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Autore: La Kurapikina    14/02/2012    1 recensioni
Ciao a tutti!!! E' la prima cosa che scrivo una ff su loro e spero vi piaccia. E' una "riscrizione" con molti cambiamenti della casa della notte dal punto di vista di Damien, in cui la storia prende una piega diversa da quella descritta nei libri, soprattutto per quanto riguarda Jack
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo tutti riuniti in camera di Jack e da qualche minuto nessuno di noi parlava: non staccavamo un attimo gli occhi dal biondino che stava digitando febbrilmente qualcosa sul suo super PC nero e sottile; sembrava drogato di quel computer, me dovevo ammettere che era brava. Molto bravo. Sembrava avere un vero feeling con quell’aggeggio… bah.

Da quando eravamo entrati lì e ci eravamo seduti sul letto (di ERICK NIGHT, non so se mi capite) quel ragazzi non ci aveva più degnato di uno sguardo e si era messo a scrivere come un pazzo senza darci la minima spiegazione.

“Senti un po’…” disse ad un tratto Zoey fissando in nuovo arrivato con gli occhi semichiusi, cosa che fece risaltare ancora di più il suo marchio completo ed articolato: “Come hai detto che ti chiami?”

“Non l’ho detto.” Rispose lui senza staccare un attimo gli occhi dallo schermo luminoso.

“Beh, dillo!”

Jack si degnò finalmente di guardarci e fissò Stivie Rae, che perse all’improvviso tutta la sua decisione ed arrossì sotto quello sguardo indagatrice ed immobile.

“Jack Twist.” Detto ciò tornò a concentrarsi sul computer e digitò qualcosa con una rapidità preoccupante.

Sentii le gemelle trattenere rumorosamente il fiato e sussurrare qualcosa concitate alle altre ragazza, ma nemmeno cercai di capire il loro discorso: osservavo stordito il profilo delicato di quel ragazzo illuminato dalla luce azzurrina dello schermo che lo rendeva quasi etereo.

Aspettate un attimo: JACK TWIST????!!! Quante volte io e le gemelle avevamo guardato quel film meraviglioso, Brokeback Mountain, prima dell’arrivo di Stivie Rae??

Capii d’improvviso di cosa stavano parlando le ragazze: lui era gay quanto e più di me per aver scelto come nuovo nome quello del cowboy omosessuale protagonista di quel film.

Mi illuminai di colpo e non riuscii a trattenere un sorriso inebetito: allora avevo speranze con lui… sempre che Jack si decida a staccare quei suoi fottutissimi occhi blu dal computer!

Come se avesse sentito i miei pensieri il biondino chiuse di colpo il computer e prese dalla scrivania dei fogli che nel frattempo aveva stampato, avvicinandosi finalmente a noi: “Allora, Afrodite La Font è lei vero?”

Ci mostrò il primo foglio che teneva in mano e noi annuimmo trovandoci davanti ad una foto della biondissima stronza strega infernale con tanto di didascalia che poteva tranquillamente essere la storia della sua vita. Ma come aveva fatto a trovare in pochi minuti tutto quello su Afrodite??

“Qui dice che Neferet in persona la sta allenando per essere la futura Somma Sacerdotessa e che Nyx le ha dato il potere di prevedere catastrofi future. Sembrerebbe una brava ragazza, ma che la conosce su Twitter sparla di lei approfittando dell’anonimato dicendo che è una troia, una stronza e che nasconde le sue visioni perché odia gli umani…  che ragazza interessante.”

Si sedette al mio fianco continuando a sfogliare e leggere qualche frase sulla vita di Afrodite; per un attimo temetti che potesse sentire il mio cuore battere all’impazzata o la mia pelle fremere per la sua vicinanza, ma Jack era talmente immerso nella lettura che forse non si sarebbe neanche accorto se gli avrei parlato… forse era maglio così: non ero pronto ad affrontare qualcosa che ancora non capivo.

“Questa sera devo andare al rituale delle Figlie Oscure, che è praticamente un circolo privato di Afrodite: voglio fare qualcosa per vedere se riesco a toglierle il potere… non che io voglia prendere il suo posto, ma…” cominciò Zoey, ma Jack la interruppe con un sorrisetto furbo: “So tutto di te, su tutto su tutti voi in realtà.”

Ci mostrò dei fogli come quelli di Afrodite, su cui c’erano la mia foto, quella di Zy, di Stivie Rae e delle gemelle, completato con la nostra storia e i commenti su di noi di Twitter; quanto avrei voluto leggerli!

“Ma guarda te…” cominciò Shaunee con un ringhio basso e rabbioso e, ovviamente, Erin concluse per lei: “… sto stronzo!”

