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Autore: Arya__    13/02/2012    4 recensioni
Matilde è una studentessa liceale che viene considerata la secchiona e la sfigata di turno e, nonostante non sia vero, non ritiene importante smentire quelle voci. I suoi veri amici sono quelli del mare, quelli che la conoscono sotto tutti i punti di visti e che lei ogni anno incontra in vacanza. Loro sanno quanto lei ami studiare, ma sanno anche del suo amore per il ballo e per le scarpe alte. Loro la conoscono per davvero ma non riescono a capire perchè lei mantenga la maschera della secchiona sfigata a scuola. E se intervenisse qualcun altro? Se qualcuno riunisse le due Matilde e riuscisse a mostrare la bellezza della ragazza anche a scuola? Come la prenderebbero i suoi compagni di classe? E lei?
Dal Capitolo 3: Brutta. Con gli occhiali. Non ride mai. Sempre vestita informe e non so nemmeno se le abbia le forme a dire il vero. Non vuole mai fare sport con la classe. Non credo abbia amici, è così asociale. Mostro.
Questa non sei tu Matty. Non sei così. Come sei veramente? Cosa nascondi ancora?

Dal capitolo 6: Piacevo a Cristian. Lo avevo baciato. Mi aveva baciata. Quindi gli piacevo ancora
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Cambiamenti

 

POV’s Matty

 

Mi avvicinai a passo svelto al mare, vedevo Cristian nuotare facendo la spola tra una boa e l’altra. Decisi di raggiungerlo per parlargli, così mi levai pantaloncini e maglietta e mi gettai in acqua. Era gelata! Non era stata un’idea geniale quella di lanciarmi di botto, ma entrare in acqua lentamente sarebbe stato altrettanto sofferente. Iniziai a nuotare per cercare di riscaldarmi e in breve tempo raggiunsi una delle due boe verso cui nuotava Cristian. Decisi di aspettarlo lì, non avrei mai potuto raggiungerlo vista la sua velocità, e non avevo nemmeno intenzione di provarci. Mi raggiunse dopo poco, probabilmente mi aveva visto entrare in acqua.

“Possiamo parlare?” gli chiesi titubante. Dimmi di sì, dimmi di sì, dimmi di sì.

“Sì” mi disse lui. Che entusiasmo!

“Ti dispiace se andiamo su quegli scogli? Non riesco a stare qui in acqua, fa freddo” gli spiegai.

Senza proferire parola si diresse verso un minuscolo isolotto fatto da scogli poco distante da noi e, una volta arrampicatosi in cima, mi aiutò a salire. Poi si sedette ed io mi misi affianco a lui. Sempre in silenzio.

“Non so cosa tu stia facendo, Matty” mi disse con fare sconsolato “Non riesco a capire le tue intenzioni”.

“Mi dispiace” gli dissi “Sono stata una stupida” Stupida, stupida, stupida!

“Perché hai ballato con lui?” mi chiese girandosi a guardarmi.

“Non lo so. Tu hai provato a baciarmi, ma volevo baciassi me, non Martina e così me ne sono andata” spiegai.

“Sì, questo lo avevo capito. Non ho capito perché sei andata da lui” continuò.

“Non sono andata da lui. L’ho trovato per caso e mi ha chiesto di ballare. Tu non mi avevi fermata ed io volevo distrarmi”.

“Ma lui ti piace?” mi chiese diretto. Cazzo!

Non seppi cosa rispondergli. Mi piaceva? Forse piacermi no. Ma mi attirava? Quello sì, inutile negarlo. E quindi? Quindi cosa? Non si tiene il piede in due scarpe! Io non ce le ho nemmeno le scarpe!

“Matty.. Lui ti piace?” ripeté Cristian. Optai per la verità.

“No, non mi piace, ma mi attira, quello sì. Negarlo sarebbe stupido” risposi.

Mi guardò con gli occhi sbarrati, poi si girò e riprese a fissare il mare. Gli avevo detto che Simone mi attirava, aveva qualcosa di particolare, non so cosa, che mi affascinava. Forse il suo modo di fare? Oppure quel celato imbarazzo che aveva manifestato all’inizio quando ci eravamo conosciuti? Certo che poi mi aveva chiamata splendore - Splendore?? Oddio ahahahahahahahaha ma se venuto fuori dall’epoca di Edward Cullen?? - e la già poca stima che avevo di lui era scemata. Ma mi ero ritrovata a guardarlo diverse volte, Ilaria me lo aveva fatto notare, e non riuscivo a capire come mai. Non era di una bellezza folgorante come Cristian, era particolare, ma mi attirava. No. Non poteva piacermi. A me piaceva Cristian. Non potevano piacermi due ragazzi così diversi nello stesso momento. Oppure sì?

