Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: heyitsgeorgia13    09/02/2012    3 recensioni
Tutto successe in pochi secondi, senza che nessuno potesse evitarlo. Un piccolo incidente stravolse completamente le loro vite, trasformandole in un vero e proprio incubo. O quasi.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- Aspetta, aspetta. Ripetimi tutto da capo, ti prego, perché, sinceramente, non ho capito nulla – Blaine si passò una mano tra i capelli liberi dal gel, asasperato.
 Il ragazzo, seduto sulla poltroncina accanto al suo letto d’ospedale, sbuffò rumorosamente – Ti hanno mai detto che sei abbastanza lento nel capire le cose? – l’altro lo fulminò con lo sguardo – Okay ho capito, ripeto dall’inizio – sospirò – Io..mi chiamo Chris Colfer e sono un attore. Interpreto Kurt Hummel nel telefilm Glee, ed è per questo che noi due siamo praticamente identici. Perché io..sono Kurt – gli spiegò come se stessa parlando con un bambino.
Il riccio però scosse la testa – Non è possibile – decretò.
A quel punto Chris sbottò – Stammi bene a sentire Darren -  - Blaine – lo corresse il ragazzo – Si Blaine, appunto..Blaine so che la tua testa è talmento impregnata di gel e quindi ti è difficile farci entrare altre cose, ma purtroppo è così e non ci possiamo fare nulla, okay? Molto probabilmente, anzi diciamo sicuramente, tu e Darren, l’attore che interpreta te stesso nel telefilm, vi siete momentaneamente scambiati i corpi – gli spiegò.
Blaine rimase a guardarlo e poi magicamente annuì – Okay, ho capito. Ma la cosa mi spaventa e anche tanto – ammise scuotendo poi la testa – Anche a me Blaine, anche a me – lo informò il controtenore posandogli la mano sopra la sua, appoggiata al letto.
- Quindi noi siamo a Los Angeles? – gli chiese e il controtenore si limitò ad annuire – E Kurt e..Darren sono a Lima? – domandò ancora.
A quella domanda Chris però non sapeva rispondere. Più che altro era sicuro che si trovassero lì, ma che allo stesso tempo fossero in un altro mondo.
Sospirò – D-Blaine io più che altro credo che si trovino in un’altra dimensione – gli rispose con titubanza.
Il riccio abbassò e si lasciò scappare un singhiozzo. Il controtenore spaventato da quella reazione si alzò e gli passò una mano intorno alle spalle, stingendolo leggermente a se – Blaine troveremo il modo di farti tornare da Kurt e riportare qui Darren. Sono sicuro che ovunque loro siano, staranno pensando la stessa cosa. E non ti preoccupare, Kurt insieme a Darren è al sicuro – lo confortò.
Almeno di quello era sicuro. Pensava di conoscere abbastanza bene Kurt ed era sicuro che in quel momento era nel pieno di una crisi isterica e che Darren avrebbe fatto di tutto per calmarlo.
 
- Oh mio dio, non è possibile okay? Tu non puoi essere chi hai detto di essere veramente e Blaine trovarsi dall’altra parte degli Stati Uniti, con me stesso anche se lui non è me. Hai capito? – era più di mezz’ora che Kurt andava avanti così e Darren cominciava ad avere un mal di testa lancinante.
Sospirò profondamente – Kurt ti chiedo per favore, potresti sederti e calmarti per cinque minuti? – gli chiese dolcemente.
Il ragazzo dagli occhi chiari lo fissò mordendosi il labbro – Okay va bene – acconsentì lasciandosi cadere sulla sedia accanto al letto.
Il riccio annuì compiaciuto, non era poi così difficile avere a che fare con Kurt Hummel – Okay ora stammi a sentire. Per quanto tutto questo sembri strano ed elettrizzante.. - -  E terrificante – aggiunse l’altro – Va bene..dobbiamo trovare un modo per tornare alla normalità – gli spiegò e il controtenore continuò ad annuire.
A guardarlo comportarsi così gli venne solo da ridere. E così fece: gli scoppiò letteralmente a ridere in faccia – E ora perché ridi? Non ti aspetti che sia io a trovare un’idea per farvi tornare indietro, vero? – gli chiese scandalizzato e allo stesso tempo infastidito.
Darren scosse la testa – Vuoi rivedere o no Blaine – a quelle parole Kurt tornò a tremare – Ti sembra una cosa da dire? Certo che voglio riaverlo qui – sbottò mentre i suoi occhi si riempirono di lacrime.
Il riccio lo guardò terrorizzato – Okay..non intendevo farti preoccupare così tanto. Ti prego respira – disse visto che il giovane stava per avere una crisi di panico – Kurt, ti scongiuro, calmati – insistette – Vieni qua – gli disse poi facendogli spazio accanto a se.
Il giovane lo guardò mordendosi il labbro inferiore e, senza pensarci due volte, si accoccolo contro il suo petto – Kurt ti prometto che andrà tutto bene, okay? Troveremo un modo per far tornare tutto alla normalità. E così faranno anche Blaine e Chris. E se c’è una cosa di cui non ti devi proprio preoccupare è che Blaine si trovi da solo, perché ti posso giurare che Chris gli starà sempre accanto – lo consolò mentre l’altro si limitò ad annuire e abbozzare un mezzo sorriso.
Rimasero così, in silenzio, per qualche minuto poi Kurt tornò a parlare – Quindi non potremo neanche metterci in contatto con loro? – gli chiese e Darren scosse la testa – Non lo so, ma troveremo un modo anche per quello – gli rispose più convinto che mai.
 
