Terra tu ci lascerai nuovamente, vero?-
Lui annuì e io guardai altrove.
-Stavolta la scelta non spetta a me Pan, vi spiegherò tutto non appena sistemeremo la situazione-
Chiusi gli occhi e aumentai la velocità del volo. Ci stavamo avvicinando ai nostri obiettivi. 
Non avevo provato felicità quando lo avevo rivisto. Qualcosa dentro di me mi aveva detto che lui non sarebbe rimasto e ora ne avevo la conferma.
Repressi i miei sentimenti e tacqui. Ci avevo sperato.
Anche se non consciamente avevo sperato che lui rimanesse con noi e invece stava per andarsene di nuovo.
Un frastuono assordante ed eccoli comparire.
I grandi Oozaru.
Stavano distruggendo tutto e tutti.
La puzza del fumo giunse alle mie narici e tossì.
-Dobbiamo tagliar loro la coda- dissi non appena mi fui ripresa dall'attacco di tosse.
-NO, assolutamente no- dobbiamo riuscire a portarli lontano dalla città verso quei campi- guardai nella direzione indicata dal suo dito. La distesa di coltivazioni sembrava non finire mai e dato che quella zona non era ancora stata toccata dalla furia degli scimmioni trasmetteva una sensazione di sicurezza, estremamente falsa però.
Fra gli scimmioni uno si differenziava.
Il pelo di quattro Oozaru era scuro ma quello del quinto era del colore del sole.
-Nonno, quando ti trasformasti in scimmione per distruggere Baby, il colore del tuo hem... pelo era biondo, come quello- mi concentrai sulla sua aura e scoprì che era
-Gohan- sussurrò mio nonno.
-Pan, tu mi hai fatto rinsavire quando ero nella sua stessa situazione, quello stadio precede la trasformazione del quarto livello, credo che tu possa fare qualcosa, io cercherò di calmare gli altri, ora vai.-
Mi chiesi perché aveva escluso il taglio della coda come soluzione ma in quel momento non potevo pensarci dovevo solo far ragionare mio padre.
Mi avvicinai a lui in volo e guardai il suolo. Si potevano vedere le prime vittime.
Con un groppo in gola continuai ad avanzare e arrivai all'altezza dei suoi occhi.
Era la seconda volta che mi succedeva ma questa volta ero preparata -Papà- strillai ma lui non mi sentì.
Ci riprovai -Gohannn- gli occhi dello scimmione dorato si posarono su di me.

(Il punto di vista ora cambia, sarà Gohan a parlare e agire)

Era come se fossi prigioniero nel mio stesso corpo.

Non vedevo quello che avevo d'avanti.
Il dolore per la perdita della mia bambina era troppo forte. Sapevo cosa mi stava succedendo e sapevo che se avessi voluto avrei potuto riprendere il controllo di me stesso.
Ma in quello stadio, dove la bestia si era impossessata dell'uomo il dolore e la forza erano come due strade divise.
Potevo scegliere di intraprendere quella della sofferenza, ritornando ad essere un uomo.
Oppure potevo scegliere quella della forza, dove la mente umana non esisteva così come il dolore. Dovevo sbrigarmi a scegliere o il mostro avrebbe preso il sopravvento. Ero fortemente tentato dal scegliere la seconda strada.
-Papà-
Quella parola mi sembrava pronunciata ad alta voce mi fece rinsavire, solo per pochi attimi, ma poi pensai che fosse stata solo una parola detta dalla mia mente distrutta.
-Gohannn- quella voce. Chiara, squillante, dolce, melodiosa.
Ad un tratto decisi di dare un'occhiata al mondo e allora la vidi.
La mia piccolina, era li d'avanti a me.
Ma allora non era morta. Una parte lontana di me si chiese come fosse possibile che lei fosse li ma non vi badai.
I miei occhi si bagnarono di lacrime e il mio corpo che fino a quel momento si era mosso continuamente restò immobile.
Pan mi si avvicinò e posò una mano sul mio muso.
Quel tocco mi fece scegliere la strada giusta e scoprì che quella del dolore era anche quella della vita.
Il mio corpo cominciò a emettere una luce dorata.
Chiusi gli occhi dell'Oozaru e li riaprì con quelli del Super Saiyan di quarto livello.
Anche stavolta non m'importava del nuovo livello ma stavolta non era per il trauma di perdere una figlia, ma per la felicità di ritrovarla.

Angolo dell’autrice
Salve a tutti, ecco un nuovo capitolo.
Aggiornerò il più presto possibile.

  
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