“Non mi piace che tu abbia ballato con lui. Sono geloso” mi disse ad un tratto Cristian. Geloso di me? Optai per chiederglielo.

“Geloso?” chiesi rimanendo sul vago.

“Sì, geloso. Ovvio. Non mi piace che qualcun altro ti abbia posato gli occhi addosso” disse sincero guardandomi.

“S-sei geloso di me?” gli chiesi stupida. Che domanda idiota, te l’ha detto lui che è geloso di te!

“Beh sì certo, e di chi sennò?!” mi canzonò un poco.

Non seppi cosa rispondergli e rimasi in silenzio, avevo la mente vuota. “Matty?” mi richiamò.

“Dimmi” gli risposi in modo automatico.

“Non dici niente?”

“Non so cosa dire..” risposi sincera. E non sapevo veramente cosa dire, ogni pensiero che formulavo mi sembrava assurdo.

“Puoi dire ad esempio che ti fa piacere, ammesso che sia la verità eh!” mi propose lui. Recepii solo la verità.

“La verità è che non capisco come tu possa essere interessato a me. Guardami” gli dissi decisa a chiarire fino in fondo. E lui mi guardò, eccome se mi guardò. Vidi il suo sguardo sfiorarmi ogni centimetro di pelle visibile e si soffermò anche sulle parti non visibili, probabilmente perso a immaginarsi come fossero. M’imbarazzai vedendolo e arrossii.

 

 “Ti ho guardato eccome” mi disse lui continuando a scrutarmi “Cosa dovrei vedere?” mi chiese attendendo istruzioni.

“Guarda me e ad esempio guarda una delle Barbie” gli dissi indicando un gruppo di ragazze belle e attraenti da far male.

Lui non si girò nemmeno verso il luogo da me indicato e mi disse “E allora? Non capisco”.

“Sei proprio ottuso” gli dissi. “Guarda loro, belle, spigliate, magre, attraenti, sexy, eleganti..” iniziai ad elencargli una notevole quantità di caratteristiche positive che vedevo in quelle ragazze.

“Matty ma che stai dicendo?” mi chiese lui interrompendomi.

“Ma non vedi? Come posso piacerti io se mi confronto con quelle?” gli dissi esasperata.

“Non mi dire che stai avendo una sorta di crisi per il tuo aspetto!” mi disse lui ridacchiando.

“Ma no! Che crisi! Solo che le vedi?? Guardale! Vorrei essere come loro!” gli dissi sognando ad occhi aperti come sarebbe stato essere così bella.

“Matty ma tu sei meglio di loro!” mi disse lui. Lo guardai malissimo.

“Non raccontarmi stronzate. La vedo la differenza, sai? Non sono mica stupida” gli dissi offesa, pensando che mi stesse prendendo in giro.

“Appunto!” mi disse lui. Poi continuò “Tu hai un cervello. Hai mai provato a parlare con loro?”

“No, figurati. Nemmeno mi rivolgerebbero la parola” risposi sincera. A scuola nessuna ragazza così mi rivolgeva parola, se non per dirmi di spostarmi dalla loro traiettoria di passeggio. Venivo ignorata.

Lui continuò “L’anno scorso una di loro è venuta da me una sera. Non mi ricordo tu dove fossi, ma non c’eri. Comunque, eravamo dalla terrazza del bar e lei si è messa a fare la gatta morta con me” mi disse cercando di farmi capire. Quindi lui era stato con una delle Barbie? Come cazzo potevo io competere con quelle?

Non dissi niente, ma mi sentii sempre più piccola e inutile. E io che avevo sperato in chissà cosa. Ero un’illusa. Mi ero solo illusa. Probabilmente avevo capito anche male il discorso che avevo sentito l’anno prima tra lui e Ale.

“Questa qui ci provava e io non facevo altro che pensare a te che non c’eri. Non la stavo considerando e dopo poco lei se n’è andata sbuffando” concluse Cristian. L’aveva rifiutata. Continuai a rimanere in silenzio. “E sai perché l’ho rifiutata?” mi chiese girandosi a guardarmi “Perché non era te”.

Sentendo quelle parole mi girai a guardarlo stupita “Co-cosa hai detto?” chiesi sbalordita.

