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Autore: VeganWanderingWolf    13/02/2012    0 recensioni
e dove nemmeno la luna osa vi divoro il cuore
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Nonsenses'
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.cinque lupi.

 

Cinque lupi, poi non dirmi più altro

Il resto della storia la so a memoria

Non importa che ci fosse chi la racconta

La raccontano solo ombre dal mantello lungo

E se cerchi i loro occhi, ah…

E se cerchi i loro occhi…

 

Cinque lupi, un giorno grigio cemento

Fumo negli occhi, nessun odore poiché fermo il vento

Spezzato da edifici il suono e la luce

E così si dice che li arrampicarono come rupi

e che cantarono contro le nuvole grevi di cupezza

nessuno rispose, ma si sentirono a vicenda

e quando fuggirono dai silenziatori erano già insieme

 

che sia fatta di nero la paura, come la notte

quando se la fecero amica con un’ammiccare di stelle

quando impararono a stare al gioco ambiguo della luna

persero lacci delle scarpe come pelo di cucciolo

ma sapevano sempre giocare come se fossero nati ieri

come se dovessero morire domani correvano

un sorriso di lingua tra i denti e in bocca al…

 

e si incrinò il piatto del desco al rumore del loro trotto

e si intrufolarono correndo sulle tavole mandando tutto a monte

non azzannarono alla gola i ricchi, ché già si strozzavano col cibo per sorpresa

si dispersero le loro risate rapide come le loro code, dritte dritte nel complice silenzio

potevano spuntare e sparire in un battito di cuore in corsa rapida

e colpivano solo nei punti deboli, e si ritraevano, e ricolpivano, e si ritraevano

e gli aguzzini avevano già il capogiro prima di capir chi erano

 

sognavano di luoghi dove la mandria corre sempre

e tu correndoci in mezzo puoi fare perdere le tue tracce

ma nel giorno sveglio capitava sempre che la mandria ti chiudesse a cerchio

e tra chi si scansava nascondendo il sasso mai tirato dietro la schiena

puntando il dito accusatore

e chi ti cercava per aiutare i cacciatori, oh, sai i loro nomi

perché ne hanno uno solo: infamia, nessun altro

mandrie chiuse nel recinto non capivano proprio niente

pensavano di dover essere grati ai loro aguzzini e carcerieri

e se i lupi venivano a mordere i legami del cancello per dare possibilità di libertà

essi li prendevano a corna e colpi di zoccolo, giusto perché avevano pelo e zanne

 

ma si ricorda una notte, una notte scura e buia

ricordo cinque lupi che correvano con un bottino sorridente tra le fauci

soddisfatti del loro tipo speciale di caccia, non cacciatori ma predatori

corri, corri e corri, saettano le zampe su diversi terreni

e il cuore si precipita sempre un passo più avanti

come a indicarti la via, o forse a farti lo sgambetto

ma si può amare anche solo questo, correre così, ed essere insieme

sì, si può… sì… si può eccome…

 

e c’erano macchine che correvano sulle loro tracce

nessuna traccia sul cemento, è chiaro

ma quando iniziò il pendio ripido, fango infido e sassi

le ruote arrivarono prima sul cemento, davanti al pendio

e disperi dalle luci dei fari, chi le pigliò tra i denti le schiantò

bruciandosi nel balzo, volando via nel balzo…

 

cinque lupi trotterellavano nel giovanissimo mattino

accanto ai binari sulla cima del pendio

cogliendo al volo il raggio verde, scia su pelle

non ricordavano se erano ancora vivi o no

poiché, se erano caduti prima, in ogni caso erano lì ora

giacché se sparo trascina a terra

nel luccichio della neve sparsa dalla caduta

vedi il riflesso della corsa che non viene interrotta

e lì sulla lingua del raggio verde, cinque lupi

corrono nel primo sole, prima d’essere sparsi via

in un battito d’alba arriva il saluto dolce e amaro

poiché è tempo di lasciarsi alle spalle rimorsi e pentimenti

meriti, rimpianti e nostalgie, e qualsiasi altra cosa

poiché è tempo di portarsi dietro le cose solo così come sono

e ritrovandosi ancora tutti e cinque, poiché separati non è la stessa cosa

e la sorpresa toglie le parole nel miracolo perfettamente naturale

del principio di un nuovo giorno

 

cinque lupi, e non ho da dire niente più di questo

 

  
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