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Autore: Micettocarinocaruccio    14/02/2012    1 recensioni
Tra l'amicizia e l'amore c'è la distanza di un bacio.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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"Ahahahah adoro quando fai quella faccia!" Una risata fragorosa attirò lo sguardo di Jesse verso la persona da cui proveniva. Era un ragazzo basso e robusto, con i capelli ricci e due occhi vispi e brillanti.
"Che ci fai qui Vandom? Non dovresti essere a lezione di arte insieme a quest'altro pericolo pubblico" sogghignò Bruce mentre si riappropriava della palla che aveva lanciato addosso a Jesse pochi istanti prima.
"Ma noi stiamo studiando arte...Come vedi osserviamo davvero ogni tipo di forma artistica!" rispose Logan strizzando l'occhio al riccioluto e ridendo anch'egli.
"Voi due siete davvero incorreggibili..Ma dimmi Jesse, di solito le tue prede sono più grandi di te e non delle ragazzine del terzo anno!"
Jesse sbuffò come fosse infastidito da quella domanda e, appoggiandosi di lato alla porta, con le braccia conserte, rispose pacatamente
"Hanno 16, solo un anno in meno di me, posso guardare quanto voglio!"
"Devi sapere Bruce che ormai le 20enni diventano troppo invadenti nei suoi confronti e noi conosciamo tutti Mr.Vandom! Non si può mai sapere quello che pensa e che cosa farà oggi!" soggiunse Logan piegando le labbra in una smorfia beffarda sentendosi soddisfatto perchè stava provocando l'amico.
"Quanto sei stupido Jesse! Ce le avessi io le 20enni ai miei piedi! Invece zero, nemmeno le mie compagne di classe mi notano" affermò irritato e deluso al tempo stesso Bruce.




"Oh cavolo guardate! C'è Vandom! Jesse Vandom! E con lui Logan Papadoma! Dio mio io sono in tuta, sono oscena! Non possono vedermi così!" l'imminente agitazione di una biondina con un cerchietto color indaco si era diffusa tra tutte le ragazze che in quel momento stavano giocando a pallavolo. Avevano davanti a loro due dei ragazzi più carini della scuola, era una di quelle poche occasioni che si hanno per poter diventare popolari facendo colpo su di essi. Ma a volte è meglio rimanere un semplice studente piuttosto che un ammasso di abiti firmati e feste con scopi erotici.
"Cacchio Julia! Sono davvero carini! Ma perchè quell'idiota di Bruce non ci esce mai? Ci farebbe da tramite per conoscerli!" Ora anche Corinne era in preda ad un impeto dettato dagli ormoni adolescenziali e stava tirando a sè l'amica.
"Io non ci trovo niente di così entusiasmante" si era affrettata a rispondere Julia che si era divincolata a stento dalla stretta di Corinne ed era andata alla posizione di battuta. Se c'era una cosa che Julia non tollerava erano le esaltazioni femminili di fronte ad un individuo di sesso opposto più o meno fisicamente accettabile. Erano tutte così goffe e stupide. Tutte così maledettamente uguali.
Alzò la palla di qualche centimentro dalla sua testa e battè con una potenza quasi incredibile a dirsi visto il suo corpo così flebile.
Logan la stava osservando compiaciuto, e i suoi occhi erano alla ricerca di forme corporee sul quale concentrarsi.
"Quella tipa con i capelli rossi chi è? Non è niente male. Le tette ci sono anche se non tanto, ma ha un bel culo. Com'è che si chiama Bruce?" chiese senza vergogna il bruno continuando a fissare la ragazza.
"Quella lì è Julia Bennet! E' strana forte! Parla poco e non è di gran compagnia, sta sempre sulle sue. Però è carina." rispose Bruce che aveva rivolto anch'egli lo sguardo verso Julia.
"Mmm...ok. Anche quella bionda è carina." e andarono avanti così per una decina di minuti tra domande inquisitorie e risposte nette.
Jesse si era annoiato di tutte quelle chiacchere così decise di risalire, lasciando i due ragazzi nella loro più che futile conversazione. Tornò nel giardino scolastico e si sedette su un gradino che conduceva all'ingresso dell'edificio. Si mise a contemplare il cielo, lo stesso che aveva osservato Julia quella mattina. Cosa stavano cercando entrambi? Speravano di ottenere risposte da quell'enorme velo azzurro? Sapevano che il cielo non rispondeva ai loro dubbi e tantomeno risolveva i loro problemi. Ripensava alla sua situazione sentimentale : un vero schifo. Andava spesso nei pub per una birra e trovava immediatamente compagnia, tutte ragazze grandi, alcune già fidanzate, che volevano solo divertirsi con un 17enne indipendente e di bell'aspetto. Ma lui cosa voleva davvero? Passare la notte facendo sesso con una ragazza diversa ogni volta? No, non era certo questo che voleva. Voleva vivere certamente, ma non così, non riducendo tutto nel sesso.
Pensava, e mentre continuava a pensare non si accorse che la campanella di fine lezione era suonata e che in quel momento non era più solo nel giardino. Più distante da lui, appoggiata al muro, c'era un'altra persona che aveva catturato la sua attenzione.




























Sto aggiornando quanto posso. Questo capitolo forse vi sembrerà noiosetto ma serve da tramite. Ditemi cosa ne pensate! Un bacione e alla prossima.
  
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