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Autore: Smurfette    14/02/2012    5 recensioni
Il tenore di vita che conduce la madre di Heather da ben sedici anni non le permette di mantenere entrambe ed è costretta ad affidare sua figlia al marito che, nel frattempo, si è arricchito ed è entrato a far parte dell'alta società.
Heather si ritrova così ad essere la figlia di un uomo famosissimo e ricchissimo; si prospettano molti cambiamenti e novità: un iniziale forzata convivenza che si rivelerà estremamente piacevole e fruttuosa, nuovi amici fuori dalle righe e altrettanti nemici, tutto mescolato con un pizzico di intrighi e amore...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Heather, Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Alejandro era tranquillamente seduto su una panchina sotto un grande albero: all'ombra poteva godersi il suo succo d'ananas.
Beveva avido dalla cannuccia, non voleva perdere neanche una goccia di quel liquido prelibato.
Ciò che lo rendeva particolarmente allegro, però, era il fatto che fosse completamente solo, senza nessuno tra i piedi, almeno per quei 5 minuti.
Sembrava aspettasse qualcuno.
-Ehilà, Al!- aveva parlato troppo presto.
Ecco lì chi, ogni santo giorno, disturbava la sua quiete quotidiana: Owen.
Alejandro roteò gli occhi e decise di ignorarlo continuando a fare quello che stava facendo.
-Ehi, amico! Ma sei diventato sordo? Al?- domandò con semplicità il ragazzo appena fu abbastanza vicino e sicuro di essere ascoltato.
-...ciao, Owen. Come stai?-
Il ragazzo decise di rispondergli.
Non per pena, non per educazione.
L'unica ragione che spingeva a parlargli era lo scopo di congedarlo al più presto.
Odiava essere chiamato "Al".
Al solo pensiero di quell'orribile diminutivo rabbrividì.
Ma dove era finiti i suoi compagni?
Roteò gli occhi, preparandosi a sopportare la ramanzina di quel rimbambito.
Quella mattina nè lui nè gli altri erano andati a scuola.
Avevano fatto filone, insomma.
Si chiedeva però perchè Owen stesse passando lì, in quel dannato parco, davanti a quella panchina.
-Owen, smamma-
Ci aveva pensato Duncan per lui.
L'amico sapeva bene quanto Alejandro fosse intollerante verso il biondo.
-Uff...- sbuffò Owen -Va bene, ci rivediamo Duncan! Ciao, Al!-
Alejandro aggrottò le sopracciglia infastidito, poi distese i lineamenti.
-Grazie, Duncan-
-Di niente...Al- il punkettaro cominciò a ridere.
-Come sei simpatico- sbottò Alejandro, offeso.
-Dai, non te la prendere- disse il moro dandogli una pacca sulla spalla sinistra -Se vuoi saperlo, oggi Owen non è entrato perchè voleva scansarsi l'interrogazione di fisica-
-Ti pareva-
-Ragazzi!- gridò una voce femminile.
I due si voltarono e videro Courtney avanzare verso di loro, seguita a ruota da Blainley.
-Riprendendo il discorso di stamattina...abbiamo invitato tanta bella gente sabato al Wabileus- cominciò la bionda arricciando una ciocca dei suoi lunghi capelli e sedendosi accanto ad Alejandro sulla panchina.
-Mpff...- la castana ridusse gli occhi a due fessure, notando l'atteggiamento troppo lascivo della compagna.
-Conoscendovi quindi si tratterà di una serata di classe- constatò Alejandro.
-Esatto!- esclamò Courtney interrompendo Blainley prima che proferisse parola -E voglio ricordarvi a proposito di essere più chic che mai! Dobbiamo farci notare!-
-Courtney, non serve farci notare- le ammiccò Duncan -Siamo già i più popolari della scuola-
-La fama non basta mai!- fece spallucce Blainley, ridendo.
-Ragazzi-
I quattro si voltarono incontrando il volto preoccupato di Beth.
-Non voglio sembrare la guastafeste della situazione, però...- la castana cominciò a balbettare, poco convinta.
-Avanti Beth, cosa succede?- domandò Courtney cercando di capire quale fosse il problema.
-Non può essere nulla di così...come dire...grave!- la incitò la cheerleader bionda.
Beth sospirò.
-Oltre alla bella gente che abbiamo invitato ed è stata invitata ci saranno anche "degli intrusi"-
-Come scusa?- arricciò il naso Courtney.
Quando Beth nominava la parola "intrusi", oltre a riferirsi alle persone che non frequentavano la stessa scuola si riferiva anche a persone poco simpatiche al gruppo. O meglio, a Courtney e Blainley.
-Beh, per farla breve...amici di Dakota, la sorellastra, Zoey e quel nuovo gruppetto che si sta formando.
Piombò il silenzio.
Alejandro e Duncan si schioccarono un'occhiata di intesa mentre Courtney guardava fisso un punto indefinito davanti a lei, seguita dallo sguardo incuriosito e intimorito delle due presenti.
-Chi ha invitato a quelli?!?- sbottò improvvisamente.
-Mi spiace dirlo, ma si dice che siano stati proprio Carlos e Josè-
Alejandro alzò un sopracciglio, stranamente interessato e confuso.
-Circolano molte voci in giro su di loro-
-Lindsay? Che ci fai qui? E dov'è Taylor?-
La biondina sbuffò, sbattendo le lunghe ciglia e assumendo un'espressione crucciata.
-Ero con lui agli allentamenti, ma il mister mi ha mandata via...dice che sono una distrazione per Taylor-
-Argh...- roteò gli occhi al cielo Courtney, poco interessata all'argomento della biondina -Piuttosto, cosa stavi dicendo?-
-Dicevo che sia Carlos che gli altri sono stati visti insieme al nuovo gruppetto, in particolare ad Heather e a Dakota-
-Ma Dakota non era sempre in compagnia di Sam?- domandò Blainley.
-Si vede che la compagnia della moretta gli ha rischiarato le idee...- sospirò Beth pensando ai ragazzi in questione.
-Mah, non li capisco proprio-
Courtney incrociò le braccia al petto chiudendo gli occhi.
Il gruppo continuò a parlare, ma la castana rimase in silenzio.
Nessuno la risvegliò dai propri pensieri.
Quando Courtney era silenzio vuole dire che stava pensando.
E quando Courtney pensava era perchè voleva commettere qualche cattiveria.
Qualche cattiveria grossa, però.


