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Autore: BlueMoon1996    10/02/2012    1 recensioni
io e lui ci siamo pacificamente ignorati da quando ci
siamo conosciuti. D'accordo, devo riconoscere che non è precisamente vero dato il fatto che una volta quasi non finiva in infermeria perchè lo avevo affatturato di brutto, ma poi lui si era scansato. O quella volta che gli ho buttato tutto il porridge della colazione in testa solo perchè aveva fatto una battuta sarcastica sul mio conto. Diciamo che non siamo in buoni rapporti ma per la maggior parte del tempo ci ignoriamo, anche se condividiamo Al, che poveraccio, spesso non sa come comportarsi con noi, perchè, anche quando siamo noi tre insieme, io e Malfoy evitiamo accuratamente di parlarci, in quanto sappiamo che la discussione finirebbe con qualche fattura o qualche ciotola di porridge volante.
Però a volte sappiamo convivere pacificamente...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Diciamo che stavolta ho dimezzato i tempi di scrittura ma non mi veniva molto in mente così ho aspettato per mettere insieme i pezzi. In questo capitolo non succede qualcosa di veramente significativo ma saranno i legami e i sentimenti dei vari personaggi a comandare il tutto. Non vi anticipo nient’altro, sperò vi piacerà. Buona lettura.

 

Faithfully

 

Ci sono quei giorni in cui non ti accorgi di quello che ti è successo, ti alzi la mattina e dici “ehi, splende sempre il sole!”. Il problema è che quando vivi in una scuola dove tutti sanno quello che ti succede in meno di cinque minuti, ci pensano gli altri a ricordarti i brutti momenti passati. Tanto per cominciare un energumeno del sesto anno di serpeverde ieri mi ha detto “Ehi Weasley, ti pesano quelle corna enormi che hai sulla testa?” e se ne è andato via ridendo. Ci sono rimasta male. Solitamente non mi faccio buttare giù da niente, sono combattiva, rispondo a tono, non mi scoraggio mai. Ma sono stata umiliata e ferita a tal punto che non riesco nemmeno ad arrabbiarmi con Hugo, e questo è molto grave per me. Il fatto è che nonostante non sia mai stata innamorata di Philip e lo avrei voluto lasciare, non pensavo fosse una persona così meschina. Andiamo, sarà pure stupido (perché lo è) ma cattivo non lo avrei mai immaginato. Riflettendoci non credo lo abbia fatto di proposito e posso capire che non sapeva come dirmelo, ma se fossi stata in lui avrei trovato un modo perché era tutto molto rilevante. Insomma, tralasciamo il fatto che sia andato a letto con Elizabeth poco prima di mettersi con me (il che, caro il mio energumeno di serpeverde non è tradimento, quindi non ho nessun paio di corna che mi pesa sulla testa) è successo qualcosa dopo che non aveva alcuna possibilità di essere trascurato. Quindi tecnicamente non è stato infedele, diciamo.

In tutto questo non ho più parlato né con Elizabeth, né con Scorpius (ormai lo chiamo in modi diversi a seconda dell’umore), né tantomeno con Philip. Adesso Beth è seguita da indici e sussurri dovunque passa perché ormai si nota la sua situazione, non c’è più la scusa del chilo di troppo. Non riesco ad essere felice per questo. Camille e Alice mi dicono che dovrei odiarla, ma è più forte di me, non posso odiare una ragazza in quelle condizioni, al suo posto non so che farei! 

Ora sono a pozioni con i serpeverde. Alice e Camille sono due paioli più avanti mentre Scorpius si è seduto vicino a me senza dire una parola. In realtà lo apprezzo. Vuole lasciarmi i miei tempi ma nello stesso tempo cerca di supportarmi e a me il silenzio va più che bene, ma vorrei sapere come sta suo cugino.

< allora > comincio un po’ imbarazzata < come sta tuo cugino? > chiedo. lui sembra un po’ sorpreso che io stia parlando, evidentemente si aspettava una specie di sfogo da pazza isterica nel momento in cui avrei ripreso a parlare perché è da un po’ di giorni che tecnicamente non lo faccio.

< oh, lui… non molto bene. Non vuole mangiare. Ma sta meglio da quella sera, è migliorato un po’. Poveraccio, era davvero innamorato di Elizabeth e credo lo sia ancora, d’altronde l’amore sa fare bene quanto sa fare male no? > dice con una nota di fastidio nella voce.

< c’è qualcosa che non va? > chiedo.

