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Autore: PsYkO_Me    12/02/2012    3 recensioni
Mangiare un gelato davanti a Riku non è mai stato così imbarazzante!
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Riku, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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«Hei Sora.»
Alle sue spalle, Riku gli aveva appena sussurrato quelle due semplici parole. Lui si girò abbandonando per un attimo il sapore del gelato che stava mangiando. Era una giornata calda e perciò aveva costretto l’amico ad accompagnarlo per prendere qualcosa di fresco. In quell’attimo però sentì che il piacevole freddo che aveva mandato giù per la sua gola era svanito del tutto. Riku gli aveva preso il viso tra le mani e ora gli stava leccando una goccia di vaniglia che si era appoggiata accanto alle sue labbra.
Sora indietreggiò con la vergogna impressa sul volto e si mise a ridacchiare nervosamente.
«C-cosa stai facendo Riku?!»
Il ragazzo continuava a guardarlo con aria maliziosa.
«Oh ma guarda! C-c’è...» Sora iniziò a guardarsi intorno con l’agitazione che gli usciva dalle orecchie. «Un gatto!» Esclamò con ancora il viso paonazzo indicando verso l’animale.
Riku alzò un sopracciglio e fece un sorriso sbieco. «Quello è un cane, Sora.»
Il castano sbatté un paio di volte gli occhi e tornò alla sua risatina nervosa. «Già, infatti! Haha. Ha. Ha.» Poi si girò dando le spalle all’amico per continuare in santa pace il suo gelato. Le sue mani tremavano mentre il suo cuore batteva all’impazzata. Riku però non accennava a lasciarlo in pace. Lo abbracciò da dietro e gli morse un lobo dell’orecchio.
Ancora una volta, Sora sprofondò nell’imbarazzo. Fece un salto per staccarsi da quel ragazzo che stava mettendo a dura prova le farfalle nel suo stomaco, ma cadde nella sabbia e così pure il suo prezioso dono di freschezza.
«No! Il mio gelato!» Piagnucolò osservando i gusti vaniglia e cioccolato fondersi con la sabbia.
Riku si abbassò accanto a lui. «Vuoi il mio?» Gli domandò con una strana gentilezza allungandogli il suo cono.
«Posso davvero?» Chiese il castano con la felicità di un bambino.
«Certo.» Rispose Riku con un leggero sorriso. Un sorriso che Sora amava immensamente. Perché Riku quando era felice sorrideva in quel modo. Troppo fiero di sé per abbandonarsi in un sorriso più largo. Ma a Sora stava bene così, perché in quel modo leggeva anche la dolcezza che in certi momenti anche Riku sapeva dare. Come ora.
Prese il cono con i gusti menta e stracciatella ringraziandolo. Non perse tempo e iniziò così a leccarlo con gusto. «Mmm! Che buono!» Gioì. Poi però con la coda dell’occhio notò una strana espressione sul volto di Riku. Girò quindi lentamente la testa e lo guardò meglio. Riku non accennava a togliergli gli occhi di dosso.
«Sono sporco?» Chiese ingenuamente strofinandosi una mano sulle labbra.
L’altro fece un nuovo sorriso sbieco. «Non te ne sei reso conto?» Domandò a sua volta. Si abbassò verso il cono e gli diede una leccata. «Bacio indiretto.»
Il viso del povero Sora non sapeva più che colore raggiungere. Ormai era pietrificato. Il cuore aveva emesso il suo ultimo battito. Il ragazzo dai capelli azzurrini però non aveva ancora finito.
«Sai Sora, lecchi piuttosto bene. Sei eccitante.» Continuò con malizia.
Nella testa di Sora ormai c’era il caos più totale. Lentamente il castano ondeggiava con il corpo con impressa sul viso un’espressione ebete. «Mamma. Voglio la mia mamma.»
 


Ho buttato giù quello che mi veniva in mente. Spero che vi sia piaciuta! Bye!
   
 
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