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Autore: Cromatic Angel    15/02/2012    4 recensioni
Tre colpi.
Non aspettò nemmeno il permesso. Quello bastava per sapere che stava entrando, e poi era noto che quello fosse il suo modo per far capire che era lei che stava facendo la sua trionfale entrata.
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati due giorni da quando aveva lasciato casa.

Erano passati due giorni da quando aveva fatto l'amore con Jared.

Erano passati due giorni e non era andata in ufficio, non voleva vederlo, sentirlo. Si era tuffata nel nuovo arredamento della casa, eclissandosi da tutto e da tutti.

Ed eccola lì, due giorni dopo in aereo diretta per New York.

Attaccata al finestrino dell'aereo, fissava le nuvole, che venivano spezzate dalle ali del mezzo. Contava i minuti in attesa di sentire lo steward che annunciasse l'atterraggio.

Non che la infastidisse il volo o New York, l'unica cosa che non riusciva a digerire era il suo compagno di viaggio : Jared.

<< La missione di questo viaggio è scegliere giusti campionari e voglio che tu parli con Frank. Voglio capire che ha in mente. >> Sfogliava vago una rivista mentre dava la comunicazione ad Alex.

<< Ok, va bene >> Il suo tono atono e seccato fecero sollevare lo sguardo a Jared.

<< So che preferiresti che io non ci fossi, purtroppo questo viaggio dobbiamo farlo insieme, dal prossimo ci dividiamo così non ti deprimi >> Era scocciato dal comportamento della donna.

<< Non sono scocciata, sono solo infastidita dalla tua tranquillità >> Continuava a guardare fuori dal finestrino.

<< Come dovrei comportarmi? Siamo divorziati no? Solo colleghi, stop. >> Sfogliò nevrotico il giornale.

<< Hai ragione, scusami >> Socchiuse gli occhi scuotendo la testa. Certe volte nemmeno lei sapeva come comportarsi o cosa dire a lui. Alla fine avevano divorziato, tecnicamente non erano più nulla e sapeva bene che Jared era furioso di non averla più. Ma ciò nonostante lei continuava a comportarsi come nulla fosse, non capendo che ormai non aveva più diritto di trattarlo così. Era difficile dopo tutti questi anni, però doveva riuscirci.

<< Ho letto il programma di questi cinque giorni qui a New York. Vorrei solo capire se siamo venuti anche per nuove assunzioni al team newyorkese o solo per rompere Frank... >> Si voltò verso l'uomo.

<< Ovviamente siamo sempre in cerca di carne fresca. Tu guarda anche in giro e vedi chi è più opportuno per noi... >> Prese un'altra rivista e la sfogliò. << Ho intenzione di licenziare Frank, Alex. Ho intenzione di fare cambiamenti. >> Era serio,il suo tono di voce celava un qualche piano.

<< Hai licenziato David, stai per troncare Frank. Come pensi di controllare due aziende a miglia di distanza da Los Angeles? Hai per caso il dono dell'ubiquità? >> Il suo tono di voce sfiorava l'ultrasuono.

<< No. Olivia prenderà le redini di New York. >> Disse come fosse la cosa più ovvia di questo mondo << Mentre io e te ci occuperemo di Los Angeles e Miami >> Continuò a sfogliare la rivista.

<< Come scusa? >> Un moto di rabbia la investì. Come poteva dirle una cosa del genere, in quel modo. Quell'azienda era il frutto del suo lavoro e di Jared. Come poteva dare un ruolo così importante ad una donna perfida e calcolatore come Olivia! Era come dare un accendino in mano ad un bambino di tre anni.

<< Problemi? >> Alzò lo sguardo gelido verso la donna.

<< Nessuno >> Abbassò gli occhi prima di scoppiare a piangergli davanti. Era stanca di lottare. Forse era giunto il momento di mollare le redini e andare altrove. Quello non era più il suo posto.

Ormai ne era certa.





Aveva due ore libere prima della riunione.

Non le capitava di stare a New York spesso.

La sua amata New York.

Vi era nata, cresciuta e poi per amore l'aveva lasciata. Ma le mancava ogni giorno e forse a breve sarebbe tornata.

Passeggiava per quelle vie come se lo facesse ogni giorno.

Amava quella città luminosa, ricca di tutto e piena di culture diverse.