Lui sorrise nuovamente, quindi si fece serio, si alzò e cominciò a camminare nervosamente avanti ed indietro, attraversando la stanza con passi brevi e rapidi.

“Tutto bene?” gli chiesi istintivamente e lui mi fissò per un lungo istante con i suoi grandi e profondi occhi blu zaffiro in perfetta sintonia con il suo Marchio appena tracciato. Mi sentii morire sotto quello sguardo penetrante e fu ancora peggio quando le mie guancie presero fuoco; Dio, che sfigato! Stavo facendo una terribile figura di merda!

Finalmente i suoi occhi si staccarono dai miei, ma Jack non rispose continuando a camminare nervosamente, quindi si bloccò di colpo e ci rivolse un sorriso raggiante, il primo vero sorriso: “Ci sono! Afrodite cercherà sicuramente di metterti in imbarazzo: il tuo marchio è completo, quindi agli occhi di molti novizi le sei superiore. Cercherà in tutti i modi di screditarti e vorrà umiliarti pubblicamente: non lasciarti intimidire e non abbassare mai lo sguardo, non farle capire nemmeno per un istante che hai paura, o ti schiaccerà. Afrodite è una stronza, ma credo che se, in un modo o nell’altro, riuscirai a far sfuggire la situazione dal suo controllo e allora avrai una possibilità di fotterla. È brava, ma non invincibile e tu sei una ragazza intelligente. Se vuoi toglierle il potere devi rendere indirettamente pubblica la sua stronzaggine, anche ai professori, ma non farlo in prima persona: trova un sistema affinché sia lei e farsi beccare, così non potrà incolparti. Questa sera sarò lì vicino e ti darò un piccolo auricolare: quando le cose si metteranno male ti darò qualche consiglio ok?”

Nessuno di noi parlò e per qualche momento rimanemmo a guardarlo fisso: i suoi occhi persero un po’ di lucentezza come se temesse di aver detto un’immane cazzata, quindi vidi la sua espressione passare dal dolce al rigido e duro: si era messo sulla difensiva, come se si aspettasse di essere attaccato.

“Ma tu sei una macchinetta! O un fottuto genio, vedi tu!” sbottò Zoey e scoppiamo tutti a ridere, Jack incluso: vidi il suo viso cambiare nuovamente e diventare dolce ed ingenuo. Tornò ad essere lo stesso ragazzo dolce e malinconico che avevo intravisto un attimo poche ore prima in corridoio dietro la sua maschera di stronzaggine.

Perché faceva così? Era così tenero quando si mostrava per ciò che era veramente: dolce, spaventato, ancora un po’ stordito e costantemente malinconico. Era perfetto. Semplicemente perfetto.

Così bello in tutti i sensi, sia dentro che fuori, eppure si nascondeva dietro qualcuno che non era… c’era qualcosa che mi sfuggiva. Mi sfuggiva perché Jack non lasciva che mi avvicinassi abbastanza a lui per capire.

“E noi cosa dobbiamo fare per te?” chiesi, tanto per distogliere la mente da quei pensieri che mi stavano confondendo sempre più.

“Ogni cosa a suo tempo… prima vediamo come va questa sera… o mattina, quel che è… poi parleremo del favore che mi dovete. Tranquilli, non va farò fare niente di impossibile.” Sorrise di nuovo, timidamente.

Suonò la campanella che annunciava il re inizio delle ore di lezione ma io non mi mossi: aveva ora buca.

Le ragazze invece scattarono prontamente in piedi e, dopo averci salutati, sparirono rapidamente verso le loro classi; Jack non si mosse.

“Sono stato in infermeria per un giorno intero e Neferet vuole che io inizi la scuola solo domani. Oggi mi devo riposare…” rispose con un’alzata di spalle alla mia occhiata interrogativa, quindi tornò a sedersi al mio fianco.

Oh. Mio. Dio. Avevo un’ora intera da passare con Jack. SOLI.

“Senti Damien scusa se mi comporto così male.” Esordì lui timidamente. Era così tenero in quel momento!

“E’ che… beh, ci sarebbero tanto cose da spiegare… e noi neanche ci conosciamo.”

“Tu hai appena letto la storia della mia vita.” Ribattei io sarcastico accennando con il mento ai fogli ancora stretti fra le mani di Jack, che sorrise tristemente: “Pronto a sentire la vita più pallosa di tutto il mondo?”

“Non vedo l’ora.” Ed era semplicemente la verità.

 

 

 

 

 

 

Il prossimo capitolo si concentrerà solamente su Jack e Damien, questo mi serviva come introduzione all’inizio della loro grande amicizia. Non solo amicizia direi… mi scuso per il ritardo e ringrazio di cuore Sgiach, che lascia sempre commenti adorabili^^^^ GRAZIE!!!!!!!!!! Baci a tutti, ciao!!!

  
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