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Autore: Christine_Heart    10/02/2012    3 recensioni
Questa piccola idea, è nata come intermezzo tra il secondo e il terzo capitolo della celebre saga!
Le stelle brillavano silenziose nel cielo tranquillo della luna boscosa di Doren, la luna dove si tenevano i corsi di sopravvivenza degli allievi padawan. Paa-soy respingendo un brivido, si coprì meglio col mantello e si appoggiò al costone di roccia che sovrastava un’ampia vallata ai margini della foresta,dove si era fermato per riposare.
Era...

...Perdonate...
...Tutto il resto è storia! ^^
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Mace Windu, Nuovo personaggio, Yoda
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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2°capitolo
Lontano dal pianeta silenzioso


1)
Ryddell non riusciva a dormire per il caldo opprimente.
Aveva accettato quel lavoro periodico presso il radiofaro di Moddor, dopo che la fabbrica di materiale da costruzione dove era impiegato, su Romula, era stata chiusa per i debiti contratti dal padrone nella speranza di tenerla a galla ed evitare il licenziamento dei suoi operai.
Era una brava persona il vecchio Tibboh, ma le commesse diminuivano sempre più dopo la venuta dei Fladnag i quali offrendo materiale e mano d’opera a prezzi inferiori , avevano messo in crisi molte piccole fabbriche come la sua. Voleva bene ai suoi operai e pur di non lasciarli sulla strada con le famiglie, si era dannato a trovar loro un nuovo lavoro ed era riuscito a sistemarli tutti prima di partire per il suo pianeta natale, come aveva detto a tutti. Trovarono il suo corpo tra i rottami della navetta schiantatasi sul fianco del monte Soru, e tutti pensarono ad un’avaria…tutti, tranne Ryddell.
Conosceva quella navetta alla perfezione e sapeva con quanta cura fosse fatta la manutenzione.
Tibboh aveva scelto di andarsene lasciando un buon ricordo di sé e Ryddell nè aveva pianto…in fondo Tibboh era stato come un padre per lui. Stava ancora cercando di addormentarsi pensando al caldo opprimente, quando la sua attenzione fu attratta da un rumore proveniente dalla piazzola d’atterraggio laterale al radiofaro.
Si avvicinò con cautela all’oblò che dava sulla piazzola e vide nella penombra la figura di Tibboh che guardava nella sua direzione…
“Non può essere! Il vecchio Tibboh è morto da tempo!” esclamò Ryddell sorpreso.
Scosso com’era, non stava riflettendo sul fatto che Tibboh stesse lì, senza alcuna tuta o scafandro di protezione.
Non c’era atmosfera fuori del radiofaro, e se anche ci fosse stata, il freddo siderale avrebbe ucciso chiunque in pochissimi istanti, ma lui pareva non curarsene e restava lì a guardarlo e a sorridergli bonariamente.
Ryddel si riprese ed attivò tutti i visori della rampa verso Tibboh, che continuava a sorridergli, mentre indossava la sua tuta protettiva. Depressurizzò la camera d’uscita e quando il portello si aprì, con sua grande sorpresa vide Tibboh venirgli incontro…
“Hai trovato un buon posto Ryddell!”
“Tibboh…non capisco…qui fuori…ma come…”
“Mi ha fatto piacere rivederti Ryddell, sono contento che tu stia bene, ma ora devo andare…scusami!”
E così dicendo si allontanò verso il cratere di fronte alla stazione, lasciando un incredulo Ryddell a guardarlo allontanarsi nel nulla.

2)
Il sopralluogo non aveva dato un esito incoraggiante, ed Æon era piuttosto delusa di non avere trovato nulla d’importante per la sua ricerca. Aveva percorso il sentiero battuto da Paa-soy, aveva trovato i sensori ancora tarati sui trioch, aveva visto il luogo dove si era accasciato privo di vita, ma nemmeno una traccia, non un filo d’erba calpestato, non una radiazione residua…assolutamente niente!
La presenza di Paa-soy era tangibile, si notavano le tracce del suo passaggio, ma Ro-u-qa non aveva lasciato nulla che lasciasse presagire la sua presenza…
Se non fosse stato ritrovato il minuscolo dardo conficcato nel collo di Paa-soy, Æon avrebbe concluso che questi fosse morto per cause naturali e che per la prima volta Maestro Yoda e Maestro Windu avessero avuto una percezione sbagliata.
