Ecco il sesto capitolo
completamente aggiustato!!!Lo so ormai sono sei capitoli che continuo a
ripetermi quindi ora vi lascio alla lettura!
Miki restò così immobile osservando la finestra dalla
quale il demone era uscito ormai da un po’ pensando a dove poteva essere andato,lo squillo del telefono la distrasse e andò a rispondere.
Hiei nel frattempo era giunto in un lampo in centro
città e si godeva la vista passeggiando al 25°piano di un grattacielo in fase
di costruzione,gli operai non c’erano e l’edificio era
solo un insieme di grosse travi metalliche incastrate fra di loro.
L’aria gli sferzava il viso costantemente e chiunque
altro avrebbe avuto un malessere a guardare giù
trovandosi senza un’imbracatura di protezione a diversi metri da terra lui al
contrario era placidamente immerso nei suoi pensieri ritrovandosi del tutto a
suo agio in un luogo così in alto.
“So che quello nasconde qualcosa ma spero di
sbagliarmi per stavolta,ci converrebbe di sicuro
muoverci subito ma quel pelato verrà
tra due giorni…uff.”
Si fermò a osservare
l’orizzonte iniziando a meditare sul suo triste passato,ogni tanto gli capitava
di ripensarci.
Quegli stolti demoni che lo avevano cresciuto (Se così
si poteva dire…ndA) ora lo stavano combattendo,di
certo non provava affetto quel sentimento non lo comprendeva affatto e mai
avrebbe voluto saperne qualcosa,ma in lui sentiva un po’ di…pietà per loro.
Avrebbe preferito evitare di uccidere Nimarao e Freji ed erano stati sempre loro,insieme
agli altri,a insegnarli come sopravvivere nel mondo demoniaco o almeno lo
fecero fino a che non cominciarono anch’essi a temerlo e a evitarlo.
Era solo.
Era stato sempre solo.
Passava molto tempo a combattere affinandosi sempre
più. Difatti sin da quando era in fasce poteva
manifestare tutta la sua enorme potenza.
Lui amava il sangue il suo colore vivo e tutta la
morte che creava intorno a se grazie al fatto che ogni suo nemico lo
sottovalutava sempre…fino a che un giorno anche uccidere lo stancò.
Scosse la testa poi tornò di nuovo a riflettere su
quei demoni…
Si ricordò inoltre di una lezione,la
prima che gli era stata fatta conoscere e indispensabile ad ogni demone per
sfuggire alla morte senza sensi di colpa anche se una delle vittime fosse stata
un amico:uccidere o essere uccisi.
Con il tempo la sua unica
ragione di vita divenne proprio quella di diventare il più forte e sterminare
chiunque si mettesse contro di lui.
Gli avversari che si trovava erano specialmente
attirati dalla preziosità della pietra hirui che
splendeva attorno al suo collo.
Ricordò anche quando in passato perse la pietra
durante un combattimento,scontato dire che colui che
aveva causato la scomparsa della pietra,morì tra atroci sofferenze.
Da questo fatto derivò anche il seguente ossia
l’impianto del terzo occhio. Sospirò. Com’era lungo e doloroso il suo passato
e…la sua intera vita.
Hiei
respirò a pieni polmoni l’aria fresca che gli arrivava sul suo viso e si mise a
sedere su una delle travature dell’edificio.
*********
Miki
si stese sul suo letto con l’amarezza nel cuore.
Aveva appena ricevuto la chiamata dei suoi genitori
che la avevano informata che il loro ritorno sarebbe stato tra circa dieci
giorni lei domandò anche come stesse la nonna e loro
le risposero che non erano molto buone,la rattristò molto il dover limitarsi a
mandarle degli auguri di pronta guarigione attraverso i suoi genitori invece di
darglieli di persona.
Rialzandosi
in piedi si avvicinò al suo tavolino,si truccò
velocemente gli occhi poi uscì dirigendosi verso la casa di Kiara fino a che
durante il tragitto non incontrò Hitoshi che la avvertì dell’uscita tra Kiara e
Hige.
