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Autore: Ale HP    11/02/2012    2 recensioni
La storia partecipa all'iniziativa "Latin Lover" indetta dal Collection of Starlight.
La voce di Blaine era sempre stata stupenda, ma in quel momento pensò che lo fosse ancora di più. Forse era per la lettera che aveva appena letto, per la foto che continuava a guardare, o per le poche parole che il ragazzo aveva detto prima di iniziare a cantare.
One-shot ambientata nell'ultimo anno di Blaine al McKinley ed il primo anno di Kurt alla NYADA. Nessuno dei due pensava di poter sentire così tanto la mancanza dell'altro.
Scritta sulle note di You are not alone di Michael Jackson.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia partecipa al Latin Lover Challenge, iniziativa ideata dal « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »


 

You are not alone.


Kurt era seduto sul suo letto nell’appartamento di New York che condivideva con Rachel, e guardava la scatola che gli era arrivata quella mattina.

Conteneva tre cose: una foto, un CD e una lettera.

Kurt sorrise vedendo un Blaine gioioso che manteneva il trofeo delle Regionali con Tina e Artie, mentre Mr. Shue aveva la sua solita faccia commossa. Kurt aveva saputo che avevano vinto le Regionali e sapeva anche che le Nazionali si sarebbero tenute a Philadelphia e che lui ci sarebbe di sicuro andato. Era da troppo tempo che non sentiva il suo ragazzo cantare.

Aprì lentamente la lettera, guardando ancora la foto.

La grafia ordinata di Blaine era sempre la stessa, e fu felice di notare che il foglio aveva il suo profumo. Lesse velocemente la lettera e si ritrovò a sorridere tristemente.

Kurt,
non sai quanto mi manchi.
Al Glee Club non è più la stessa cosa senza tutti voi. Non c’è nessuno bravo come Mike Chang che possa ballare con Tina. Non c’è una ragazza con la stessa voce di Rachel, e non ci sono delle Cheerios che ballino e cantino divinamente. Non ci sono tutti i drammi dell’anno scorso, e se ti devo dire la verità, mi mancano.
Non siamo diventati una vera famiglia. Io, Tina e Artie facciamo il possibile, ma ormai gli altri sono qui solo perché vogliono far parte di qualcosa. Da quando abbiamo vinto le Nazionali l’anno scorso la reputazione delle Nuove Direzioni è salita un po’.

Tralasciando il Glee, la NYADA mi ha accettato, Kurt. Non sai quanto questo mi abbia reso felice. So che dovrò fare un’audizione, ma almeno ora la strada è stata spianata.

Sebastian è un vero idiota. Alle regionali di quest’anno ha iniziato a dire che io non ero tornato alla Dalton perché le Nuove Direzioni mi ricattavano. Non sai il dramma che è scoppiato negli Usignoli per questa stupidaggine! Davvero non li capisco.
Non sai quante cose che ti vorrei dire. Ora, per telefono, per email, ma mi rendo conto che potrei parlarti per bene solo oralmente. Quindi, ascolta quel CD, fallo per me.

Ti amo,
Blaine.

 
Kurt obbedì all’istante alle ultime parole, e mise il CD nello stereo della sua camera. Continuò a guardare le ultime tre parole scritte sulla carta da lettera, mentre il disco partiva.

« Kurt, so che sono un idiota, chi mai avrebbe fatto una cosa del genere? Però devo farla, perché mi manchi troppo. Io volevo cantarti una canzone, ma per telefono non sarebbe stata la stessa cosa. Dici grazie ad Artie per tutto questo ».

Kurt riuscì a sentire la voce emozionata di Blaine, e sentì delle lacrime iniziare a scendere lungo le sue guance.
Era il suo ragazzo e per l’ennesima volta gli stava dimostrando quanto l’amasse.

Sentì le note iniziali e subito capì di che canzone si trattasse.

« Another day has gone
I'm still all alone
How could this be
You're not here with me
You never said goodbye
Someone tell me why
Did you have to go
And leave my world so cold »


La voce di Blaine era sempre stata stupenda, ma in quel momento pensò che lo fosse ancora di più. Forse era per la lettera che aveva appena letto, per la foto che continuava a guardare, o per le poche parole che il ragazzo aveva detto prima di iniziare a cantare.

« Everyday I sit and ask myself
How did love slip away
Something whispers in my ear and says
That you are not alone
I am here with you
Though you're far away
I am here to stay
».

Non riuscì a non pensare quanto quella canzone fosse perfetta in quel momento. E anche quanto fosse ancora più bella cantata da Blaine per lui.
Quando arrivò il ritornello, Kurt si unì alla voce registrata di Blaine. Non poteva non farlo.

« You are not alone
I am here with you
Though we're far apart
You're always in my heart
You are not alone »


Anche se era una registrazione, le loro voci si univano perfettamente senza problemi.  E quando la voce di Blaine sembrò vacillare Kurt fu felice di prendere il suo posto e continuare a cantare sulla base.

« Just the other night
I thought I heard you cry
Asking me to come
And hold you in my arms
I can hear your prayers
Your burdens I will bear
But first I need your hand
Then forever can begin
»

Poi, all’improvviso, la base si spense, e il ragazzo che in quel momento si era alzato dal letto e aveva iniziato a girare per la stanza ballando con la foto di Blaine, si fermò di scatto.

« Kurt » sentì il ragazzo. « Ti amo e sono sicuro che hai iniziato a cantare anche tu. Mi dispiace non farti continuare, però la registrazione ha un limite e io non ce la faccio a continuare a cantare senza averti al mio fianco. Mi chiedo ancora come abbia fatto in tutti questi anni, quando non ti conoscevo ancora. Ti chiedo un ultimo favore: quando hai finito chiamami. Qualunque ora sia, chiamami, ti prego ». Sentì Blaine sospirare, prima di dire le ultime due parole. « Ti amo ».

« Anche io » si ritrovò a sussurrare Kurt, anche se sapeva che il suo fidanzato non poteva sentirlo.

Così, per l’ennesima volta, Kurt obbedì a Blaine e prese il suo cellulare. Doveva essere a casa in quel momento, quindi non si pose troppi problemi.
Blaine rispose all’istante ma Kurt si rese conto di non sapere cosa dire.

« Kurt? » disse Blaine, non sentendo nessuna parola da parte del controtenore.

« Oh, Blaine! » riuscì a dire solo lui, preso dalla felicità.

Aveva un ragazzo meraviglioso; era tutto quello che riusciva a pensare in quel momento.

« Hai avuto il mio pacco? » chiese in quel momento, riuscendo a sentire l’emozione di Kurt.

Kurt annuì, anche se sapeva che nessuno poteva vedere la sua testa dire di sì. Così sussurrò qualcosa molto simile ad un “ Ti amo”, ma che Blaine non riuscì a cogliere. 

« Mi ami? » domandò quindi, anche se era una domanda molto stupida dato che stavano ormai insieme da due anni.

«Oh, sì, io t'amo!» Disse. «Io t'amo come si ama il proprio padre, il proprio fratello, il proprio marito! Io t'amo come si ama la vita, perché tu sei per me il più bello, il migliore, il più grande degli esseri creati!»

Kurt era praticamente saltato quando aveva detto quelle parole, più euforico che mai.

«You are not alone
I am here with you
Though we're far apart
You're always in my heart
You are not alone
».

Blaine concluse così la telefonata, e Kurt ne fu davvero felice; aveva il miglior fidanzato al mondo e nulla sarebbe cambiato.
 
   
 
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