Cambiamenti
POV’s
Matty
Mi
avvicinai a passo svelto al mare, vedevo Cristian nuotare facendo la
spola tra
una boa e l’altra. Decisi di raggiungerlo per parlargli,
così mi levai
pantaloncini e maglietta e mi gettai in acqua. Era
gelata! Non era stata un’idea geniale quella di
lanciarmi di
botto, ma entrare in acqua lentamente sarebbe stato altrettanto
sofferente.
Iniziai a nuotare per cercare di riscaldarmi e in breve tempo raggiunsi
una
delle due boe verso cui nuotava Cristian. Decisi di aspettarlo
lì, non avrei
mai potuto raggiungerlo vista la sua velocità, e non avevo
nemmeno intenzione
di provarci. Mi raggiunse dopo poco, probabilmente mi aveva visto
entrare in
acqua.
“Possiamo
parlare?” gli chiesi titubante. Dimmi
di
sì, dimmi di sì, dimmi di sì.
“Sì”
mi disse lui. Che entusiasmo!
“Ti
dispiace se andiamo su quegli scogli? Non riesco a stare qui in acqua,
fa
freddo” gli spiegai.
Senza
proferire parola si diresse verso un minuscolo isolotto fatto da scogli
poco
distante da noi e, una volta arrampicatosi in cima, mi aiutò
a salire. Poi si
sedette ed io mi misi affianco a lui. Sempre in silenzio.
“Non
so cosa tu stia facendo, Matty” mi disse con fare sconsolato
“Non riesco a
capire le tue intenzioni”.
“Mi
dispiace” gli dissi “Sono stata una
stupida” Stupida, stupida, stupida!
“Perché
hai ballato con lui?” mi chiese girandosi a guardarmi.
“Non
lo so. Tu hai provato a baciarmi, ma volevo baciassi me, non Martina e
così me
ne sono andata” spiegai.
“Sì,
questo lo avevo capito. Non ho capito perché sei andata da
lui” continuò.
“Non
sono andata da lui. L’ho trovato per caso e mi ha chiesto di
ballare. Tu non mi
avevi fermata ed io volevo distrarmi”.
“Ma
lui ti piace?” mi chiese diretto. Cazzo!
Non
seppi cosa rispondergli. Mi piaceva?
Forse piacermi no. Ma mi attirava?
Quello sì, inutile negarlo. E
quindi? Quindi
cosa? Non si tiene il piede in due
scarpe! Io non ce le ho nemmeno le scarpe!
“Matty..
Lui ti piace?” ripeté Cristian. Optai per la
verità.
“No,
non mi piace, ma mi attira, quello sì. Negarlo sarebbe
stupido” risposi.
Mi
guardò con gli occhi sbarrati, poi si girò e
riprese a fissare il mare. Gli
avevo detto che Simone mi attirava, aveva qualcosa di particolare, non
so cosa,
che mi affascinava. Forse il suo modo di fare? Oppure quel celato
imbarazzo che
aveva manifestato all’inizio quando ci eravamo conosciuti?
Certo che poi mi
aveva chiamata splendore - Splendore??
Oddio ahahahahahahahaha ma se venuto fuori dall’epoca di
Edward Cullen?? -
e la già poca stima che avevo di lui era scemata. Ma mi ero
ritrovata a
guardarlo diverse volte, Ilaria me lo aveva fatto notare, e non
riuscivo a
capire come mai. Non era di una bellezza folgorante come Cristian, era
particolare, ma mi attirava. No. Non poteva piacermi. A me piaceva
Cristian.
Non potevano piacermi due ragazzi così diversi nello stesso
momento. Oppure sì?
“Non
mi piace che tu abbia ballato con lui. Sono geloso” mi disse
ad un tratto
Cristian. Geloso di me? Optai per
chiederglielo.
“Geloso?”
chiesi rimanendo sul vago.
“Sì,
geloso. Ovvio. Non mi piace che qualcun altro ti abbia posato gli occhi
addosso” disse sincero guardandomi.
“S-sei
geloso di me?” gli chiesi stupida. Che
domanda idiota, te l’ha detto lui che è geloso di
te!
“Beh
sì certo, e di chi sennò?!” mi
canzonò un poco.
Non
seppi cosa rispondergli e rimasi in silenzio, avevo la mente vuota.
“Matty?” mi
richiamò.
“Dimmi”
gli risposi in modo automatico.
“Non
dici niente?”
“Non
so cosa dire..” risposi sincera. E non sapevo veramente cosa
dire, ogni
pensiero che formulavo mi sembrava assurdo.
“Puoi
dire ad esempio che ti fa piacere, ammesso che sia la verità
eh!” mi propose
lui. Recepii solo la verità.