La rincuorava il fatto che dopo i tre giorni di lavoro, avrebbe rivisto i suoi genitori godendosi un po' la sua famiglia.

Era solo quel pensiero che le faceva tornare il sorriso.

<< Riconoscerei quei capelli anche sotto tintura >> Una voce o un campanellino attirò la sua attenzione. Con la coda dell'occhio vide una figura minuta e bassina che con una mano alla vita e la testa inclinata da un lato la osservava. << Ellen?! >> Disse sorpresa.

<< Riesci sempre a riconoscermi...direi che oltre i miei genitori sei l'unica che riesce a farlo >> Sorrise avvicinandosi alla ragazza.

<< Ma tu non dovevi essere in giro per il mondo alla ricerca di una qualche avventura eclatante? >> Fece un segno vago con la mano roteando le pupille e accennando un sorriso divertito.

<< Diciamo che mi hanno strappato dal mio sogno >> Un sorriso spento comparve tra le sue labbra.

<< Ti mancava New York o Lizzy ti ha costretta a tornare? >> Sorrise pensando alla morbosa gelosia della gemella.

<< Non lo sai? >> Inarcò buia un sopracciglio.

<< Cosa? >> Arricciò le labbra con un espressione confusa.

<< Due anni fa Lizzy ha avuto un incidente...beh come e poi, uff..sai come va, operazioni a vuoto, ansia inutile e morte scontata. Un anno fa ci ha lasciati definitivamente...anche se io già l'avevo persa il giorno dell'incidente. L'ho sentito subito che era voltata via. Cose da gemelle, il filo si rompe e bla bla bla >> roteò la mano come fossero cose da routine, cose normali. Ma era nel carattere di Ellen, lei è sempre stata quella forte. La tosta, la gelida. Colei che aveva la soluzione per tutto e anche ora Alex non vedeva tristezza in lei, anzi era possibile che da un momento all'altro dicesse che in realtà Lizzy era sposata con due figli e che era una balla quella detta prima. Ma non accadde. Ciò provocò un vuoto nello stomaco di Alex. Ricordava per bene il liceo, quando conobbe le due gemelle, poi arrivò Lexi e infine tutte e quattro finirono nello stesso college e al loro gruppo si unì l'adorabile Krystell. Loro cinque, sempre insieme...poi ognuna prese la sua strada e delle gemelle si persero le tracce...solo per le grandi occasioni si sentivano e raramente si vedevano. Il dispiacere di Alex crebbe di più. << Oddio! >> Si tappò la bocca con entrambe le mani, sentendo le gambe tremare << Lizzy! Tesoro mio...mi dispiace da morire!! >> Non riusciva a darsi pace.

<< Oh, tranquilla. Lei è ancora qui >> Indicò il cuore << dobbiamo continuare a vivere per lei ed è per questo che sono qui. Mi ha lasciato un paio di cose in eredità e devo sbrigare fatti e fattucci con gli avvocati...maaa parliamo di cose più allegre >> Aprì le braccia illuminandosi con un sereno sorriso << Come va la vita da moglie? Jared? Ne avete di figli eh? >> Sorrise maliziosa.

<< Secondo te questo è un argomento allegro? >> Inarcò un sopracciglio, storcendo la bocca.

<< Mmmh...No?! >> Fece una smorfia con le labbra mentre si avvicinava con il capo.

Alex scosse la testa sospirando pesantemente << Su prendiamoci un caffè e ti racconto dei miei errori >> Fece cenno all'amica di entrare nel bar alla loro destra, mentre la tirava per un braccio

<< Agli ordini! >> Si mise sull'attenti lasciandosi trascinare verso il locale.






<< Cazzarola eh! >> Sbattè i palmi delle mani sul tavolo. Non riusciva a credere a ciò che Alex le aveva appena raccontato.

<< Shh! Ellen! >> L'ammonì Alex, ritenendo che quell'esclamazione fosse stata pronunciata con un tono di voce troppo alto, infatti la Signora del tavolo accanto si voltò curiosa dalla loro parte.

<< Scusa... >> Disse sottovoce avvicinandosi con la testa e le spalle all'amica, nonostante il tavolo lo impedisse << ...ma sono scioccata! Cioè... da Lexi me lo sarei aspettata un comportamento tale, ma da Jared no! >> Era sconvolta e presto anche Alex lo fu.