< no, niente. Non preoccuparti. Stavo solo pensando che… >

< signor Malfoy! > esclama Lumacorno dall’altra parte dell’aula interrompendo il discorso di Scorpius < non mi distragga la signorina Weasley! >

< mi scusi >

< dicevamo, la Felix Felicis… > Lumacorno ha ricominciato a parlare ma non lo sto ascoltando. Sinceramente ho altro per la testa adesso e poi so tutto su quella pozione, una volta zio Harry me l’ha fatta preparare insieme a lui, diceva che gli serviva per non essere sgridato da zia Ginny, dato che si era dimenticato di iscrivere Lily alle scuole babbane. Avevo solo sette anni eppure lo ricordo come fosse ieri. Sospiro e torno sulla mia pozione che intanto comincia a diventare sempre più trasparente, proprio come dovrebbe essere. Bè, sono piccole soddisfazioni che mi tengono su.

La campanella suona dopo un quarto d’ora ed io esco dall’aula in completo silenzio quando vengo raggiunta da Al.

< ehi > saluto.

< ciao Rosie > sembra un po’ agitato.

< c’è qualche problema? > chiedo.

< ti vorrei parlare > dice.

Oh santa Morgana! Quante volte ho sentito questa frase? E come va a finire sempre? Sospiro rassegnata e seguo Al in cortile.

< allora? Cosa c’è di così urgente? > chiedo.

< vorrei che parlassimo di te e Scorpius > ammette titubante. Non preoccuparti cugino, sono troppo depressa per saltarti addosso e ucciderti.

< fantastico. Che vuoi sapere? >

< bè ecco… > comincia lui un po’ più sicuro dopo aver capito che non lo avrei sbranato < cos’è successo tra voi? Io non voglio intromettermi Rose, sai che quando mi dici che non posso sapere qualcosa rispetto la tua decisione, ma non si tratta solo di te questa volta, si tratta anche di Scorpius e della nostra amicizia > conclude speranzoso.

Cos’ho io da perdere? Nulla, perché non raccontargli tutta la storia dall’inizio? Da Elizabeth e dalla nostra ricerca fino ad arrivare alla torre e poi al ballo? Tanto vale che io lo faccia no? ed infatti gli racconto tutto. Quando ho finito sembra leggermente scosso ma di tutto quello che gli ho detto, l’unica cosa che gli interessa è…

< quindi vi siete baciati? > tac, da copione.

< si Al. Bè, diciamo che è stato lui a baciarmi ma io non mi sono tirata indietro > ammetto.

< ah. Lui non mi ha detto niente >

< ci avrei scommesso che non lo avrebbe fatto > commento.

< perché ci avresti scommesso? > chiede Al.

< andiamo Albus! Tu sei mio cugino! Nonostante sei la persona più fedele e rispettosa del mondo ti saresti di certo intromesso com’è giusto che sia perché hai un legame forte con entrambe le parti. Tu cosa avresti fatto al posto suo? > chiedo.

< probabilmente avrei tenuto la bocca chiusa > risponde.

< appunto. Adesso scusami ma ho un’ora di Antiche Rune, devo andare > gli do un bacetto sulla guancia e faccio per andarmene quando lui mi richiama.

< Rose? >

< si? >

< tu… stai bene? > chiede.

< si Al, sto bene > sorrido e mi avvio verso la classe. È incredibile come mio cugino riesca a farmi sentire meglio, davvero. Mi avvio verso l’aula e riesco ad arrivarci senza che qualcuno mi richiami indietro.

È strano come il ritmo sia ripreso dopo questo ballo. Prima era tutto bloccato, i professori ci concedevano un po’ di relax, adesso è tornato tutto alla normalità e devo dire, anche se a molti sembrerò strana, che la cosa non potrebbe farmi più piacere. Insomma, un po’ di sano e normale studio non può che giovarmi dopo tutto questo disastro no?

§

Ok, posso rimangiarmi quello che ho detto? Bè dai, non proprio rimangiarmi, è solo che Antiche Rune è una materia davvero difficile e chi ci capisce è bravo. È assurda. Comunque studiando ci si riesce, ciò non toglie che non sia pesante lo stesso. Siamo in pochi a seguire questo corso infatti, molti scelgono vie più facili come le ore buche o divinazione, tra le due non c’è tanta differenza.

Quando esco dall’aula ho un mal di testa atroce così vado in cortile dato che oggi è una delle rare giornate di sole della stagione. Mi siedo su una panchina sotto un albero e chiudo gli occhi.

