Caramelle, cioccolatini e commedie romantiche. 

- San Valentino fa schifo. 
Harry guardò la ragazza che camminava di fianco a lui e non riuscì a trattenere un sorriso.
- Sentiamo, perché questa giornata piena d'amore dovrebbe suscitare in te sentimenti così negativi? - le chiese, continuando a spingere il carrello ormai stracolmo.
Hermione si fermò, prese una confezione di cioccolatini a forma di cuore, la guardò per bene e poi la rimise a posto, con aria disgustata.
- Ma per favore, Harry, lo sai come la penso: è il tripudio del consumismo! Si spendono migliaia di galeoni in fiori, cioccolato, gioielli e oggetti ridicoli che non ti serviranno mai. Per non parlare di tutte le commedie romantiche che trasmettono in televisione: mi piacerebbe sapere cosa succede dopo quei baci sdolcinati che chiudono il film. E poi l'amore non è per sempre. - snocciolò la ragazza, terminando il suo discorso con una nota di delusione nella voce.
Il supermercato era pieno di gente a quell'ora e le corsie affollate, quel quattordici febbraio, offrivano la visione di una vasta gamma di coppiette che compravano la cena per la serata.
Hermione si sistemò i capelli in una coda alta e continuò a riempire il carrello con tutti i dolci che le capitavano sotto mano, esclusi quelli che richiamavano quella giornata con frasi stucchevoli e cuoricini.
- Quindi stasera non vuoi vedere un film strappalacrime? - le chiese Harry, prendendola in giro.
- No. Puoi scegliere un film d'azione o un horror se vuoi, ma, ti prego, risparmiami le commedie rosa con il lieto fine. Magari qualcosa di drammatico, dove i protagonisti muoiono, ecco quello sì. 
Il Bambino Sopravvissuto sogghignò: la sua migliore amica era di pessimo umore, come tutti gli anni, ma lui si divertiva a stuzzicarla. Metteva su un broncio irresistibile quando arrivava San Valentino e, in fondo, a lui non dispiaceva starla a sentire mentre insultava tutte le coppie che le passavano davanti con sguardi innamorati.
- Compriamo anche qualcosa che non ci farà venire il diabete o vuoi mangiare solo dolci stasera? - domandò, sterzando il carrello per non finire addosso ad un ragazzino che stava scegliendo una torta.
- Compra quella che costa meno e non stressarti: prima o poi lei ti lascerà e ti spezzerà il cuore. - bisbigliò Hermione mentre il povero malcapitato la guardava con gli occhi sgranati.
Harry la trascinò via, prima che potesse continuare a disilludere quel ragazzo con i suoi discorsi su quanto il mondo fosse orribile.
- Ti pare il modo, Hermione?
- Hai ragione, riprendi il controllo Hermione, respira. - disse più a se stessa che a Harry - E' solo che odio questo giorno. Se non fosse per te stasera rimarrei chiusa in casa, sul divano, con tutti questi dolci e una voglia terribile di cedere a quelle commedie in televisione. - continuò, prendendolo sotto braccio e stringendosi a lui.
Harry sorrise e si avvicinò alla cassa, mettendosi in fila. Non sarebbe stato poi così male passare la serata con Hermione: in fondo, erano entrambi single e non avevano nessun appuntamento romantico, meglio cenare insieme piuttosto che deprimersi da soli in casa.
Quando arrivò il loro turno stavano ancora battibeccando e la cassiera li guardò con tenerezza.
- Che bella coppia che siete! Passate una buona serata. - disse loro con aria complice mentre se ne andavano.
- Ci ha davvero scambiati per una coppia? - chiese Hermione, voltandosi a lanciare un'occhiataccia alla donna.
- Perché, non potremmo esserlo davvero? - le disse Harry con un finto sguardo offeso.
Hermione non rispose e continuò a camminare, assorta nei suoi pensieri.
Continuò ad avere l'aria distratta anche durante il tragitto in macchina e disse poche frasi persino quando arrivarono a casa di Harry e lui iniziò a preparare la cena.
Quando finirono di mangiare e si spostarono sul divano con la loro scorta di dolciumi e gelato, Harry osservò meglio quella sua aria stralunata e la scosse per le spalle, forse in modo poco delicato. 
- Harry, ma sei impazzito? - gli chiese, riscuotendosi, finalmente, da quel torpore.
- Oh, sei tornata quindi. E' da quando siamo usciti dal supermercato che sei in uno stato di trance.
Hermione lo guardò per qualche secondo e si scusò per quel comportamento.
- Stavo solo pensando a quello che ha detto quella cassiera. - si giustificò poi, aprendo un pacchetto di Gelatine Tuttigusti+1.
- E ci hai pensato per tre ore? - rispose lui, guardando con fare enfatico l'orologio appeso al muro.
La ragazza annuì in risposta e si alzò per prendere un dvd dalla libreria di Harry, che intanto aveva acceso il televisore, facendo zapping con aria annoiata.
Gettò qualche sguardo alla sua migliore amica e ad un tratto la vide sbuffare e tornare a passo di carica verso di lui.
- Adesso basta. - mugugnò Hermione.
Non ebbe tempo di chiederle cosa stesse facendo che lei lo prese per la nuca e lo baciò.
- Scusa Harry, ma ci stavo pensando da un po' e... - gli disse, arrossendo lievemente.
Harry Potter pensò che quel San Valentino non sarebbe stato affatto male.
Prese Hermione per un polso, la trascinò sul divano e la baciò di nuovo.
- Ho decisamente cambiato idea riguardo a questa giornata.




Angolo Autrice:
Lo so, è terribilmente fluff, vero? Non ho saputo resistere al fascino di San Valentino.
Spero che vi abbia fatto almeno sorridere. Ce la vedo Hermione a odiare questo giorno, un po' come tutti i single invidiosi del resto. U_U
Bene, mi ritiro e torno a revisionare la mia long.
E mi raccomando, un commentino-ino-ino non fa mai male! ;)