“La
verità è che non capisco come tu possa essere
interessato a me. Guardami” gli
dissi decisa a chiarire fino in fondo. E lui mi guardò,
eccome se mi guardò.
Vidi il suo sguardo sfiorarmi ogni centimetro di pelle visibile e si
soffermò
anche sulle parti non visibili, probabilmente perso a immaginarsi come
fossero.
M’imbarazzai vedendolo e arrossii.
“Ti ho guardato
eccome” mi disse lui
continuando a scrutarmi “Cosa dovrei vedere?” mi
chiese attendendo istruzioni.
“Guarda
me e ad esempio guarda una delle Barbie” gli dissi indicando
un gruppo di
ragazze belle e attraenti da far male.
Lui
non si girò nemmeno verso il luogo da me indicato e mi disse
“E allora? Non
capisco”.
“Sei
proprio ottuso” gli dissi. “Guarda loro, belle,
spigliate, magre, attraenti,
sexy, eleganti..” iniziai ad elencargli una notevole
quantità di
caratteristiche positive che vedevo in quelle ragazze.
“Matty
ma che stai dicendo?” mi chiese lui interrompendomi.
“Ma
non vedi? Come posso piacerti io se mi confronto con quelle?”
gli dissi
esasperata.
“Non
mi dire che stai avendo una sorta di crisi per il tuo
aspetto!” mi disse lui
ridacchiando.
“Ma
no! Che crisi! Solo che le vedi?? Guardale! Vorrei essere come
loro!” gli dissi
sognando ad occhi aperti come sarebbe stato essere così
bella.
“Matty
ma tu sei meglio di loro!” mi disse lui. Lo guardai malissimo.
“Non
raccontarmi stronzate. La vedo la differenza, sai? Non sono mica
stupida” gli
dissi offesa, pensando che mi stesse prendendo in giro.
“Appunto!”
mi disse lui. Poi continuò “Tu hai un cervello.
Hai mai provato a parlare con
loro?”
“No,
figurati. Nemmeno mi rivolgerebbero la parola” risposi
sincera. A scuola
nessuna ragazza così mi rivolgeva parola, se non per dirmi
di spostarmi dalla
loro traiettoria di passeggio. Venivo ignorata.
Lui
continuò “L’anno scorso una di loro
è venuta da me una sera. Non mi ricordo tu
dove fossi, ma non c’eri. Comunque, eravamo dalla terrazza
del bar e lei si è
messa a fare la gatta morta con me” mi disse cercando di
farmi capire. Quindi lui era stato con una
delle Barbie?
Come cazzo potevo io competere con quelle?
Non
dissi niente, ma mi sentii sempre più piccola e inutile. E
io che avevo sperato
in chissà cosa. Ero
un’illusa. Mi ero
solo illusa. Probabilmente avevo capito anche male il
discorso che avevo
sentito l’anno prima tra lui e Ale.
“Questa
qui ci provava e io non facevo altro che pensare a te che non
c’eri. Non la
stavo considerando e dopo poco lei se n’è andata
sbuffando” concluse Cristian. L’aveva
rifiutata. Continuai a rimanere
in silenzio. “E sai perché l’ho
rifiutata?” mi chiese girandosi a guardarmi
“Perché
non era te”.
Sentendo
quelle parole mi girai a guardarlo stupita “Co-cosa hai
detto?” chiesi
sbalordita.
“Matty
ma ci sei? Te lo avevo già detto in discoteca, ma
evidentemente non sono stato
abbastanza convincente. Mi piaci. MI PIACI. E anche tanto. E da un bel
po’. Sei
così spontanea che riesci a far sorridere tutti in ogni
momento. Sei sincera e
questo per me è molto importante. Vedo quanto tieni ai tuoi
amici e posso solo
immaginare quanto tu possa tenere al ragazzo che ti ruberà
il cuore. Sei bella,
ma non te ne rendi conto. Guardi quelle e fai un confronto, ma non
esiste
confronto. Tu sei più di loro in tutto. Se qualcosa non ti
piace storci il naso
e alzi un solo sopracciglio. Mai due, solo uno e conosco solo te con
questa
caratteristica.” Non ci potevo credere, stava facendo una di
quelle descrizione
da film d’amore. A me.
“E sei sexy,
ma non vuoi vederlo. In divisa sei uno schianto e ancora non capisco
come
nessuno a scuola tua ci abbia mai provato con te, ma meglio
così, avranno tutti
gli occhi foderati di salame. Quando sei nervosa ti scrocchi le dita e
quando
ti fanno arrabbiare hai uno sguardo talmente cattivo che a volte fai
paura
anche a me. Ti piace studiare, ma odi sentirti dare della secchiona,
eppure in fondo
sai di esserlo e non te vergogni. Metti i tuoi amici prima di te
stessa, lo
vedo con Ilaria. Con lei ti diverti, ridi, le dai consigli, ti fai dare
consigli e piangi. Lei è veramente una tua amica e per
questo posso dire che
sai essere un’ottima amica. Ma non è quello che
vorrei io da te. Io non voglio
più esserti amico”
Continuavo
a guardarlo e non potei fare a meno di credere ad ogni sua parola.