< brutta giornata? > Scorpius si siede vicino a me sorridendo.

< diciamo di si > è ancora tutto un po’ strano tra noi ma sto cominciando a capirci qualcosa. O almeno credo di cominciare a capirci qualcosa.

< prima a pozioni, volevo dirti che stavo pensando a cosa sarebbe successo se fossi venuta al ballo con me > dice.

< credi che sarebbe stato diverso? > chiedo.

< non lo so. Di certo tu e Philip non sareste stati ancora insieme. Forse noi non avremmo pedinato Angel e Elizabeth e avremmo ballato tutta la sera ignari del casino che c’era lì fuori >  risponde. Bè, adesso andiamoci piano, vabbè che ho praticamente ammesso a me stessa di esserne innamorata, ma resta pur sempre Scorpius Malfoy, non mi ci vedo proprio a ballare con lui! e ancora non riesco a capire né il momento nel quale è cominciato tutto, né la ragione, per la quale è cominciato tutto.

< da una parte credo sia stato meglio così. Voglio dire, io non avrei scoperto tutto e invece ora so la verità, anche se non è proprio quella che speravo > dico con amarezza.

< l’avresti saputa lo stesso perché mio cugino ci sarebbe stato lì no? comunque è andata così, che ci vogliamo fare! > esclama.

< è stata una serata da pazzi, ammettiamolo > commento e tutti e due scoppiamo a ridere. Perché nonostante tutta la delusione che provo in questo momento, riguardando la scena dell’altra sera dal punto di vista di un osservatore esterno, l’unica cosa che farei è ridere. Insomma Elizabeth che cerca di parlare, io che divento tutta rossa, Scorpius che cerca di interrompermi, Alice che sembra ubriaca perché non capisce niente, due persone svenute e nessuno se ne cura. Andiamo, è un quadretto abbastanza comico no?

< l’ultima cosa che vorrei è essere indelicato > comincia Scorpius dopo che abbiamo smesso di ridere e io so già dove vuole andare a parare < ma noi dovremmo risolvere alcune questioni > io sospiro pesantemente e lui sembra aver colto il messaggio perché continua a parlare < non dobbiamo farlo subito però, prenditi tutto il tempo che ti serve > conclude. Bè questo è davvero un bel gesto. Possibile che le persone cambino così quando tengono davvero a qualcuno?

< io lo so che ci vuole tanta pazienza con me, Al me lo ripete in continuazione. Ma so anche che tu capisci che mi ci vuole un po’ per riprendermi da quella sera. E per tornare a fidarmi dei balli! Con tutti i galà a cui siamo invitati con la mia famiglia la vedo dura! > esclamo cercando di cambiare argomento.

< non preoccuparti, aspetterò > dice e poi, senza una parola sorride e se ne va, lasciandomi lì seduta come un’allocca. Godric! Adesso che tutto sembra essere tornato normale, perché devo sempre avere un conto in sospeso?

In compenso almeno qualcuno ha reagito bene: Alice. È incredibile, davvero, sembra come se non fosse successo niente. Se ne va in giro tranquilla, senza pensieri, dice di non essere arrabbiata con nessuno. In altre circostanze non le avrei creduto, questa volta si però. Anche se aveva detto che teneva molto a Jack, ciò non significa che si era proprio innamorata di lui, e per quanto male possa esserci rimasta secondo me non le importa più di tanto. Magari ha detto qualcosa che faceva pensare il contrario ma mi fido di lei, sta benissimo.

< stava andando tutto bene! Perché? Perché a me? > sento qualcuno piangere dietro all’albero che sta di fronte alla panchina. È Alice. Ma cos’è oggi? La giornata “contraddiciamo Rose Weasley?” ogni cosa che dico si rivela essere il contrario. Bè, diamo inizio alle danze! Anzi no, meglio chiudere coi balli.

Prendo un bel respiro e faccio capolino dal tronco dell’albero. Alice è inginocchiata e piangente come il salice sotto il quale si trova (ok, questa è brutta) e Camille le da dei colpetti sulla schiena per tranquillizzarla.

< cos’è successo? > chiedo.

< secondo te? > dice Cami sarcastica.

< e che ne so, un giorno se ne va in giro con gli uccellini al seguito cantando le rose sono rosse i fiori sono blu, e il giorno dopo sembra che le è morto il gatto! Cosa dovrei pensare? > chiedo perplessa. In effetti è vero, era così contenta Alice che non avrei pensato ad uno sfogo isterico.

