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Autore: magikale    12/02/2012    5 recensioni
un ragazzo figo e ricco sfondato, una semplice ragazza che diveterà la sua cameriera personale. una serie di avventure e di momenti dolci tra questi due ragazzi....spero di avervi incuriosito=)
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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POV Daniel

“Mi ha ricattato.”
“Come sarebbe a dire?”
“Devi sapere è che suo padre è quello che organizza le sfilate a cui partecipa mia madre. Io e lei ci siamo conosciuti in Germania, alloggiava nel mio stesso hotel.
Mi stava appiccicata tutto il tempo, ho cercato di allontanarla e le ho detto anche che già la ragazza.
Ha voluto sapere chi era e io me lo sono lasciato sfuggire, per questo ha trattato male Ashley. È una stronza quella ragazza, è egoista e viziata.
Mi ha detto che se non mi fossi messo con lei avrebbe detto a suo padre di distruggere la carriera di mia madre, quell’uomo farebbe di tutto per sua figlia.
Per mia madre fare la stilista è la vita, ha fatto tanti sacrifici per arrivare a quello che è adesso. Inoltre ha detto che avrebbe rovinato la vita anche alla tua famiglia, Erik.
Credi davvero che potrei fare una cosa del genere? Tradire Ashley? Io la amo veramente.”
“Bella storia Daniel. Ma mi è difficile crederti.”
“Cazzo, ragiona! Hai parlato anche con mia sorella, ti ha detto che non sono capace di mentire! Dammi del bastardo, dello stronzo.. ma non del bugiardo.”
“Quindi cosa farai adesso?”
“Sto cercando un modo per levarmela di torno senza rovinare le persone che amo..”
“Ashley sta soffrendo molto.”
“Credi che non lo sappia?! L’ho vista quando sono tornato.. anche io soffro a vederla così!”
“Queste cose dovresti dirle ad Ashley, non a me.”
“Le ho dette a te perché altrimenti mi ammazzavi prima che parlassi con lei, idiota. E comunque non credo che voglia ascoltarmi, mi evita come se fossi la peste.”
“Allora lascia che le parli io.”
“No! Devo dirglielo io, mi riterrebbe un codardo se non le parlassi io di tutto questo.”
So già che mi odia, non voglio che pensi anche questo di me.
Ci alziamo e ognuno va per la sua strada, mi tocca tornare in quella casa da quella ragazzina viziata.
Appena entro lei mi corre incontro con solo un asciugamano addosso, i capelli sono umidi, ha appena fatto la doccia.
Non si può dire che non abbia un bel corpo, ma io non la trovo eccitante, per niente. Non voglio portarmela a letto, starei male io e fare stare peggio Ashley.
Mi limito a ricevere i baci a stampo che mi dà lei, non provo nessun brivido come quando bacio Ashley.
"Daniel! Sei arrivato tardi, dove sei stato tutto questo tempo?”
“Sono andato a mangiare qualcosa con un amico.”
“Potevi invitarmi.”
“Preferisco di no.”
“Ho una bellissima notizia! Mio padre mi ha iscritta alla tua scuola e ha detto a tuo padre di mettermi nella tua stessa classe!
Che bello, così passeremo più tempo insieme!”
“COSA?!”
“Non sei felice?”
Felice? Davvero mi chiede se sono felice? Vorrei solo cacciarla di casa oppure torturarla con una lenta e dolorosa morte.
Mmh la seconda opzione è molto allettante.. me la scollo si dosso con la scusa di dover studiare e mi rinchiudo nello studio di mia madre.
Adoro quella stanza, è di un colore azzurro pallido. Il pavimento il legno lucido riflette la luce del lampadario appeso al soffitto.
Ai muri ci sono delle librerie piene zeppe di libri sulla moda, riviste e tanto altro.
Mi siedo dietro la grande scrivania e accendo il portatile, controllo che gli investimenti siano stati fatti con successo e lo spengo.
Prendo il cellulare e invio un messaggio alla Gattina.

Ash, mi dispiace per quello che hai visto. Devo parlarti.. non evitarmi. Ti prego..
 

Aspetto una risposta che non arriverà mai. Chiudo gli occhi e mi rilasso sulla poltrona di pelle.
Cazzo.


Okay, mi sono rotto. Devo assolutamente parlare con Ashley.
Mi alzo e chiedo al professore se posso andare in bagno, me lo concede e io mi dirigo verso la sua classe. Busso ed entro, vedo lei alzare la testa e rimanere sorpresa.
“Scusi l’interruzione, ma devo parlare con Ashley Green. Può venire cinque minuti.”
“Certo. Signorina Green, vada pure.”
Ashley tentenna qualche secondo ma poi si alza e mi segue con lo sguardo basso.
Ci allontaniamo dalla classe e mi fermo in mezzo al corridoio, mi giro verso di lei cercando di prenderle la mano. Lei la sposta, ancora non mi guarda in faccia.
“Ash, non è come credi.. lasciami spiegare.”
“Lo dicono tutti. Te lo avevo detto la prima volta che ci siamo conosciuti, voi maschi seguite lo stesso copione. Credevo che almeno tu fossi diverso.”
“Non è vero, io sono diverso. Ti prego ascoltami.”
“Non voglio più vederti! Sei uno schifoso! Scommetto che te la sei spassata con lei appena sei arrivato in Germania.”

