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Autore: merryluna    22/09/2006    4 recensioni
Se cercate le battaglie sciamaniche... spiacente: non le troverete qui! In compenso vedremo come si muovono i nostri eroi dentro e fuori una stazione di polizia...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Anna Kyoyama, Manta Oyamada, Ren Tao, Yoh Asakura
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Incompiuta
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UN TIPO FOTOGENICO
-Capitolo 2°-


Yoh Asakura sbattè con violenza il giornale sul tavolo e guardò con odio la firma dell’articolo: R.T. Avrebbe rinunciato volentieri ad un cheeseburger in cambio della possibilità di assestare un bel pugno sul naso a quel giornalista da strapazzo, che non faceva altro che dipingerlo come lo zimbello della polizia di tutto il Paese.
“Ehi capo, hai letto?” chiese ridendo l’agente Umemiya entrando nell’ufficio: notando l’espressione velenosa del superiore seppe immediatamente la risposta.
“Maledetto bastardo” imprecò quello. “Mi chiedo come faccia quel cane ad aver accesso a così tante informazioni riservate...” continuò mentre fingeva di sistemare alcune carte sulla scrivania.
“Già, me lo chiedo anch’io” bofonchiò l’agente Diethel arrivando con un’espressione decisamente abbacchiata. “Dev’esserci una talpa nel distretto!” esclamò infine come se avesse improvvisamente scoperto il moto perpetuo.
Gli altri due lo guardarono con sufficienza e ritornarono entrambi alle proprie elucubrazioni.
“Ho detto qualcosa che non va?” domandò il giovane ed inesperto Lyserg.
Ryu aprì la bocca per dire qualcosa ma poi ci ripensò ed uscì dalla stanza scuotendo la testa: a volte era inutile ragionare con quel novellino.
“Ehm...Yoh?” continuò l’Inglese imperterrito.
“Cos’altro c’è?” chiese l’altro inarcando un sopracciglio alla vista della foto che andava a completare l’articolo sul giornale: era veramente orribile! Si dovevano essere impegnati per prenderlo da un profilo così osceno. Sicuramente, la foto, l’articolo e l’intera indagine avrebbero avuto ripercussioni sulle sue possibilità di approccio future con il gentil sesso.
“La Bismarch ha detto che dovresti passare da lei più o meno...subito” annunciò titubante sbirciando l’orologio. “Per la foto del nuovo distintivo...”
“Maledizione!” esclamò l’Asakura scappando come un fulmine: ci mancava solo che facesse infuriare quella donna ed era fatta. Anche perchè un conto era una fotografia su un articolo di giornale, visto che prima o poi quella si dimentica. Ma avere un’orrenda foto sul distintivo, significava diventare in un attimo lo zimbello del commissariato. E questo non poteva di certo permetterselo.

Non appena varcò la porta dell’ufficio di Kanna, si chiese stupidamente se per caso fosse appena scoppiato un fumogeno o qualcosa del genere.
“Sei arrivato. Hai trenta secondi di ritardo, ne sei consapevole?” tuonò una voce femminile da un angolo non ben definito della stanza.
“Chiedo scusa...” mormorò timidamente il ragazzo abbozzando un inchino.
“Sbrigati, mettiti in posa” gli ordinò senza tanti complimenti.
Yoh raggiunse docilmente una parete e vi si appoggiò.
“Alza di più la testa...raddrizza le spalle...fai una faccia più seria...non così seria...al mio tre...tre!” ed un rumoretto gli fece capire che ormai era fatta: chissà cosa ne sarebbe uscito fuori. Accidenti! Lui adorava la foto del vecchio distintivo. All’epoca ancora c’era il vecchio Fuji come fotografo ed aveva fatto un lavoro coi fiocchi, ma da quando Kanna aveva preso il suo posto, era incredibile con quanta facilità i distintivi sparivano facilmente dopo pochi giorni che venivano stampati. E ciò che era ancora più incredibile - e che perciò doveva dirla lunga - era che la gente preferisse subire l’onta e le conseguenze dello smarrimento di un distintivo che andare in giro con una foto scattata in uno dei tanti < momenti no > della fotografa.
“Com’è?” si azzardò a chiedere spaventato dalla risposta.
“Non male” rispose Kanna senza togliersi la sigaretta di bocca. In effetti, pensarci bene, da quando l’aveva incontrata per la prima volta, non gli era mai capitato di vederla senza sigaretta. “E di’ a tuo fratello che per stasera va bene”.
Yoh guardò prima il cartello < vietato fumare > che svettava sulla parete dietro alla scrivania e poi guardò lei inebetito. “Prego?”
“Che c’è, sei diventato sordo? Ti ho detto...”
“Ho capito cos’hai detto” la interruppe, “Il problema è che mio fratello è a Kyoto per lavoro...credevo lo sapessi, visto che ormai sono due mesi che è via”
La Bismarch si avvicinò minacciosamente a lui e gli soffiò in faccia una candida nuvoletta carica di monossido di carbonio, catrame ed altri non ben specificati componenti. “Se ti dico di riferirgli questo messaggio, un motivo ci sarà...o preferisci fare un’altro scatto per sicurezza?”
“N-no...meglio di no” balbettò Yoh terrorizzato all’idea. “Ma guarda come si è fatto tardi! Devo proprio andare a...”
“A prendere le impronte digitali a qualche moccioso?” buttò là malignamente la donna.
L’ispettore si rabbuiò, ma decise lo stesso di non dar a vedere di aver incassato il colpo. Increspò le labbra in una smorfia - ossia il sorriso meno forzato che riuscì a tirar fuori - ed uscì alla ricerca di un po’ di aria fresca.

