La sera prima mi avevano convocata in salotto dicendomi che secondo loro stare la maggior parte del tempo con cinque ragazzi, seppure tra loro ci fosse mio fratello, non gli andava a genio. Io mi ero incavolata rispondendo che non ero da sola, c’era anche Hil!
Che cavolo!
Beh, la litigata è andata avanti per circa venti minuti e alla fine i miei si sono stancati e mi hanno messa in castigo per due settimane. Dico, DUE SETTIMANE!
E solo perché passavo i pomeriggio a casa di Liam e gli altri!
I genitori a volte sono veramente odiosi!
Comunque, me n’ero andata in camera mia nera di rabbia e avevo subito chiamato Niall, il mio migliore amico. L’unico, insieme a Hil, in grado di consolarmi; in quel momento avevo un estremo bisogno di lui.
Era veramente raro litigare con i miei e quando accadeva mi sentivo a pezzi.
Rimanemmo a parlare per circa un’ora e mezza, ma poi dovetti chiudere a causa del sonno che mi stava uccidendo. Già, amavo MOLTO dormire.
La mattina dopo non parlai con i miei e uscii di casa prima che loro potessero vedermi.
In quel momento ero troppo arrabbiata per perdonarli.
Presi l’ultimo autobus diretto a scuola e appena entrai fui letteralmente schiacciata dalla folla impazzita. La mattina era sempre così.
Scesi alla fermata prima per evitare di essere sbattuta a terra dai ragazzi che si dirigevano verso il liceo.
Neanche messo piede a terra che sentii una voce familiare alle mie spalle.
- Ehi bellezza, stai andando a scuola? - Era Harry che stava correndo per raggiungermi.
- Emh, direi di sì, Hazza - Amavo chiamarlo così.
- Beh se vuoi ti accompagno -
- Si, d’accordo. Voi oggi siete in radio? - gli chiesi con aria incuriosita.
- No, oggi registriamo. Domani andiamo in radio -
- Ah, ok. -
La nostra conversazione finì lì perché nel frattempo eravamo arrivati davanti a scuola.
- Beh, ci si vede. Salutami gli altri. - E con altri intendevo soprattutto Louis, di cui ero segretamente innamorata dal momento in cui lo vidi. Per segretamente intendevo che lo sapevano anche Hil, Niall e Zayn, che più o meno aveva capito tutto dal primo istante.
In quell’istante Hilary mi si parò davanti con un sorrisone stampato in faccia.
- Ciao Liz! - per poco non mi spaccò il timpano.
- Buongiorno a te! - le dissi abbracciandola in un mega-abbraccio da orso.
- Ho visto Hazza venendo; oggi registrano e domani vanno in radio - aggiunsi.
- Perfetto! Domani è sabato e non andiamo a scuola, quindi potremmo accompagnarli, no? - Hilary era innamorata di mio fratello da più o meno cinque o sei anni e da quando era diventato famoso faceva di tutto pur di stare con lui.
Da quando avevamo conosciuto gli One Direction eravamo cambiate.
Non nel senso che ci divertivamo in tutti i modi possibili o cose simili.
Semplicemente avevamo imparato ad apprezzare la vita, ad andare a qualche festa ogni tanto ma, soprattutto, a non continuare a guardare da lontano quello che ci piaceva.
Era inutile rimanere lì come delle sceme e aspettare che i nostri amati piovessero dal cielo. Dovevamo agire. E di sicuro i mezzi non ci mancavano. Eravamo belle, intelligenti e, diciamo, non ragazze da “una botta e via”.
Anche se finora non avevamo avuto successo.
Quandò suonò la campanella entrammo ognuna con i propri pensieri per la testa.
Io pensavo a Louis e all’imminente verifica di biologia e lei, probabilmente, stava pensando a mio fratello. Anche se erano ormai passati cinque anni, non mi ero ancora abituata al fatto che a lei piacesse Liam.
Buonasera! Ecco il secondo capitolo!
Allora, sinceramente a me non piace particolarmente, spero che non sia lo stesso per voi.
Grazie alle 3 persone che hanno aggiunto la storia tra le seguite e grazie alla persona che mi ha aggiunta tra i preferiti! Veramente grazie mille! *-*
Un ringraziamento particolare va a Keti ed Elisa, che mi sostengono sempre. Vi voglio bene!
Grazie, Vale