Non resisto e la inchiodo al muro. Le blocco i polsi sopra la testa e la fisso negli occhi lucidi. Odio quando piange, soprattutto se la causa sono io.
“Smettila di dire cazzate, okay? Io ti amo! Cristo, perché non vuoi capirlo?”
“Ci credevo, ma quando ti ho visto con quella si è rotto tutto.”
“È una troia! Non voglio stare con lei. Vorrei strozzarla appena mi si avvicina!”
“Allora perché ci stai?”
“È difficile da spiegare.”
“Ho tutto il tempo che vuoi.”
“Prometti che se ti lascio non mi picchi o scappi?”
lei annuisce e la lascio.
Mi siedo sul pavimento freddo a gambe incrociate, lei si siede davanti a me con la schiena appoggiata al muro. Le spiego tutto quello che ho detto anche a suo fratello.
È scettica e si capisce, diffida di quello che dico. Ma mi conosce, e sa che non riuscirei mai a mentire.
Quando ho finito di parlare seguono dei minuti di silenzio. Vorrei che parlasse, ma ho paura che mi mandi a quel paese e che non voglia andarsene.
L’unica cosa che è fa è abbracciarmi. Rimango stupito e non muovo un muscolo.
“Ti credo e questo lo sai, Daniel. Ma non posso sopportare la visuale di te e lei che vi baciate.”
“Ti giuro che non siamo andati oltre al bacio a stampo! E poi è lei che mi bacia non io.”
“Mi dà comunque fastidio. Solo io posso baciarti.”
“Lo so. Ma è da tanto che non lo fai.”

Mi sorride e si avvicina alle mie labbra me le bacia dolcemente. Non oso approfondire il bacio per gustarmi il momento.
Ora che anche Tania si iscriverà a questa scuola non potremo neanche più passare un momento da soli.
Torniamo nelle nostre classi e io vengo ripreso dal professore per essere stato fuori troppo tempo. Ma me ne frego.
Finalmente Ashley mi sorride e siamo tornati insieme, anche se non credo che ci fossimo lasciati ufficialmente.
Finita la scuola facciamo una passeggiata con i nostri amici e torniamo tutti a ridere come degli scemi.
Peccato che il tempo non si possa fermare, io e la Gattina dobbiamo tornare a casa. Vuole tornare a farmi da cameriera anche se deve sopportare Tania che sta addosso.
Lei va in camera a cambiarsi, mi lascia un veloce bacio a stampo senza farsi vedere. Sorrido come un ebete e vado a farmi una doccia.
Apro il getto dell’acqua e sospiro al contatto con la mia pelle. Due mani mi accarezzano il torace per poi scendere verso il basso.
Mi volto di scatto e mi ritrovo Tania nuda a qualche centimetro da me.
“Daniel, mi annoiavo.. vuoi giocare?”
“Che cazzo fai?!”
sbotto cercando di tenerla lontana il più possibile.
“Ma dai.. vuoi dire che non ti eccita neanche un po’ questa situazione?”
“Controlla tu stessa.”
Le dico indicando il mio membro che è nella stessa esatta posizione di prima, non mi fa ne caldo ne freddo.
Lei sbuffa. “A te eccita solo quella nullità della tua cameriera, vero?”
“Ashley non è una nullità, ed è la mia ragazza.”
“Credevo di essere io la tua ragazza.”
“Credevi male.”
“Ricordati che posso distruggere la carriera di tua madre in un secondo.”
“Senza tuo padre non sapresti fare niente. Sei una bambina viziata.”
“Come ti permetti?”
“Esci. Sto facendo la doccia e voglio farla in salta pace, se non ti dispiace.”
“Non credere di poter trattarmi così Daniel.”
Dice prima di uscire dal box doccia e andarsene dal bagno.
Devo trovare velocemente il modo di farla tacere. Trovato!
Finisco di lavarmi e prendo la moto che mi hanno regalato, sfreccio tra le vie della città e raggiungo la scuola. Parcheggio ed entro a passo spedito.
Apro la porta della presidenza, mio padre stava parlando con i professori.
“Daniel! Cosa ci fai qui?”
Mi avvicino alla scrivania e sbatto un foglio sulla superficie. “Firma questo contratto!”
“Cos’è?” “C’è scritto che ti prendi la responsabilità delle sfilate a cui partecipa mamma.”
“Perché dovrei farlo?”
“Per levarmi dai piedi quella troia della figlia di Gaetano.”
Gaetano è il padre di Tania.
“Daniel! Non ti permetto di usare questo linguaggio in presenza di adulti!”
“Me ne frego in questo momento! Quella ragazza mi sta rovinando la vita, mi ha ricattato.
Se non sto con lei rovinerà la carriera a mamma e la vita alla famiglia di Ashley.”
“Stai dicendo sul serio?”
“Ti sembra la faccia di uno che ti sta facendo uno scherzo?”

Mi fissa per qualche minuto poi prende il contratto in mano e lo legge attentamente. Si acciglia e prende una penna, firma e me lo consegna.
“Ecco, ma si occuperà tua madre delle sfilate.”
“Così è ancora meglio. Grazie.”

Esco vittorioso sventolando il foglio che segna la fine delle cazzate che dice Tania.
Ora ho il coltello dalla parte del manico.


SPAZIO DI ALESSIA
Ho cambiato il nome del mio spazio:3 okay passiamo a cose serie.
Ecco svelata la minaccia di Tania. Daniel è più combattivo del solito, riuscirà a farcela il nostro eroe?xD
   
 
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