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Autore: Keskiyo    10/02/2012    1 recensioni
Tessa viene dall’Inghilterra,ama vestirsi in modo appariscente,il contrario è la sua migliore amica: Viola,che ascolta gruppi rock alternative e metal. Si conoscono da sei anni ed entrambe abitano nella più grande città d’Italia:Roma. Hanno diciassette anni e Viola odia la gente che Tessa frequenta. Gente troppo superficiale per Tessa che,per essere integrata a scuola,è costretta ad adattarsi a quelle persone così frivole. In Tessa cambierà qualcosa non appena deciderà di fare un grande “regalo”alla sua migliore amica,andare al concerto del suo gruppo preferito: i Bullet For My Valentine!
Ciaoo a tutti! È la prima volta che scrivo una storia su i Bullet For My Valentine,spero che vi prenda abbastanza per continuare a seguirmi!! Recensite se volete! Grazie,ciaooo!!! 
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Due mesi passano in fretta …

Che dire?Selvaggia e Antonio (il padre di Viola) sapevano già tutto non appena ho acquistato i biglietti,in quanto a Viola … gliel’ho detto una settimana fa e invece di saltare e gridare con i piedi per terra,ha iniziato a saltare sul letto urlando:<< Tu sei una pazza!!!!! >>. Poi è sbottata in lacrime dicendo quarantotto volte “Grazie” e settanta volte “Oh mio dio!”,lo so perché Lia le ha segnate su un foglio mentre le diceva.
Io e Viola siamo andate in giro per tre giorni. Tre giorni a straziare i commessi di parole. Tre giorni,dei quali due sotto la pioggia ed uno a creparsi di caldo. Tre giorni e sto ancora cercando quello che mi serve. Oggi,finalmente,mentre tornavo a casa un vestito blu ha catturato la mia attenzione,con tre bottoni neri sul davanti,un nastro sempre nero che si chiude con un fiocco dietro la schiena,la gonna a ruota e con delle spalline larghe nere. L’ho comprato subito,non costava neanche molto. Ora sono qui al caldo in camera mia a sentire i One Direction. Mi alzo dal letto e m’infilo il vestito per vedere come mi sta. Giro su me stessa.  Mi piace perché mi rispecchia,s’intona anche con le ciocche dei miei capelli. Sopra metto uno scalda spalle nero,come scarpe delle ballerine,calzamaglie e poi ovviamente la mia giacca in eco pelle nera. Mi tolgo tutto e indosso il pigiama. Chiamo Viola. << Pronto? >>. << Hey Violet >>. << Tess! >>. << Ho trovato il vestito! >>. << Davvero?! Com’è??! >>. << Bellissimo! Domani te lo faccio vedere! Dove ci prepariamo? >>. << Qui a casa mia! Voglio avere l’onore di truccarti! >>. Sono un po’ restia a farmi toccare la faccia da mani che non sono le mie,però accetto l’idea. << Okay,però il mascara me lo metto da sola,se poi mi ciechi cosa faccio al concerto? Ascolto i Valentini? Eh no! Devo almeno adocchiare qualche ragazzo carino! >>. << Tessa i ragazzi più belli del mondo saranno sul palco,chi se ne frega della marmaglia di gente che ci sarà! Si chiamano Bullet For My Valentine!! >>. Scoppio a ridere. << Va bene ascolterò qualche canzone,poi vedremo se ci saranno o no ragazzi carini! Intanto tu il mascara non me lo metti >>. << Va bene principessa del popolo! >>. << Violetta devo andare adesso … ci si vede domani a casa tua! Ah ma a che ora inizia il concerto? >>. << Alle dieci! Devi stare qui almeno alle otto per assistermi durante gli attacchi di panico! Ciao Tessolina buonanotte! >>. << ’Notte!! >>. Attacco. Mi lego i capelli con un elastico e prendo uno specchietto. Guardo se ho la matita ancora sotto gli occhi. Nessuna traccia. Anche se non saranno chissà cosa questi Valentini,o come si chiamano,sono emozionata lo stesso. Vrr,vrr,vrr. Un messaggio da Arianna:
Ehììììì Tessòòòò!! K fài?Iò stò còn Mààrìò!Ahàhàhàhàhàh qùànt’è stùpìdò!Sì vòlèvà fà Jèggì mà lèì glì hà tìràtò ùn càlcìò è pènsò k mò è càstràtò àhàhàhàhàhàhàh!
Meglio se vado a dormire e spengo il cellulare fino a domani mattina. Sono tentata dal fatto di spegnerlo … per sempre.

La sveglia suona,ho dormito quattro ore,sono tentata di non andare a scuola eppure mi alzo.

La mattinata passa,lentamente ma passa,fra la mia ipocrisia e la stupidità della mia compagna di banco Marcella (Marcy La Crazy … che schifo). Mangio due toast con a pranzo con papà e verso le tre e mezza sento tornare mamma da lavoro.

Cerco di rilassarmi per tutto il pomeriggio,ma non ci riesco …

Rimango tesa finchè non arrivo a casa di Viola,durante quel quarto d’ora canto in inglese (la mia lingua madre) pensando a Wolverhampton,ai prati e alla mia stanza dai colori pastello. Non posso lamentarmi,Roma mi piace e senza Viola qui,non sarei mai riuscita a restare.

Entro in casa di Viola,sento solo uno strillo,poi un’esserina piccola dai capelli boccolosi che mi abbraccia la gamba:Lia. << Tessa!Aiuto!Viola mi fa il mostro del solletico!! >>. Viola esce dalla camera di Lia,con un drago di pezza avvolto intorno al collo e un paio d’occhiali da sole. << Awr,awrrrr!!! SONO IL MOSTROOOOOOO!! Oh! Ciao Tessolina! >>. Lia scappa in cucina. Abbraccio il “mostro”Viola. Faccio una domanda che non avrei dovuto mai fare. << Emozionata per stasera? >>. Caccia uno strilletto e corre in camera sua. La seguo e il “mostro” è tornato normale. Viola per l’occasione si è fatta attaccare delle extension lilla ai capelli lunghi e neri. Sul letto c’è il suo corsetto … è davvero bello. La gonna è di tulle nera,mentre la parte di sopra ha dei ricami gotici neri su uno sfondo viola. Poso la busta con dentro il vestito,a terra. Viola ne approfitta per tirarlo fuori. << è bellissimo Tessa! È vero ti rispecchia! >>. Ci iniziamo a preparare. Viola prende i trucchi e si mette all’opera.

Sono le nove e un quarto,Viola s’infila il corpetto e gli anfibi.

Alle nove e mezza salutiamo tutti e usciamo di casa scattanti come molle.

  
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