Jo era in classe, seduta scompostamente e con la testa poggiata sulla mano del braccio piegato.
Si stava annoiando.
Non riusciva neanche a capire cosa stesse dicendo la professoressa.
Improvvisamente, tra le tanti voci confuse, sentì un rumore provenire dalla porta.
Stavano bussando.
-Avanti- disse ad alta voce, attirando l'attenzione di tutti per pochi secondi.
-Buongiorno- disse un uomo alto e ben piazzato -C'è Jo?-
La biondina sorrise.
Era il professore di educazione fisica più importante della scuola, gestiva ogni attività, in particolare la pallavolo, il basket e il calcio.
-Eccomi- Jo fece cenno al professore con la mano.
-Ah, bene!- sorrise quest'ultimo -Posso chiederle, professoressa Lubirtong, di farla uscire? Devo farle compilare dei moduli-
La professoressa sospirò, dando il suo consenso.
Appena Jo fu fuori, ridacchiò.
-Non le piace che qualcuno stia fuori durante le sue ore- spiegò -Ma ti ringrazio infinitamente, non la sopportavo proprio più!-
-Eheh! Comunque sia, Jo, volevo chiedere sia a te che a tua sorella di fare il provino per entrare anche nella squadra di basket-
-Basket?- domandò incuriosita la ragazza -Come mai? La squadra non era al completo?-
-Mpff...diciamo che si erano iscritte quelle due ragazze che si vestono sempre uguali...-
-Katie e Sadie?- domandò Jo ricordandosi le due amiche del cuore.
Le aveva viste un paio di volte a scuola e in giro.
Si vestivano spesso di rosa-bianco-nero.
Osceno. Soprattutto il rosa. Troppo femminile. Almeno per lei.
-Katie era un asso nel basket- spiegò il mister notando lo sguardo sorpreso dell'interlocutrice -Strano ma vero- continuò ridendo -Il problema è che si è ritirata da quando abbiamo detto chiaramente a Sadie che non poteva giocare. Non sapeva neanche quali fossero le regole...-
-Che idiota- commentò Jo -Quindi vi servono due giocatrici-
-Esatto- annuì deciso l'uomo -E sappiamo che su te ed Eva possiamo contare. Siete ragazze serie e delle ottime giocatrici. Dei veri assi nello sport!-
-Ci puoi contare!- esclamò.
-Jo, comincia ad andare in palestra, andrò a chiamare io Eva-
-D'accordo mister!-