<< Che vorresti dire? Dovrebbe essere il contrario... >> Chiese presa contropiede.

<< Hai sempre avuto non due fette di prosciutto agli occhi, ma direttamente il maiale! Solo tu eri cieca! Lexi ha sempre sbavato su Jared! Sempre! Fin dalla prima volta che lo vide al college! Solo tu non lo sapevi o non volevi saperlo!>> Disse esasperata. Finalmente poteva dire tutto senza preoccuparsi. Se non fosse stato per Lizzy, Ellen avrebbe detto chiaro e tondo le cosa ad Alex. Ma per amore di sua sorella aveva evitato, lasciando che in tutti quegli anni regnasse l'ipocrisia e la menzogna. << Spiegati meglio El! >> Protestò la donna sulle spine. << Uff, ok! >> Chinò il capo respirando a fondo e poi rialzò il viso << Quando conoscemmo Jared e compagnia al college, tu subito confessasti il tuo innato amore verso il gelido >> La scimmiottò l'amica, beccandosi un'occhiataccia da Alex << Ancora con questo soprannome! Dai Jared non è così gelido! >> Gonfiò le guance.

<< I suoi occhi hanno sempre fatto questo effetto e smettila di proteggerlo, tanto siete divorziati anche se poi ti dirò come la penso! Ma adesso taci e fammi raccontare fatti arretrati! >> La puntò con un dito con fare minaccioso, gesto al quale Alex rispose con le mani in aria in segno di resa. << Bene, allora....dicevo...uhm...>> Si grattò il mento con un dito cercando il filo del discorso << Ah, Si!! Allora Lexi si confidò con Lizzy dicendole che anche lei era attratta da Jared, ma dato che tu avevi per prima confessato il tuo interesse...beh lei si mise nell'ombra...anche se non fu così, fu nell'ombra da parte tua. Ma ogni santo giorno diceva le sue paranoie a Lizzy. Soprattutto quando Jared decise di stare con te e di sposarti. Fu quel giorno che decise che avrebbe fatto qualsiasi cosa per non perderlo, trovò il modo di farvi litigare, tu rimanesti a casa e Jared andò comunque alla festa, lì Lexi agì d'astuzia e poi il resto lo sai. Il punto è che Jared ti ha sempre amata, sempre e lo so. Lui sembra stronzo, anche se lo è davvero. Ma con te no, con te è se stesso. Ti protegge, lo ha sempre fatto. Non prendere il fatto di Olivia come un segreto, cerca di capire perchè non ha mai detto nulla! Provaci. >> Quasi la stava supplicando.

<< Ellen, non è semplice. Il divorzio non cancella l'amore immenso che nutro per lui, ma dovevo e devo fargli capire come sto. Io ancora sto cercando risposte, non ho messo tutto dentro ad un cassetto. Ho solo allontanato lui per vederci più chiaro. Nemmeno io voglio perderlo Ellen, ma adesso che sta entrando in gioco anche Olivia, beh non ti nego che vorrei andarmene via correndo... >> Disse amaramente.

<< Alex stai sbagliando tutto, fidati... >> Posò una mano su quella di Alex.

<< Che vuoi dire Ellen? >> Inclinò la testa da un lato << Cosa sai?...Ti prego se sai qualcosa dimmela! >> Posò l'altra mano su quella dell'amica e con lo sguardo la implorò.

<< Alex >> Socchiuse gli occhi << Io...io conosco il figlio di Jared...è una storia lunga, ma saperla ti porterebbe solo ad altro dolore, anche se vedresti Jared con altri occhi. >> Sorrise colma di speranza.

<< Ellen! Tutto il dolore che ho provato in quest'anno non può che rendermi più forte. Ti prego, ti prego come fossi una sorella!>> Le divennero gli occhi lucidi.

La ragazza sospirò, si guardò intorno e poi torno su Alex << Ok, vieni con me... >> Si alzò e prese la borsa dirigendosi verso l'uscita.

Alex ancora stordita prese e si alzò seguendo l'amica, cosciente che avrebbe ricevuto un'altra mazzata, ma un qualcosa le diceva che questa l'avrebbe del tutto uccisa.

Note Autrice : Ed ecco a voi la cara, dolce e svampita Ellen ^^ http://i43.tinypic.com/316ar9j.jpg

  
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