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Autore: Micettocarinocaruccio    15/02/2012    1 recensioni
Tra l'amicizia e l'amore c'è la distanza di un bacio.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Julia si era cambiata in fretta ed era fuggita dal mormorio sonoro ed esaltato delle sue compagne di classe, reduci dalla vista dei due belloni. Aveva portato con sè una sigaretta e l'accedino e ora si trovava appoggiata alle mura di scuola facendo fuoriuscire lentamente del fumo. I suoi occhi vagarono per il grande cortile, guardò le nuvole grigiastre scorrere sopra di lei e per un attimo desiderò fuggire via insieme a loro. Poi, quasi con stupore, si accorse che qualcuno la stava osservando ed ella rivolse il proprio sguardo in cerca di quegli occhi che la stavano scrutando.
Jesse la fissò, si focalizzò su i suoi capelli del colore della passione, osservò le mani esili e le dita affusolate ed infine, non si sa se per fortuna o meno, incatenò i suoi occhi con quelli della ragazza. Intorno a lui tutto diventò buio, sentì il suo respiro arrestarsi di colpo: quelle due iridi chiarissime sembravano mostrargli il mare più limpido, la pace più assoluta. Era impotente di fronte a quella sensazione di quiete e mistero, sentiva che quello sguardo era la soluzione alle sue risposte, ai suoi dubbi, doveva solo cercare la parola d'ordine per entrarci dentro.
Julia schiuse senza accorgersene la bocca, aveva smesso di fumare e la sigaretta ora era intrappolata tra le lunghe e candide dita, ancora fumeggiante. Si sentiva a disagio di fronte a quegli occhi color nocciola così intensi, si sentiva sempre più attratta da loro, voleva avvicinarsi e caderci dentro, perdersi e non tornare più nella realtà, perchè quegli occhi la facevano sentire importante, felice.
I due ragazzi si guardarono fissi l'uno perso dentro l'altro, ma nessuno dei due si avvicinò, nè osò aprir bocca per interrompere quell'atmosfera di sensazioni indescrivibili.
D'un tratto un paio di tacchetti si avvicinò furtivo a Jesse e una voce acuta ruppe l'incantesimo
"Ciao Jesse! Come stai?? E' da due settimane che non ci si vede!"
Jesse si voltò di soprassalto verso una ragazza dalla pelle olivastra e il trucco eccessivo, e in un primo momento la guardò con disprezzo.Si voltò verso il punto dove aveva conosciuto quel mistero vivente, ma lei era già sparita. La cercò invano e si rassegnò, si voltò nuovamente verso la ragazza, rasserenò lo sguardo e rispose freddo
"Ciao Christine..."
La ragazza gli schioccò due baci su entrambe le guance, si sistemò i capelli e mentre inviava un messaggio con il cellulare chiese con tono inquisitorio
"Dov'è Logan? Dobbiamo andare a pranzo insieme"
Jesse le diede le giuste indicazioni sull'amico, poi si alzò sistemandosi la maglia nera che aveva indosso e si avviò all'interno della scuola, ma venne fermato dalla voce di Christine
"Oh Jesse prima che mi dimentichi: mi ha chiamata Helen, la ragazza della festa di Josua....Mi ha chiesto il tuo numero e glielo ho dato dicendo che sei disponibile" e accompagnò il tutto con un ammiccante occhiolino. Jesse si sentì bollire di rabbia, la sua privacy era stata violata anche se in piccola parte. Fulminò la ragazza senza rivolgerle la parola, entrò dentro l'edificio e cercò di trovare qualcosa che lo distraesse dall'idiozia di quell'oca: e la trovò ripensando agli occhi di Julia.









"Sebine per Londra ne riparliamo" aveva concluso per l'ennesima volta Ingrid. Non voleva che sua figlia partisse, erano chilometri di distanza, troppi per una madre che lavorava tutto il giorno in uno studio medico e aveva a carico due figlie. Non l'avrebbe sopportato, non voleva essere abbandonata di nuovo come era successo con il suo ex marito. Anche se sapeva che quello di Sebine era solo un viaggio e che sarebbe tornata. Ma chi glielo garantiva? Magari sua figlia avrebbe trovato lavoro a Londra e allora sarebbe rimasta sola con Julia. Le paure si accavallavano nella sua mente.
"Oddio mamma sei insopportabile! Ho 22 anni! Sono una donna del college, ho quest'opportunità con i miei amici, io ci vado e basta!"
Sebine aveva dimostrato sempre un carattere determinato e cocciuto fin da bambina, quando voleva una bambola la otteneva pur di apparecchiare e sparecchiare ogni sera per due mesi interi. Ma adesso i suoi obiettivi erano più ampi e da quando era al college non faceva altro che cogliere le migliori opportunità di studio e di approfondimento. Voleva diventare una giornalista e girare il mondo. Londra era una prima meta.
Julia rientrò in tempo per assistere all'ennesima litigata di sua madre e sua sorella, quelle da cui fuggiva ogni mattina. Le salutò con un gesto e si diresse in camera sua. Chiuse la porta, lanciò lo zaino ad un angolo e si gettò sul suo letto a mezza piazza. Un lungo sospirò riempì quella stanza piena di foto, disegni e frasi di canzoni. Sentì che dall'altra parte le urla si stavano placando e per un attimo il suo cuore si risollevò. Non capiva come si potesse essere così testarde e ansiose come lo erano Sebine e Ingrid. Lei aveva bisogno solo di una sigaretta o una lattina di coca per stare bene, non aveva bisogno di viaggi, amori da favola o montagne di soldi. A lei bastava solo avere il suo spazio, passare qualche minuto con se stessa.
Le tornò alla mente una frase che Sheila, una sua compagna di classe simpatica ma anche un pò troia, aveva pronunciato nello spogliatoio "Quanto vorrei scoparmi uno di quei ragazzi" e aveva accompagnato il tutto portandosi una mano alla bocca per trattenersi dal ridere.
Julia l'aveva guardata amareggiata, si parlava sempre di sesso, solo di sesso, come se fosse un gioco o un'abitudine. Lei ci pensava a volte al sesso, ma era convinta che fosse qualcosa di troppo complicato e misterioso, di fragile e sottovalutato. Julia era vergine, e a 16 anni è normale, anche se c'è qualcuna che lo ha già fatto e chi è entrata al liceo già con le proprie esperienze. Poi odiava invece quelle che scopavano senza sentimento, ogni giorno con qualcuno diverso, e allora si chiedeva se mai lo avrebbero fatto con qualcuno per amore vero.
La sua meditazione fu interrotta quando entrò sua sorella Sebine che si sedette accanto a lei e cominciò ad accarezzarle i capelli. Julia aveva una sorella dolce e sempre pronta ad aiutarla. Ma questa volta Sebine aveva un annuncio per la ragazza
"Ehi Julia, la settimana prossima vengono i miei amici a casa per discutere del viaggio. Volevo avvisarti in caso avessi qualche compito da fare, per non distrubarti quando saranno qui."
Julia fissò il muro davanti a sè ripetendo nella mente la notizia della sorella. Si passò una mano tra i rossi capelli e rispose piatta
"Non ti preoccupare, non avrò nulla da fare."
























































Quarto capitolo. Insomma Jesse e Julia si sono accorti l'uno dell'altra e vi ho presentato anche la sorella Sebine e la mamma Ingrid. Anche l'annuncio della sorella a Julia servirà come tramite più avanti. Ditemi cosa ne pensate! Un bacio
  
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