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Autore: Klaineinlove    13/02/2012    13 recensioni
Kurt e Blaine a tredici anni diventano amici, ma una decisione, sofferta, di uno dei due, la loro amicizia si romperà. All’età di diciassette anni succederà qualcosa in un giorno speciale che porterà Kurt a mandare delle lettere(in segreto) a Blaine.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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(http://www.youtube.com/watch?v=zjNVz73gW9k&feature=fvst) Canzone da ascoltare al momento giusto^^

I giorni prima dell’inizio della scuola passarono velocemente. Kurt non aveva avuto più il coraggio di guardare Blaine nemmeno dalla finestra; non usciva nemmeno per gettare i rifiuti quando il ragazzo andava a fare la corsetta con suo padre.
Ma il lunedì, giorno in cui dovevano riprendere le lezioni, Kurt fece un enorme sospiro e uscì di casa proprio mentre Blaine chiudeva il cancello.
“Ciao Pà” urlò Kurt sapendo che Blaine si sarebbe voltato dalla sua parte e infatti fu così. Si guardarono per qualche momento poi Blaine con naturalezza sistemò le cuffiette nelle orecchie e si voltò per andarsene via.
Kurt rimase immobile qualche istante. Per giorni interi aveva temuto quello che poi si era avverato: Blaine non ricordava assolutamente nulla della notte di Capodanno mentre per Kurt era un pensiero continuo.
Arrivò a scuola con aria amareggiata, Rachel aveva dichiarato ufficialmente che stava uscendo con Finn e quindi sapeva che se l’avesse vista per i corridoi sarebbe stata sempre con lui.
Arrivò al suo armadietto e prese le sue cose, notando Blaine, l’armadietto poco distante da lui, stava con la testa fra le nuvole. Non salutò Puck e quando Sam lo chiamò, sbatté le palpebre velocemente come se si stesse svegliando da un sogno.
“Ho dormito poco” si giustificò con l’amico per poi prendere i suoi libri ed entrare in aula.
 
Quando venne l’ora di Storia, Kurt come al solito arrivò con qualche minuto di ritardo, felice di vedere che il suo posto era ancora libero. Si sedette aspettando l’arrivo del professore e cominciò a tirare fuori i libri e il suo astuccio; ma una conversazione di Blaine e il suo compagno di banco attirò la sua attenzione.
“Non ci hai ancora detto cosa hai fatto a Capodanno. Prima eri con noi e poi sei scomparso proprio nel momento del conto alla rovescia”
Blaine accasciò la testa sul banco con aria disperata “quando abbiamo bevuto?” domandò all’amico.
“Io sicuramente meno di te. Quando sei tornato ti abbiamo dovuto fermare perché hai cominciato a saltare ovunque.”
Blaine si alzò lasciandosi andare in una risatina, poi si avvicinò all’amico.
“Ho baciato una persona”
Kurt spalancò gli occhi incredulo mentre le sue guancie si arrossavano.
“Chi?” domandò il ragazzo.
“E questo il bello. Non lo so! Sto impazzendo Kevin. Ricordo solo quelle dannate labbra!”
Istintivamente Kurt portò le dita sulle sue labbra mordendole leggermente.
“Beh a Capodanno si bacia chiunque”
“Non era chiunque! Quel bacio è stato così bello che mi odio di non ricordare chi ho baciato.”
“Sarà qualcuno qui a scuola. Praticamente c’era tutti quelli che la frequentano.”
“ Devo sapere chi è! Devo saperlo assolutamente!” Blaine non continuò il discorso perché l’insegnante arrivò e Kurt rimase incredulo per tutta l’ora.
Quando si diresse a Francese aveva la testa che gli girava. Il suo primo pensiero era quello di andare da Blaine e dirgli: Hey guarda, hai baciato me e ti amo Blaine. Scusami.
Ma poi una spintonata lo fece cadere a terra e gli fece capire che Blaine avrebbe ottenuto lo stesso se solo si fosse avvicinato di nuovo a lui.
Quando durante l’ora di Francese il professore parlava di Poesie a Kurt gli balenò un’idea nella mente. Un’idea totalmente assurda quanto rischiosa ma che valeva comunque la pena provare.
Strappò delicatamente un foglio dal suo quaderno e cominciò a scrivere. Scrisse così intensamente che il professore non lo richiamò convinto che stesse prendendo appunti.
Quando ebbe finito e mancavano circa cinque minuti al suono della campanella, Kurt chiese di uscire per andare in bagno.
Mise il foglietto in tasca e si avviò nel corridoio lentamente fino ad arrivare all’armadietto di Blaine.
Se era fortunato, il ragazzo con il passare degli anni non aveva cambiato la combinazione.
Per fortuna fu così.
In un secondo Kurt infilò il foglio nell’armadietto di Blaine e poi corse in classe per prendere la sua borsa perché la campanella stava suonando.
I corridoi si affollarono velocemente e anche lui si affrettò a prendere postazione accanto al suo di armadietto in modo da osservare Blaine e di vedere la sua reazione.
Il ragazzo arrivò  al suo armadietto insieme a Sam Evans e Puckerman; stavano chiacchierando allegramente, poi i ragazzi gli diedero una pacca sulla spalla e lui li assicurò un incontro in sala mensa.
Aprì l’armadietto. Kurt cominciò a sudare le mani che si stavano torturando tra loro. Un occhio vispo osservava attentamente Blaine alzare da terra il foglietto che era caduto non appena aveva aperto lo sportello; poi Blaine lesse nella sua mente:
 