Miki-Oh!Dovevo
prima accertarmi che ci fosse. Va bè
andrò in centro da sola.-
Il
suo volto mogio convinse Hitoshi ad accompagnarla.
Hitoshi-Non
posso lasciarti da sola quindi…verrò con te.-
Lei
lo guardò incredula per qualche istante.
Miki-Tu
per negozi?!-
Hitoshi-Si.
Per negozi.-
Non
lo disse con gran entusiasmo e così Miki gli diede la
possibilità di ridefinire la meta ma lui scosse la testa ed infine disse che
gli andava bene il giro per i negozi dato che doveva ancora trovare un regalo
di compleanno per la sorella.
Miki-Devo
prenderlo anch’io!In questi giorni sono stata così impegnata e me ne sono scordata!Povera me,mi fa a fette se mi scordo del
suo compleanno!-
Aveva
i lacrimoni agli occhi.
Hitoshi-Andiamo
allora.-
Così
procedettero decisi verso il centro città.
Le
vetrine erano piene di oggetti da regalo,tuttavia sia
Miki che Hitoshi continuavano ad essere indecisi. Fino a che
d’un tratto qualcosa attirò l’attenzione della ragazza intenta a guardarsi
intorno.
Un
bel regalo adatto a una tipa come Kiara poiché sapeva
che l’avrebbe sicuramente adorato. Un paio di jeans lunghi firmati Kylia una marca molto influente in quel momento,guardò anche il prezzo…un po’ caro ma subito le venne il
lampo di genio.
Miki-Hitoshiii!!!Che ne dici di fare il
regalo insieme?-
Il
ragazzo che era lì vicino si girò verso di lei si avvicinò alla vetrina e poi
assunse con un risolino l’aria da chi aveva già capito bene il perché di quella affermazione.
Hitoshi-Va bene ma non credere che io non sappia che lo fai per
risparmiare spilorcia…-
Miki-Ma
cosa dici?!Se la metti così allora le farò il regalo
da sola!-
Hitoshi-Nooo!!Mh cioè…facciamo insieme
il regalo perchè se devo girare ancora per negozi in
cerca di un regalo sono sicuro di diventare matto.-
Miki
rise soddisfatta poiché aveva raggiunto il suo scopo e così entrarono nel
negozio. Si fecero impacchettare il regalo per Kiara ed uscendo dalla bottega
si scambiarono un energico sguardo contento.
Più
tardi si avviarono verso casa della ragazza e durante il tratto incontrarono Zako che se ne stava seduto su una panchina con
qualche nuovo amico attorno e naturalmente un paio di ragazze che si vedeva
sbavavano per lui.
Quando lui alzò lo sguardo incontrò subito quello di Miki.
Miki-Ciao
Zako!-
Zako-Ciao
Miki!- Si alzò dalla panchina e la raggiunse -Che piacere rivederti.-
Miki-Lo
è anche per me. Ti presento Hitoshi,il fratello
maggiore di Kiara.-
Zako
e Hitoshi si strinsero la mano eppure Miki notò subito che la stretta era
tutt’altro che amichevole.
Miki-Bene
ci vediamo domani ora noi dobbiamo andare.-
Zako-Ciao
di nuovo allora.-
Miki
e Hitoshi continuarono verso casa chiacchierando a un
po’ su tutto fino a che non giunsero a destinazione.
Miki-Lo
tengo io il regalo va bene?-
Hitoshi-Si
è meglio,non vorrei che mia sorella stasera avviasse
l’ispezione della casa.-
Miki-Si
sarebbe proprio da lei!Ok allora a domani.-
Si
diedero un bacio sulla guancia a vicenda e così salutandosi si separarono.
La fanciulla entrò in casa con calma.
”Sono
le sei e mezza…sono arrivata abbastanza presto.”
Attraversò
l’ingresso e in seguito la sala raggiungendo il divano e vi si mise a sedere
all’estremo destro. Sul bracciolo era appoggiato il telecomando e così accese
la televisione.
