Capitolo XII
“….l’errore di Grindelwald è stato quello di sopravvalutare i suoi
alleati, i maghi oscuri che lo hanno appoggiato con tanto entusiasmo
all’inizio della guerra lo hanno altrettanto velocemente abbandonato quando hanno capito come si stavano mettendo le
cose.
Quando è solo la sete
di potere a spingerti non fa differenza il colore del
tuo stendardo…” disse Albus sorseggiando
il suo boccale di Burrobirra. “Nel momento in
cui abbiamo scoperto che si era rifugiato sulle
montagne abbiamo pensato che i Giganti avrebbero potuto costituire un problema
e invece anche loro gli hanno negato il loro appoggio…”
“Beh, alla fine Grindelwald era un mago potente ma non così
astuto….”
“Già, per
nostra fortuna no…” rispose Albus
fissando compiaciuto i resti della cena. “Comunque
complimenti Minerva, sei diventata un’ottima cuoca rispetto
all’ultima volta che sono venuto qui!”. Lo sguardo beffardo si
soffermò sul viso pallido ed esile della donna.
“Non so se sentirmi offesa
o lusingata…” disse Minerva fissandolo per un istante con un
sorriso. Poi distolse lo sguardo e iniziò a sparecchiare la tavola.
Albus
si alzò sorridendo e le diede una mano.
“E così Neville e Augusta si sposeranno…”
“Sì”
disse lei aprendo l’acqua ed immergendo le stoviglie nel lavabo. “Sono
davvero contenta per loro. Finalmente dopo questa lunga guerra possiamo tornare a vivere qualche momento di felicità
e di pace.”
Pace…quante
volte Silente aveva pensato a quella
parola durante gli ultimi cinque anni…Ma che cos’era per lui la
pace? Ogni volta che se lo era chiesto il suo pensiero
finiva irrimediabilmente a quel cottage di legno e pietra, a
quell’arredamento semplice ma accogliente e soprattutto a quel calore che
ne perfondeva l’aria.
Ora appoggiato di schiena accanto a lei, osservava la mani affusolate
muoversi veloci tra una stoviglia e l’altra, il viso stanco e un
po’ tirato e alcune lunghe ciocche nere che, sfuggite allo chignon, le
ricadevano sul collo.
“Perché
non usi la magia?”
“E’
un’abitudine che ho preso da mia madre, tenere in ordine la casa mi aiuta
a rilassarmi e a non pensare a niente.”
“Beh, ora non hai
più nessun motivo per essere tesa…” la canzonò
dolcemente.
Un gesto improvviso, il
rumore secco dei palmi a contatto con il bordo del lavandino e quegli occhi
profondi e un po’ alterati puntati su di lui: “Ma tu hai idea di
quanto sia stata in pensiero?! Era più di un
mese che non ricevevo tue notizie, neanche un gufo…e nessuno sapeva dirmi
niente, eri come sparito nel nulla! E poi oggi…io…”
abbassò lo sguardo esausta e incapace di
proseguire.
“Lo so,
mi dispiace.” mormorò con un misto
di sorpresa e imbarazzo.
E le cinse dolcemente le spalle tirandola a sé.
Ma dopo pochi attimi Minerva
si sciolse delicatamente dall’abbraccio sussurrando: “Devo finire
qui.” ma le guance
arrossate tradivano la sua emozione.
Silente scrutò il
profilo della donna e poi con un gesto morbido le avvolse il collo con le mani
e iniziò a massaggiare le spalle contratte.
Attraverso la sottile veste di cotone l’uomo sentiva i muscoli sciogliersi
pian piano al suo tocco e il respiro farsi via via
più profondo e rilassato.
Con un gesto veloce le
sciolse i capelli corvini e di nuovo quel profumo di muschio bianco lo
inebriò.
”No, Albus…per favore…” mormorò la
donna sbuffando.
Ma il mago sorrise incurante delle sue proteste, le
fece scivolare le mani lungo la schiena a cingerle i fianchi e lentamente la
attirò a sé.