Ybsor era molto efficiente e stava analizzando alcune zolle di terreno, quando si rizzò in piedi assumendo un’espressione attenta.
Æon lo notò e impugnando la sua arma,si voltò nella direzione dello sguardo di Ybsor, ma non riuscì a vedere nulla nell’ampia vallata. Concentrandosi acuì le sue percezioni grazie alla forza, ma non sentì nulla nuovamente.
“Non c’è nulla da vedere Æon!” esclamò Ybsor ed aggiunse:
“Ho captato una comunicazione dal radiofaro di Moddor diretta al comando della IV flotta…pare che il guardiano abbia bisogno d’aiuto…e noi siamo attualmente i soli vicini a Moddor. Non possiamo ignorare la richiesta di soccorso!”
“Ybsor…abbiamo una missione da svolgere! Siamo a caccia…a caccia di fantasmi! Hai ragione. Torniamo alle nostre navette e andiamo su Moddor. Se è il caso aiutiamo il guardiano ma poi si torna qui ad indagare. Puoi comunicare che ci stiamo movendo?”
“Già fatto! Maestro Yoda approva”
Uno strano essere quest’androide, ma eccezionalmente efficiente.
Una macchina straordinaria pensò Æon dirigendosi alla navetta, seguita dal transmuta.
“Ybsor, perché non vai alla tua navetta?”
“Non ho una navetta! Struttura mi ha trasportato fin qui in forma molecolare. Mi ha scomposto su Nori e mi ha inviato qui sotto forma di segnale, poi ha ricomposto la mia struttura con atomi locali!”
“Capisco…beh la mia nave ha quattro posti…andiamo!”
“Non sembri molto convinta. Ti metto a disagio Æon?”
“Si,un po’ si! Sei quello che mio padre chiama …”
“Un congegno infernale” esclamò trionfale Ybsor
“Già, proprio così”
“Che significa quel termine? Quello cui hai pensato adesso?”
“Un insulto, Ybsor! Mi mette a disagio che percepisca i miei pensieri.”
“Posso non farlo se vuoi.”
“Si, per favore, fallo, dannata macchina infernale!”
“E’ forte il terrestre sai?!”
“Dai, andiamo…”

3)
Il radiofaro di Moddor era sullo stesso asse planetario di Doren e Braz e non ci volle molto a raggiungere l’installazione.
“La rampa d’atterraggio è di un tipo vecchio. Temo che non ci sia spazio sufficiente per questa navetta!” esclamò Ybsor.
“Cercheremo di posarci in quella piazzola di fianco, poi percorreremo il breve tratto fino all’ingresso a piedi.
Dai indossiamo la tuta.”
“Æon, dimentichi che non ne ho bisogno. Posso variare la struttura molecolare…”
“Tu invece dimentichi che il guardiano ha visto un fantasma che se ne stava tranquillamente all’aperto senza tuta, e tu intendi confermargli che è impazzito, presentandoti alla stessa maniera?”
“Uhm, già! Dove sono le tute?”
“Seguimi”
“Prepararsi all’atterraggio”
Ryddel li aspettava nella camera di decompressione.
Sembrava tranquillo anche se continuamente controllava lo schermo che mostrava la piazzola esterna.
“Ybsor, questa persona è spaventata a morte. Per favore, fare nulla che sia da umano, non trasmettere, non ricevere, e soprattutto non trasformarti, d’accordo?” esclamò Æon voltandosi verso l’androide.
Rimase per un’ istante immobilizzata nel trovarsi di fronte la replica del Primo Conestabile Than, suo padre.
“Quindi è tardi per cambiarmi…d’abito?” seguì un lungo attimo di silenzio
“Ybsor Nash da Nori, sei…sei…sei spregevole…io…io ti…”
“Æon, questa persona è spaventata a morte. Non fare atti inconsulti…” le sussurrò e si rivolse a Ryddell tendendogli la mano:
“Sono il Primo Conestabile Than, dell’armata federale. Abbiamo captato una richiesta di soccorso proveniente da questa luna.”
“La navetta ha le insegne dell’ordine Jedi. Cosa c’entra con i militari ?”
“Il mio attendente Æon che è anche il mio pilota, presta servizio presso l’accademia di Coruscant!”
“E allora?” Ybsor si fece avanti.
