Per
adesso te lo lascio scritto: ti amo.
Aveva sentito Kurt balzare in piedi quando era squillato il
campanello, e poi squittire di gioia quando aveva aperto la porta. Poi l’aveva
richiusa con un colpo d’anca ed era passato dal salotto trascinando con sé una
composizione floreale di rose rosse quasi più grande di lui.
Finn l’aveva visto, aveva detto ‘Che è?’ e Kurt aveva
cinguettato un ‘Adoro San Valentino!’, per poi scappare in camera col suo
trofeo in braccio.
Finn lo aveva seguito con discrezione e s’era fermato
sulla soglia della camera per poi sbirciare dentro e vedere che Kurt aveva
appena appoggiato l’iphone all’orecchio.
‘Grazie, amore, mi hai fatto piangere. Ti amo anche io.’
Aveva detto, e Finn aveva sentito il cuore stringere
per il tono dolce di suo fratello. Poi aveva pestato per sbaglio una busta,
probabilmente caduta dal mazzo di rose. L’aveva raccolta e aperta. Diceva:
‘Mi vergognavo a dartele di persona,
scusa. E mi vergognavo un po’ a dirti che ti amo. Giuro che ci lavorerò su. Per
adesso te lo lascio scritto: ti amo.
Buon San Valentino,
Dave.’
E Finn non era andato subito col pensiero a quel Dave, ma
s’era detto che, chiunque fosse quel Dave, stava
rendendo Kurt la persona più felice del mondo.
Aveva fatto un tenero sorriso, Finn, e s’era
considerato felice anche lui dopo aver intravisto quel sorriso radioso sul
volto di Kurt.
§
Happy Valentine’s
day!
Mirokia