Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Seiht    13/02/2012    1 recensioni
Perché, dopo tutto, tu sei il mio muro delle meraviglie
San Valentino, un giorno che ognuno vede in modo diverso, questo è sicuro.
Ma loro non lo vivono mai allo stesso modo, perché sono Harry e Hermione, e non vedono mai le cose uguali agli altri.
Parole per l'Armonia, solo questo.
-
La raccolta partecipa all'iniziativa "Latin Lover" indetta dal Collection of Starlight.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Praise of Harmony'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non so se l'avete riconosciuta dal titolo, questa, comunque, è con I'm yours di Jason Mraz. 
 




But after all, you’re my wonderwall
 

Well, open up your mind and see like me, open up you plans and damn you’re free
 

 
 

« Buon San Valentino, Harry ».
Era sicuro di aver sentito qualcosa.
Una frase, forse sussurrata secoli fa.
Dov’era? Aveva male dappertutto, di sicuro non in una posizione comoda.
L’ultima cosa che ricordava era Neville che gli diceva qualcosa tipo “Non vomitarmi addosso”.
Aprì gli occhi.
C’era qualcuno davanti a lui, ed era una ragazza, questo riusciva a riconoscerlo.
Forse era lei che aveva parlato.
Forse no.
Cercò a tastoni gli occhiali, ma fu quella che glieli porse.
E quando finalmente poté vederci chiaro capì chi era.
« Hermione? »
Era a casa sua.
Sul divano, a quanto sembrava, e questo spiegava i dolori all’anca e alla spalla sinistra.
Cercò di alzarsi, ma la testa cominciò a girargli e decise che poteva rimanere sdraiato ancora per un po’.
Vide la ragazza che posava una scatola di cioccolatini sul tavolo del salone e prendeva una sedia per avvicinarsi a lui, e si ricordò improvvisamente delle parole che aveva sentito nel suo strano dormiveglia.
« È San Valentino? »
Lei sospirò.
« Sì. E non voglio che sprechi anche questa giornata su questo dannato divano. Adesso ti alzi, ti lavi, ti vesti e vai a vivere, perché, davvero, non ne posso più di vederti così ».
Non c’era verso.
Non riusciva a capire che, facendo così, riusciva solo a peggiorare le cose.
Lui aveva provato di tutto, di tutto, davvero, per dimenticarla.
Perché non puoi innamorarti della tua migliore amica e essere felice.
Una volta era persino partito.
Esatto, una mattina era andato a King’s Cross, aveva preso un diretto per Edimburgo e vi era rimasto due settimane.
Ma non era servito a nulla.
Perché era Hermione, e, diamine, non poteva dimenticarsi di lei.
Andava tutte le sere alla Testa di Porco per “farsi un bicchierino”, che poi i “bicchierini” erano sempre almeno una decina, perché credeva fosse utile, per non pensare.
Ma perché non doveva pensarci, poi.
Cosa c’era di sbagliato?
Non lo sapeva.
L’unica cosa di cui era certo era che non poteva andare avanti così.
Lei stava con Ron, accidenti.
Con il suo migliore amico.
Un improvviso pensiero gli sfiorò la mente.
« Perché non sei con Ron? » le domandò.
Lei si strinse nelle spalle.
« Abbiamo litigato. Di nuovo. Per oggi è meglio se stiamo lontani ».
E che diamine però!
Allora lo faceva apposta, perché ogni giorno ormai era diventato quello buono per dare una svolta alla vita che si ritrovava.
Harry la guardò meglio.
Vide che il suo viso non era sereno come al solito, ma accartocciato in un’espressione tutt’altro che felice.
Hermione soffriva.
Soffriva per Ron, e stava peggio di lui, che soffriva solo per le sue paturnie.
E decise che, in quel momento, avrebbe fatto bene a tutti e due.
Lui, almeno, ne aveva un disperato bisogno.
Le si avvicino, le posò una mano sul viso e la costrinse a guardarlo.
« Mi ubriaco tutte le sere con Neville e Seamus » cominciò. « Prendo treni per andare chissà dove, e cerco armonia in ogni modo, ma è tutto inutile. Perché dovunque vada, qualsiasi cosa mi inventi, gira e rigira è sempre con te che mi trovo a fare i conti ».
Sorrise, e la guardò negli occhi.
Forse non era innamorata di lui.
Forse, invece, lo era.
Ma lui aveva bisogno di essere felice, almeno per un attimo.
La baciò, senza pensare che c’era un fidanzamento da rispettare, un’amicizia da mantenere, dei Weasley a cui rendere conto.
Ne aveva bisogno. Punto.
Si scostò da lei, sorrise.
« Ma, in fondo, che diamine, non mi dispiace affatto ».
 
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Una Raccolta Harmony
Questa non mi piace per niente. Davvero, proprio non mi va giù.
Non ho molti altri commenti da fare, se non che la prossima one-shot sarà l'ultima.
Tutto finisce, d'altronde.
Ancora grazie a chi legge e commenta. Siete deliziosi.
Un bacione,
Ela



La storia partecipa al Latin Lover Challenge, iniziativa ideata dal « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Seiht