Aveva uno
sguardo talmente sincero che mi sciolsi davanti a quelle parole. Presa
da non
so quale pensiero perverso, gli dissi “Alzati in
piedi” Lui non capì cosa io
volessi fare, ma si alzò e io con lui, e poco dopo lo spinsi
in acqua. Non potevo
fare quello che volevo in cima a uno scoglio dove chiunque avrebbe
potuto
vederci. Mi tuffai dietro di lui. Ci ritrovammo entrambi in acqua uno
di fronte
all’altra. Io non toccavo e mi muovevo per rimanere a galla,
mentre lui aveva i
piedi appoggiati sul fondale. Mi avvicinai velocemente a lui e legai le
mie
gambe intorno al suo bacino, facendo lo stesso con le braccia intorno
al collo.
Lo baciai. All’inizio non rispose, poi quando si rese conto
della posizione in
cui eravamo, mise la mano sinistra sulla mia nuca e la destra
andò a stringermi
il sedere. E continuammo a baciarci, baciava così bene che
nemmeno mi resi
conto che ci aveva spostati dietro lo scoglio in modo che dalla
spiaggia non ci
vedessero. Sentivo la mia schiena appoggiata agli scogli, ma non ci
feci troppo
caso, distratta dalla passione che Cristian aveva risvegliato in me. E
c’era qualcosa che io
avevo risvegliato in lui, lo
sentivo fin troppo bene.
POV’s
Ilaria
“Ma
si può sapere dove sono finiti quei due?” chiese
Ale preoccupato.
“Oh
non ti preoccupare” gli dissi “Se va tutto come
penso chiariranno e torneranno sconvolti”
ridacchiai.
Luca
mi guardò un po’ strano, poi mi sorrise dolce.
Come era dolce. E sexy
ovviamente. Ma anche dolce. Era un mix magnifico di dolcezza e
sensualità. Non so
come mai non me ne ero mai accorta prima. Cioè sapevo che
era dolce e lo vedevo
quanto era sexy, mica ero cieca! Però probabilmente non lo
avevo mai guardato
sotto quel punto di vista. E non
devo
far altro che ringraziare quella festa in maschera per quello che mi ha
fatto
scoprire.
Lo avevo visto
da solo a bordo pista e
avevo deciso di avvicinarmi per salutarlo. Prima che potessi dire
qualsiasi
cosa, mi aveva trascinata al centro e avevamo iniziato a ballare.
Ballavamo appiccicati,
avevo una sua gamba in mezzo alle mie e le mani sui miei fianchi. Si
muoveva a
tempo con me e ogni tanto si avvicinava al mio collo e inspirava il mio
profumo.
Era davvero provocante quel gesto. Pensavo sarebbe stato imbarazzante
nel
momento in cui mi avesse riconosciuta, ma non me ne importava. Stavo
benissimo
lì con lui e ballava in modo molto sensuale. Continuammo a
ballare per altri
dieci minuti buoni, cambiando posizione e cambiando movimenti,
finché me lo
ritrovai dietro mentre faceva sfiorare i nostri bacini. Pensavo che
avremmo
riso davvero tanto dopo. Le sue mani erano appoggiate sui miei fianchi
in modo
davvero sensuale e i baci che mi dava sul collo erano eccitanti al
massimo. Ricambiammo
posizione e ci ritrovammo di nuovo faccia a faccia. Era bello e aveva
un
sorriso davvero sexy. Lo vidi avvicinarsi a me e allo stesso tempo
fissarmi le
labbra. Voleva
baciarmi. Lo lasciai fare e risposi al bacio.
Non era troppo invadente e aveva
un buon sapore, non aveva bevuto. Lo
sentii
pronunciare “Era da così tanto che volevo
farlo..” e mi immobilizzai. Era da così
tanto che volevo farlo. Analizzai velocemente
e attentamente la frase. Partii dal fondo: volevo farlo. Baciarmi. E fin qui nessun problema. Passai
all’inizio:
così tanto. Tanto
implica un periodo
di tempo abbastanza lungo, quantomeno maggiore di quello da cui stavamo
ballando. E quel così? Indica ancora
più tempo. Così tanto.
Lo guardai negli occhi. Mi aveva riconosciuta. Gli piacevo
e mi aveva riconosciuta. Scappai da lui.