Riesco a ricordare le tue labbra. Riesco a ricordare il freddo pungente che ci avvolgeva mentre ci scambiavamo quel dolce bacio confuso dal sapore dell’alcol. Riesco a ricordare le mie dita mescolarsi tra i tuoi capelli e le tue mani stringermi i fianchi.
Riesco a ricordarmi tutto perché è stato il momento migliore della mia vita.
 
Kurt notò lo sguardo di Blaine confuso. Il moro alzò la testa per guardarsi intorno e prontamente Kurt si voltò nascondendosi dietro allo sportello così da cercare di non farsi notare.
Blaine tornò a leggere:
 
Sai Blaine vorrei tanto venire da te e dirti cosa provo, ma non lo farò per alcune mie ragioni.
Ti chiedo solo una cosa Blaine: ricorda! Ti prego ricorda quella sera e vieni da me. Ricordati cosa mi hai detto nel parcheggio e vieni da me. Ricordati il modo in cui hai preso le mie mani fredde e le hai riscaldate con le tue calde.
Ricordati il bacio, le mie labbra, i sospiri e le parole. Ricorda Blaine.
 
Le guancie di Blaine diventarono nettamente più rosee. Chiuse l’armadietto ficcandosi il foglietto nel retro dei pantaloni e poi si avviò in sala mensa.
Quando venne l’ora del Glee Club, Kurt provò a rilassarsi parlando con le ragazze. Oggi era il suo turno a cantare e sicuramente si sarebbe distratto dal studiare l’espressione di Blaine davanti al suo foglietto.
Ma ci fu una svolta inaspettata. Mentre il professor Shue sistemava i fogli arrivarono: Finn, Artie, Mike e con loro Blaine.
“Ragazzi siete in ritardo” li ammonì il professore.
“Ci scusi professor Shue, ma ci stavamo organizzando per andare a vedere una partita questa sera”
Il professore si voltò incontrando lo sguardo di Blaine.
“Anderson che ci fai qui?” domandò curioso. Ma fu di nuovo Finn a parlare.
“Professore può passare l’ora qui? Dopo abbiamo alcune cose da fare insieme e non vogliamo lasciarlo solo tra i corridoi. Poi Blaine sa anche cantare, magari decide di unirsi a noi” scherzò il ragazzo dando una pacca sulle spalle a Blaine che sorrise timidamente prima di buttare un occhio in alto dove era seduto Kurt.
Quest’ultimo si era irrigidito sulla sedia con le mani strette sui suoi spartiti. Cantare adesso gli sembrava così sbagliato.
“Bene siediti pure Blaine. Ora però cominciamo la lezione: Kurt è il tuo turno”
Kurt si ritrovò a balbettare. “Pr-professore non ho pre-preparato nessun pezzo.” Cantare davanti a Blaine era fuori discussione.
“Su andiamo Kurt!Questa è una scusa. Hai sempre qualche pezzo da cantare; raggiungimi qui al centro andiamo” lo incitò il professore.
Kurt sbruffò e portò gli spartiti a Brad poi si voltò verso i suoi amici cercando di non incontrare lo sguardo di Blaine in prima fila.
Quando Schuester si sedette la musica partì.
 