In
quel momento sentì che dalla sua camera proveniva un rumore,una
finestra lasciata socchiusa che si apriva…Hiei.
Con
passo felpato il demone iniziò a scendere le scale e arrivato anche lui in sala
si sedette all’altro estremo del divano fissando in silenzio per qualche minuto
quella strana scatola con la quale gli umani passavano
parte del loro tempo.
L’aveva
vista anche a casa del suo amico Kurama per non
parlare di Yusuke e Kuwabara,per
loro due era come una calamita.
Miki
era intenta a fare zapping.
Hiei-Sei stata a casa tutto il giorno?-
Miki-No. Sono uscita con Hitoshi per
comprare un regalo a Kiara.-
Hiei-Hitoshi?-
Miki-Lui
è il fratello di Kiara.-
Hiei-Capisco.-
La
ragazza si fermò su un canale a caso tanto quello che trasmettevano su ogni
rete era solo robaccia. Quello prescelto trasmetteva un telefilm in cui una
ragazza guardava profondamente un altro ragazzo. Lui le aveva appena regalato delle rose e lei lo ringraziò con un tenero
bacio.
“Chissà
se tu demone…”
Involontariamente
i pensieri di Miki finirono per diventare senza volere parole.
Miki-…hai
mai baciato una ragazza?Ops…-
Hiei
diventò rosso tutto in una volta.
Hiei-C-cosa?!-
Anche
se sperava di aver capito male pensava che la ragazza
avrebbe comunque dovuto sapere che i demoni non amano,lui ad esempio non
provava alcun sentimento di quel genere come era normale che fosse lui infatti si
considerava solo un freddo assassino e quei presunti sentimenti che colpivano
gli umani per lui erano solo delle debolezze che dovevano assolutamente stargli
lontano.
Miki
si chiese il motivo della sua domanda che poi voleva rimanesse
solo un pensiero e invece…
Miki-Ehm
scusami io non dicevo a te ehm…pensavo ad alta voce purtroppo mi capita a volte
ora io vado…a fare lo zaino si lo zaino per domani
quindi…scusa ancora.-
Corse via imbarazzata raggiunse la sua stanza e chiuse la
porta buttandosi sul letto.
Affondò
il viso nel cuscino chiedendosi se esisteva al mondo
una ragazza stupida come lei “No”
Intanto
in sala c’era ancora qualcuno che cercava di ritornare al suo colorito normale
provando a far finta di niente.
“Questi
esseri umani sono proprio bizzarri ma lei devo dire
che li batte tutti. Ormai sono diventato rosso troppe volte per i miei gusti,devo compiere al più presto questo incarico riprendermi il
ciondolo e tornarmene nel mondo demoniaco.”
Hiei
sospirò sconsolato e raggiunse la porta della stanza di Miki.
“Devo
comunque rimanere in buoni rapporti con la mocciosa
per ora…”.
Bussò
alla porta.
Miki-A-avanti.-
Hiei
entrò in tutta la sua inflessibilità e la interruppe quando lei cercò
nuovamente di giustificarsi per l’imbarazzante affermazione.
Hiei-Smettila
di scusarti!Ora dobbiamo stare in guardia ho già ucciso due dei componenti della banda, cercheranno di dividerci così da
farti rimanere da sola e di conseguenza indifesa.-
Guardò
fuori in tono distaccato.
Miki-Ahia!-
Lysis la gatta che Miki teneva in braccio le aveva appena
conficcato le unghie nel dito e la ferita aveva già cominciato a sanguinare
abbastanza da darle fastidio.
Miki-Accidenti
d-devo prendere il fazzoletto sul tavolo…quanto sangue n-non mi sento molto bene…-
Lui
la guardò incredulo.
Hiei-Fantastico!Non
sopporta la vista del sangue…-
Mentre
tentava di raggiungere il tavolo poco distante da lei
si sentì improvvisamente più debole le mancarono le forze,le gambe cedettero.