“Matty ma ci sei? Te lo avevo già detto in discoteca, ma evidentemente non sono stato abbastanza convincente. Mi piaci. MI PIACI. E anche tanto. E da un bel po’. Sei così spontanea che riesci a far sorridere tutti in ogni momento. Sei sincera e questo per me è molto importante. Vedo quanto tieni ai tuoi amici e posso solo immaginare quanto tu possa tenere al ragazzo che ti ruberà il cuore. Sei bella, ma non te ne rendi conto. Guardi quelle e fai un confronto, ma non esiste confronto. Tu sei più di loro in tutto. Se qualcosa non ti piace storci il naso e alzi un solo sopracciglio. Mai due, solo uno e conosco solo te con questa caratteristica.” Non ci potevo credere, stava facendo una di quelle descrizione da film d’amore. A me. “E sei sexy, ma non vuoi vederlo. In divisa sei uno schianto e ancora non capisco come nessuno a scuola tua ci abbia mai provato con te, ma meglio così, avranno tutti gli occhi foderati di salame. Quando sei nervosa ti scrocchi le dita e quando ti fanno arrabbiare hai uno sguardo talmente cattivo che a volte fai paura anche a me. Ti piace studiare, ma odi sentirti dare della secchiona, eppure in fondo sai di esserlo e non te vergogni. Metti i tuoi amici prima di te stessa, lo vedo con Ilaria. Con lei ti diverti, ridi, le dai consigli, ti fai dare consigli e piangi. Lei è veramente una tua amica e per questo posso dire che sai essere un’ottima amica. Ma non è quello che vorrei io da te. Io non voglio più esserti amico”

Continuavo a guardarlo e non potei fare a meno di credere ad ogni sua parola. Aveva uno sguardo talmente sincero che mi sciolsi davanti a quelle parole. Presa da non so quale pensiero perverso, gli dissi “Alzati in piedi” Lui non capì cosa io volessi fare, ma si alzò e io con lui, e poco dopo lo spinsi in acqua. Non potevo fare quello che volevo in cima a uno scoglio dove chiunque avrebbe potuto vederci. Mi tuffai dietro di lui. Ci ritrovammo entrambi in acqua uno di fronte all’altra. Io non toccavo e mi muovevo per rimanere a galla, mentre lui aveva i piedi appoggiati sul fondale. Mi avvicinai velocemente a lui e legai le mie gambe intorno al suo bacino, facendo lo stesso con le braccia intorno al collo. Lo baciai. All’inizio non rispose, poi quando si rese conto della posizione in cui eravamo, mise la mano sinistra sulla mia nuca e la destra andò a stringermi il sedere. E continuammo a baciarci, baciava così bene che nemmeno mi resi conto che ci aveva spostati dietro lo scoglio in modo che dalla spiaggia non ci vedessero. Sentivo la mia schiena appoggiata agli scogli, ma non ci feci troppo caso, distratta dalla passione che Cristian aveva risvegliato in me. E c’era qualcosa che io avevo risvegliato in lui, lo sentivo fin troppo bene.

 

POV’s Ilaria

“Ma si può sapere dove sono finiti quei due?” chiese Ale preoccupato.

“Oh non ti preoccupare” gli dissi “Se va tutto come penso chiariranno e torneranno sconvolti” ridacchiai.

Luca mi guardò un po’ strano, poi mi sorrise dolce. Come era dolce. E sexy ovviamente. Ma anche dolce. Era un mix magnifico di dolcezza e sensualità. Non so come mai non me ne ero mai accorta prima. Cioè sapevo che era dolce e lo vedevo quanto era sexy, mica ero cieca! Però probabilmente non lo avevo mai guardato sotto quel punto di vista. E non devo far altro che ringraziare quella festa in maschera per quello che mi ha fatto scoprire.

Lo avevo visto da solo a bordo pista e avevo deciso di avvicinarmi per salutarlo. Prima che potessi dire qualsiasi cosa, mi aveva trascinata al centro e avevamo iniziato a ballare. Ballavamo appiccicati, avevo una sua gamba in mezzo alle mie e le mani sui miei fianchi. Si muoveva a tempo con me e ogni tanto si avvicinava al mio collo e inspirava il mio profumo. Era davvero provocante quel gesto. Pensavo sarebbe stato imbarazzante nel momento in cui mi avesse riconosciuta, ma non me ne importava. Stavo benissimo lì con lui e ballava in modo molto sensuale. Continuammo a ballare per altri dieci minuti buoni, cambiando posizione e cambiando movimenti, finché me lo ritrovai dietro mentre faceva sfiorare i nostri bacini. Pensavo che avremmo riso davvero tanto dopo. Le sue mani erano appoggiate sui miei fianchi in modo davvero sensuale e i baci che mi dava sul collo erano eccitanti al massimo. Ricambiammo posizione e ci ritrovammo di nuovo faccia a faccia. Era bello e aveva un sorriso davvero sexy. Lo vidi avvicinarsi a me e allo stesso tempo fissarmi le labbra. Voleva baciarmi. Lo lasciai fare e risposi al bacio. Non era troppo invadente e aveva un buon sapore, non aveva bevuto.  Lo sentii pronunciare “Era da così tanto che volevo farlo..” e mi immobilizzai. Era da così tanto che volevo farlo. Analizzai velocemente e attentamente la frase. Partii dal fondo: volevo farlo. Baciarmi. E fin qui nessun problema. Passai all’inizio: così tanto. Tanto implica un periodo di tempo abbastanza lungo, quantomeno maggiore di quello da cui stavamo ballando. E quel così? Indica ancora più tempo. Così tanto. Lo guardai negli occhi. Mi aveva riconosciuta. Gli piacevo e mi aveva riconosciuta. Scappai da lui. Scappai da tutto. Luca mi aveva baciata e io c’ero stata e lui era da tanto che voleva farlo, viste le sue parole. E io? Io lo stesso. Scappai da lui e mi imbattei in Matty.