< è per Jack > risponde Camille con aria afflitta < non riesce a dimenticare quello che è successo >

< bè Alice > comincio rivolta a lei < guarda il lato positivo, almeno non è stato lui a metterla incinta no? >

Alice comincia a piangere ancora più forte e Cami mi guarda male.

< che c’è? Che ho detto? > chiedo

< se le ricordi continuamente che Jack e Elizabeth… insomma… ecco > pianto sempre più forte < lei non smetterà mai di piangere. Su tesoro, datti una calmata, vedrai che si risolve tutto. Dimenticherai tutto > niente da fare, Alice piange con più intensità ogni minuto che passa. Sta allagando Hogwarts!

< suvvia, non fare così > tento di consolarla.

< ALICE BASTA PER MERLINO! > urla Camille sull’orlo di una crisi isterica. Ali è rimasta pietrificata ma non piange più ed io sono piuttosto colpita. A volte Cami sa essere davvero… ehm… persuasiva?

< i-io… scusatemi ragazze. N-non riuscivo a s-smettere di p-p-piangere > dice Alice tra i singhiozzi.

< non preoccuparti, avevi bisogno di uno sfogo > dico.

< ehi Rose > comincia Camille con una luce strana negli occhi < noi dobbiamo ancora fare un discorsetto >

< come? Cosa? Io non credo ci sia niente di cui dovremmo discutere > affermo non molto convinta. A parte la storia di Philip c’è solo un altro punto da chiarire ed è…

< cosa è successo con Malfoy? > appunto. Grazie Cami, davvero un’ottima amica. Di quelle che dicono “lascerò che me ne parli solo quando si sente pronta”. E adesso che gli racconto? La verità? Già è tanto che l’ho detta ad Albus… per quanto possa voler bene alle mie amiche sono un po’.. ecco…. Diciamo che si lasciano scappare delle cose.

< che c’entra Malfoy? > chiedo cercando di apparire perplessa e assolutamente estranea all’argomento. Fosse facile.

< quella sera Alice ha sentito chiaramente Philip che diceva che tu eri innamorata di Malfoy e anche se tu hai smentito io sono certa che deve essere successo qualcosa, altrimenti Philip non l’avrebbe detto no? > chiede Camille con un sopracciglio inarcato e quell’aria spaventosa che ha quando deve fare il terzo grado a qualcuno. Giuro, è peggio di zia Ginny.

< no, è un’assurdità > dico facendo una risata isterica < io e Malfoy? si sarà confuso! >

< confuso? Fidati Rose, quelle confuse siamo io e Alice! >

< che vuoi che ti dica? Che mi sono innamorata di Malfoy? ebbene si Camille! Mi sono innamorata di quell’insopportabile biondo che ho odiato fino a qualche tempo fa! > esclamo. Ecco, dovevo sfogarmi.

Camille e Alice sono rimaste pietrificate dalla mia dichiarazione e sembra come se stiano per svenire. Mi fissano con uno sguardo vuoto e inquietante anche. Sto cominciando ad avere paura. In effetti solo ora mi accorgo che il loro sguardo pietrificato non è rivolto verso di me ma…

< c’è qualcuno dietro vero? > chiedo rassegnata. Loro annuiscono sempre con l’espressione da ebeti stampata in faccia.

< quindi avevo ragione > …   Philip.

< che cosa vuoi? > chiedo irritata < credo che tu abbia già fatto abbastanza non trovi? >

< vedi, io potrò anche averti mentito spudoratamente e si, te lo concedo, è stato davvero orribile, ma non sono stato l’unico dico bene? >

Io non rispondo ma lo guardo dritto negli occhi, così è lui a continuare il discorso.

< non mi torna una cosa… come è cominciato tutto questo? Insomma, passavi molto tempo con me Rose, come hai fatto ad innamorarti di quel biondo ossigenato? > chiede con un sorrisetto ironico.

< non farmi nemmeno iniziare. È una storia troppo lunga > rispondo.

< bè io non ho impegni quindi puoi dirmi tutto. Non credo che tu abbia lezione >

Lo vedo diverso, eppure sono passati solo pochi giorni dal ballo.

< non sei lo stesso > affermo < sembri così… simile a Elizabeth. Cinico, distaccato. Come ha fatto a cambiarti in pochi giorni? > e dopo quello che le è successo quella tipa è diventata davvero cattiva e non sto esagerando!

