“…addio…mio amato…Hanamichi…

 

...ci rivedremo…un giorno…e…tu…forse…mi amerai…

 

…Kaede Rukawa…”

 

Come posso leggere queste tue ultime parole, senza piangere, Kaede?

Come posso leggerle senza darmi dello stupido, senza odiarmi a morte?

Tu mi amavi!

Ed io ti ho ucciso!

Sono qui, nel gelo permanente della tua camera, con la lettera che tu non volevi che io leggessi fra le mani.

Se solo io mi fossi accorto dei tuoi sentimenti…

No, non li avrei ricambiati.

Però avrei cercato di capirti…

Avrei tentato di non odiarti.

E, sicuramente, ci sarei riuscito.

Questa volta non lo dico per vantarmi, ma perché l’odio che provo per te è, infondo, solo una consuetudine.

Da qualche parte ci dev’essere scritto che io devo odiare Kaede Rukawa.

Forse nella stella del destino, come hai detto tu.

Mi siedo a terra e cingo le gambe con le braccia.

E piango.

Ancora.

Ancora.

Probabilmente oggi esaurirò tutte le lacrime.

Per te, Kaede.

Per il mio peggior nemico e rivale.

Rivale?

Ma cosa sto dicendo?

Tu non eri mio rivale, non in amore, almeno.

Avrei potuto capire?
Forse sì.

L’ho capito?

No.

Scemo.

Stupido.

Idiota.

Non solo io, però!

Anche tu!
Perché non hai trovato un modo per farmelo capire, invece di ucciderti?
Non capisci che così non potrò più sfidarti?

Non vedrò più il mio riflesso nel mare dei tuoi occhi?

Piango di nuovo.

Beh, ma non ho mai smesso i piangere.

Quando ho saputo che tu…

…sei morto…

…ho iniziato a piangere e non mi sono più fermato!

Le lacrime scendevano da sole!

Sai, pensandoci bene, tu eri quello a cui tenevo di più.

Yohei e gli altri sono i miei migliori amici…

…ma non riescono ad accendere in me lo spirito combattivo che solo tu mi facevi venire.

Miyagi per molto mi è stato vicino, trovandosi nella mia stessa situazione amorosa…

…ma niente di più.

Mitsui mi assomiglia, come carattere perché è un teppista…

…ma non c’è nient’altro.

Akagi è uno di cui mi fido e che rispetto molto…

…ma mai quanto te.

Kogure è sensibile e dolce, un ragazzo d’oro, sicuramente…

…ma non ha lo spirito di rivalità.

Ayako e Anzai sono due persone a cui tengo molto perché è anche grazie a loro che sono diventato un campione…

…ma non solo a loro.

Haruko è la mia ragazza…

…sei il primo a cui lo dico, sai?
L’ho conquistata e ho capito che è una qualunque…

Non merita di certo le attenzioni del genio!

…

Ecco, ora mi manca il “do’aho” con cui mi avresti ammonito sentendomi parlare così.

Sì perché tu con i tuoi rimproveri, con le occhiate gelide e con le prese in giro, mi hai fatto crescere.

Capito cosa intendevo dire con “…anche grazie a loro…”?
Non è solo merito di Anzai e Ayako se sono così.

Loro hanno fatto la parte tecnica.

Tu quella morale.

Mi hai fatto maturare.

Grazie, Kaede.

Grazie, Kitsune.

Grazie per tutto…

…grazie per avermi fatto diventare un campione.

 

Ti voglio bene,

 

Hanamichi Sakuragi