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Autore: magikale    09/02/2012    4 recensioni
un ragazzo figo e ricco sfondato, una semplice ragazza che diveterà la sua cameriera personale. una serie di avventure e di momenti dolci tra questi due ragazzi....spero di avervi incuriosito=)
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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POV Daniel

Eccoci di nuovo al pala ghiaccio, con Josh e Giulia. Era da un po’ che non uscivamo tutti in gruppo.
Ashley sembra una bambina sul ghiaccio, ma non provate a farglielo notare.
Io l’ho fatto e mi sono ritrovato col culo a terra, immaginate come ci sono finito. Poi il coglione del mio amico sta facendo l’esibizionista. Sta facendo zig-zag tra le altre persone ad una velocità incredibile.
“Josh, smettila di fare il pagliaccio!” gli urlo inutilmente.
“Ehi, guarda questo.” Dice prima di spostare un piede di lato.
Mossa sbagliata. Inizia a scivolare sul ghiaccio dritto nella mia direzione.
“Josh, no! Fermati!” niente da fare, mi finisce addosso e cadiamo come due sacchi di patate.
Le nostre ragazze ridono attaccate al bordo, Ashley non ce la fa più e si piega per le troppe risate.
“Sportati scemo!” sbuffo spingendo via il mio amico. Raggiungo la Gattina e la aiuto ad alzarsi tendendole una mano.
Facciamo qualche giro insieme, poi vuole andare con Giulia e io vado a sedermi su una panca all’esterno della pista.
Dopo un’oretta mio padre mi chiama mio padre. Dice che devo tornare a casa perché ha urgenza di dirmi una cosa.
Avviso gli altri che non posso restare e la Gattina ci rimane male.
Vorrei rimanere qui ma quando mio padre ha quel tono serio di voce meglio fare quello che dice. Arrivato a casa entro nel suo studio. “Ciao papà. Cosa devi dirmi?”
“Siediti Daniel.”
Di male in peggio.
“Devi partire per un mese in Germania. Ho ricevuto delle richieste di investimenti per la mia azienda.”
Dimenticavo di dire che mi padre è anche il proprietario dell’azienda che produce e pubblicizza i vestiti creati da mia madre.
“Stai scherzando vero?”
“Sono serio Daniel. Io non posso muovermi perché in questo periodo c’è un casino di lavoro per la scuola.
Tua madre è ad una sfilata e tua sorella è troppo lontana.”
“Ma un mese è troppo! Come farò con la scuola? E Ashley?”
“Per la scuola non c’è problema, ho già compilato dei documenti per la tua assenza e seguirai delle lezioni lì in Germania.
Ashley capirà..”
“E sentiamo, quando dovrei partire?”
“Tra una settimana.”
“Così presto?”
“Si, non posso far aspettare quei signori.”
“Ma che se ne vadano tutti a quel paese!”
“DANIEL!”
“Cosa dovrei dirti? Che sono felice di lasciare per un mese la mia ragazza ed i miei amici?”
“Per lavoro Daniel, è per lavoro.”
“Per il tuo di lavoro. Non è il mio.”
“Ormai ho preso la mia decisione. Prepara le valigie. Questi sono i biglietti.”

Prendo i biglietti controvoglia e me ne vado.
Come farò a dirlo ad Ashley?

“Devi dirglielo.” Mi dice Giulia. Siamo sul tetto della scuola a parlare, la Gattina è a casa con la febbre.
“Giulia, spiegami come faccio! Vado da lei e le dico: ehi sai che devo partire per un mese e lasciarti qui da sola?
Per favore, soffrirebbe e basta.”
“Soffrirebbe di più se tu andassi via senza darle spiegazioni. Capirà Daniel.”
“Lo ha detto anche mio padre..”
“È giusto che lei sappia la verità..”
“Lo so, lo so. Oggi vedrò dirglielo.”
Le faccio capite che il discorso è chiuso e me ne torno in classe.
Non seguo neanche un minuto le lezioni, sto pensando alle esatte parole che le dirò.
Suona la campana dell’ultima ora e mi dirigo verso casa senza neanche salutare i miei amici.
Busso alla porta della sua camera ed appena mi risponde entro.
“Ashley, come stai?”
“Un pochino meglio, grazie.”
Anche se sta male, sul letto con la febbre alta, riesce a sorridere come sempre.
Appoggia la schiena alla testiera del letto e mi invita a sedermi vicino a lei. Mi avvicino e subito capisce che qualcosa non va.
“Daniel, sei triste per caso?”
“Devo dirti una cosa..”
“Dimmi.”
“Mio padre mi ha detto che devo partire un mese per la Germania.”
Il suo cuore perde un battito, riesco a sentirlo chiaramente.
“In che senso?”
“Devo incontrare delle persone per conto di mio padre, sono l’unico della famiglia ad essere libero da impegni.”
“Un mese?”
“Si.. Ash mi dispiace tanto! Ho cercato di far cambiare idea a mio padre, ma non ha voluto ascoltarmi!”
“Tra quanto devi partire?”
“Una settimana.”
“C-Così presto?”
“Mi dispiace..”
è l’unica cosa che riesco a sussurrare.
“Ci sentiremo ogni giorno, vero?”
“Certo! Non preoccuparti! Appena potrò ti chiamerò.”
Dico prendendole il viso tra le mani.
“Okay, cercherò di resistere.” Mi sorride. Le sfioro le labbra in un veloce bacio.
“Sto qui con te adesso, va bene?”
“Va bene. Abbiamo l’occasione per fare un po’ di studio in pace. Prendi i libri.”
“Ma che palle!”
sbotto mentre lei ridacchia.

È già passata una settimana e sono in aeroporto con gli amici e la Gattina.
Stanno annunciando il mio volo, prendo i bagagli e saluto tutti. Quando tocca a lei vedo delle lacrime scendere silenziose.
“Ehi, non piangere.. vedrai che un mese passa in fretta.” Le sussurro asciugandole le guancie e baciandola.
Cerco di far durare quel contatto il più a lungo possibile.
“Mi mancherai..” mi dice quando ci allontaniamo.
“Anche tu.”
Le lascio un ultimo bacio sulla fronte prima di andare verso la porta d’imbarco.
Mi volto un’ultima volta e faccio un ultimo saluto generale. Poi salgo sull’aereo.
Sarà il mese più lungo della mia vita.


SPAZIO AUTRICE
Mi dispiace che questo capitolo sia abbastanza corto ma l’ispirazione si sta sfumando.
Coooomunque.. Daniel deve partire per un mese.. cosa accadrà durante questo lasso di tempo? Bha chissà :P
   
 
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