Fortunatamente
Hiei,che era rimasto in piedi davanti alla porta,ci
mise un secondo a tenerla in piedi prima che la ragazza cadesse a terra.
Prese
un fazzoletto di tela posto sopra la scrivania e la sistemò sul letto
mettendola seduta con la schiena contro il cuscino.
Miki-La
vista del mio sangue mi fa sempre questo effetto.-
Cercò
di sorridere.
Hiei
strappò una striscia di fazzoletto e cominciò a legargliela intorno al dito ed
il demone ridacchiò.
Hiei-Dobbiamo affrontare una missione pericolosa e ti da
fastidio la vista del sangue. Ma perché a me?!-
Usò
un tono sarcastico e le si sedette accanto.
Anche
Miki sorrise,per poi lasciar posto a uno sguardo
tenero senza dire alcuna parola,tutto intorno a loro era calmo e silenzioso e
gli occhi azzurri di Miki si persero in quelli rossi del demone ed entrambi si
sentirono avvolti da uno strano calore e una sensazione di tranquillità li
prese.
A
Hiei non piaceva per niente la situazione creatasi,una
vita spesa ad odiare quelle insulse e inferiori creature e ora per colpa di
quella mocciosa sentiva che in lui vi era stato un impercettibile e
involontario cambiamento.
Lei
si avvicinò al suo volto gradualmente,in modo
leggero,si trovavano vicinissimi poi…Hiei si scostò da quella vicinanza
bruscamente dicendole che doveva uscire ad allenarsi in vista della partenza
per il suo mondo ed andandosene dalla finestra come suo solito lasciò che Miki
rimanesse immobile seduta sul letto a fissarsi il dito da lui fasciato. Una
certezza la pervase ma non vi riusciva ancora a crederci.
“No non può essere…”
La
sera passò tranquilla e normale,i due parlavano poco
ma senza problemi di alcun tipo.
Miki-Allora com’è il tuo mondo?-
Lo
aveva convinto a cenare insieme a lei e ora gli stava
facendo assaggiare per la prima volta il ramen che sembrava gradire.
Hiei-Mh?Il
mio mondo?Selvaggio rispetto al tuo,di certo non
esistono questi alti edifici grigi che ci sono qui.-
Miki-Vuoi
dire i grattacieli?-
Hiei-Si insomma quei cosi che si vedono in lontananza da qui.-
Sbuffò.
Non
voleva nascondere che era un po’ stanco di quella permanenza forzata nel mondo
umano.
“Ma non poteva pensarci Yusuke?!”
Ma
certo che stupido,Yusuke era
la soluzione hai suoi problemi dopo però gli ritornò in mente il fatto che
ormai non era più un detective del mondo degli spiriti,nessuno di loro era in
grado di ritornargli utile in quella situazione e avrebbe dovuto cavarsela da
solo. Non voleva tirare dentro neanche Kurama e il
cerchio si richiudeva così su di lui.
In
fin dei conti il ciondolo era il suo,non aveva mai
fatto partecipe nessuno del suo passato, persino il demone volpe non sapeva
tutto di lui e non avrebbe iniziato ora e inoltre voleva evitare di far sapere
che aveva una attraente ragazza umana da proteggere al suo fianco per la quale
avrebbero potuto fare strane e stupide supposizioni su loro. Il demone scosse
la testa.
“No
meglio evitare.”
Miki-Hiei
tutto bene?Ti vedo pensieroso.-
Hiei-Tutto
a posto.-
Si
alzò e senza dire altro si diresse al piano di sopra per andare a dormire anche
se per essere precisi il suo riposarsi era più un
“dormiveglia”cioè uno stato in cui recuperava le forze ma allo stesso tempo era
vigile e pronto a ogni eventuale attacco nemico.
Fine
6°chap…allora?Quali sono le vostre
impressioni?Lasciatemi qualche commento per sapere se le correzioni sono
adeguate o come ho già scritto anche solo per farmi sapere che cosa ne pensate.
Bye
bye!