- Per prima cosa direi di cambiare i vestiti, visto che il dottore ti ha dato il permesso – Chris gli passò i vestiti di Darren e lo spinse leggermente verso il bagno.
Il riccio, un po’ riluttante dati i vestiti che gli aveva messo in mano, entrò nel bagno. Vi rimase dentro per più di dieci minuti, e quando vi uscì sembrava alquanto spaesato.
Il controtenore rise – Che c’è? – gli chiese divertito e Blaine fece una smorfia – Io..questi vestiti sono strani. E anche un po’ troppo, troppo.. – gli confessò – E i capelli non stanno apposto..posso avere un po’ di gel? – chiese timidamente.
A quelle parole Colfer scoppiò in una risata – Blaine..Darren non mette mai il gel nei capelli, tranne quando è sul set, e solo perché deve interpretare te – gli spiegò – E sinceramente non capisco perché tu lo faccia..ti stanno bene quei ricci ribelli – aggiunse.
Le guarce del moro presero immediatamente colore – Me lo dice sempre anche Kurt – ammise – Ho inziato ad ingellarli il primo giorno alla Dalton. Volevo fare buona impressione e lasciarmi dietro il “vecchio” Blaine. E poi, sinceramente, detesto i miei ricci – gli spiegò.
Chris gli sorrise – Non deve essere stato facile passare tutto quello che hai passato – il riccio scosse la testa mordendosi il labbro – Non ti preoccupare, ti capisco – gli disse l’altro offrendogli un altro sorriso.
Blaine lo guardò confuso – Anche tu.. – ma il controtenore scosse la testa – Abbiamo tutta la serata per conoscerci meglio. Ora credo che dovresti chiamare tua madre..volevo dire la mamma di Darren. Non penso che voglia venire a conoscenza dell’incidente del proprio dalla tv o da internet – gli confessò.
Il moro annuì debolmente e mise le mani in tasca alla ricerca del cellulare. Proprio in quel momento però Teenage Dream di Katy Perry invase la piccola stanza d’ospedale.
Entrambi si girarono verso il tavolino accanto al letto – Kurt.. – mormorò il riccio mentre Chris lo guardava teneramente.
Sapeva quello che quel povero ragazzo. Anche se non lo dava a vedere tutta questa situazione stava colpendo anche lui.
- Vai a vedere chi è – lo incitò e timidamente l’altro si avvicinò al comodino. Prese in mano e lesse il nome del destinatario della chiamata – Mia – ripetè ad alta voce, rivolgendo poi al’altro ragazzo uno sguardo confuso.
Al suono di quel nome Chris scosse la testa – È la ragazza di Darren. Ti conviene risponderle prima che scoppi la terza guerra mondiale. Poi ti spiego – lo informò.
Blaine annuì e titubante rispose al cellulare – P-pronto? - - Darren Everett Criss finalmente ti sei deciso a rispondere a questo benedetto telefono – la ragazza strillò dall’altra parte della cornetta.
Istintivamente il moro allontanò l’iphone dall’orecchio – Io..scusa stavo..sono in ospedale e..ero in bagno..e hai capito no? – balbettò – In ospedale? Che ti è successo? – continuò a strillare l’altra.
Lui sospirò – Ero in macchina, stavo attraversando l’incroce e un’altra macchina, che è passata con il rosso, mi ha tamponato. Non è niente, ho solo qualche livido qua e la – gli spiegò e la sentì sbuffare – Hai bisogno che venga lì? – gli chiese abbassando decisamente il tono di voce – Uhm..non ti preoccupare Mia. C’è qui Chris, mi riporta lui a casa – gli rispose.
A quelle parole la ragazza scoppiò a ridere istericamente – Dovevo immaginarlo – disse in tono sarcastico – Comunque ti ho chiamato per avvisarti che, visto che tra noi è ormai finita, domani mattina passo a prendere la mia roba. Ci vediamo Darren – aggiunse prima di riagganciare senza dargli il tempo di ribattere.
- È pazza – mormorò posando il cellulare sul tavolino. Chris, dietro di lui, rise divertito – Lo dice anche Darren, ogni tanto, ma si amano – disse in tono quasi sconsolato.
Blaine alzò lo sguardo, incontrando i suoi occhi chiari -  Quindi Darren è etero? – gli chiese e il controtenore annuì – O almeno, così dice lui. Anche se le fan..lascia perdere – precisò – E interpreta un ragazzo gay? – l’altro annuì ancora una volta.
Il riccio andò a risedersi sul letto – E tu sei..gay? – domandò ancora – Si, cento per cento gay – confermò – Beh, Mia e Darren si solo lasciati – lo informò il moro prima che il dottore rientrasse nella stanza.
Christopher rimase spiazzato da quella notizia.
 