Remember when I cried to you a thousand times
(Ricordati quando ho pianto di fronte a te,mille volte )


I told you everything 
(ti ho ditto tutto)


You know my feelings
(sui miei sentimenti.) 


It never crossed my mind 
(Non mi era mai passato per la mente )


That there would be a time 
(Che ci sarebbe stato un tempo )


For us to say goodbye 
(Per noi di dirci addio )


What a big surprise 
(che sorpresa inaspettata.)
 
But I’m not lost 
(ma non mi sono perso)


I’m not gone 
(non me ne sono andato)


I haven’t forgot 
(non ho dimenticato)
 
E Kurt ci provò. Ci provò a non guardarlo. Ma non ci riuscì. I suoi occhi celesti si incontrarono con quelli nocciola di Blaine.
 
These feelings I can’t shake no more 
(Questi sentimenti che non posso più scrollarmi di dosso )


These feelings are running out the door
 (Questi sentimenti che corrono fuori dalla porta )


I can feel it falling down 
(Posso sentirli cadere giù )


And I’m not coming back around 
(E non tornerò più da queste parti )


These feelings I can’t take no more
 (Questi sentimenti che non riesco più a sopportare )


This emptiness in the bottom drawer 
(Questo vuoto sul fondo del mio cassetto )


It’s getting harder to pretend 
(Sta diventando più difficile fingere )


And I’m not coming back around again 
(E non tornerò più da queste parti )


Remember when… 
(Ricordi quando…)
 
Kurt non si rese conto che i suoi occhi erano lucidi per le lacrime. Non si rese conto che c’era una classe intera ad osservarlo. Non si rese conto che Blaine teneva stretto tra le mani il foglietto da lui scritto.
 
I remember when 
(Io ricordo quando )

 
It was together ‘til the end 
(era “insieme fino alla fine”)

 
Now I’m alone again 
(ora sono solo di nuovo)

 
Where do I begin? 
(Da dove comincio?)

 
I cried a little bit 
(Ho pianto un pò)

 
You died a little bit 
(Tu sei morto solo un pò)

 
Please say there’s no regrets 
(Ti prego di’ che non hai rimorsi )

 
And say you won’t forget 
(E di’ che non ti dimenticherai )
 
Si fermò. Non riusciva più a continuare la canzone. Non riusciva più a resistere alla pressione di Blaine che lo fissava. Diamine lo amava!Lo amava così tanto! Quel ragazzo gli aveva fatto scoprire l’amore e lo aveva baciato maledizione.
Il professore si alzò avvicinandosi a Kurt facendo un segno al pianista di fermarsi.
“Kurt va tutto bene?”
Kurt scosse la testa.
“Devo….devo andare in bagno”
Corse fuori fino a sbattere contro la porta del bagno per poi chiudersi dentro fino ad arrivare al water e vomitare anche l’anima.
 
Blaine per tutto il resto della canzone era rimasto immobile a fissare Kurt. Aveva fissato il suo profilo, il suo naso che aveva ritenuto sempre perfetto, i suoi capelli ordinati e i vestiti abbinati.
Ma nella mente di Blaine c’era sempre quel bacio. Quel bacio che non riusciva a ricordare chi fosse, e dopo il messaggio che aveva ricevuto, aveva ancora la testa più confusa.
Poi aveva ascoltato la voce di Kurt ed era rimasto incantato.
Blaine sperava che nella sua mente fosse proprio Kurt il ragazzo che aveva baciato. Ma era impossibile pensò lui. Forse Kurt non era nemmeno alla festa perché non era il tipo e lui era troppo ubriaco per ricordare. Ma gli era permesso di sognare.
E lui ogni sera sognava le labbra di Kurt sulle sue.

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Note: La canzone è di Avril Lavigne "Remember When" Che vi ho messo il link sopra prima della storia.
Allora vi chiedo un minutino di attenzione. Mi sono presa un momentino per pensare prima di pubblicare questo capitolo perché avevo intenzione di non continuare più questa storia per varie ragioni.
Poi però se non la continuassi mi sentirei così “maleducata”(?) nei confronti di chi la sta leggendo perché nonostante siete pochi a recensirla(e vi ringrazio a chi lo fa) in molti l’avete messa tra le seguite. Le letture poi ci sono quindi c’è chi legge! E mi sembra così ingiusto non concluderla.
Quindi la storia continua. 

   
 
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