Il fisico del Conestabile Than sovrastava di molto Ryddell e quando lo afferrò per i risvolti della tuta da lavoro, lo sollevò di peso fissandolo con uno sguardo minaccioso.
“Capiamoci subito…hai richiesto aiuto, hai ottenuto una risposta e ora collabori, esercito, ordine Jedi o minatori che siano! Devo essere più esplicito?”
Ryddell scosse il capo
“Si…va bene”
“Si va bene, Signore!”
“Sì signore”
Æon era ammutolita in un angolo e osservava la scena.
Se non avesse saputo che quello era Ybsor, avrebbe giurato che quel gigante in uniforme era proprio suo padre.
Tutto corrispondeva, la voce, l’andatura e la sua famosa diplomazia spicciola.
Si aspettava che da un momento all’altro Ryddell volasse per la stazione, secondo le regole di quello che scherzosamente il Conestabile Than chiamava Combattivo Negoziato.
Presso i padawan quel modo di dire era molto usato ed era la preferita del suo amico Anakin, anche se maestro Yoda era contrariato da quest’espressione e maestro Windu la sopportava bonariamente.
Naturalmente avere tra loro la figlia del conestabile Than, suscitava tra i padawan una specie d’ammirazione e quell’espressione accompagnava quasi tutti i discorsi che erano intavolati con lei.
Ybsor lasciò il guardiano del faro, ed assunse un’espressione bonaria
“Ha un aspetto invitante…posso averne una coppa, per favore?” disse indicando la bevanda che Ryddell aveva appoggiato su di un monitor di controllo.
“Sì…certamente…da questa parte, signore.” rispose facendo strada.
Era ritornato il bonario Conestabile Than, suo padre, pensò Æon.
“Figlio di cosa?” chiese Ybsor fissandola
“Non spiare i miei pensieri, mostro!”
“E’ stato un caso Æon. Mi ha incuriosito quella forte emozione che hai provato. Cos’è una put…”
“Non è il momento…”
“Capisco, non è un complimento terrestre!”
“Decisamente no. Andiamo”
La bevanda era calda e gustosa, di un bel colore ambrato, molto rilassante.
Æon fissava Ybsor che sembrava gustarne appieno l’aroma, chiedendosi se una macchina potesse provare i sapori.
“Ci dica Ryddell…” esordì lei
“Quando è successo il fatto?”
“Circa otto enti (ore) fa, era appena tramontata la luna di Braz! Stavo cercando di addormentarmi quando ho sentito quel rumore…” “Sentito?” chiese Ybsor
“Sissignore, non l’ho udito, ma l’ho percepito…non so come spiegare…una sensazione!”
“Capisco…e poi?”
“Guardate” rispose Ryddell attivando il visore tridimensionale.
Æon e Ybsor osservarono le immagini con attenzione…
“Tutto qui Ryddell?” esclamò Ybsor
“E le sembra poco, signore? Il vecchio Tibboh è morto da tempo, e me lo sono trovato davanti così come voi in questo momento…e fuori di qui, dove la vita è impossibile!”
Ybsor lo fissò con aria comprensiva e poi disse “Ryddell, sulla luna prigione di Braz, stavamo sperimentando un dispositivo…un trasmettitore empatico. Le condizioni di vita sono proibitive lassù, e stiamo studiando un modo per aiutare i detenuti a recuperare una dignità, gratificandoli con ricostruzioni olografiche dei loro cari o di persone che essi abbiano stimato. E’ chiaro che qualche onda ha permeato questa stazione grazie all’allineamento con Braz nel momento del suo tramonto. Evidentemente, nel suo subconscio questo Tibboh aveva un’importanza primaria e la sua coscienza condizionata dal nostro congegno, lo ha ricreato per lei…”
“Le frasi che Tibboh ha pronunciato, sono le classiche frasi inserite nel database del programma” affermò Æon guardando Ybsor.
“Ha avuto una…allucinazione, provocata da noi involontariamente!” concluse lei
“Siete stati voi?”
“Forse abbiamo calibrato male l’emissione di onde dal trasmettitore, o la particolare posizione delle due lune hanno provocato questo…”ribadì Æon.
“Anche alcuni allievi su Doren, hanno accusato lo stesso inconveniente!”continuò Ybsor
“I nostri tecnici stanno già apportando delle modifiche a Struttura…il nostro programma, che purtroppo non è…perfetto!”
Æon sorrise maliziosamente guardando Ybsor mentre parlava.