BriipBriip!
“Chi è?”
“Scusa, ma non sai leggere il nome che lampeggia sul display?”
“Hao, non è proprio giornata...” sospirò Yoh più depresso che mai.
“Oh avanti! Quante te ne hanno dette di peggio?”
“No, non è per quello...O meglio, non solo per quello...”
“Che c’è?” s’informò con una nota d’ansia nella voce.
“Ho dovuto fare la foto nuova per il distintivo...” spiegò malinconico.
“Fammi capire: ti preoccupa più la foto del tuo distintivo nuovo che il fatto che un ladro alto meno di un metro e mezzo ti abbia portato via sotto il naso milioni e milioni di yen ed il tuo distintivo vecchio?” chiese esterrefatto.
“Be’...No, che domande!” esclamò senza togliersi dalla testa l’istantanea di Chumory: Frankeistein in confronto poteva fare l’attore dei fotoromanzi.
“Perchè conoscendoti...” continuò il fratello. “Comunque mettiti l’anima in pace: Kanna dovrebbe essere di buon umore visto che l’ho invitata a cena. Anzi, dovrebbe chiamarmi per confermare...”
“Verrà” disse ripensando alle parole della ragazza. “Ma ti credevo a Kyoto...”
“Sono arrivato giusto ora alla stazione...ma toglimi una curiosità: a cosa diavolo stavi pensando quando ti hanno scattato quella foto?” domandò Hao sganasciandosi dalle risate.
Yoh premette il tasto rosso ponendo fine alla telefonata ed imprecò per l’ennesima volta contro R.T., il suo articolo ed il suo maledetto fotografo.
“Ehi, Asakura...”
“Che c’è?” chiese furente al malcapitato che l’aveva chiamato.
“Il commissario vuole parlarti: dice che ha una missione per te...”

“Capo, non può farmi questo!” protestò Yoh piantando le mani sul tavolo. “Per una cosa così stupida non può farmi questo!”
“Asakura, non prenderla come una punizione...si tratta semplicemente di un favore che ti chiedo!” ripetè l’anziano commissario per la decima volta. “La storia del distintivo non ha niente a che vedere con la mia richiesta!”
“Non ci credo: prima di oggi non mi avrebbe mai affidato l’incarico di scortare all’università la figlia del capo della polizia...” piagnucolò quello.
“Se veramente non avessi più fiducia in te, ti affiderei lo stesso la sicurezza di una ragazza che da sola vale il mio ed il tuo posto di lavoro?”
Yoh ci pensò su un attimo e decise di concedersi il beneficio del dubbio.

 
Eccomi qua: non potete capire che soddisfazione quando ho letto le vostre recensioni! Sono contenta che l’idea di questa storia vi sia piaciuta! Ma veniamo a noi: sappiate che ho scritto questo capitolo daccapo almeno tre volte...poi alla fine ho deciso di postarvi questa versione, anche perchè sennò avrei passato i prossimi tre anni sul capitolo 2...Be’, spero che possa essere all’altezza del precedente...Ed imploro pietà per il fatto che ho tardato così tanto nell’aggiornare! Ma ho paura che dobbiate abituarvi con queste attese, visto che sto “scrivendo in tempo reale”, non avendo tempo di preparare capitoli in anticipo. Baci baci,
Merryluna


Lunetta: Eh già, i panni del poliziotto si addicono a Yoh...e presto lo rivedremo in azione, anche se non so dirti di preciso quando...

Lady Antares: Ciao carissima! Mi stai dicendo che ora sono colta anch’io da quella malattia che ti impedisce di rimanere lontana dalla tastiera? Perchè io adoro sentire quel ticchettio che fanno i tasti quando li pigi, ma i miei un po’ meno: come dire, preferirebbero che passassi ore ed ore a sfogliare i libri di testo piuttosto che fannulleggiare (ma esisterà un termine del genere?) così. Bah.
Idee infallibili? Wow, grazie del complimento! E poi sai bene che per me è un onore ricevere complimenti da una maestra come te...Un bacione!

ColdFire: Fan di Lyserg? Ecco, non è esattamente il mio personaggio preferito...diciamo che però, leggendo il manga l’ho molto rivalutato: quando mi guardavo solo l’anime, lo dipingevano come un idiota che non riesce a ragionare di testa sua (senza offese: questo è il mio parere), mentre negli ultimi numeri del manga, è decisamente meglio! Nelle mie storie, invece, mi diverto a strapazzarlo un po’: mi diverte la cosa e spero che non te ne avrai a male! Be’, ora che ho scritto quello che dovrebbe essere il capitolo finale dell’altra fic (ma sono una maga nei ripensamenti, anche perchè quando una cosa non mi sconfinfera più di tanto, passo un’eternità a pensare a qualcosa di migliore. E si dà il caso che il finale in questione mi risulti un po’ incompleto...), dovrei riuscire a districarmi meglio, studio permettendo. Anche se avrei proprio voglia di iniziarne una con gli sciamani in carne ed ossa...ma devo cercare di resistere alla tentazione!

ED: Troppo buona! Guarda che finisce che mi monto la testa! E poi dopo ho l’incubo di combinare disastri con il continuo...Ma se davvero ti piace, puoi anche continuare a dirmi cose così carine: non mi offendo mica! Be’, per il capitolo tre ho già una mezza idea...diciamo tre quarti d’idea. Ed appena l’avrò sistemato come dico io, vedrai che lo posto, sicuramente in tempi più brevi di questo aggiornamento per cui vi ho fatto “tirare il collo”...Un’ultima cosa: sai che il tuo nick mi ricorda molto “Il re leone”? (film che adoro) è una coincidenza od è una cosa voluta? Ma se non vuoi togliermi questa curiosità, stai tranquilla: no problem.
  
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