< mi ha detto chiaramente che se non le sto appresso e non mi comporto come lei mi farà finire nei guai e può perché la sua famiglia è piuttosto influente nonostante tutti i problemi che hanno > ammette amaramente.

< mi dispiace Philip, non volevo finisse così >

< ti dispiace? È colpa tua Rose se tutto questo è successo! Ricordi? Hai praticamente pedinato Elizabeth con Malfoy e poi è successo tutto quel disastro solo perché la tua sete di curiosità era più forte della preoccupazione per i miei sentimenti! > mi urla in faccia.

< adesso non rigirare la frittata io… >

< cosa succede qui? > oh no! Scorpius ci ha visti discutere e adesso ci si mette anche lui.

< bè biondino vorrei proprio chiederlo a te! Eri l’unico che mancava all’appello! > dice Philip. Godric! È così diverso, non lo riconosco. Possibile sia cambiato così tanto in meno di una settimana? Stento a crederci sinceramente.

< che cosa vuoi dire? Che cosa vuoi da me? E da lei? > chiede Scorpius facendo cadere la borsa con i libri ai suoi piedi e avvicinandosi sempre di più a noi con aria sospettosa.

< l’ho appena sentita ammettere quello che io supponevo soltanto ma che lei si è affrettata a negare, non è vero Rose? > chiede in preda alla furia.

< calmati Philip e vai via, per favore lasciaci in pace > dico sottovoce, con più calma possibile nella voce per cercare di placarlo. La faccia di Alice e Camille è rimasta la stessa da quando mi sono girata per vedere chi mi aveva ascoltato. Avevo temuto fosse Scorpius perché non volevo che venisse a sapere così come mi sento ma ora Philip potrebbe rovinare tutto.

< e cosa avrebbe detto di così scandalizzante per farti infuriare? > chiede Scorpius. No! no! domanda sbagliata.

< scommetto che neanche tu lo sai, sarò io a dirti che.. >

< NO! > urlo buttandomi addosso al mio oramai ex ragazzo e  cercando di chiudergli la bocca con la quale cerca di rovinarmi la vita facendo uscire quella dannata frase!

< ROSE! > urla Scorpius questa volta cercando di liberare Philip dalla mia morsa ma sono abbastanza forte da tenere le mani ancora premute sulla sua bocca.

< ma che ti ha preso? > continua Scorpius trafelato dopo che è riuscito a staccarmi completamente da Philip, il quale si sta riprendendo e respira a fatica.

< io… io non… > cerco di trovare una scusa ma non mi viene in mente nulla.

< cosa hai detto di così tanto scandaloso per saltargli addosso e tentare di soffocarlo? > chiede Scorpius.

< io non tentavo di soffocarlo! > esclamo scandalizzata < volevo semplicemente tappargli la bocca in maniera poco gentile ecco! >

< oh certo quasi mi ammazzavi! >

< zitto tu! > ordino a Philip che sembra essersi ripreso ma ha ancora il fiatone.

< non sto zitto! Tu hai cercato di uccidermi! >

< ma fammi il favore! Per quanto io voglia ucciderti sono troppo buona e cara per farlo >

< se fossi buona e cara non ti saresti avventata contro di me tappandomi la bocca e pure il naso! >

< bè non era mia intenzione Philip, tapparti il naso, ma solo la bocca! >

< sei una ragazzina capricciosa! >

< e tu un bugiardo menefreghista e cinico! >

< BASTA VOLETE FINIRLA? > urla Scorpius con gli occhi fuori dalle orbite, la cravatta mezza slacciata e la camicia fuori dai pantaloni. È ridotto male. Troppo stress.

< scusa > dico abbassando lo sguardo.

< ok. Adesso voglio sapere tutto! E tu non impedirai a lui di dirmelo! > afferma indicando prima me e poi Philip.

< senti biondo io non ti dirò proprio niente, mi avete stufato. Se te lo dicessi tanto non cambierebbe nulla, le risparmierei solo un po’ di fatica. Vi saluto > e così prende e se ne va, lasciandomi molto, ma molto perplessa.

< non so più chi è > dico guardandolo correre verso Elizabeth dall’altra parte del parco.

< non dovrebbe importartene no? > chiede Scorpius acido.

< ma che cosa avete tutti oggi? Vuoi essermi contro anche tu? Perché se è così dimmelo subito! > esclamo infastidita.

< adesso sarei io il cattivo? Io so solo che la cosa che Philip ha scoperto riguarda anche me e voglio saperla ok? > dice lui.