“Perché sorridi?” mi chiese Luca richiamando la mia attenzione.

“Stavo pensando alla festa” gli disse sincera sorridendo. Mi fece l’occhiolino e mi abbracciò. Era così bello stare tra le sue braccia.

“Ma la smettete di fare i colombi?” ci chiese Ale sfottendoci. Gli feci la linguaccia e Luca gli rispose “Solo perché tu non hai un cazzo da fare, non vuol dire che devi rompere le palle a noi due, ti pare?” gli chiese con fare ovvio.

“Vabbè vabbè” disse Ale “Ma mi sembra ancora impossibile che voi due stiate insieme” disse indicandoci.

“Problemi?” gli chiesi con tono di sfida.

“Per l’amor del cielo, no!” disse lui “Era solo una constatazione amichevole” rispose rimanendo sulla difensiva.

“Sarà meglio” gli dissi io cattiva. Non sopportavo che qualcuno giudicasse il mio comportamento. E non permettevo nemmeno ai miei amici di farlo. Solo Matty poteva dirmi qualcosa e con le dovute gentilezze. Chissà Matty dove si era cacciata…

Rimasi ancora un po’ tra le braccia di Luca a farmi coccolare finché non vidi due che, per mano, uscivano dall’acqua. All’inizio pensai di aver visto male, poi vedendoli avvicinarsi, mi scappò un sorrisetto malizioso. Era tutto apposto.

“Ehi Matty” le urlai alzandomi velocemente “Sembra che abbiate superato le vostre divergenze, no?” le domandai mentre ci raggiungevano. Ale e Luca si alzarono con me e in quel momento ci raggiunsero anche Davide e Simone. Non avevo nulla contro Simone, ma sapevo quanto Cristian tenesse a Matty e loro due insieme stavano davvero bene.

Vidi Matty arrossire e guardare Cristian di nascosto, mentre lui si avvicinava con un sorriso a 46 denti e stringeva a sé la mia amica con fare possessivo. Decisi di insistere.

“Direi che avete spianato le vostre divergenze” la provocai “Da come ti tiene appiccicata a sé, Lui ha avuto un contatto ravvicinato con il tuo corpo, no?” mi aspettavo il solito imbarazzo tipico di Matilde ed ero già pronta a girare il coltello nella piaga come mio solito. Farla imbarazzare mi divertiva.

“Oh sì” mi disse lei sorridendo maliziosa. Quel sorriso malizioso non lo avevo mai visto sul suo viso. Che Cristian l’avesse svegliata? Poi continuò “E non sai quale parte ho sentito meglio” mi provocò facendomi poi l’occhiolino.

Da Ale partì un “Awwwwwww” che avrei visto più adatto ad una ragazza, ma non ci feci troppo caso.

Ero allibita per la sua risposta! La vedevo diversa. Era sempre la stessa ma in qualche modo era diversa. Quando camminava guardava davanti a sé e non aveva più lo sguardo furtivo che l’aveva sempre caratterizzata. Quando ci raggiunse non si avvolse nell’asciugamano come faceva di solito per nascondersi, ma si mise su quello di Cristian e gli fece cenno di distendersi accanto a lei. Era cambiata. Poteva Cristian averle dato quella sicurezza che io non ero mai riuscita ad infonderle? Sì, poteva. Poteva lui renderla felice? Non lo sapevo. Me ne sarei accorta in seguito. Ce ne saremmo tutti accorti una volta tornati a scuola.

 

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Ma buonasera a tutti/e!

Questa settimana pubblico un po’ in anticipo perché ho intenzione (imprevisti permettendo) di pubblicare un altro capitolo Giovedì sera o Venerdì mattina.

Parlando di questo. Avete visto che si è tutto risolto, no? E ho anche messo un piccolo POV di Ilaria perché mi piaceva *-*

Cristian ha conquistato Matty. Almeno per il momento. Che frase ambigua quest’ultima!

Vi posso dire intanto che i capitoli dedicati al mare saranno ancora due. E poi ci sarà il famigerato ritorno a scuola! MUAHUAHA

A parte tutto, vi è piaciuto? Se vedete errori e/o volete dirmi cosa ne pensate, non fatevi scrupoli, mi raccomando!

Alla prossima!

Dafne

  
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