Pensava che in palestra ci fosse solamente il professore, ma a quanto pare si era sbagliata.
Sospirò.
Vi erano anche delle classi.
Si sedette su una panchina ad attendere, sbuffando.
Odiava aspettare.
Era noioso.
Cominciò a scrutare i presenti, notando un ragazzo mingherlino e privo di qualsiasi atleticità e...muscolo.
Inarcò il sopracciglio, scettica.
Per lei la forza e l'attività fisica erano indispensabili. E di solito i maschi ne facevano un vero principio della propria esistenza. Lui era l'eccezione, probabilmente.
Come lei per le femmine.
Decise di pensare ad altro quando un ragazzo dai capelli rossi cominciò a stuzzicare quest'ultimo.
-Avanti, Cameron. Non fare il finto tonto con me. Mi hai sentito quando ti ho chiesto di passarmi il compito. Perchè non l'hai fatto?-
-Scott, non ti ho sentito, veramente- tentò di giustificarsi il ragazzo -E poi sarebbe stato impossibile. Il professore mi stava fissando...-
-Vedi, sono tutte scuse!-
Il ragazzo mollò un ceffone che fece cadere il ragazzo.
-Ah! Non vedo nulla!-
L'urto gli aveva fatto volare via gli occhiali.
Scott sembrava non aver finito.
Jo sapeva che non erano affari che la riguardavano ma...
-Come ti permetti, razza di lenticchia?!?-
-Lenticchia?!?- esclamò il ragazzo tra il metà confuso e l'irritato -E poi come ti permetti? E' un affare tra me e lui, fatti da parte almenochè non voglia prenderle anche tu...-
-Prima di tutto sì, lenticchia. Sei così pieno di lentiggini che sembri un legume...e poi...non c'è problema, fatti sotto! Sei così vigliacco che te la prendi non solo con chi è più debole di te ma anche con una ragazza! Tsè!-
Jo non aveva nulla contro le lentiggini. Ma non sopportava gli sbruffoni di quel tipo.
Anche lei era sbruffona molte volte, ma non si sarebbe mai permessa di prendersela con chi non era al suo pari.
-Ragazza? Quale ragazza?-
Jo e Scott si voltarono e videro un ragazzo alto e palestrato dalla carnagione scura.
Era Lightning, il capitano della squadra di pallacanestro.
-Rifatti gli occhi, scemo!- esclamò Jo incrociando le braccia.
Lighting squadrò Jo confuso, poi rivolse la sua attenzione a Scott.
-Vuoi smetterla di attaccar briga con chiunque? Se la mettiamo così, sabato ti dimentichi di venire al Wabileus!-
Scott sbuffò, guardando furiosamente Jo e Cameron sott'occhi.
-Non preoccuparti Lightning, è stato un malinteso. Stavamo chiarendo-
Lo sportivo fece spallucce ed andò via, lasciando nuovamente i tre da soli.
-Sappi che la prossima volta non la passerai liscia- sussurò Scott passando di fianco alla bionda.
-Tsk!-
Jo si chinò, raccogliendo gli occhiali di Cameron e aiutando quest'ultimo ad alzarsi con poca delicatezza.
-Ahi!- si lamentò quest'ultimo massaggiandosi il braccio con il quale la ragazza l'aveva tirato in piedi -Grazie per avermi aiutato, io sono Cameron-
-Jo, moscerino. Un po' di palestra no, eh?-
-Beh, non è solo la forza che conta-
-Lo vedo, lo vedo- constatò ironicamente.
Ai due si avvicinò un ragazzo, era Brick.
-Che ci fai qui, soldatino?-
-Si dia il caso che sono in classe con lui- sbuffò il moro -Cameron, hai già fatto amicizia con Jo?-
-Oh, sì. Mi aiutato. Scott mi voleva uccidere...-
-Non esageriamo- inarcò il sopracciglio Jo.
-Ah. Cameron, comunque dobbiamo andare. Jo, stai attenta a Scott. E' un tipo pericoloso quello-
-Non m'interessa. Se ha qualcosa contro di me, che si faccia avanti-
Appena se ne furono andati, Jo si diresse nel bagno delle ragazze.
Guardò l'orologio, erano passati almeno dieci minuti. Di sicuro il professore stava stuzzicando qualcosa alle macchinette degli snack.
Era l'unica giustificazione di quel leggero ritardo.
Chiuse la porta dietro di sè, portando la mano destra al cuore e respirando affannosamente.
Si sentiva una stupida.
Scosse la testa, nervosamente.
In quel momento sembrava una ragazzina che aveva appena incontrato il ragazzo di cui era cotta.
Patetico.
Lightning non si sarebbe mai accorto di lei.
Non aveva neanche capito che era una donna...
Sospirò calando il capo ed osservando i suoi abiti.
Non aveva tutti i torti, alla fine.


-Amoruccio, dove sei?-
Miky si voltò, incrontrando il volto crucciato di Anne Maria.
-Dove eri finito? Ti stavo cercando!- disse la ragazza cominciando a gesticolare.
-Scusami Anne, stavo inviando un messaggio- spiegò il giovane indicando il cellulare appena riposto nella tasca.
-Mhh...vieni qui!-
Anne Maria poggiò le mani sulle spalle di Miky, si alzò sulle punte dei piedi e poggiò le labbra sulla sua guancia destra, lasciandogli il segno rosso vermiglio.
-Andiamo dagli altri tesoro, ci stanno aspettando!-
Miky annuì e, prendendola per mano, cominciò a camminare.
Era da circa due mesi che era fidanzato con Anne Maria.
Era inutile dire che lui non l'amava.
Le voleva bene come amica, ma non l'amava.
E a dirla tutta neanche lei sembrava veramente innamorata di lui.
Si diceva impazzisse per il suo fisico, che nonostante la magrezza era ben allenato e per una specie di alter ego che manifestava quando era leggermente brillo.
Sospirò, guardando la ragazza sott'occhi.