< e io te la dirò. Te lo prometto. Solo che questo non è né il modo né il momento adatto per farlo >

< va bene. Quando lo riterrai opportuno, dato che ormai dipende tutto da te, sai dove trovarmi! >

Mi lancia un’occhiata strana e poi se ne va riprendendo la borsa e guardandosi indietro prima di tornare dentro la scuola. Godric! Ma perché deve essere tutto così complicato? Lancio un gridolino rauco e do un calcio ad un sasso che va a finire dritto sull’enorme pancia di Lumacorno. Ecco, ci mancava solo questa.

< signorina Weasley stia più attenta! E cerchi di incanalare la sua rabbia in modo diverso! La mia pancia non resisterà per molto! > urla il professore dall’altro lato del giardino.

< ehm, mi scusi professore! > faccio un cenno con la mano e con l’altra mi riparo gli occhi dal sole. È una bella giornata, ma solo in termini climatici.

In tutto ciò mi sono dimenticata di Alice e Camille che fissano il vuoto ancora incredule.

< tutto bene? > chiedo.

< oh.. si! Noi siamo rimaste un po’ scioccate. Ma come fai ad essere solo arrabbiata? Io avrei dato di matto> chiede Camille.

< bè, diciamo che ci sono abituata > rispondo

< vuoi parlarne? > chiede di nuovo.

< sinceramente no. voglio solo andare a lezione perché la mia ora buca è finita >

Saluto le mie amiche e mi dirigo verso l’aula di trasfigurazione. La McGranitt parla ma nonostante cerchi di ascoltarla la mia testa è altrove. Dopo tutto quel disastro mi sorprenderei di me stessa se non lo fosse. La lezione passa in un soffio ed è già ora di tornare tra i corridoi.

Quando esco trovo Al ad aspettarmi vicino alla porta ma io non ho intenzione di parlare con nessuno così alzo gli occhi al cielo e proseguo nella direzione opposta a lui.

< Rose? > ecco, ti pareva.

< ehi Al > saluto guardandomi intorno e incrociando le braccia pronta ad ascoltare. È già successo o no in questa strana giornata dove le ore buche e i cambi dell’ora si trasformano in vere e proprie faide adolescenziali? Mi sa di si.

< Scorpius mi ha detto tutto > dice. Ecco, ti pareva.

< come? Non posso credere che l’abbia fatto! Io… > comincio ma lo sguardo di Al mi ferma e mi fa capire che c’è dell’altro. Perché gliel’ha detto? Si è vendicato perché ora (sempre grazie a mio cugino) sa che Al sa tutto?

< è un po’ alterato Rose > dice.

< alterato? Cosa vuole da me? Non voglio che sappia qualcosa che è mia ok? Lui non è il mio ragazzo non può pretendere di voler sapere tutto! > esclamo indignata.

< è convinto che è qualcosa che lo riguarda > afferma Al guardandosi intorno per assicurarsi di non essere ascoltato.

< bè questo non posso dirlo >

< nemmeno a me? > chiede.

< considerata la velocità con la quale hai messo al corrente il tuo migliore amico che ho vuotato il sacco… no, direi di no! > rispondo.

< non l’ho fatto intenzionalmente! > tenta di giustificarsi.

< ah no? >

< no. vi ho visti parlare e mi sono fatto sfuggire con lui un particolare che non avrei dovuto sapere quindi.. >

< ok Al, non fa niente, ma in questo momento, capiscimi, ho semplicemente bisogno di stare da sola e riflettere. Tu non lo vedi? Sono circondata da… da stupide situazioni che da sole non valgono niente ma.. ma appena le metti tutte insieme fanno male, eccome. Per liberarmene devo prendermi cura di me stessa, Albus. Voglio del tempo per me. Posso chiederti di dire a Scorpius di lasciarmi stare per un po’ come lui aveva promesso? >

< Rose. lui tiene davvero a te, ma per come la vedo io, per liberarti da queste situazioni, devi chiarirle una volta per tutte > mi dice.

< forse hai ragione ma credo di stare per esplodere tra gli esami, Philip, Elizabeth, Scorpius, Dawson… non ce la faccio davvero più! > e senza rendermene conto, senza nemmeno realizzare di essere nel bel mezzo di un corridoio al cambio dell’ora, le lacrime cominciano a sgorgarmi dagli occhi, mentre Albus mi abbraccia e mi da leggere pacche sulla spalla.

< non preoccuparti Rose, si aggiusterà tutto. Io sarò sempre con te, fedelmente >

  
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