Scappai
da tutto. Luca mi aveva baciata e io c’ero stata e lui era da
tanto che voleva
farlo, viste le sue parole. E io? Io lo stesso.
Scappai da lui e mi imbattei in Matty.
“Perché
sorridi?” mi chiese Luca richiamando la mia attenzione.
“Stavo
pensando alla festa” gli disse sincera sorridendo. Mi fece
l’occhiolino e mi
abbracciò. Era così
bello stare tra le
sue braccia.
“Ma
la smettete di fare i colombi?” ci chiese Ale sfottendoci.
Gli feci la linguaccia
e Luca gli rispose “Solo perché tu non hai un
cazzo da fare, non vuol dire che
devi rompere le palle a noi due, ti pare?” gli chiese con
fare ovvio.
“Vabbè
vabbè” disse Ale “Ma mi sembra ancora
impossibile che voi due stiate insieme”
disse indicandoci.
“Problemi?”
gli chiesi con tono di sfida.
“Per
l’amor del cielo, no!” disse lui “Era
solo una constatazione amichevole” rispose
rimanendo sulla difensiva.
“Sarà
meglio” gli dissi io cattiva. Non sopportavo che qualcuno
giudicasse il mio
comportamento. E non permettevo nemmeno ai miei amici di farlo. Solo
Matty
poteva dirmi qualcosa e con le dovute gentilezze. Chissà
Matty dove si era cacciata…
Rimasi
ancora un po’ tra le braccia di Luca a farmi coccolare
finché non vidi due che,
per mano, uscivano dall’acqua. All’inizio pensai di
aver visto male, poi
vedendoli avvicinarsi, mi scappò un sorrisetto malizioso. Era tutto apposto.
“Ehi
Matty” le urlai alzandomi velocemente “Sembra che
abbiate superato le vostre
divergenze, no?” le domandai mentre ci raggiungevano. Ale e
Luca si alzarono
con me e in quel momento ci raggiunsero anche Davide e Simone. Non
avevo nulla
contro Simone, ma sapevo quanto Cristian tenesse a Matty e loro due
insieme
stavano davvero bene.
Vidi
Matty arrossire e guardare Cristian di nascosto, mentre lui si
avvicinava con
un sorriso a 46 denti e stringeva a sé la mia amica con fare
possessivo. Decisi di insistere.
“Direi
che avete spianato le vostre divergenze” la provocai
“Da come ti tiene
appiccicata a sé, Lui ha avuto un contatto ravvicinato con
il tuo corpo, no?”
mi aspettavo il solito imbarazzo tipico di Matilde ed ero
già pronta a girare
il coltello nella piaga come mio solito. Farla imbarazzare mi divertiva.
“Oh
sì” mi disse lei sorridendo maliziosa. Quel
sorriso malizioso non lo avevo mai
visto sul suo viso. Che Cristian
l’avesse
svegliata? Poi continuò “E non sai quale
parte ho sentito meglio” mi
provocò facendomi poi l’occhiolino.
Da
Ale partì un “Awwwwwww” che avrei visto
più adatto ad una ragazza, ma non ci
feci troppo caso.
Ero allibita
per la sua risposta! La vedevo
diversa. Era sempre la stessa ma in
qualche modo era diversa. Quando camminava guardava davanti a
sé e non aveva
più lo sguardo furtivo che l’aveva sempre
caratterizzata. Quando ci raggiunse
non si avvolse nell’asciugamano come faceva di solito per
nascondersi, ma si
mise su quello di Cristian e gli fece cenno di distendersi accanto a
lei. Era cambiata. Poteva Cristian
averle
dato quella sicurezza che io non ero mai riuscita ad infonderle? Sì, poteva. Poteva lui
renderla felice? Non lo sapevo. Me ne sarei
accorta in
seguito. Ce ne saremmo tutti accorti una volta tornati a scuola.
Ma
buonasera a tutti/e!
Questa
settimana pubblico un po’ in anticipo perché ho
intenzione (imprevisti
permettendo) di pubblicare un altro capitolo Giovedì sera o
Venerdì mattina.
Parlando
di questo. Avete visto che si è tutto risolto, no? E ho
anche messo un piccolo
POV di Ilaria perché mi piaceva *-*
Cristian
ha conquistato Matty. Almeno per il momento. Che frase ambigua
quest’ultima!
Vi
posso dire intanto che i capitoli dedicati al mare saranno ancora due.
E poi ci
sarà il famigerato ritorno a scuola! MUAHUAHA
A
parte tutto, vi è piaciuto? Se vedete errori e/o volete
dirmi cosa ne pensate,
non fatevi scrupoli, mi raccomando!
Alla
prossima!
Dafne