*Inizio Flashback*
-Miky, fai ancora qualche imitazione!- lo incitò Alejandro, ridacchiando.
-A voi questa roba non fa bene!- si lamentò Courtney afferrando varie bottiglie ancora mezzepiene e gettandole nel contenitore più vicino.
-Avanti, dolcezza, non fare l'antipatica!- le disse Duncan rosso come un peperone in volto.
-Oh, patetici!- si alzò la castana portando le mani ai fianchi e assumendo un'aria imbronciata.
Blainley era seduta accanto a lei, un' espressione annoiata.
-Vorrei sapere cosa è preso a tutti questa notte!-
-Non chiederlo a me!- sbuffò la compagna.
-Ahh...chissà quante conseguenze domani mattina!- esclamò Beth portandosi una mano al viso, preoccupata.
-Beth, a nessuno frega delle conseguenze- disse Duncan roteando gli occhi al cielo e afferrando un altro bicchierino davanti allo sguardo eloquente di Courtney.
-Ai nostri genitori!- cercò di convincerlo la ragazza.
-Beth, abbiamo quasi 16-17 anni! Della vita possiamo farne quello che vogliamo!- ribattè seccato Lightning.
-Già! Non rompete le scatole proprio adesso!- concluse il discorso Anne Maria.
-Comunque sia- riprese Alejandro -Abbiamo già visto Chester e Svetlana. Adesso chi farai?-
Miki sembrò pensarci su e dopo un po' ammaccò con la mano destra il folto ciuffo, si sfilò la maglia e assunse un sorriso smagliante.
-Ehi, ragazzi! Guardate che muscoli!-
Il gruppo cominciò a ridere, escluse le tre ragazze e Anne Maria che rimase a bocca aperta.
-Tu, bambola!- disse improvvisamente Miki piegandosi verso la ragazza e poggiando le sue labbra sulle sue.
Calò il silenzio.
-Vieni, andiamocene da qui...ci si vede, belli!-
Anne Maria si alzò di scatto, con sguardo adorante.
-Ehm...era Miki quello?- domandò Courtney, scioccata.
-Ouhhh....- cercò di dire qualcosa Beth, senza successo.
*Fine Flashback*


Sì, si era fidanzato con Anne Maria quella notte.
E non ricordava assolutamente nulla, gli avevano raccontato tutto i suoi amici.
Che tristezza.


-Leshwana, che ne dici?-
-Ragazze, sarei davvero onorata di venire, ma vi rendete conto di quello che state facendo? Io non frequento il vostro stesso istituto...-
-Ma tu sei nostra amica! E anche voi!-
Dawn e Gwen squadrarono con aria severa la ragazza bruna e due ragazzi molto alti.
-Io sono dello stesso parere di Leshwana...-
-Ma Dj, noi non vogliamo passare la serata senza voi!-
Un ragazzo silenzioso scosse la testa deciso.
-Anche B è dello stesso parere!- esclamò Leshwana, cercando di far ragionare le due.
-Ti pareva che i tre cugini* non fossero d'accordo- roteò gli occhi al cielo la dark incrociando le braccia al petto.
-Se voi non venite, non andiamo neanche noi. Non siamo abituati a trascorrere le serate senza voi- affermò deciso la biondina.
I tre si guardarono, poi sospirarono.
-E va bene- disse Leshwana -Ma cerchiamo di non farci notare!-


*Altre parentele...perdono!XD


Angolo Autrice
Perdonatemi per il ritardo >.<
Volevo aggiornare la storia molto prima ma gli impegni mi hanno sommerso D:
Spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto, ho chiarito e aggiunto un po' di cosucce!
Volevo farvi una domanda e soprattutto rassicurarvi del fatto che le "coppie" e le "possibili coppie" (noto una certa preoccupazione in tutte le lettrici xD) non rimarranno tutte così ^^ comunque...quali sono le coppie che preferite(sia "ordinarie" che "impossibili")?
Vi chiedo gentilmente di rispondermi, sono molto curiosa =P
Adesso vi lascio, ringrazio tutti coloro che leggono la fiction, chi la recensisce, chi l'ha messa tra i preferiti, chi tra le ricordate e chi tra le seguite.
A presto!^.-
  
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