Note dell'autrice
Ma salve *w*
Sono arrivata al terzo capitolo! Wow! Tutto questo è sicuramente merito vostro, che mi avete supportato tantissimo nei capitoli precedenti. Non so come ringraziarvi :')
Al solito, ho trovato un'immagine che mi ha ispirato. Stavolta ho un pò abbandonato non per sempre perchè amo scrivere drabble dolci su Vegetuzzo la dolcezza che caratterizzava gli altri capitoli. E' una sciocchezzuola che spero vi faccia venire un piccolo sorriso ;)
E' un'idea che mi è venuta all'improvviso, come per le altre volte del resto. Buona lettura <3
Vegeta e Trunks passavano molto tempo nella Gravity Room.
Bulma era felice di questo, ma avrebbe preferito che stessero insieme facendo altre cose.
Specialmente in quel giorno.
L’alternativa sarebbe stata disattivare la Gravity Room e così, Vegeta, fu costretto ad obbedirle.
Uscì di casa dicendo: “Un tempo ero io a comandare qui! Ma le cose cambieranno, te lo assicuro!”
Sotto l’insistenza di Trunks, andarono a fare compere e Vegeta fece, molto malvolentieri, da portapacchi.
D’improvviso Trunks si fermò davanti ad un negozio di fiori.
“Che fai, Trunks?” – chiese spazientito.
“Papà, perché non li compri?”
“Cosa pensi che me ne faccia io dei fiori?!”
“Potresti regalarli alla mamma. Oggi è il suo compleanno!” – sorrise speranzoso.
Era uno di quei momenti in cui riusciva sempre a metterlo in difficoltà.
Da quando aveva sposato quella donna, gli si presentavano agli occhi situazioni che lo facevano sentire un poco di buono.
“Ma-ma perché io?” – “Perché sei suo marito e perché le farebbe piacere.”
Tutta quella furbizia nel suo viso proprio non la sopportava.
“E va bene! Però glieli dai tu!” – fece una piccola pausa e cercò di usare un tono minaccioso – “Altrimenti te li faccio mangiare!”