Darren e Kurt erano ancora accoccolati sul letto d’ospedale, quando una donna sulla quarantina e un’uomo sulla cinquantina entrarono nella stanza.
- Piccolo mio – quasi urlò la donna vacendo spaventare i due ragazzi.
Kurt con uno scatto scese dal letto e si allontanò da esso, lasciando spazio alla signora Anderson – Che cosa ti è successo? – gli chiese preoccupata, prima di abbracciarlo – Ahia – si lamentò il riccio visto che la signora lo stava stringendo un po’ troppo.
Il ragazzo riuscì ad incontrare gli occhi del controtenore per quanche secondo e lui gli mimò un “mamma e papà” prima di andare a sedersi sulla sedia lontano dal letto.
- Ma..mamma mi stai facendo male – la informò e la donna si staccò immediatamente da lui – Allora Blaine, vuoi dirci come sei finito qua dentro? – gli chiese il signor Anderson.
Darren cercò di fare mente locale – Stavo andando da..Kurt e mentre attraversavo l’incrocio una macchina, passata con il rosso credo, mi è venutra addosso – spiegò, sperando che quella fosse la vera versione dei fatti.
- E hai chiamato prima lui? – insistette Edward. Il riccio guardò il controtenore e poi fulminò l’uomo con lo sguardo.
Allora era vero che il padre di Blaine non accettava l’omosessualità del figlio. E molto probabilmente non accetava neanche che lui fosse innamorato di un ragazzo stupendo.
A rispondere fu proprio Kurt – No signore, mi ha chiamato il suo dottore. Penso che abbia controllato le sue ultime chiamata e l’ultimissima era la mia – gli spiegò facendogli un sorrisetto.
Il moro trattenne una risata alla vista della faccia che aveva appena fatto Kurt.
L’uomo sospirò e si trattenne dal rispondere male – Okay Elena, credo sia meglio andare a parlare con il dottore e vedere se possiamo portarlo a casa – disse rivolgendosi alla moglie che annuì, abbassandosi per dare un bacio sulla fronte del figlio – Blaine, tu comincia a cambiarti – si rivolse poi a Darren che annuì a sua volta.
Lasciati soli e due ragazzi si guardarono negli occhi e quello dagli occhi chiari sbuffò rumorosamente – Mi dispiace – disse il riccio mortificato e l’altro scosse la testa – Ci saremo visti tre volte, si e no, e ogni volta mi ha trattato così. Non ti preoccupare è tutto a posto. L’unica cosa che mi interessa è Blaine, e se per stare con lui devo avere a che fare con suo padre qualche volta..la cosa non mi da fastidio – gli spiegò e i due si sorrisero, prima che Darren si alzasse e andasse in bagno per cambiarsi.
-Il mio amato papillon – esclamò uscendo, un paio di minuti dopo, dal bagno – Anche se devo dire che quello fuxia rimarrà sempre il mio preferito – aggiunse poi ridacchiando.
Kurt annuì – Si, gli stanno da dio - disse – Beh se devo essere sincero io ho sempre preferito indossare la divisa, è più comoda. Mi mancano i ragazzi – ammise l’altro beccandosi una delle solite occhiatacce di Kurt.
Il moro sospirò –Parlando di cose serie, non avrai mica intenzione di lasciarmi in casa da solo con quei due? – disse preoccupato e il controtenore rise – Non ti preoccupare. Ora torno a casa e chiedo a mio padre se puoi passare la notte a casa mia – lo informò.
Darren storse il naso – Conoscendo Burt, ti ci vorranno anni prima che ti dica di si – esclamò rasseganto. L’altro scosse la testa – Non se tu dormirai in camera di Finn, visto che lui sta da Puck stasera – gli spiegò e sul volto del riccio si dipinse un sorriso.



Nota dell’autrice:
 
Sono tornata prima di quando pensassi.
Ci starete capendo poco o niente ahah ma non vi preoccupate, pian piano spiegherò tutto.
Una cosa che riguarda gli aggiornamenti: dato che riesco a scrivere molto in fretta, per ora vorrei provare ad aggiornare ogni lunedì e giovedì, così da avere anche tempo per continuare “You’re perfect” chi non l’ha letta vada a leggerla!
Grazie a quelle persone che hanno letto.
Spero che questo capitolo vi piaccia, fatemi sapere.
A martedì.
 
-Georgia


 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: heyitsgeorgia13