Le sue labbra incontrarono
la pelle chiara e delicata della nuca di Minerva: un sapore dolce e un
po’ aspro pervase la sua bocca…
Mmmmm, ghiacciolo al limone….pensò.
Un lungo brivido percorse la
nuca di Minerva, quelle labbra la facevano sentire desiderata e maledettamente
vulnerabile…voleva sciogliersi da quella stretta ma
il suo corpo sembrava non risponderle…
E poi all’improvviso
un’audacia che mai prima di allora aveva provato prese il posto della
paura…si voltò di scatto e catturò quelle labbra in un
bacio profondo e appassionato aggrappandosi alla lacera veste di Albus.
Un attimo di sorpresa e poi
anche lui si abbandonò a quel bacio…
La testa gli si fece leggera
e lentamente le sua mani iniziarono a percorrere quel
corpo giovane e sottile…l’abito di cotone frusciava sulla pelle
morbida e profumata…
Forse avrebbe voluto
trattenersi, forse non era il momento…ma il suo
desiderio ormai era più forte della volontà…delicatamente
slacciò il primo bottone di quell’austero vestito che di certo non
rendeva giustizia alla maga e chiuse gli occhi abbandonando per la prima volta
dopo tanto tempo la sua razionalità.
Quelle mani lunghe e nodose
sembravano studiare ogni centimetro del suo corpo e la stoffa sottile era una
protezione troppo debole per non farla sentire sopraffatta…ma
a Minerva piaceva, le piaceva terribilmente…
Come trasportata da una
forza invisibile anche lei iniziò a percorrere con le dita quei muscoli
compatti e scattanti frutto di tante battaglie.
Ed ad un tratto trasalì,
l’ultimo ostacolo, quel piccolo bottone, era scivolato via…abbassò
gli occhi e il contrasto fra le sua pelle diafana e
quella abbronzata del mago la colpì mentre sentiva le dita ruvide
accarezzarle il seno.
D’istinto appoggiò
la mano sulla sua e allontanò il viso costringendolo a guardarla negli
occhi.
Albus fissò Minerva senza capire, sulle labbra
ancora il dolce sapore del suo collo e sotto le dita quel calore attraversato
da rapidi battiti.
Aveva sbagliato? Forse era
andato troppo oltre?
Perché quando stava con lei era così difficile
ragionare lucidamente?
Ma quegli occhi neri e profondi guardavano Albus audaci e maliziosi. Minerva gli scostò
la mano dal suo seno e con sorriso sornione lo trascinò
dolcemente verso la piccola stanza da letto.
Lui si lasciò
condurre senza opporre resistenza, troppo sorpreso per
riuscire ad articolare qualsiasi parola…quella timida ragazzina un
po’ secchiona non c’era più, al suo posto una giovane strega
seducente a cui non riusciva più a resistere…
Mi rendo conto che questo capitolo potrebbe far
storcere il naso ai puristi potteriani…lo so,
un preludio così esplicito, soprattutto fra Minerva e Silente, non
è esattamente in stile Rowling. Di solito lei
preferisce lasciare molto all’immaginazione e soprattutto alla malizia
del lettore…
Io chiaramente non sono
Come ho già detto, il mio intento sarebbe
quello di scrivere una storia che mostri come Minerva ,
e in parte anche Silente, siano diventati quelli che sono nelle pagine della Rowling…e vi giuro che a volte non è x niente
facile!!
Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione su questo
capitolo, quindi x favore recensite in
fretta…sono davvero curiosa e mi auguro di ricevere delle critiche
costruttive.
Grazie mille delle recensioni e dei complimenti, mi
fa davvero piacere sapere che la mia storia e il mio stile vi piacciono!!
Penso di pubblicare il prossimo capitolo lunedì
sera, se il primo giorno di corsi(8 ore!!!) non mi
ucciderà!!!!
A presto e buon weekend!!
PS: x RebelHalloweenJack:
il tuo commento, sul fatto che
leggere questa storia è un po’ come spiare le missive dei nostri
nonni mi è piaciuto un sacco x’ io provo
la stessa sensazione quando la scrivo!! Continua a
leggerla e a recensire!!Grazie!!