Seguì un lungo silenzio rotto alla fine da Ryddell
“Ora capisco cosa c’entrano l’esercito e i cavalieri Jedi…questo quadrante è troppo lontano da tutto per giustificare la vostra presenza qui. Certo che quel vostro aggeggio…è convincente, ma per favore, aggiustatelo. Ho creduto di morire dalla paura…”
“Se è per questo abbiamo già dato disposizioni affinché lei sia trasferito e la stazione sia messa in automatico…abbiamo a bordo un droide che la sostituirà immediatamente.” continuò Ybsor.
“Potrà tornare su Romula, dalla sua famiglia e prendere servizio al magazzino di spedizione centrale…e, naturalmente, non dovrà far parola con nessuno di quanto è accaduto!” concluse.
Æon lo fissava come si guarda un pazzo, ma lui incurante accompagnò Ryddell verso l’alloggio…
“Potrà partire subito Ryddell. Credo proprio che saranno contenti di vederla tornare a casa così presto!”
“Grazie signore…davvero posso?” Ybsor si voltò verso Æon, rispondendo:
“Mentre venivamo quI, mi sono messo in contatto con l’elaboratore della compagnia, impartendo gli ordini necessari al suo trasferimento ed alla sua sostituzione col droide. E’ tutto a posto!”
Un sorrisetto diabolico apparve sul volto del transmuta.
In circa un t’uun, Ryddell era partito lasciando Æon e Ybsor da soli sul radiofaro.
“Ascoltami bene Ybsor…” esordì Æon appena la navetta di Ryddell lasciò l’orbita di Moddor
“Ascolta tu invece…ho percepito una presenza, di cui ho avuto sentore anche su Doren, ma che è scomparsa poco prima del tuo arrivo. Ho comunicato il mio piano a maestro Yoda, nel momento stesso in cui davo disposizioni per il trasferimento di Ryddell. Ora possiamo controllare la stazione da cima a fondo, indisturbati e senza pericolo per i civili!”
“Quale presenza…Ro-u-qa?”
“Forse…o forse no. Non posso essere più preciso fino a quando non avremo altri elementi.”
E così dicendo si diresse verso la camera pressurizzata che portava all’esterno.
“E come la mettiamo se arriva qualche altro equipaggio in missione di soccorso? Altri avranno captato il messaggio…”
“La richiesta di soccorso non avrebbe potuto arrivare che fino a Braz vista la scarsa potenza del trasmettitore…ma mentre lo ricevevo l’ho ritrasmesso come una sequenza di impulsi come se si trattasse di una prova apparati…del resto in questo quadrante, questa luna è conosciuta come il pianeta silenzioso…e credo sia meglio per ora che rimanga tale”
“A cosa ti riferivi riguardo a quella presenza?”
“Non lo so. Ho sentito una…energia che si va pian piano affievolendo. Guarda!” disse Ybsor avvicinandosi ad alcuni strumenti
“Non ci sono variazioni del campo magnetico, né della struttura molecolare…non ci sono incrementi delle radiazioni ma osserva questi picchi di energia che vanno affievolendosi…probabilmente il massimo è stato raggiunto quando è apparso il fantasma di Tibboh!”
“Una variazione del campo magnetico ?”
“Probabilmente si, ma non è segnalato dagli strumenti, né dai rilevatori di antimateria”
“Un gas o meglio del plasma!”
“Si è possibile, ma apparso da dove e per quanto tempo?”
Æon si sforzava di trovare una spiegazione, ma non riusciva a darsene una convincente, tanto da esclamare: “Allora vediamo. Abbiamo del plasma fantasma che su Doren ha ucciso, mentre qui va a far visita al guardiano del radiofaro tanto da spaventarlo e poi…”
“Avevamo del plasma fantasma! Gli strumenti non lo rilevano più, e nemmeno io”
“Diamo un’occhiata all’esterno?”
“Sai che non troveremmo niente…credo sia meglio tornare su Doren e continuare le nostre ricerche…”
Poco dopo erano in volo verso Doren.
Æon continuava a fissare la piccola luna che si allontanava.
Si sentiva a disagio, ma non capiva perché…
...voleva solo stare lontano dal pianeta silenzioso. .

Nda
Capitolo due! Che ne dite?
Scusate, ma ho poco tempo, qui nevica, e la bimba dentro di me, vuole correre a giocare!
Bacio.
Chris.
  
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